Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Pur ricavato dalle celebri strisce di Bonvi, STURMTRUPPEN ha ben poco che vedere con l'umorismo particolare che le caratterizza (manca, per dirne una, la tipica "maccheronizzazione" linguistica che porta gran parte delle parole a terminare con la desinenza "en"). C'è invece tutta la comicità surreale della coppia Cochi e Renato, autori della sceneggiatura, interpreti nonché cantanti nella splendida "title-track" di Jannacci. Aspettatevi quindi una farsa militaresca folle, genuina, sconclusionata, slegata, improvvisata, a tratti deludente ma nel complesso fresca, originale, "diversa". A darle vita ci pensa il gruppo storico del cabaret...Leggi tutto milanese "Derby" (Cochi e Renato, Felice Andreasi, Massimo Boldi, Teo Teocoli, e Jannacci naturalmente alle musiche), coadiuvato dal veneto Lino Toffolo, qualche simpatica partecipazione straordinaria (Umberto Smaila, Enzo Robutti, Paolo Baroni, il fantozziano Plinio Fernando...) e un paio di inserimenti francesi dovuti alla coproduzione (Corinne Clery e Jean-Pierre Marielle). Salvatore Samperi dirige senza troppo brillare ma donando una certa professionalità alla confezione (fotografia e scenografie molto buone), al resto ci pensa la sceneggiatura, puerile quanto si vuole ma che porta in dote un pubblico che sa apprezzarla. Non esiste una storia vera e propria, solo sketch allungati (prima al campo, poi al fronte) che vengono ripresi, abbandonati, mescolati, caratterizzati da gag non per tutti i gusti: Cochi è il generale cocainomane ossessionato da un fantoccio di Marx, Teocoli il capitano omosessuale, Andreasi il sergente inflessibile, Pozzetto, Toffolo e gli altri i soldati semplici con l'inconfondibile elmetto nazista. Frequenti le trovate metacinematografiche, all'insegna di un anarchia totale unica.

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Fabbiu 27/03/07 15:06 - 2146 commenti

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Particolare e insolito. Divertente ma con una comicità diversa da quella della commedia italiana anni 70-80. Alcune trovate sono geniali (lo spaccio di droga in trincea, Cochi con il pupazzo di Marx, il dibattito tra il papa e il messaggero di Dio, la battaglia di peti tra Pozzetto e Enzo Robutti). Bella la marcetta musicale e la parte di Plinio Fernando, simpatiche le location improvvisate; se non fosse per le lacune della sceneggiatura sarebbe qualcosa di speciale.

Undying 2/09/07 00:22 - 3807 commenti

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Ispirato dai comic books di Bonvi, il film è stato sceneggiato (oltreché dal disegnatore e da Cochi e Renato) anche da Maria Pia Fusco, penna femminile che ha elaborato i soggetti di alcuni Emanuelle massaccesiani. La comicità surreale è in linea con le vignette ed il variegato cast si nutre di nomi interessanti (Toffolo, Teocoli, Corinne Clery) facendo leva sulla "tipicità" di alcuni attori (Enzo Robutti, Plinio Fernando, Cochi & Renato). Samperi è un buon regista e condisce il film di una vena malinconica, supportata dalla bella soundtrack...

Puppigallo 3/09/08 19:22 - 5279 commenti

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Super mega boiata coi fiocchi, con un andamento demenziale che più demenziale non si può. Ci saranno pure tante scemenze, ma spesso si ride e si ridacchia e lo spirito dei fumetti di Bonvi c'è, eccome. Il vero mattatore qui è Pozzetto (fa ridere solo vederlo e, quando apre bocca, il divertimento è assicurato "Faccio la guardia e sparo, pum, a chi s'avvicina ignaro"), in grande forma e pronto a sparare cazzate a raffica. Ma anche gli altri (Ponzoni, Andreasi, Boldi, Toffolo...) se la cavano piuttosto bene (e sicuramente si sono divertiti parecchio). Buono e consigliabile ai fan del demenziale.
MEMORABILE: La donna di Pozzetto: "Io penso che..." E lui: "Tu Pensi? Venite, c'è una donna che pensa! E quando pensi, ti fuma il cervello, ti sudano le ascelle, ti puzzano i piedi?"

