Young Adam - Film (2003)

Torbido. Un giovane marinaio seduce la moglie del proprio datore di lavoro (su una chiatta fluviale), ma nasconde un segreto che riguarda la vecchia fidanzata. Omicidio-disgrazia e atmosfere malsane si mescolano in modo discreto nella pellicola. Abbastanza lodevole l'impegno degli attori. Le attrici si offrono generosamente alla telecamera e Mc Gregor si mostra full-frontal. Torbido.

Film poco riuscito, involuto più che introspettivo, molto statico e poco drammatico. Si pesca nel torbido: il cadavere di una donna nel canale di Glasgow. Si sguazza nel torbido: il giovane operaio Joe, antieroe al di là del bene e del male, carico di una gelida energia che si esprime in una meccanica iperattività sessuale. Giovane Adamo che attende la cacciata dal paradiso mentre già vive l'inferno di non sapersi dire né veramente innocente né veramente colpevole. Neppure della morte di quella ragazza nel fiume... Nichilista.

Thriller umbratile, impregnato di umori corporali, con un protagonista sospeso fra il male ed il male che lascia accadere le cose, sedotto più che seduttore, come fosse in trance (la scena di violenza colpisce perchè appare incongrua rispetto al personaggio). Due uomini ed una donna su una chiatta fanno pensare all'Atalante, ma il clima è molto diverso, non libertario ma torbido, stagnante come il pigro corso della corrente fluviale, pessimisticamente concluso da un castigo senza delitto (altrettando beffardo di un delitto senza castigo).

Noir di ambientazione fluviale, è la trasposizione di un libro di un autore scozzese. Il regista Mackenzie lavora molto sul contesto ambientale e si vede. Purtroppo non riesce a catturare l'essenza dei personaggi, che sembrano figure tratteggiate senza grande spessore. Il film (migliore nella prima parte) è penalizzato dalla scelta sbagliata dei due protagonisti maschili, scarsamente credibili mentre spicca positivamente per presenza scenica Tilda Swinton.