Una delle ultime produzioni Filmirage realizzate da Massaccesi, prima che il celebre regista sprofondasse definitivamente nel mercato hard-core. Al solito l'idea è rubata dal più celebre Basic Instinct (non a caso il titolo per l'estero è Istinct) ma stavolta, pur essendo una pellicola che dovrebbe - nelle intenzioni dello sceneggiatore (Daniele Stroppa) - stare a metà tra erotismo e thriller, il risultato finale è terribilmente piatto e privo di estremismi. Come da prassi del periodo, la destinazione finale del prodotto sembra orientata, con certa opportunità, alla piattaforma televisiva.
Uno dei peggiori thriller mai visti. Senza la minima tensione, recitato male, con qualche scena erotica cucita qua e là. Cast particolarmente inespressivo (da salvare solo Maurice Poli). Noioso e insopportabile per un'ora e venti, finale da non crederci. In sintesi: un disastro quasi totale. Quasi perché una cosa da salvare in realtà c'è: la discreta musica.
La sceneggiatura si limita a ripescare colpi di scena visti e stravisti (rectius: topoi del genere) senza alcuna innovazione: fiacco sin dalla partenza, migliora leggermente nello svolgimento perché Massaccesi, seppur alle prese con un prodotto alimentare, adotta perlomeno una messinscena decorosa (belle le location), soprattutto per quanto riguarda le location. Apprezzabile il tentativo di fare un thriller erotico e non il solito softcore, ma il risultato è uno sbiadito ciclostilato di analoghe opere dei decenni precedenti. Anonimo Losito, sensuale la Orlova, mentre Poli è sprecato.
Tarda produzione massaccesiana che continua la triste parabola discendente del regista; un prodotto né carne né pesce, fallimentare sul versante erotico - molto contenuto - e pure peggio su quello thriller, visti i pochissimi colpi di scena e lo svolgimento letargico, definitivamente affossato da un finale risibile. Cast anonimo, location austriache di provincia piuttosto incolori; salvabile la fotografia ma il film è portato a termine col pilota automatico solo grazie al mestiere del regista. Poli compare poco, in una delle sue classiche partecipazioni "alimentari" del periodo.
Produzione italo-austriaca ambientata tra chalet alpini e vedute naturalistiche in cui si consuma un patinato thriller che vede una ragazza (la graziosa Gala Orlova) ritornare sui luoghi dove venne uccisa la sorella per circostanze misteriose e ritrovarsi nella medesima situazione. Tediosa pellicola di Massaccessi che pecca su tutti i fronti: quello del giallo, davvero poco attanagliante (fatto solo di musiche e buona fotografia) e quello erotico, che si sfaglia in un paio di goffe scene di coito "vestito" tipiche del soft-erotico fine Anni '80.
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Completamente sballata la scheda imdb del film: cita in causa un cast artistico diverso ed attribuisce la regia a Claudio Bernabei, mentre il film fu siglato da Massaccesi, che lo girò controvoglia, con il nick di circostanza, ovvero James Burke.
Sul filo del rasoio (ispirato, come da tradizione Filmirage, dal più celebre Basic Instinct) assieme ad una manciata di erotici decisamente insignificanti (quelli del periodo orientale, instillati dal successo di alcuni cult tipo Tokyo Decadence) rappresenta l'ultimo debole tentativo di Massaccesi di realizzare un prodotto non-hard.
Purtroppo lo scarso incasso del film, estremamente contenuto sia sul versante thriller, sia su quello erotico (in previsione di un passaggio televisivo) in questa circostanza e dati i presupposti, era prevedibile e inevitabile.