124c 19/02/09 11:40 - 2920 commenti

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Mi piacciono le strisce di Bonvi di "Sturmtruppen", questi soldati anononimi che parlano un italo-tedesco satirico; mi ricordo che da bambino avevo comperato anche un diario scolastico con le loro strisce. Nel 1976 arriva il film, con Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto e i comici del Derby di Milano come protagonisti (fra cui gli allora emergenti Massimo Boldi e Teo Teocoli), diretti da Salvatore Samperi. Il risultato è un film bizzaro, dove, a mio parere, emerge Felice Andresi nel ruolo del sergente.
MEMORABILE: Sergente: "Ziete una massa di kakoni!"

Mark70 24/12/10 02:10 - 118 commenti

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Difficile tradurre in un film lo spirito delle strisce di Bonvi: ne viene fuori un insieme frammentario di gag, alcune memorabili, altre francamente deludenti o inutilmente volgari. La mancanza di una trama vera e propria si fa sentire quasi subito, ed il film diventa noiosetto. Un peccato, perché la scenografia ricrea molto bene lo spirito del fumetto e soldati come Pozzetto, Toffolo e Boldi hanno lo stesso aspetto tracagnotto di quelli disegnati da Bonvi. Insomma la classica occasione sprecata.
MEMORABILE: Il papa militarista dopo aver ucciso il milite ignoto: "La guerra va avanti!" (tra gli applausi degli ufficiali).

Pinhead80 5/02/11 12:10 - 4767 commenti

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Tratto dalle strisce di Bonvi. Samperi ci presenta un film slegato nella sceneggiatura, molto noioso ma con qualche buon spunto comico. E dire che i personaggi erano azzeccati perché molto somiglianti ai protagonisti delle strisce... Di positivo ci sono le interpretazione di Pozzetto e di Robutti (nella parte del psicologo). Alcune idee sono originali (la droga in trincea, Ponzoni che si dimena con il pupazzo di Marx, la battaglia di peti), altre trite e noiose come i vari balletti. Nel complesso però è un film da vedere.
MEMORABILE: La battaglia di peti. Pozzetto che limona al cinema di campo con una soldatessa salvo accorgersi in seguito che si tratta di Toffolo.

Shika70 2/09/11 14:54 - 20 commenti

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Una sghignazzata scomposta; un film, che si rifà all'adattamento teatrale di Sturmtruppen, che non vuole essere ciò che da qualche tempo è molto ricercato (e che detesto fortemente), cioè politically correct. Forse un po' sconnesso in certe sue parti ma comunque godibile. Affrettato il finale. Aver lasciato un po' più di spazio al "milite ignoto" (in uniforme bianca con aquila nazista ed accento molto "francese") non avrebbe guastato ed avrebbe aggiunto un po' di perfidia al film.
MEMORABILE: Appare il milite ignoto: "Ecco la coproduzione..."

Matalo! 12/09/11 17:01 - 1378 commenti

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Un'imbarcata di artisti del Derby che si impossessano delle mitiche striscie di Bonvi (qui in sede di soggettista). Giusto non ripetere il ritmo delle strip, però siamo in un altro mondo, che con i fumetti ha in comune solo le divise tedesche. Inoltre questo parterre di comici si trovava in crisi, oltre che in pieno cambio della guardia (c'è Smaila che fa il cuoco). Una vena falsamente surreale permea la pellicola, simile a "Io tigro" (punto di non ritorno di Cochi e Renato) e la rende scialba, noiosa e autoreferenziale.
MEMORABILE: La lotta tra Cochi e il pupazzo di Karl Marx.

Luchi78 23/01/12 18:36 - 1521 commenti

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Film a sketch che tenta di riprendere la comicità dei fumetti di Bonvi. Il risultato finale è buono: molte le battute a segno e le scene che, nonostante una demenzialità declarata, fanno ridere a crepapelle (vedi la guerra dei peti). Ottima la sceneggiatura di Cochi e Renato che danno un disegno d'insieme irreale ed irrispettoso, bravo Samperi a dirigere una compagine così ricca di protagonisti. Una bella comicità d'altri tempi.
MEMORABILE: La comparizione del milite ignoto e la scena finale col papa che dichiara che la guerra continua...

Nando 25/07/12 01:06 - 3816 commenti

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Dalle personalmente poco attraenti striscie di Bonvi, il regista di Malizia realizza questa mastodontica opera demenziale che rasenta il ridicolo del lato peggiore. Slegato in modo totale e provvisto del nulla assoluto, il film mostra situazioni che non suscitano alcun sorriso. Cast giusto, Pozzetto è simpatico ma Andreasi e Boldi appaiono odiosi. Una vera boiata.

