Soft air - Aria compressa - Film (1997)

Il cinema italiano Anni Novanta già nei primi anni scricchiolava, oggi pare un rudere... se i film sono questi. Questo è uno di quei film che dopo averlo visto o si hanno le mascelle indolenzite per gli sbadigli o lo si rivede da capo visto che ci si è addormentati prima del finale. Un gruppo di amici appassionati di guerra simulata (da qui il titolo) si incontra in una sperduta villa e qui avviene un fatto impensabile... Locazioni deprimenti, regia brutta e attori non convincenti. Noioso e brutto.

Action-movie incredibilmente noioso e pasticciato. Patetica la prima parte, in cui senza alcuna utilità ai fini della storia ci viene mostrata la vita quotidiana dei protagonisti (5 o 6 uomini fatti che si comportano da patetici ragazzini). Di caratura trash la seconda in cui i nostri, senza alcun motivo nè tantomeno spiegazione, si trovano a sfuggire da un commando di 'Narcos' assassini nascosto nei boschi intorno Roma (!). Attori, ambientazioni e trama non convincono per un solo minuto.

Abominio trash anni 90 con attori improponibili e una trama uscita da un incubo post-indigestione. È un filmino amatoriale e quindi non me la sento di infierire più di tanto, ma è incredibile che roba del genere veda la luce del giorno. Anzi, infierisco perché comunque anche i film amatoriali possono essere fatti bene, con passione e cura anche se il budget è inesistente. Qui i dialoghi invece sono un insulto alla decenza e lo squallore è apocalittico. Esilarante.

Incredibile trashata italiana, con una prima parte inutile messa lì solo per raggiungere il minutaggio necessario e una seconda, quella in cui avvengono gli eventi suggeriti dal titolo, gestita in modo imbarazzante. La qualità delle riprese è infima (non amatoriale, perché ci sono film amatoriali decisamente migliori), su quella attoriale è meglio tacere. Purtroppo non provoca nemmeno qualche risata involontaria: solo noia assoluta per 90 minuti.

Bizzarro e sciatto reperto nostrano che, dopo più di mezz'ora di preamboli da commedia fatta in casa (la scarsa qualità di recitazione e regia transita sulla carreggiata del semiamatoriale), decide di reinventarsi in senso action-thriller proponendo una randomica caccia all'uomo fra mercenari senza scrupoli e sfortunati giocatori di soft-air. Ovviamente ogni velleitario approccio a un clima tensivo sfocia del ridanciano, fra dialoghi demenziali e ingenuità della sceneggiatura. Tutto sommato, comunque, più divertente del simile e assai meglio equipaggiato At the end of the day.