Wolfman - Film (2010)

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Wolfman
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/01/09 DAL BENEMERITO STUBBY
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Mtine 6/03/10 22:25 - 224 commenti

I gusti di Mtine

Il film di certo non brilla per originalità: la storia è risaputa, l'intreccio banale e la regia da telefilm alla Buffy l'ammazzavmpiri. In compenso gode di attori piuttosto bravi, tra i quali spicca un Benicio Del Toro che fa il suo mestiere senza uscire dalle righe e un Anthony Hopkins che ricalca paro paro la sua famosa interpretazione nel Silenzio degli innocenti. Vale la pena di vederlo, ma non vi aspettate un capolavoro, è un remake come tanti altri che non toglierà ne aggiungerà nulla alla filmografia orrorifica.
MEMORABILE: La seconda trasformazione.

Galbo 12/06/10 07:13 - 12380 commenti

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Un remake di cui non si sentiva il bisogno questo dedicato al celebre licantropo. L'originale con Lon Chaney è ovviamente inarrivabile ma anche alcune rivisitazioni successivi come quella di Nichols con Jack Nicholson rimangono fuori portata. L'errore principale è avere affidato la parte del protagonista ad un attore bravo ma completamente inadatto al ruolo come Benicio Del Toro palesemente a disagio con il proprio personaggio; ma anche il resto del cast non fa di meglio e poco riuscito è tutto l'impianto generale della produzione.

Stubby 19/02/10 01:17 - 1147 commenti

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Partiamo col dire che la storia è molto scontata, basta fare due più due e sai già tutto praticamente dall'inizio, però (e c'è un però) a me il film è piaciuto perché riesce a ricreare l'atmosfera delle vecchie pellicole con Lon Chaney. Anche gli effetti visivi sono bellissimi e soprattutto non se ne fa un uso smodato. Straordinarie le locations che contribuiscono a ricreare un'atmosfera retrò. Promosso.
MEMORABILE: Emily Blunt è stupenda.

Brainiac 20/02/10 12:37 - 1083 commenti

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Non male, anzi ottimo. Perchè riesce a smarcarsi dai vezzi e dalle odiose affettazioni del film in costume. Perchè Del Toro in sovrappeso e pur sfoggiando pettinature cangianti è un monstrum (prodigio che viola la natura) malinconico (Del Lobo?) che quando fa i danni li fa davvero grossi. La storia è prevedibile ma senza fronzoli. Non affatica. Wolfman è un film asciutto, agile, che sfoggia scene cattive e sa spingere sul macabro surrealismo quando serve (le sequenze del manicomio, la strage nel calesse). Innovativo in nulla, ma quando ci si rifà ad un film targato '41 non è quella la priorità.
MEMORABILE: Lo sguardo affranto di Hugo Weaving verso l'alto e la carrellata "lunare".

R.f.e. 19/02/10 11:15 - 816 commenti

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Anni fa scrissi il primo libro sui Lupi Mannari nel Cinema pubblicato in Italia, dunque mi sento chiamato in causa. La prevedibilità non sempre è un "peccato mortale" e, nello specifico, a prescindere da questo e da altri difettucci, il film a me è piaciuto. Bella l'ambientazione, eccellente la regia e lo special-make-up. Pur continuando a prediligere In compagnia dei lupi, Wolf - la belva è fuori e L'ululato, devo ammettere che la pellicola di Johnston si guadagna la sufficenza.

Pinhead80 22/02/10 22:42 - 4719 commenti

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Diciamo che il film non si risparmia in violenza sin dalle prime battute (e questa non è una gran cosa), facendo sì che ci si concentri più sui vari massacri che sulla storia (sceneggiatura al limite del ridicolo da quanto scontata). Gli attori sono di buon livello e questo fa sì che il film si meriti la sufficienza ma niente di più. Anche gli effetti speciali non sono un granchè. Un lupo mannaro americano a Londra credo che rimarrà insuperato.