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Saintgifts 12/08/14 23:31 - 4098 commenti

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Non ho mai letto le strisce di Bonvi ma penso che per certi versi il film abbia rispettato il carattere del fumetto, impostato sul ridicolizzare l'efficienza militare tedesca. Forse il film aggiunge qualcosa, come il rapporto con le donne e l'intervento della chiesa nella figura del suo massimo rappresentante, il Papa. Intervento che lascia il segno. Non si ride, piuttosto si riflette; forse sono proprio queste riflessioni a porre il film tra commedia e dramma, una sorta di triste limbo di genere. Azzeccate le scenografie e le caratterizzazioni.

B. Legnani 2/10/15 21:58 - 5533 commenti

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"Grandissimo successo di pubblico e stroncature mostruose della critica" (Giusti). Non ci si stupisce: il primo venne dalle dissacranti novità, le seconde dall'analisi di un film che, invero, storia non ha. Opera più di Pozzetto che di Samperi (la regìa lascia traccia solo nella scena finale), contiene di Bonvi solo pochi indizi ed è, da questo punto di vista, deludente. In realtà (anche per colpa dei decenni passati) oggi segna molto poco, vale a dire in alcune (poche) azzeccate trovate surreali e in citazioni sorprendenti (Leone e Badoglio!).
MEMORABILE: La lotta rumorosa fra Pozzetto e Robutti.

Yamagong 15/09/15 12:15 - 274 commenti

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I soldati di Bonvi, nel 1976, non parlano più in tedesco maccheronico ma con uno spiccato accento meneghino. E i volti anonimi dei grassocci e goffi militi hanno i tratti somatici di Cochi, Renato, Boldi, Teocoli e gran parte del cast del Derby. Un'insolita e gustosa fusione di linguaggi comici che rende questa fatica registica firmata Samperi non certo priva di interesse. Ma diluire una sequela di gag per più di un'ora non è impresa facile e neanche Sturmtruppen sfugge alla classica maledizione dei film a sketch. A suo modo inventivo.
MEMORABILE: Lo spaccio di droga in trincea; L'omelia del parroco: "Visto che non racconto balle?"; "Amici o nemici?" "Semplici conoscenti!!!".

Trivex 24/11/15 09:33 - 1744 commenti

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La prima mezz'ora contiene tratti da capolavoro assoluto (la lotta nello stanzone del generale, lo scippo, il discorso e nella tenda del capitano). Poi il film comincia ad andare un po' in crisi, alternando momenti buoni ad altri davvero poco convincenti. Qualche striscia di Bonvi l'ho letta quando ero ragazzino e le ricordo caotiche, slegate fra loro e non sempre divertenti (come questo film, appunto). Il finale mira a essere estremamente provocatorio ma personalmente lo valuto come una satira "penosamente normale". Complessivamente si poteva fare meglio.

Capannelle 22/08/17 13:17 - 4412 commenti

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Demenziale riuscito soprattutto nella prima parte, con la postilla che quando metti in scena decine e decine di sketch inevitabilmente alcuni li sbagli o ti sembrano del tutto banali. Direi che Samperi ha approfittato di un copione ben organizzato e della verve di un cast riccamente composto. Sullo sfondo di una cava vengono apparecchiate tante situazioni e il tutto viene allietato da una sigla composta da Jannacci che contiene quattro parole in croce ma ti rimane in testa per tutta la giornata.

Paulaster 2/11/17 10:12 - 4425 commenti

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Da un’idea delle strisce a fumetti di Bonvi le gesta di trincea di un manipolo sui generis. Concepito come una sequela di gag più o meno riuscite (meglio quando surreali rispetto a quelle di grana grossa), il film diverte solo per gli interventi di Pozzetto. Dissacrante per l’epoca, conclude malamente col milite ignoto e Pio XII. Scenografie e location discrete, considerando le situazioni al risparmio.
MEMORABILE: La relazione amorosa tra Pozzetto e la Clery; “Tedoforo fammi accendere”; Lo scippo al generale; Il ciclista collegato all’impianto acustico.

Alex75 25/01/18 13:45 - 880 commenti

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Dalle strisce di Bonvi (qui anche cosceneggiatore) Samperi trae un film senza trama e senza schemi che, malgrado l’estro di Cochi e Renato, peraltro spalleggiati dai validi Toffolo, Andreasi, Teocoli e Boldi, si traduce in una sovrabbondanza di sketch e di goliardate che lasciano raramente il segno e in cui il potenziale satirico spesso si perde. Capostipite e titolo di punta di un sottogenere poco esaltante e fortunatamente effimero.

