Fausto Brizzi conferma di essere migliore come sceneggiatore che come regista: questo suo EX ha la brillantezza nello script dei suoi copioni migliori, ma è poco omogeneo, troppo altalenante, zoppica quando deve cambiare registro (da commedia a dramma, anche se solo accennato), incespica in fasi dal ritmo incerto. Ciononostante può contare su cinque o sei momenti molto divertenti e riesce a far dimenticare l’assenza di protagonisti “di peso”. Gli episodi si intrecciano secondo schemi molto sperimentati nel cinema degli ultimi anni, che si diverte come in un gioco ad incastri a regalare doppia o tripla valenza ai propri personaggi. Il tema centrale dovrebbe essere quello...Leggi tutto dell’amore che si consuma brevemente, del bacio appassionato (su cui si apre il film) pronto a trasformarsi dopo pochi anni in odio furibondo; ma è un filo esile, un pretesto narrativo pedestremente sviluppato. Meglio lasciar spazio alle singole storie e ai dialoghi cercando di far valere le qualità degli attori: Silvio Orlando è una volta di più bravissimo ma alle prese con un episodio modesto; spalleggiato da una Carla Signoris decisamente fuori ruolo fatica a trovare le corde giuste. Paradossalmente (e nei limiti di chi è palesemente inferiore, come caratura) fa meglio Flavio Insinna nei panni del solito prete coi rimorsi di coscienza, anche perché può contare su una Claudia Gerini pimpante (l’ex che vuole sposarsi proprio nella chiesa dove officia lui) e un Gianmarco Tognazzi in palla. L’episodio di Fabio De Luigi e Alessandro Gassmann è poco integrato con gli altri ma è ben interpretato da una coppia da non sottovalutare: De Luigi ha ormai trovato e consolidato un proprio stile (imbarazzato, timido, spaventatissimo), Gassmann gli tiene testa con bravura. Cristiana Capotondi è invece il dazio da pagare alle nuove generazioni: l’immancabile favola dei due innamorati che si ritrovano improvvisamente separati da un oceano per cause lavorative e si sentono via webcam per restare uniti. C’entra poco o niente col resto e non stona solo perché ormai così ci hanno abituato. Claudio Bisio divorziato che si ritrova i figli in casa diverte quando si sorprende della sfacciataggine della figlia, annoia quando passa al riflessivo con tristezza. La coppia scoppiata Nancy Brilli/Vincenzo Salemme è infine alle prese con una trovata (i genitori separati che non vogliono avere i figli in affido) forzatamente diluita che lascia il tempo che trova. Fortunatamente, ad ogni modo, il film scorre via agilmente e alcune impennate ne insaporiscono il gusto. Si avverte la mano ancora poco sicura in regia, ma un buon lavoro d’insieme ce lo fa dimenticare portandoci a ricordare soprattutto i momenti più comici. Il redivivo Montesano, non accreditato, fa il restauratore in chiesa e interviene in cinque o sei scene; si rivedono Fabio Traversa (in ospedale), Angelo Infanti (il padre dello sposa) e qualche altra faccia nota. Spigliato, senza complessi, Brizzi conferma di conoscere l’umorismo e di avere qualcosa da dire anche ispirandosi a spunti che proprio originali non sono...
Brizzi dirige un nutrito cast d’attori senza usufruire del nome di richiamo vero e proprio; ma si avvale, in veste di partecipazione amichevole, di un ritrovato Enrico Montesano. Episodi che s’intrecciano in maniera piuttosto caotica, ma nel complesso funzionali, anche se non tutti propriamente riusciti. Momenti di ilarità (contenuta) grazie a qualche accortezza comica legata specialmente alla verve dei personaggi e, di tanto in tanto, un po’ di sano sentimentalismo. Un buon film, ma forse troppa carne al fuoco...
Piacevolmente sorpreso. Un nutrito cast di ottimi attori senza LA stella. Episodi concatenati forzatamente ma è meglio così che separati. Divertentissimi quelli con Orlando (specialmente nelle scene in tribunale con la Brilli e Salemme) e l'inedita coppia De Luigi-Gassman. Teneramente triste quello con Bisio. Bravo Insinna (che ho sempre odiato) e simpatica la Gerini accompagnati da un misurato Gianmarco Tognazzi. Inutile la storia della Capotondi, messa lì solo per i più giovani. Brizzi è uno dei pochi che usa ancora i caratteristi (Traversa, Infanti).
Una commedia tutt'altro che disprezzabile costruita con l'alternarsi di varie storie. L'insieme è assolutamente di poche pretese, ma i vari episodi mediamente riescono a funzionare e la regia è spigliata e abbastanza efficace (per quanto piuttosto elementare). Cast molto buono nel quale spiccano i bravissimi Claudio Bisio, Silvio Orlando e Alessandro Gassman (e anche Fabio De Luigi non è male). Tra le comparse "illustri" Enzo Salvi, Angelo Infanti e Fabio Traversa. Colonna sonora molto vicina a quella di Notte prima degli esami. Piacevole.
Brizzi torna con una pellicola più matura delle precedenti sotto il profilo dell'efficacia e della resa complessiva del cast, ma mantenendo inalterata la freschezza degli esordi. Tutto è ben calibrato anche se in fondo piuttosto prevedibile. Sembra trasporre i meccanismi della sit americana Friends nella commedia nostrana. Un dispiegamento impressionante di attori italiani che lo rende una gradevolissima commedia corale. Un puzzle che si scompone e ricompone dando al pubblico, muccinianamente, esattamente ciò che vuole o si aspetta. Tre pallini.
Sceneggiatore e regista dei due Notte prima degli esami, Fausto Brizzi realizza con Ex un film corale sugli amori alla deriva (ma non solo!), reclutando alcuni tra i migliori volti del cinema italiano odierno (da Bisio in una delle sue prove più convincenti, alla Gerini e Orlando). Il risultato è diseguale anche per limiti evidenti della sceneggiatura che probabilmente mette troppa "carne al fuoco". Episodi compiuti e significativi alternati ad altri solo abbozzati. Rimane un film comunque godibile.
Tentativo tutto sommato riuscito di commedia corale che guarda all'estero, specie alla Francia e all'Inghilterra. Se il film funziona è soprattutto grazie alla buona confezione, l'astuta regia di Brizzi e al grosso cast davvero in stato di grazia (compresi alcuni gustosi cameo). Dove non convince è nella sceneggiatura, troppo furbetta e incline a un patetismo di fondo fastidioso. Parte come se fosse Love actually e finisce con l'essere un Manuale d'amore. Però diverte ed è un prodotto altamente competitivo. E non è poco.
Insufficiente. La mielosità che si respiraannoia fino alla morte. Dato che non ci si poteva aspettare di più dagli attori, speravo nel film, che invece si è drivelato un buco nell'acqua. Non rimarrà nella storia (nemmeno di quella dei film mediocri).
Un grande (?) cast sfruttato malissimo. Tutto è sin dalle prime battute così banale, scontato, derivativo: si capisce tre quarti d'ora prima dove voglia andare a parare. Pistolotti di infima fattura, si scade spesso e volentieri nel melenso e, a volte, nel pacchiano. Musica della peggior specie, ai limiti del "Moccia movie". Premio speciale per l'episodio più sgradevole vinto a mani basse dalla coppia Insinna/Gerini. Viva i buoni sentimenti! E vissero felici e contenti... *1/2
Ex è un film strano, tutto proteso ad alleggerire eppure molto impegnativo. Sembra la classica carrellata di stelle, non amalgamate, mal dirette e profondamente disinteressate; invece poi decolla ed alcuni momenti sono davvero riusciti. Sembra slegato invece è intrecciato, belle le interpretazioni di Bisio e Insinna. Su tutto aleggia lo spettro del "filmone". Non so se lo sia, ma è da consigliare vivamente.