Domino86 23/02/10 18:35 - 607 commenti

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Pellicola il cui finale si evince facilmente dallo svolgimento della stessa. Bella sicuramente l'ambientazione notturna di Londra con i tanti comignoli fumanti, ma sicuramente non bastano questi per apprezzare il film. Non pessimo ma nemmeno un film da consigliare.

Capannelle 25/02/10 15:00 - 4399 commenti

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L'atmosfera, cupa e classicheggiante, funziona bene grazie ad un valente disegno dei luoghi e dei personaggi. Anche Del Toro funziona nello sdoppiamento vittima-carnefice mentre il personaggio di Hopkins appare più scontato. Lo splatterometro e la maestria degli effetti sono ben registrati, la trasformazione di fronte agli scienziati, per esempio, è roba da leccarsi i baffi. Il coinvolgimento funziona a corrente alternata e svanisce in un finale dalle tinte troppo accese.

Rebis 25/02/10 18:49 - 2332 commenti

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L'illazione al complesso edipico (che sarebbe la componente innovativa sottesa a tutta l'operazione) rende sì più articolato il racconto ma non più complessa la figura del licantropo. Il fascino scaturisce invece dall'utilizzo di elementi scenografici consolidati dalla tradizione cinematografica, mutuati principalmente dal gotico italiano e dal milieu hammeriano. Goffo il mascherone di Rick Baker realizzato sul modello di Jack Pierce. Evitabile la scazzottata finale già vista (con esiti avvilenti) in Wolf. Bene il gore, brutto il CG. Del Toro spaesato tra ciuffi e ricami. Ma la luna dov'è?

Undying 26/02/10 21:52 - 3807 commenti

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Bruttarello forte, questo Wolfman, inutile e noioso rifacimento di un caposaldo del cinema horror. Pochi i pregi, riducibili - per induzione - al probabile revival del genere licantropico, destinato -per logica di mercato- a rifiorire grazie al successo ottenuto del film. Saltano subito agli occhi le pessime interpretazioni di due mostri sacri, ovvero Hopkins e Del Toro, le cui espressioni rivelano il poco interesse nutrito per il ruolo. Gli effetti speciali sono mediocri, la fotografia scadente (soprattutto nelle scene notturne) e, in generale, il confronto con il prototipo si rivela impietoso.

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Puppigallo 28/02/10 00:35 - 5259 commenti

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Prendete L'uomo lupo del 1941, fategli mantenere più o meno le stesse fattezze e costruitegli attorno la solita storiella banale, condita con buoni effetti, un po' di splatter e otterrete questa pellicola. Detto ciò, in un film che ha come protagonista l'ennesimo licantropo, bisognerebbe sbattersi per la sceneggiatura, cercando un minimo di originalità (non basta il rapporto padre-figlio estremizzato), o almeno, provare a creare della tensione, che non si ottiene solo con scatti veloci, ululati, ringhi e i soliti inseguimenti. Gli attori se la cavano, ma poco resterà nella memoria di chi lo vede.
MEMORABILE: Il giovane mostro nella grotta; La trasformazione davanti ai dottori e al direttore del manicomio; Le splatterate (teste mozzate e budella estratte).

Inseminoid 8/03/10 14:24 - 32 commenti

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Se si pensa che la licantropia sia una metafora della tossicodipendenza, Wolfman ha un senso, se si pensa che la licantropia sia una metafora di una malattia ereditaria il film ha una pertinenza ideologica che va di pari passo con un buon allestimento visivo. Se lo si pensa come un prodotto di intrattenimento, l'obiettivo è fallito a metà perché a parte le trasformazioni di Del Toro il film annoia e non ha nulla di mitico. Il problema è che Wolfman non è né carne né pesce. Innocuo. Due pallini.
MEMORABILE: Le trasformazioni curate da Rick Baker sono ancora memorabili!

Pau 18/04/10 20:06 - 125 commenti

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È apprezzabile il tentativo (tutto sommato riuscito) di ricreare le atmosfere gotiche dei primi classici della Universal. Il trucco old-style di Rick Baker affascina, Del Toro è dignitoso come licantropo dolente, la ricostruzione d'epoca è discreta. Sulla colonna dei meno, invece, metto l'interpretazione sopra le righe (e ai limiti del ridicolo) di Hopkins, l'uso discutibile della CG (poco convincente nel riprodurre i movimenti del licantropo), l'imbarazzante "wrestling match" tra i due wolfmen, ed una certa stanchezza dell'insieme. Mediocre.
MEMORABILE: L'attacco del licantropo al campo degli zingari.

Enzus79 20/06/10 10:26 - 2874 commenti

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Non trovo che questo Wolfman sia proprio tutto da buttare. Certo, L'uomo lupo è un'altra cosa, ma la suspence c'è, bella la colonna sonora e le location; anche il finale mi è piaciuto. Nota negativa: Benicio Del Toro non è ai livelli visti in Che - L'argentino; meglio Hopkins e Weaving. Più che sufficiente.

Rickblaine 20/06/10 18:03 - 635 commenti

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Questo è un film girato bene che marca molto da vicino l'horror di tanti anni fa, magari quello in bianco e nero. Ben costruito e orchestrato in una maniera che convince anche se non rende completamente sazi. Benicio Del Toro conferma di essere adatto a qualsiasi genere di film.

Losciamano 20/06/10 18:07 - 112 commenti

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Il film è soporifero, un flop come remake di uno dei miglior horror del secolo scorso. La noia si fa molto sentire e non c'è niente d'interessante (a parte i salvabili effetti grafici e l'ambientazione); addirittura Benicio Del Toro apatico e svogliato, sceneggiatura molto debole. Compensa soltanto la bravura di Anthony Hopkins.

Skinner 22/06/10 12:47 - 592 commenti

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Pur apprezzando lo stile visivo e citazionistico del film, non si può non notare quanto poco il suddetto film abbia da dire... di certo un film che non nasce per innovare il genere quanto per omaggiarlo, ma che al di là di questo resta quantomai inutile, perso tra lentezze asfissianti e una trama assai prevedibile. Deludente Del Toro. Apprezzabile giusto l'efferatezza sorprendente di alcune sequenze.

Greymouser 6/07/10 19:42 - 1458 commenti

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Diciamolo subito: non aggiunge nulla alla filmografia sui licantropi, ma non sarebbe stato male se la sceneggiatura - dalla linea narrativa scontata e banale - non fosse stata per lunghi tratti sonnolenta e prolissa; e se l'aspetto dell'uomo lupo, forse nell'intento di omaggiare Lon Chaney, non fosse stato così scialbo e convenzionale. Peccato, perchè qualche sequenza d'impatto c'è; ma ci voleva più coraggio e ben altra fantasia visionaria da parte di Johnston.

Lebowski 22/07/10 09:02 - 81 commenti

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Inutile e anche abbastanza tedioso rifacimento di un classico. Non c'è nulla che possa attirare l'attenzione, tranne i momenti in cui la bestia si scatena con conseguenze sorprendentemente splatter per un film da grande pubblico (teste mozzate, budella, etc.). Tutto il resto è fiacco. Peccato, perché la scelta di utilizzare in buona parte gli effetti meccanici del veterano Rick Baker era apprezzabile. Del Toro prova a impostare la sua recitazione sul modello degli attori anni '40, secondo me con buoni risultati, Hopkins è svogliatissimo.

Siregon 7/08/10 00:13 - 352 commenti

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Pellicola insignificante del solito mestierante Johnston, che viene dagli effetti speciali e si vede soprattutto nei difetti. Non si sentiva il bisogno di un ennesima rivalutazione del mito del licantropo specie con attori così fuori posto come Del Toro e Hopkins che comunque cerca di gigioneggiare il meno possibile. Effetti speciali che spaziano dal risibile al fantastico in qualche dettaglio delle trasformazioni. Bellissima Emily Blunt.