Deepred89 30/07/18 21:38 - 3709 commenti

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Comicità surreale e demenziale che nasconde, dietro una forma sconnessa ed episodica, una satira robusta e spietata, che tocca senza troppi giri di parole tematiche che pure i classiconi della commedia bellica nostrana hanno sempre scansato (droghe al fronte, abusi sessuali da parte dei superiori). La comicità è spesso di grana grossa (seppur con qualche perla) e non mancano le lungaggini, ma è da vedere almeno per il ricco cast, la solida regia e la serpeggiante cattiveria. La battuta sulla "coproduzione francese" viene da Week-end di Godard.

Taxius 29/10/18 20:44 - 1656 commenti

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Tratto dalle strisce a fumetti di Bonvi, Sturmtruppen è una sciocchezza che raccoglie una serie infinita di gag più o meno riuscite. Nonostante tutto si ride e questo grazie all'ottima sceneggiatura scritta da Cochi e Renato, presenti come attori e affiancati da una folta schiera di bravi comici (uno su tutti il compianto Lino Toffolo). Pezzo forte sicuramente la bellissima canzone di Cochi e Renato. Da vedere.

Pessoa 29/06/20 03:40 - 2476 commenti

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Passo falso di Samperi che tenta la difficilissima traduzione cinematografica delle celebri strisce di Bonvi. Nonostante la presenza dell'autore fra gli sceneggiatori, l'umorismo originale è pesantemente condizionato dalla tipica comicità del Derby, di tutt'altra natura e che mal si sposa con lo spirito del disegnatore modenese. Ne vien fuori una specie di caricatura, in cui si ricorre spesso alla comicità "corporale", che non fa ridere quasi mai. Onesto l'impegno del cast che nulla può contro la pochezza della sceneggiatura. Ha inaugurato un genere in cui si è visto anche di peggio.

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  • Discussione 124c • 19/02/09 11:43
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Anche noi abbiamo i film a fumetti, negli anni'60 c'eravamo concentrati su quelli neri (Kriminal 1 e 2, Satanik, Diabolik e Mister X), negli anni'70 su..."Sturmtruppen" di Bonvi. Si, certo, si ridacchia con il film di Samperi, ma io preferisco le strisce a fumetti, perchè adoro sentir parlare i soldati in italo-tedesco maccheronico.
  • Curiosità Undying • 24/07/09 22:08
    Risorse umane - 7574 interventi
    Parla il medico schizzato in Sturmtruppen: Enzo Robutti

    "Strumtruppen...
    Avevo una scena madre con Pozzetto
    Quella la ricordo benissimo, l'ho vista ultimamente.
    Lui veniva a farsi visitare da me medico e finiva in una specie di gara di peti... di tipo surreale, diventavano delle cannonate.
    Una scena felicissima, francamente..."

    Fonte: Stracult Light / 20 luglio 2009
  • Homevideo Gestarsh99 • 30/05/11 00:05
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dal 06/07/2011 per Titanus:

    DATI TECNICI

    * Lingue Italiano
    * Schermo Anamorfico 16:9
    * Audio Dolby Digital 2.0
  • Homevideo Xtron • 30/06/12 10:26
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Il dvd uscito in edicola per FABBRI EDITORI

    Audio italiano
    Formato video letterbox
    Durata 1h35m35s

    Immagine a 14:14

    Ultima modifica: 22/03/18 17:35 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 2/10/15 22:21
    Pianificazione e progetti - 14975 interventi
    124c ebbe a dire:
    Anche noi abbiamo i film a fumetti, negli anni'60 c'eravamo concentrati su quelli neri (Kriminal 1 e 2, Satanik, Diabolik e Mister X), negli anni'70 su..."Sturmtruppen" di Bonvi. Si, certo, si ridacchia con il film di Samperi, ma io preferisco le strisce a fumetti, perchè adoro sentir parlare i soldati in italo-tedesco maccheronico.

    Concordo. Il film ha pochissimo delle strisce di Bonvi.
  • Musiche Alex75 • 22/03/18 16:30
    Call center Davinotti - 709 interventi
    La canzone "Sturmtruppen" cantata da Cochi e Renato
    https://www.youtube.com/watch?v=S66qQAorHcU
  • Musiche Lucius • 20/12/18 15:36
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 20/12/18 15:49 da Zender
  • Curiosità Zender • 4/05/20 16:28
    Capo scrivano - 16 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: