Alta tensione - Film (1977)

Alta tensione
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: High Anxiety
Anno: 1977
Genere: comico (colore)
Regia: Mel Brooks
Note: Parodia dei film hitchcockiani.
APPROFONDIMENTI: Gli ascensori al cinema

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fiacchissimo concentrato di parodie hitchcockiane, HIGH ANXIETY va annoverato tra i peggiori risultati dello specialista Mel Brooks, che si immagina direttore di una clinica psichiatrica come Gregory Peck in IO TI SALVERO' ma soffre di vertigini come il James Stewart di LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (nel complesso l'Hitchcock più omaggiato, con la femme fatale Madeline Kahn novella Kim Novak e il finale sul faro ripreso in pieno). Per cercare di rinverdire i fasti dei tempi migliori Brooks richiama Harvey Korman (l'indimenticato Hadley Lamarre di MEZZOGIORNO E MEZZO DI FUOCO...Leggi tutto) e Madeline Kahn, ma si affida a un soggetto e una sceneggiatura davvero mal strutturati, in cui anche le citazioni più esplicite (l'attacco degli uccelli o l'omicidio sotto la doccia) si esauriscono in gag scontate e per nulla divertenti. Un'operazione fallita in pieno, quindi, nella quale ovviamente non è sufficiente qualche gag andata a segno (lo strangolamento via telefono scambiato per una telefonata oscena della Kahn, la conferenza psichiatrica in cui, per la presenza inattesa di due bambini, Brooks è costretto a parlare di "invidia del... pimpinello" seguito nel gioco dai colleghi) per recuperare dalla bassa qualità comica. Troppo banalizzati i caratteri di chi lavora in clinica, asserviti a un'infermiera nazistoide (Cloris Leachmann), appena accennate le immancabili gag metacinematografiche (carrello indietro e il muro si sfonda, carrello avanti e il vetro si rompe...), scialbi i dialoghi per un risultato largamente inferiore alle potenzialità. Lo stesso Brooks, protagonista assoluto, non pare molto in forma. Il ragazzo del campanile è il cosceneggiatore (e futuro regista) Barry Levinson.

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B. Legnani 22/06/07 15:41 - 5532 commenti

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Pellicola che fu pesantemente massacrata da Grazzini (e altri). Si tratta per me di un film gustoso, con trovate degne del migliore Mel Brooks, magari un po' sotto quello che si suole definire come "un buon film", ma immeritevole del citato disprezzo. Da vedere.
MEMORABILE: La citazione dei volatili (da Gli uccelli).

Pol 23/04/08 10:48 - 589 commenti

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Per sopperire ad una mancanza di ispirazione e di vere gag, Brooks si gioca tutto nelle caratterizzazioni "esagerate" (vedi l'assistente nazistoide), sfiorando il dramma. Ovviamente qualche spunto divertente quà e là si trova, ma nel complesso il film è noioso e a tratti imbarazzante. Peccato, perché il materiale di partenza è buono (una parodia dell'abbondante produzione di Hitchcock), ma tutto sommato viene sfruttato pochissimo. Evitabile.
MEMORABILE: La conferenza psichiatrica con i bambini.

Matalo! 17/11/08 11:41 - 1378 commenti

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In questo film manca il divertimento di pancia e quindi alla fine si risolve in un abilissimo ripercorso di situazioni hichcockiane riviste con perizia. Brooks conosce bene il regista, anche più di De Palma. Però la convivenza tra cinefilia epidermica e divertimento va a svantaggio del secondo. Peccato: comunque da qui la carriera di Brooks sarà in discesa.

Lovejoy 18/11/08 17:32 - 1823 commenti

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Parodia dei film gialli (quelli di Hitchcock in particolare). Ben fatta, con alcuni momenti indimenticabili (su tutti, da ricordare almeno la parodia degli Uccelli e la doccia di Psyco). Buon ritmo e ottimo comparto attori. Menzione particolare per il sempre bravo Korman.

Cotola 20/12/08 10:55 - 9043 commenti

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Deludente parodia dei thriller con la quale Brooks vuole omaggiare il maestro del brivido Hitchcock (da cui il film attinge a piene mani); si trascina avanti piuttosto stancamente con pochi momenti davvero azzeccati e divertenti (la scena della doccia in stile Psyco e pochissime altre cose). Indicato, probabilmente, solo ai fan del regista. Gli altri si possono tranquillamente astenere.

Pigro 21/02/09 09:20 - 9666 commenti

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Mel Brooks prende di mira i topoi e le scene madri del cinema di Hitchcock in una parodia che passa al frullatore i capolavori del maestro del brivido. Buona la capacità di ricreare e reinventare le scene e i personaggi, con ironia e autoironia, e sostanzialmente in forma di partecipato omaggio a Hitchcock stesso. Forse è questa riverenza che fa evitare a Brooks le esagerazioni per tenersi su un'andatura "soft" della comicità, che comunque riserva alcuni momenti da antologia. Divertente.