Parte bene, intreccia con una certa abilità molte storie (anche troppe) di interesse diseguale, ma poi finisce per appiattire tutto in un sentimentalismo di maniera, complice una colonna sonora ruffiana e invadente. Al di là di alcune buone prove individuali (Orlando, Bisio), la "coppia" migliore risulta essere quella De Luigi - Gassman, alla quale si devono i momenti più divertenti, quella peggiore Capotondi - fidanzatino francese, stucchevole (ma anche Insinna che si rivolge al crocefisso è tosto da digerire). Potabile nel complesso.
Divertentissimo film corale che ogni tanto permette anche di riflettere o fa commuovere lo spettatore. La forza del film sono i dialoghi (spesso brillanti) e il cast in splendida forma (menzione speciale per Enrico Montesano, uno dei più grandi attori italiani degli ultimi vent'anni). Ricorda a volte colleghi più illustri come scherzi del cuore o love actually, ma le storie sono abbastanza originali e il ritmo è coinvolgente. Finalmente una commedia italiana fresca e divertente senza volgarità .
Un film che all'istante si dimentica. Incredibile pensare che le arene estive lo abbiano programmato per tutta l'estate. Un cinema medio-basso che si consuma la sera di San Valentino. Nessun episodio si ricorda più degli altri. Oggi Sposi al confronto è un capolavoro! Emblema della crisi di idee del nostro cinema e della lobby che lo domina: Brizzi, Martani, Parenti, De Laurentis, Veronesi... purtroppo sono anche dei bravi professionisti. Chissà quelli meno bravi...
MEMORABILE: Quando appaiono i Jalisse... deja vu: pensi questi hanno vinto Sanremo e sono spariti e fanno piano bar in un film... chi gli ha voluto male?
L'impianto è da solita commedia nostrana dei tempi attuali ma realizzata con molti più mezzi e attenzione. Brizzi dà un taglio internazionale al suo lavoro dirigendo l'esercito di attori e la miriade di scene come un direttore d'orchestra solido e sicuro. Alcuni frangenti fuoriluogo (Insinna che parla al crocifisso, Bisio che vira verso il lacrimevole), per il resto tutto fila via liscio come l'olio, senza la ruffianeria dei Notte prima degli esami e con qualche sana risata. In gran vena De Luigi e Orlando; peccato si vedano poco Salemme e Montesano.
MEMORABILE: Salemme rivolto ad Orlando: "Questi qua non sono figli a me, questi sono i figli di Nanni Moretti!"
Che la commedia italiana non sappia più uscire dal canovaccio coppia-crisi, non è una novità . E questo film di Brizzi non è certo l'eccezione che conferma la regola. Meglio gi attori più "datati", rispetto ai giovani che mostrano una recitazione sciapa e priva di verve. Aspettiamo sceneggiature decisamente più originali.
Sarà forse che non sono un amante delle tipiche commedie all'italiana, ma non ricordo un altro film degli ultimi anni che mi abbia fatto ridere così tanto. Il cast è ricchissimo di bravissimi attori (segnalo Bisio e la Signoris, ma anche tutti gli altri sono in buona forma). Nel film si intrecciano le storie di sei coppie diverse che sono sul punto di lasciarsi, ma che poi finiscono col ritornare insieme. I siparietti comici sono davvero divertentissimi.
Sicuramente più riuscito nelle scene divertenti, ha i suoi punti deboli nei momenti in cui Brizzi ha scelto di far uscire fuori una riflessività quasi sempre forzata e fuori luogo. Ovviamente non tutti gli episodi sono all'altezza, ma nel complesso sono ben incastrati secondo i tipici stilemi comici del nostro cinema. Si può guardare ma si dimentica in fretta.
MEMORABILE: Notare le facce e i gesti di De Luigi durante la canzone dei Jalisse. Ho riso parecchio...
Commedia corale e tendenzialmente buonista che annovera un cast di buon livello. Gli intrecci amorosi di svariate coppie ed inizialmente il desiderio di separazione. La colonna sonora spesso è invadente e cerca di far emergere il lato emotivo dello spettatore, tuttavia il risultato è dignitoso.
Insinna in versione Marcellino pane e vino è roba per stomaci forti: ad un certo punto ho temuto anche l'occhiolino accondiscendente del Cristo che per fortuna c'è stato risparmiato. Il resto del film, fin dai primi baci corali, è la fiera del miele, degli amori che si risolvono, dopo prevedibili peripezie, in un grandissimo e stucchevole "volemose bene". Un Battiato d'autore spunta inaspettato nella colonna sonora regalando l'unico momento sentito della pellicola. Con una storia cosi scontata c'è spazio per chiedersi: ma tutti con la casa di 15 vani?
MEMORABILE: Angelo Infanti che con il suo "Ma quello non è er laziale?" mi ha risvegliato dal torpore.
Il meccanismo delle storie che scorrono parallele intrecciandosi di continuo è stato usato ed abusato negli ultimi anni, con alterne fortune. Ex aggiunge poco a quanto già abbiamo visto in passato sugli schermi: storie d'amore-odio, gelosia, ritorni di fiamma... le solite cose, insomma, però per fortuna non mancano i momenti divertenti.
Discreta commedia italiana. La regia di Brizzi è corretta, ma quel che conta sono il ritmo e le battute, due aspetti perlopiù riusciti. I problemi -fondamentalmente- sono due. Il primo è che le storie sono troppo diseguali (De Luigi, Gassman e la Cassel divertono molto, la storia della Capotondi è una boiata inutile). Il secondo aspetto negativo e l'eccessivo buonisimo: si prenda la storia di Bisio, lui bravo e convincente, si ride e poi...be', poi cascano la palle per come si incanala. Peccato. Ad ogni modo Brizzi rimane il meno peggio.
Mega carrellata di attori comici per una delle più classiche commedie corali degli ultimi anni. Storie semi-serie e dal gusto improbabile (come quelle di Gerini-Insinna o Gassman-De Luigi) si alternano in maniera più o meno diluita senza mai, o quasi, che qualcuna prevalga sulle altre. Qualche intreccio, altrettanto improbabile, inserito più per cercare amalgama che non per esigenze di copione. Una sufficienza stiracchiata per un Brizzi che aveva maggiormente convinto con le due precedenti commedie adolescenziali (Notte prima degli esami).
MEMORABILE: La presenza dei Jalisse... per chi li conosce e, sopprattutto, li riconosce.
Di positivo c'è sicuramente la struttura da commedia sofisticata che prova a raccontare e non a "cabarettizzare", l'assenza di vogarità assortite e il rapporto di divertimento reciproco tra pubblico e attori, con un divertentissimo Silvio Orlando, inaspettato mattatore assoluto. Di contro molte storie sono prevedibili se non quasi "stupide" (Insinna, Gerini, Tognazzi); De Luigi continua a mostrare la sua inadeguatezza al cinema, così Bisio l'assoluta impersonalità .
Cast ricco di noti volti, star autoctone e attori di teatro. Ti aspetti qualcosa, ci speri e invece niente. Carrellata di situazioni il cui unico filo conduttore, tranne un accennato amore, è una comune cerchia di amici. Si sprecano i nomi, se ne banalizzano altri. Si strizza l'occhio ai giovani con la Capotondi e gli amori via webcam. Si arriva ai titoli con le solite musichette da commedia, un velo di zucchero e patetiche trovate. Perdibilissimo.
Tutte le cartucce vengono sparate nel primo tempo, che pur non essendo eclatante qualche risata ce la concede più per le capacità dei singoli che per merito di Brizzi, qui alle prese per la prima volta la formula "supercast + montaggio spezzettato + episodi deboli" riproposto nel dittico dei sessi. Ma la seconda parte elimina quasiasi velleità di suscitare un sorriso e riesce quasi a superare gli standard di Veronesi in quanto a patetismo e buoni sentimenti, rendendo lunghissime le due ore di durata.
