Jesus Camp - Documentario (2006)

Il documentario racconta di un campo estivo pentecostale per ragazzi, raccontandoci la vita di alcuni di questi e della educazione fortemente religio-politica che questi ragazzi ricevono. Le registe non danno il loro parere, il contraddittorio è lasciato agli interventi radiofonici di un sacerdote. La visione è talmente imparziale che gli stessi pentecostali sono contenti del risultato, mentre chi non lo è rimane scioccato da quello che non si esiterebbe a definire "lavaggio del cervello". Interessante vedere gli anni di Bush sotto questo aspetto.

Pur terrificante e desolante, il quadro restituito dal documentario è così aderente alla realtà che Becky Fischer, il pastore pentecostale al centro delle vicende, se ne disse soddisfatta. Basti questo dato per rendere conto dell'enormità di un problema così radicato nella storia e nella coscienza collettiva americana che un suo eventuale superamento (così come per il secondo emendamento) costituisce tabù a prescindere. Brainwashing politico, creazionismo, homeschooling, negazione del riscaldamento globale... Distopia che si fa realtà, già qui.

Inquietante resoconto sul fondamentalismo cristiano negli Stati Uniti, dove il proselitismo si trasforma in lavaggio del cervello (durante i sermoni più vivaci i ragazzini scoppiano in lacrime o entrano in una sorta trance), la fede in fanatismo (sentire bambini che ammirano i missionari martirizzati mette i brividi) e la dedizione alle sacre scritture in pura ignoranza (non solo il creazionismo, ma pure le false informazioni su Galileo). Fra momenti di totale follia (il cartonato di George Bush!) e discorsi di stampo medievale, spesso si fatica a credere ciò che si vede. Da provare.