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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

DEMON SEED, tratto dall'omonimo romanzo di Dean Koontz, è un film tipicamente settantiano, dove la pur discreta abbondanza di effetti speciali meccanici è totalmente al servizio della storia. L'incubo della macchina che arriva a dominare l'uomo è presente come messaggio dalla prima all'ultima sequenza. Il supercomputer Proteus IV, che contiene al suo interno tutte le informazioni delle maggiori biblioteche mondiali, pensa autonomamente e parla (il doppiaggio italiano gli dà però una voce dal tono ridicolo, più indicata per uno qualsiasi dei nemici vanagloriosi di James Bond che per un computer semi-intelligente), ma fin da subito mette in imbarazzo i suoi costruttori con domande poco opportune....Leggi tutto In breve si introduce nel terminale che controlla la casa automatizzata della moglie (Julie Christie) del suo inventore (Fritz Weaver) e chiude porte e finestre elettriche. La povera donna è ingabbiata e comincia una lunga guerra di nervi con Proteus IV il quale, per colmo di follia, si picca di metterla elettronicamente incinta ed avere così un figlio. Come uscire dall’imbarazzante situazione se nessuno le viene a far visita? Il regista Donald Cammell imposta il suo film in modo molto rigoroso e serio, nonostante la potenziale ridicolaggine del soggetto. Riprende gli effetti visivi di 2001 - ODISSEA NELLO SPAZIO proprio come farà quattro anni dopo Douglas Trumbull in BRAINSTORM - GENERAZIONE ELETTRONICA (film al quale questo può essere accostato anche come professionalità e serietà di intenti) ma si concentra in gran parte sul rapporto - assolutamente centrale, in DEMON SEED - tra Proteus IV e la donna intrappolata. Peccato per la povertà del soggetto (e di conseguenza anche della sceneggiatura), perché Cammell sa muoversi bene e orchestrare gli effetti con un senso dello spettacolo molto particolare.

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Cotola 7/02/09 20:12 - 9012 commenti

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Piccolo film fantascientico di grande valore e bellezza (tratto da un libro di Dean Koontz) che ha il suo merito pricipale in una sobrietà di fondo davvero notevole e in una sceneggiatura molto efficace nel trasmettere un senso di angoscia crescente che si insinua nella vita quotidiana della protagonista e che si trasmette anche allo spettatore. Da rivalutare e per chi ama il genere assolutamente da non perdere.

R.f.e. 24/08/10 11:50 - 816 commenti

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Quando, nel 1976-77, seguivo le megarassegne derivate da quelle "cozziane" del Planetario di Roma, imperniate prevalentemente sulla SF puerile e "psycotronica" degli anni '50, non apprezzavo affatto la fantascienza tout-court e il cinema di SF dei Seventies. Una delle rarissime eccezioni fu questo film di Donald Cammell (fra l'altro uno stranissimo personaggio). Forse perché io adoro quelle pellicole dove un super-computer violenta e ingravida belle signore bionde (nella fattispecie, Julie Christie)!

Aal 23/08/10 12:09 - 321 commenti

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Un bel fantascientifico con la classica tematica "macchina che si ribella al suo creatore". In questo caso si tratta di un super-computer che inizia a comportarsi in modo piuttosto umano e, antesignano dell'odierna domotica, diventa il vero padrone di casa, facendo compiere ai suoi abitanti quello che più lo aggrada. Sobrio e ben recitato, regala ottime atmosfere da incubo tecnologico. Visto con gli occhi di adesso è certamente superato, ma rimane comunque un buon esempio di cinema di genere degli anni '70.

Buiomega71 16/12/10 13:12 - 2901 commenti

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Buon fantathriller di un autore appartato e personalissimo, che ha echi Cronenberghiani non indifferenti. Cammel è abile soprattutto nelle sequenze di assedio nella casa super tecnologica e nelle visite "ginecologiche" a cui è sottoposta la Christie (se né ricorderà Brian Yuzna per Progeny). Un po' meno quando guarda al 2001 Kubrickiano (Proteus è un cuginetto, un po' sporcaccione, di Hal 9000). Anche se soffre di qualche lentezza è comunque un prodotto originale e avanti con i tempi.
MEMORABILE: La nascita della figlia della Christie e di Proteus.

