THELMA & LOUISE in versione NATURAL BORN KILLERS. E' evidente come la Despentes punti tutto su sesso e sangue arrivando a inserire sequenze apertamente hard in un contesto da cinema non prettamente pornografico. Ma al di là delle intenzioni, che potevano anche avere ragione di esistere, è la realizzazione a tradire la bassa valenza del risultato. Non c'è nulla che possa attrarre spettatori non avvezzi a uno dei due generi affrontati, nulla che possa soddisfarli pienamente. Nadine (Lancaume, quella più alta) e Manu (Anderson, dal capello arruffato) si conoscono...Leggi tutto dopo brevi vicissitudini di dura vita da strada (stupro compreso) e cominciano una selvaggia vita on the road fatta di incontri casuali e rapporti a dir poco occasionali che quasi sempre si concludono nel sangue, dal momento che le due si son prese due pistole e non hanno alcuna ritrosia ad utilizzarle col primo che passa, si tratti di uomini, donne, giovani, anziani... un tiro al bersaglio cieco che mina alla base ogni credibilità e tradisce il desiderio di facile spettacolarizzazione al quale però non è associato uno stile che lo giustifichi. Si potrebbe forse tentare di avvicinare l'operazione a un certo neorealismo, ma è tutto troppo artefatto per poter davvero convincere anche in questo senso: un film che insomma “suona” falso da ogni punto di vista, né certo impreziosito dalle performance attoriali delle due protagoniste, fisici scultorei in bella mostra, nudi “d'autore” eccellenti, ma per il resto non esattamente il massimo dell'espressività. Va detto che, per quanto non si arretri – ovviamente, il gioco era quello - di fronte all'esposizione di genitali e pose da hard puro, non si esagera nemmeno in questo senso. Non esiste lo stesso compiacimento che si trova nell'hard vero, la stessa ripetitività di gesti e di conseguenza non è un film che possa confondersi facilmente con un mondo a cui appartiene solo “incidentalmente”. La ripetitività esiste semmai nel monotono compiersi di esecuzioni sempre uguali o quasi, colpi di pistola sparati a palpebre abbassate, routine vuota che sembra non possa procurare alcuna eccitazione nemmeno alle protagoniste (se non inizialmente).
Trattasi di film furbissimo (che si ispira ad un romanzetto di quarta categoria) che inanella una dietro l'altra scene di sesso (letteralmente hard) e di violenza assolutamente gratuite. Tutto è di una pochezza assoluta, ma la cosa più ridicola sono alcune tirate pseudo filosofiche e femministe di una delle protagoniste. Uno dei peggiori film passati nelle sale negli ultimi anni. In una parola sola: desolante.
Il film è un hard contrabbandato per erotico, con attori professionisti della pornografia che tolgono l'unico effetto che poteva scaturire da una operazione come questa, la sorpresa. Tutto prevedibile, mal girato, sciatto e a volte gratuito a scapito di uno spettatore alla ricerca di un film originale. Vaccata, ed è il caso di dirlo, gigantesca.
...Thelma e Louise peccaminose ed esploitative, mosse da uno spirito femminista estremo. Se preso come un prodotto dell'industria pornografica (cosa che di fatto è, nonostante i tentativi di mimetismo), probabilmente lo definiremmo uno dei migliori degli ultimi 10 anni. La stessa estrazione del cast è palese: Karen Lancaume (1973-2005) alias Bach è stata una delle ultime starlette della scuderia di Mario Salieri. Un po' road movie, un po' rape & revenge. In poche parole: Pop-Porno.
Inutile e abbastanza confuso. Le attrici e gli attori ovviamente recitano da cani e (almeno a me) il film risulta piuttosto pesante da digerire e da guardare nella sua interezza (e le sparatorie non è che destino molto l'attenzione dello spettatore). Da evitare.
Di derivazione dal settore hard (bastano gli sguardi e le pose degli attori) cerca una furbissima collocazione come film di denuncia, come evento scandalo, come avamposto di libertà ma fallisce miseramente. La sua unica utilità è far venire allo scoperto la vanità degli intellettuali francesi che per soddisfare il proprio ego farebbero Battisti ministro della giustizia e Polanski dell'istruzione. Sto scherzando, anzi no.
Tremendo film che dovrebbe essere una specie di Thelma e Louise del genere R&r (rape and revenge); in realtà la confusione regna sovrana ed anche le scene più spinte, sono da sonno profondo. Non bastano attrici provenienti dall'hard, per fare un buon film erotico, ci vogliono idee. E sono appunto le idee, quelle che latitano, per tutta la durata della pellicola.
Palloso rimpasto di polizieschi e Thelma e Louise made in France; cruento senza ragione, recitato in modo scandaloso, l'unica ragione (forse, ma forse) per guardarlo sono le scene hard (letteralmente: c'è anche un primissimo piano di penetrazione dal vivo e tra gli "attori" figura Zenza Raggi, noto pornoattore, ovviamente partecipante nel suo campo), ma a quel punto è preferibile cambiare genere e riesumare Moana Pozzi. Da evitare come la peste bubbonica.
Ingiudicabile: come dramma è sciatto e approssimativo, trovando nelle scene hard e nell'utilizzo degli attori (tutti "non professionisti", ça va sans dire) la sua unica ragion d'essere; volendo poi considerarlo solo come un porno, allora c'è di (molto) meglio. Tra simboli fallici (le pistole) e falli veri e propri (chissà se a questo glielo succhiano o glielo tagliano...) resta l'impressione di atmosfere che, pur cercando a tutti i costi il realismo sgradevole, risultano più che mai false e patinate. Godard lo ha strenuamente difeso; bah!
MEMORABILE: La protagonista (che la regista immagina come un'eroina del femminismo contemporaneo) dopo aver subito lo stupro: "Mai dai, su, è solo una scopata".
La strada che mi ha condotto a vederlo è stata l’autobiografia di Raffaela Anderson (che interpreta Malù), dal titolo “Hard”, dove racconta con linguaggio duro e coraggioso i retroscena della vita da pornostar pentita, compresi i dettagli della sua iniziazione al sesso avvenuta in un set a luci rosse. A differenza del libro il film è spersonalizzato, con scene di sesso, violenze ed omicidi senza senso, che lo rendono più vuoto di un vero porno, al quale si avvicina molto. Nonostante le scene di sesso esplicito non ha quasi nulla di erotico. *!
Decente prodotto di derivazione pornografica non esclusivamente incentrato sull'atto sessuale. Buona l'idea alla Thelma & Louise "estreme" che fuggono dalla realtà e uccidono per vendicare la loro condizione di donne sottomesse. C'è un po' di sesso e un po' di splatter, anche se le due protagoniste sono molto più a loro agio nel recitare il primo piuttosto che il secondo. Fotografia orribile.
È arduo trovare parole adatte a descrivere la bruttezza di questo film. Partenza con pornostupro degna di Andy Casanova, segue una sfiancante alternanza di scenette violente (notare montaggio e sfx) e siparietti hard, il tutto condito con musiche nauseanti e dialoghi femministi per i quali la pernacchia sarebbe una reazione fin troppo signorile. Sorvoliamo poi sulla ripugnante confezione e sul moralismo di fondo. Cosa lo distingue da un pornazzo tout court? Semplice: il fatto che sia uscito nelle sale. E forse qui il livello è ancora peggiore.
Lasciamo stare il fattore porno, che di per sè non considero una macchia: il problema è che cinematograficamente siamo vicini allo zero. Un film amatoriale la cui notorietà e visibilità è giustificata dal furbo miscuglio "porno-femminismo-splatter" ma il cui valore artistico è nullo. Il fatto poi che abbia velleità autoriali non fa che ricoprire le autrici di ridicolo a pensarne bene o disonestà intellettuale a pensarne male. Un film-scandalo costruito a tavolino con il minimo sforzo produttivo e la massima supponenza: irritante.