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Belfagor 22/08/10 10:06 - 2689 commenti

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Ambizioso questo horror, ma incapace di raggiungere gli standard autoimposti. Atmosfera troppo gotica, espressioni troppo convinte, personaggi troppo marcati (in più di un'occasione Hopkins sfiora la macchietta). Si corre spesso il rischio che la tragedia si trasformi in farsa. A riscattare la pellicola intervengono una CGI usata con maestria e un make-up davvero ottimo: le trasformazioni non lasciano certo indifferenti. Del Toro imbolsito pare un po' a disagio nel ruolo di predatore inconsapevole.
MEMORABILE: La trasformazione nel manicomio.

Flazich 19/09/10 19:16 - 667 commenti

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Ho apprezzato moltissimo l'atmosfera ricreata di quel genere di film anni 40/50 horror dei quali, personalmente, sento molto la mancanza. Nulla di troppo stravagante per far strabuzzare gli occhi allo spettatore. Ho apprezzato anche il cast in particolar modo Benicio.

Von Leppe 27/01/11 13:31 - 1259 commenti

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Film valido soprattutto per quello che riguarda il lato estetico: l'atmosfera è resa da una fotografia buia e greve, ci sono belle scenografie della villa, della brughiera, ma anche di Londra dove il lupo mannaro semina il panico. Bello anche l'aspetto del licantropo vecchio stampo. La trama però la trovo ingarbugliata: ci sono conflitti edipici e un sentimentalismo banale nel finale (la bella e la bestia) che non commuove (almeno a me) come nei film degli anni 40 dove la sofferenza e la solitudine del diverso è tangibile ancora oggi.
MEMORABILE: La vita è troppo splendida Lawrence: specialmente per i maledetti e i dannati... come me.

Nando 19/03/11 09:57 - 3810 commenti

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Un ennesimo ritorno al genere licantropico vede una narrazione gotica e turbata nella prima parte mentre nella seconda si scade in scene splatter che culminano con il ridicolo duello tra ululati e sbuffi asmatici. Nonostante il cast importante, il film delude e non appassiona.

Mco 2/04/11 12:21 - 2324 commenti

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Le atmosfere che si respirano in questo film riportano alla memoria tanto cinema che fu, soprattutto gli horror hammeriani, sempre immersi in nebbioline e con il rumore degli zoccoli dei cavalli a far da sonoro. La storia non può che essere scontata, visto il tema trattato. Del Toro non è indubbiamente nel suo ruolo più confacente ma Hopkins ne riempie i vuoti con la sua bravura. Effetti belli tosti per un film complessivamente discreto.

Didda23 23/06/11 12:41 - 2426 commenti

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L'opera è decisamente poco interessante, colpa da imputare soprattutto alla sceneggiatura poco intrigante ed incisiva. Il cast non fornisce una prestazione memorabile, anzi... risulta evidente come Del Toro e Hopkins abbiano scelto il progetto esclusivamente per fini alimentari. Qualche bell'effetto speciale non riesce a salvare la baracca. Non si può parlare di film brutto, ma questo Wolfman sarà (almeno per il sottoscritto) presto dimenticato. Mediocre.

Cotola 10/07/11 11:12 - 9009 commenti

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Dimenticate il classico cui dice di ispirarsi nei titoli di coda: qui siamo dinanzi ad una vaccata hollywoodiana di enormi proporzioni che rasenta il ridicolo per buona parte della sua durata, per poi sfociarvi completamente senza vergogna nel segmento finale. Troppe le cose che non funzionano, tanti gli innesti ingiustificati che appesantiscono la pellicola così come tante sono le pacchianate e le "volgarità" ammannite agli spettatori. Brutti i copiosi fx digitali(si salvano solo le metamorfosi firmate Baker). Anche Del Toro e Hopkins affondano miseramente.

