Les amants reguliers - Film (2005)

I dolori dei giovani sessantottini. Sotto i sanpietrini non la sabbia, ma le sabbie mobili del disincanto. L'esperienza del maggio si consuma in fretta e subito diviene (oppiata) memoria di una sconfitta politica che diviene privata quando i protagonisti si autorecludono in segrete stanze e in un menage da "amanti abituali". Incantevole bianco e nero di fumo e di nostalgia. Tre pallini.

Louis Garrel, questa volta diretto dal padre Philippe, ritorna sul 1968 che è veramente lo spartiacque storico per la generazione di suo padre. C'è stato un momento - sembra dire il film - nel quale impegno artistico e lotta politica potevano coincidere, ma quel tempo è ormai passato e lascia dietro di sé solo macerie. Potrebbe essere un film intimistico, ma Garrel riesce a dargli un ampio respiro e a far vivere quella contraddizione a tutti, anche a chi non era ancora nato. Bianco e nero superbo, e gli occhi della ragazza fanno davvero sognare.