Pochezza di mezzi e di idee, nessun momento memorabile, neppure nelle scene di letto. S'intravede già un certo malessere esistenziale in una delle protagoniste; su tutto impera uno squallore non indifferente, una pochezza nella quale è impossibile, pur con la buona volontà, riuscire a trovare qualcosa di memorabile tantomeno di artistico. Titolo furbissimo e desolante, come l'idea stessa alla base di questa pellicola. Fare sesso e uccidere, sembra di moda oggi...
Due sgualdrine psichicamente disturbate in un parossismo di sesso e violenza gratuita; guardare questo film è quasi una perdita di tempo. Non è d'autore (come pare pretendere) ma dilettantesco e scriteriato, maldestro e pretestuoso. Le due protagoniste hanno l'aria di non sapere come si trovano sul set e sembra che cerchino di rimediare con smorfie e sorrisi stampati. Vicende senza capo né coda per un'escalation di insipienza narrativa e registica. Esibizionista (in peggio).
Un film che trova una difficile collocazione nell’etichetta di genere perché non riesce a essere qualcosa di veramente definibile. Per quanto il sesso non manchi, non sconfina mai veramente nell’hard mostrando quel tanto che basta per oltrepassare la linea del pubblico pudore. Tuttavia lo scandalo provocato non è molto e dietro il poco credibile muro di sesso e violenza si cela la storia di due ragazze disagiate che fanno terra bruciata attorno a loro. La paura di osare fino in fondo ne condiziona la riuscita, generando un inutile ibrido.
L'idea non era neppure male: un Thelma & Louise più rozzo e violento. Ma la confezione, con una fotografia molto simile a quella delle peggiori sitcom degli anni Duemila, e la recitazione non proprio eccezionale del cast rovinano tutto. Nell'ultima parte del film, poi, alcune scene trash, un pietoso omaggio a Scarface e un finale frettoloso fanno perdere al film ulteriori punti.
MEMORABILE: La ridicola scena del massacro nel club.
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DiscussioneRaremirko • 12/10/13 23:11 Call center Davinotti - 3862 interventi
Xtron ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Cameo del pornodivo Zenza Raggi, addirittura non accreditato neanche su IMDB
Su IMDB è accreditato con il suo vero nome
Non l'avevo notato, ad ogni modo va bene così, non che mi interessi troppo XD (eh eh, è maschio, non femmina)
DiscussioneRaremirko • 12/10/13 23:12 Call center Davinotti - 3862 interventi
Schramm ebbe a dire: sì rare, lo vidi a suo tempo una dozzina buona d'anni fa. del film ho un ricordo vago, dell'impressione negativa che mi fece un ricordo molto più netto. in generale lo ricordo un film pensato per intavolare quello scandalo ideale a riempire le sale. non credo abbia avuto molta fortuna in tal senso, sparì dalle sale abbastanza in fretta.
eh, d'accordissimo, son rimasto comunque sbigottito dalla difesa di Godard, veramente roba da non credere.
DiscussioneRaremirko • 12/10/13 23:12 Call center Davinotti - 3862 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: schramm, buio, avete visto il film?
che ne pensate?
No, Mirko. E da tempo che ho la vhs della Elleu, ma non l'ho ancora visionato
Volevo vedermelo l'anno scorso (quando mi sparai quasi un anno di film francesi), ma poi decisi per altri titoli...
e direi che hai fatto decisamente bene
DiscussioneRaremirko • 12/10/13 23:13 Call center Davinotti - 3862 interventi
Lucius ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Anche io ho letto, dagli extra del dvd, della difesa di Godard nei confronti del film.
Roba incredibile, vista la sua qualità men che mediocre. Non mi meraviglia, i francesi sono spesso di parte, basta leggere quanto riportato sulla locandina de "Lo sconosciuto del lago", un film che ha vinto un premio per la miglior regia (Un certain regard).
Non un movimento di macchina,non una carrellata e un parcheggio ripreso tre o quattro volte dalla stessa angolazione.
Questo film (Baise moi) fa letteralmente pietà, neppure una lontana impronta autoriale, per quanto mi riguarda.