Non sono un angelo - Film (1933)

Straordinaria commedia diretta da Wesley Ruggles e scritta ed interpretata da Mae West (qui al primo film degli otto cui parteciperà negli anni Trenta) che sforna il suo lavoro migliore e quello più brillante e famoso dal punto di vista dei dialoghi e delle battute e più frenetico per ciò che riguarda il ritmo che cresce lentamente per diventare poi inarrestabile col passare dei minuti. Spledida la West i cui vestiti e le cui battute si imprimono imperituramente nella mente. Impagabile, imperdibile e con tanti momenti da ricordare.

Dopo questo film la censura (codice Hays) si fece più stringente sulle produzioni hollywoodiane e i doppi sensi tipici della West (e altri) diventarono un ricordo. Per intanto godiamoci questa Circe / circense che doma indifferentemente i leoni del circo e i tanti uomini che le capitano a tiro. La scena finale del processo è un capolavoro di retorca westiana nel mettere a nudo tutte le doppiezze e le ambiguità maschili e i trucchi di cui essi si servono quando si tratta di donne e nessuno sembra conoscere la materia meglio di lei!

Dopo essersi esibita in una Luna Park come ballerina e poi come domatrice di leoni, l'esuberante Tira seduce un un'affascinante milionario e quando lui rompe la promessa di matrimonio non esita a citarlo in giudizio... Con gli attuali criteri estetici, difficilmente la procace West potrebbe essere definita "la donna più bella del mondo" ma, svanito l'appel del fisico rotondetto avvolto in abiti  kitsch, resta quello di un carattere femminile forte di matrice popolaresca, scaltro e capace di intortare gli uomini ma anche schietto e privo di ipocrisia. Film datatissimo ma godibile.