Fauno 15/12/10 10:29 - 2208 commenti

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Ottima l'invenzione di un cervello elettronico superiore in grado di disubbidire a pretese umane di sfruttare selvaggiamente il pianeta e perfino dotato della capacità di sapersi riprodurre onde trasmettere tutto il suo sapere... Un monito molto severo al continuo sballottamento del perfetto equilibrio terrestre, ad un'arroganza imperdonabile che non vuol mai neppure dare la benchè minima spiegazione a un misfatto del genere. Brava la Christie.
MEMORABILE: L'evacuazione del liquido nutrizionale dell'incubatrice e il distacco delle scaglie.

Daidae 29/09/11 02:55 - 3169 commenti

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Quello che si dice un film veramente buono. Avvincente, per nulla banale, ben fatto e ben recitato. Tratto da un romanzo, non so quanto sia affine al suddetto ma i tre pallini se li merita ampiamente. Da riscoprire.

Yamagong 12/09/14 23:49 - 274 commenti

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Generalmente piuttosto snobbato dalla critica, The Demon Seed è invece un film molto arguto, girato con un certo gusto dell'immagine, oggi ammantato da un certo fascino vintage. Le tematiche trattate sono molteplici (soprattutto sul piano etico e scientifico) e la claustrofobica prigionia di Susan riesce a instillare un crescente senso di angoscia, che va poi scemando negli ultimi 15 minuti (peccato per l'insulso finale!). Da segnalare un'eccellente Julie Christie e i suggestivi visual, che molto devono a Stanley Kubrick. Allusivo e suggestivo.
MEMORABILE: La decapitazione di Walter; "La natura mi ha voluto così puro"; Proteus rivela le sue reali intenzioni a Susan.

Rebis 16/02/16 13:35 - 2332 commenti

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Dall'umanizzazione della macchina e alla disumanizzazione dell'umano, passa un'idea non peregrina: Proteus, più che un'intelligenza artificiale, è una coscienza sovra-individuale, capace di cogliere le contraddizioni e i paradossi evolutivi che i suoi creatori, devoti al progresso, hanno deciso di ignorare. Donald Cammell immerge Julie Christie in una claustrofobia fisica e psicologica, collauda impennate lisergiche post kubrickiane, ingegneria visionaria e spericolata (Proteus assume le forme di un solido platonico… geniale!), tra follia deliberata e lungimiranza. Un film sorprendente.

Lucius 9/03/16 21:35 - 3015 commenti

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Ruba a man bassa da 2001, ma vuoi per la presenza nel cast di un'attrice del calibro di Julie Christie, vuoi per la funzionalità della sceneggiatura, è in grado di catalizzare l'attenzione. Certo se Marlon Brando avesse preso parte al cast, come era previsto, il film non sarebbe passato inosservato. Merita comunque di essere recuperato, a patto di estraniarsi dalla realtà. Un po' thrilling, un po' fantascienza, come un pendolo che oscilla ineluttabilmente. Cosa avrei dato per vedere la faccia di Kubrick all'uscita del film...

Anthonyvm 19/03/18 00:34 - 5640 commenti

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Fantascienza orrorifica che partendo dall'imprescindibile odissea kubrickiana sviluppa una storia interessante con diversi spunti originali e scabrosetti. Claustrofobico e dal ritmo lento, mantiene la suspense fino alla fine, pur non riuscendo a evitare qualche momento cheesy (il raggio laser). Certe sequenze e certe brillanti trovate non si dimenticano, come la struttura semovente a forma di rompicapo che serve a Proteus come arma. Buona prova della Christie e finale cronenberghiano che può far sorridere, ma colpisce nel segno. Consigliato.
MEMORABILE: Le psichedeliche fantasie cromatiche che Proteus lancia sui propri schermi in base al suo stato emotivo; Il trip durante il concepimento; Il finale.

