L'età barbarica - Film (2007)

L'età barbarica

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/03/09 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 27/03/09 05:46 - 12380 commenti

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Un'impiegato canadese dalla vita noiosa e monotona ricorre a veri e propri sogni ad occhi aperti per evadere dallo squallore della realtà. Anche in questo film come nei precedenti (Le invasioni barbariche e Il declino dell'impero americano), il regista Arcand si occupa della decadenza della società occidentale che riguarda sia la sfera sociale (simboleggiata qui dalle storie di coloro che si rivolgono all'assistenza statale) che dei rapporti interpersonali ridotti al minimo.

Giacomovie 19/06/09 16:16 - 1397 commenti

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Lavorando sul doppio registro del sogno e della realtà, ci si prende gioco di paradossali situazioni diventate standard nel “barbarico” o “infernale” modo di vivere moderno. Ce n’è per la burocrazia, i servizi sociali, le sedute motivazionali, il modo di trattare i morti ecc. L’idea è valida ed approfondita con cura e fantasia, anche se il film procede a sprazzi tra parodie pertinenti ed altre meno. Da segnalare i titoli di testa che scorrono su una sensuale D. Kruger e una gustosa scena splatter di una testa mozzata che rotola sul tavolo. ***

Cotola 16/08/09 13:09 - 9009 commenti

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Il film chiude un'ideale trilogia iniziata con Il declino dell'Impero americano e proseguita con Le invasioni barbariche. Continua l'analisi del regista sulla decadenza e l'imbarbarimento della società contemporanea (canadese ma non solo) che spesso presenta aspetti più paradossali di un racconto kafkiano (si vedano i casi delle persone che si recano dal protagonista). Le fantasie dell'impiegato sono simpatiche anche se un po' ripetitive. Peccato che la presa di coscienza che la sua vita è un fallimento è stata vista tantissime volte. A tratti diverte.
MEMORABILE: La parte in "costume".

Belfagor 11/07/10 14:11 - 2689 commenti

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Arcand conclude la trilogia barbarica mostrandoci il mondo paralizzato che ha fatto seguito alle invasioni. Il progreditissimo Canada non sfugge al declino che interessa l'intera civiltà occidentale (forse l'umanità intera) e che si materializza nel frustrato Jean-Marc e nei suoi viaggi mentali. Divertente perché coerente con i nostri sogni più egoistici: chi non vorrebbe mandare a morte o decapitare un odioso superiore? Molto brava la Kruger nell'interpretare una moglie da fucilazione. Flebile speranza nel finale.

Pinhead80 21/05/11 14:57 - 4719 commenti

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Tra realtà e fantasia il protagonista di questa storia cerca un modo per reagire alla sua vita, monotona e frustrante. A tratti il film sfiora il grottesco, per come disegna (esaperandone e non poco i modi) la società post-moderna. Le fantasie (la maggior parte a carattere sessual-vendicative), si susseguono senza soluzione di continuità spezzando, a mio modo di vedere troppo frequentemente, la storia. Rimane comunque un buon esempio di rappresentazione dell'alienazione moderna.

Daniela 17/05/19 08:40 - 12622 commenti

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Marito infelice, padre snobbato, impiegato depresso: l'unica via di fuga è l'immaginazione, con belle donne compiacenti, successo, gratificazioni negate nella vita reale...All'inizio, sembra una riproposizione di Sogni proibiti ma via via che si procede, fra situazioni assurde, strali contro l'ipocrisia del political correct e parentesi drammatiche (le visite alla madre), i toni ilari lasciano il posto ad una crisi esistenziale per la quale il rifugiarsi nei sogni non può essere il rimedio. Un film amaramente ironico, degna conclusione di una splendida trilogia sui rapporti umani.
MEMORABILE: La sorveglianza anti-fumo; I corsi aziendali; La riunione per sanzionare l'uso del termine "negro"

Thedude94 23/12/22 01:55 - 1089 commenti

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Piacevole commedia dai risvolti drammatici ben diretta da Arcand e con protagonista un bravo Labrèche nei panni di un uomo di classe sociale media che vive perennemente sognando di essere un tipo famoso, circondato da star e belle donne con le quali si diverte frequentemente. Il messaggio del regista canadese è chiaro, e nonostante si tocchino temi anche pesanti sulle relazioni matrimoniali e sul sesso, lo stile da commedia mantiene il ritmo alto e non mancano i momenti divertenti che vedono coinvolto il protagonista. Un buon film, da scoprire.

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