Gradevolissima commedia comico-sentimentale diretta con bravura da Fausto Brizzi e con un bel cast all star tra cui spiccano Insinna, la Gerini (protagonisti anche del migliore episodio) e De Luigi. Belle le schermaglie della coppia Orlando-Signoris e gustoso l'episodio con De Luigi e Gassman dove fanno capolino in un cameo i Jalisse.
Commedia a episodi intrecciati sul tema dell’amore passato, ma non del tutto. Alcune accoppiate (Gassman/De Luigi, Gerini/Insinna) appaiono scelte felici e, anche per i ruoli assegnati, figurano meglio delle altre, mentre Bisio viaggia spedito anche da solo. Nel complesso qualcosa di già visto, ma ciò non toglie che regali momenti divertenti.
MEMORABILE: La serata a Pescara a vedere i Jalisse!
Brizzi mette insieme il consueto gruppo di attori italiani che vanno per la maggiore e costruisce un collage di storie sull'amore, o meglio sulla fine dell'amore. Alcuni spunti comici sono riusciti, soprattutto negli episodi di De Luigi-Gassmann e Insinna-Gerini-Tognazzi, ma nel complesso è il consueto film corale all’italiana, denso di luoghi comuni, che strappa qualche risata e nulla più. La parte finale sentimental-melensa è decisamente fuori luogo.
Divertente e rilassante commedia tipicamente italiana con bravi attori che amano non prendersi troppo sul serio. È il caso di Gassman/De Luigi, per esempio, ironici e spontanei. Il primo perseguita il secondo che gigioneggia e strappa risate. Bisio, seppur più serioso per ruolo, ha un paio di scene davvero comiche. Più banali le altre figure (si poteva evitare la coppia oltreoceano, scontata e noiosa), anche se ben interpretate.
Nell'Italia del nuovo millennio si intrecciano le storie di sei coppie in crisi. Una commedia di costume confezionata secondo i canoni dell'odierna fiction televisiva che si lascia guardare senza pungere. Se questo è quel che resta della gloriosa commedia all'italiana non siamo messi bene. Per Brizzi l'Italia odierna sembra essere popolata esclusivamente da borghesi ricchi e annoiati che possono permettersi divorzi milionari, lussuosi appartamenti e vacanze da sogno, ma esiste anche un'altra realtà di vita più modesta, se non proprio sofferente.
MEMORABILE: I figli di Salemme e della Brilli che malgrado la giovane età sono molto più maturi e colti dei genitori; De Luigi al concerto dei Jalisse.
Commedia a episodi debole, con pochi momenti divertenti (concentrati nel duetto De Luigi-Gassman) e una parte finale in cui prende il sopravvento uno stucchevole sentimentalismo. Il cast è piuttosto in forma (Bisio, Gerini, De Luigi e Orlando su tutti) e qualche gradito recupero (Montesano, Infanti e Traversa in versione Haber in Amici Miei) sembrano voler creare un ponte con la commedia all'italiana che fu, ma il risultato è inferiore alle ambizioni: le storie sono modeste e scontate (in particolare il terribile episodio con la Capotondi), la confezione ruffiana e modaiola.
MEMORABILE: L'esilarante sequenza del concerto dei Jalisse a Pescara.
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Il titolo presumo che l'abbia scelto la produzione stessa, la IIF, già produttrice del primo EX.
Credo che sia più un'operazione alla Manuale d'amore, ossia ogni volta storie diverse con protagonisti diversi. Ma a far da richiamo per il pubblico, oltre agli attori, è il brand Manuale d'amore.
HomevideoGestarsh99 • 2/07/11 10:37 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dall'11/07/2011 per 01 Home Entertainment:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano
5.1 DTS HD: Italiano
* Sottotitoli Italiano NU Inglese
* Extra Scene estese
Scene eliminate
Scene a sorpresa
Galleria foto
Trailer (hd)
Backstage (hd)
Teaser
Spot vari
Commento audio autori
DiscussioneRaremirko • 19/11/15 00:43 Call center Davinotti - 3862 interventi
La voce di Insinna, qui, assomiglia molto a quella di Pino Insegno.