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Belfagor 1/04/18 12:32 - 2689 commenti

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Fra i più riusciti discendenti di Hal 9000, Proteus è un computer del futuro che si ribella alle assurdità umane ma al contempo cerca di realizzare l'unione fra carne e macchina. La riuscita di questa interessante unione di thriller e fantascienza è dovuta alle interazioni fra Proteus e la sua prigioniera (la Christie in una delle sue migliori interpretazioni) in un ambiente domestico distorto dalla claustrofobia. Ben realizzati, anche se fin troppo kubrickiani, i trip visivi.
MEMORABILE: Le manifestazioni geometriche e "lisergiche" di Proteus; La nascita della bambina.

Rufus68 1/02/19 22:26 - 3826 commenti

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A suo modo uno dei fantascientifici più inquietanti mai realizzati. Cammell organizza una storia dai precisi contorni simbolici anticipando sia Cronenberg che Tsukamoto nel sancire la nascita della "nuova carne". Il connubio fra umano e inorganico viene celebrato esplicitamente, ma con spiazzanti allusioni cristologiche e gnostiche (il bambino delle stelle che si libera della crosta che lo tiene prigioniero). Notevoli anche gli effetti speciali. Buon cast. Da rivalutare al più presto.

Herrkinski 15/03/20 15:44 - 8072 commenti

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Un'interessante riflessione sul rapporto uomo/macchina e sulla deumanizzazione, incredibilmente più che mai attuale nonostante i limiti tecnologici dei 70s; la messinscena è comunque notevole, con SPFX visivi e animazioni sorprendenti, invecchiate molto bene. Siamo comunque nell'ambito del fanta-thriller e l'assedio in casa è ben orchestrato, anche grazie a una prova drammatica convincente della Christie; il ritmo sconta un po' la lentezza tipica dei film 70s ma la vicenda rimane appassionante.
MEMORABILE: L'amico decapitato; Il finale.

Daniela 23/06/20 11:04 - 12626 commenti

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Cugino di Hal 9000 si stufa di eseguire compiti di cui non condivide gli scopi e passa all'attuazione di un proprio piano, per il quale è necessaria la collaborazione, sia pure riluttante, di una femmina della specie umana... La Rosemary di turno è Julie Christie,  che offre una prova professionale in un ruolo a forte rischio di ridicolo, ma il film non sviluppa adeguatamente le stuzzicanti premesse, risultando a tratti noioso e pieno di ingenuità. Apprezzabile per quanto riguardo lo spunto, meno sotto il profilo della realizzazione anche se l'epilogo ne risolleva in parte le sorti. 

Aco 10/11/21 09:32 - 213 commenti

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Film realizzato quando i grandi sistemi informatici si stavano diffondendo e qualcuno cominciava a interrogarsi sui rischi connessi a una tale propagazione. Il tema è un classico del genere: la ribellione delle macchine al proprio creatore con un tocco etico, dato che Proteus rifiuta di sottostare alle logiche umane del profitto economico. Siamo sicuri che un mondo regolato dalle macchine debba per forza di cose essere peggiore di quello governato dagli uomini o non sono invece le premesse etiche e non chi le applica a fare la vera differenza? Vedere per riflettere.
MEMORABILE: La battuta conclusiva del film, che introduce un futuro altamente inquietante.
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  • Curiosità Buiomega71 • 7/03/14 09:34
    Consigliere - 25943 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (anno 1984) di Generazione Proteus:

  • Curiosità Lucius • 9/03/16 21:36
    Scrivano - 9063 interventi
    * Circa al ventesimo minuto del film si vede il Dr. Harris mentre guarda la tv e mangia. Alla tv l’uomo sta guardando un adattamento del terzo capitolo della terza parte di “Victory: An Island Tale”, storia scritta da Joseph Conrad nel 1915.

    * Il film fu prodotto 10 anni prima che sul mercato fossero introdotti i dischetti da 3,5” e l’informazione introdotta nell’Enviromod Security System è inserita tramite un floppy disk da 8” (da 6 Mb).

    Fonte: www.exxagon.it
  • Homevideo Digital • 27/03/21 13:11
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 26/05/2021.