Myvincent 17/08/11 20:25 - 3727 commenti

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Questa volta la bestia non è fuori dall'uomo (King Kong) né al posto dell'uomo (La bella e la bestia), ma è l'uomo stesso, con la sua eterna lotta fra bene e furia distruttiva senza riscatto. Ci troviamo di fronte ad un romanzone prolisso, ben curato, ben ambientato, con un ottimo cast, ma la prevedibilità e il confronto con i vecchi film lo rendono un po' ovvio e ci fanno attendere quasi con sollievo la fine dei suoi circa 120'.

Hackett 5/11/11 17:33 - 1865 commenti

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Ultra patinata rivisitazione del mitico uomo lupo. Il film è visivamente affascinante, con un cast di tutto rispetto e ben confezionato. Di contro la lunghezza è eccessiva, i momenti di paura latitano e il tutto è narrato in maniera monocorde e autocompiaciuta. Grosso giocattolone che può meritare una visione, nulla di più. Come capita a molti remake risulta superfluo.

Daniela 18/12/11 18:30 - 12625 commenti

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Siamo a Londra e dintorni, ma purtroppo non c'è traccia di lupi mannari americani capaci di innovare il genere. Certo, dal punto di vista visivo, l'omaggio al classico Universal funziona: brughiere nebbiose, alberi dai rami contorti, giorni senza sole ma notti illuminate a giorno dalla luna... Ed anche le trasformazioni sono ben fatte, ma il prodotto finale è molto convenzionale, sia nell'aspetto della "bestia" che nello svolgimento della vicenda, assai prevedibile. Poco convincente Hopkins, meglio Del Toro anche se forse poco adatto al ruolo, bella Blunt in gramaglie.
MEMORABILE: Rick Baker è ancora un mago nelle trasformazioni a vista (per lui l'esclamativo), ma la bestia sembra uscita fuori da un vecchio cassettone polveroso

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Werebadger 5/01/12 14:58 - 270 commenti

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Remake di ottima fattura di un classico dell'horror: un eccellente Del Toro veste i panni che nel'41 furono di Lon Chaney Jr. Con lui un Hopkins malvagio come non lo si vedeva dal lontano 91, la bellissima Blunt e Weaving. Le ambientazioni cupe e gotiche sono assai suggestive, il make up di Rick Baker notevole come sempre. Sorprendente la quantità di gore, mentre resta un po artefatto lo scontro finale tra i due licantropi a causa di un uso un po eccessivo di CG. Un buon film.
MEMORABILE: La trasformazione nel manicomio; L'inseguimento sui tetti di Londra; Larry che ulula alla Luna.

Saintgifts 12/08/12 10:08 - 4098 commenti

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Anthony Hopkins e Benicio Del Toro sono werewolf nati, si potrebbe dire. Hopkins perché ormai è considerato uno specialista nelle trasformazioni; la sua ambiguità (artistica) nel passare da gentiluomo a temibile animale è stata dimostrata in diverse occasioni; del Toro invece è favorito dal suo aspetto "animalesco". Gli effetti e i trasformismi, ora, si avvalgono di tecniche senza limiti; si tratta solo di usarle bene, e in questo caso direi che non sono niente male. Anche le varianti sul tema (di padre in figli) funzionano. Discreto remake.
MEMORABILE: Il viso "teschio" di Geraldine Chaplin.