Tarabas 28/04/09 09:52 - 1878 commenti

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Saccheggiando i classici di Hitchcock, Mel Brooks e la sua compagnia di giro mettono su una maxiparodia del thriller, ambientato in una clinica psichiatrica la cui caposala è nientemeno che Frau Blucher (alias Cloris Leachman). L'operazione mirava forse a un risultato più raffinato (stile Frankenstein), ma il materiale di partenza è di per sè troppo intellettualistico e mal si presta alle trasformazioni brooksiane. Tra gag pseudocinefile e barzellette da scuola elementare, il film naufraga.

Caesars 4/05/09 11:54 - 3790 commenti

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Sufficiente ma ben lontano dalle migliori pellicole di Mel Brooks. L'idea di partenza (parodiare tutto Hitchcock) era più che buona, ma la sua realizzazione è inferiore alle aspettative scadendo spesso in effetti comici troppo grossolani. I fan sfegatati del regista possono anche gradire, ma il magico tocco che aleggiava su Frankenstein junior era tutt'altra cosa.

Puppigallo 30/03/10 18:34 - 5274 commenti

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È un Brooks decisamente poco ispirato; e non deve trarre in inganno la notevole mole di gag, perchè è la qualità a scarseggiare. Si sorride qua e là (il sicario che ansima e spera di poter uccidere più gente possibile; la terapia per i matti, che consiste solo nel cambiare le tende; l'accoltellamento col giornale nella doccia stile Psyco; il trauma da seggiolone...). Ma ci sono anche molte, troppe sciocchezze; e persino i protagonisti, tolto Brooks e il sicario ansimante, non convincono e risultano, alla lunga, poco divertenti. Mediocre, ma comunque vedibile.
MEMORABILE: Brooks, mentre parla a un simposio, causa presenza di due bambine, cambia i termini: l'invidia del pimpinello, pipì, pupù, palloni e vuvu della donna.

Rambo90 18/07/12 17:18 - 7697 commenti

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Non male, anche se non all'altezza della fama di Mel Brooks nel genere. La storia ovviamente è poca cosa, un pretesto per citazioni hitchcockiane a non finire in cui alcune gag vanno a segno e molte altre invece no. Brooks protagonista è meno scatenato del solito, ma il cast di contorno è eccellente (in particolare Ron Carey e Cloris Leachmann). Vedibile.

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Ryo 9/01/16 00:37 - 2169 commenti

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Un divertentissimo e geniale Mel Brooks omaggia, parodiandoli, La donna che visse due volte in primis, ma poi anche (attraverso ricostruzioni anche forzate) famose scene da Psyco, Gli uccelli, Io ti salverò e tanti altri film di Alfred Hitchcock, emulandone lo stile registico, musicale e la scelta della fotografia. L'operazione si può dire pienamente riuscita: riesce a far ridere con gag tutte azzeccate e memorabili. Come succede per tutti i film di questo tipo, la conoscenza dei film citati rende più gradevole la visione.
MEMORABILE: L'orchestra che suona sul bus; L'ingrandimento della foto; L'attacco degli uccelli; L'aggressione sotto la doccia in stile Psyco.

Daniela 9/11/16 17:31 - 12662 commenti

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Il nuovo direttore dell "Istituto neurologico per pazienti molto, molto nervosi" ci mette poco a capire che c'è qualcosa di sospetto nella gestione... Brooks tenta di replicare la formula del capolavoro comico ispirato al cinema dell'orrore parodiando le più famose pellicole di zio Alfred, ma il risultato è un insipido minestrone, imbarazzante per la scarsa qualità delle gag dato che quelle appena discrete si contano sulle dita di una mano. Brooks non ha spalle sufficienti per reggere il ruolo di protagonista e le sue partner femminili, pur impegnandosi, girano a vuoto.

Il ferrini 27/05/17 01:51 - 2358 commenti

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Impossibile non riconoscere in Fratella Diesel la governante di Rebecca o non cogliere nel fattorino che consegna il giornale sotto la doccia il riferimento a Norman Bates. Ci sono l'aeroporto di Intrigo internazionale, le cacche de Gli uccelli, tante e palesi le citazioni alla Donna che visse due volte e inequivocabile la carrellata indietro alla Frenzy, il tutto girato parodiando la psicanalisi di Io ti salverò. Bella e brava Madeline Kahn, suoi i momenti più divertenti del film, che fino alla sua comparsa infatti è piuttosto noioso. Non è il miglior Brooks.

Zender 8/12/20 16:54 - 315 commenti

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Dimenticato tra classici brooksiani di ben altra levatura, sconta un'efficacia assai minore che svapora tra gag sciaguratamente stiracchiate e ritmi inaspettatamente blandi. I colpi di genio ci sono, gli attori anche, eppure non si decolla mai, con i riferimenti all'Hitchcock maggiore che si fanno manifesti solo in rare occasioni (nemmeno le migliori) depotenziando gli intenti parodistici originari. Rimontato con tagli e aggiunte, velocizzato concentrandone il meglio... chissà.
MEMORABILE: Il convegno psichiatrico col pimpinello, i palloni, la pipì e la pupù!; Le occhiate di Fratella Diesel che recidono di netto ogni altrui discorso.
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