Buiomega71 26/01/13 01:08 - 2901 commenti

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Johnston si scrolla di dosso il marchio di regista per famiglie e dirige un "werewolf movie" sporco, cattivo e grondante carne e sangue. Chi se ne importa dello script banale e poco originale, quando c'è puro divertimento tra deliziose iperbole splatter (che mai ti aspetteresti dal regista di Rocketeer), squisite citazioni a King Kong (licantropo che impazza nella piazza), Shining versione King (le siepi a forma di animali) e sprazzi visivi tra la fiaba e il macabro che lasciano il segno. Un po' baracconesco il finale stile wrestling, ma lo spettacolo regge alla grande.
MEMORABILE: I flashback di Del Toro bambino, dove Johnston regala piacevoli tocchi fantasy; I macabri incubi di Del Toro dopo le terribili "cure" al manicomio.

Jandileida 1/11/13 08:05 - 1560 commenti

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Riuscito a metà: discreta la ricostruzione ambientale della nebbiosa brughiera e della fumosa Londra di fine '800 e anche le prove di Del Toro e Hopkins non dispiacciono visto che ambedue, pur gigioneggiando, mostrano di aver il physique du rôle. Dove il film cede tristemente è nella storia: trattandosi di un remake non mi lamenterò della prevedibilità, ma anche nei rifacimenti sarebbe cosa buona e giusta aggiungere un tocco personale altrimenti tanto vale vedersi l'originale. Effetti speciali tendenti al mediocre. Si vede ma sostanzialmente è inutile.

Darkknight 29/12/13 14:58 - 353 commenti

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Lo sceneggiatore di Seven s’era già districato nel macabro con lo Sleepy Hollow burtoniano e qui si riconferma con una trama che omaggia il classico regalando qualche bella sorpresa. E se il gore è coraggiosamente spinto per il mainstream hollywoodiano, la CGI è impiegata più per l’atmosfera gotica che per la spettacolarità fracassona (presente ma contenuta). E che sollievo: per una volta niente humor nero e citazionismo tarantiniano, che per me tolgono serietà ai generi classici...
MEMORABILE: La performance di Del Toro: l’Oliver Reed de L’implacabile condanna non è così irraggiungibile.

Anthonyvm 14/08/18 22:41 - 5640 commenti

I gusti di Anthonyvm

Molto patinato ma anche molto lento, almeno nella prima parte; sostanzialmente un remake/reboot superfluo, che aggiorna gli effetti speciali (neanche troppo spettacolari, certe animazioni della Pixar impressionano di più) e dà un po' più di spessore alla caratterizzazione dei personaggi rispetto all'originale. Il secondo e il terzo atto ravvivano il film grazie ad alcune sequenze d'impatto (si veda quella del manicomio) e a scene d'azione ben orchestrate. Non si può dire riuscito, ma almeno alla fine della visione non lascia insoddisfatti.
MEMORABILE: La trasformazione in pubblico in manicomio; Le visioni del protagonista; I massacri molto gore del Wolfman; La lotta tra licantropi; Il finale.

Minitina80 20/06/20 07:14 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

Un rifacimento che non serviva a nulla e tradisce le poche aspettative in una delusione totale. Più di ogni cosa gli manca l’anima e assomiglia a un misero contenitore vuoto a cui gli effetti speciali non bastano a dare un senso compiuto. Suscitano qualche dubbio la scelte di Del Toro e Hopkins che sembrano fuori ruolo e mal utilizzati. Particolari che si traducono in noia, quella sì bestiale, e un distacco perenne dal seguire gli accadimenti narrati. La testimonianza che il denaro e la tecnologia non possono garantire un esito positivo.

Pigro 5/09/21 11:40 - 9635 commenti

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In questo remake del classico con Lon Chaney, il vero interesse degli autori non sembra la storia che racconta (nonostante qualche spunto come il conflitto padre-figlio), ma la superficie, e dunque l’impatto emozionale sullo spettatore: tutto il film è indirizzato al colpaccio, con atmosfere lugubri, trasformazioni mostruose, sorprese raccapriccianti, azioni spettacolari. Peccato però che in questo modo l’assuefazione arrivi presto e tutto sembri solo un gran tourbillon di effettacci horror, ottimamente realizzati ma senza più efficacia.

Magerehein 9/02/22 18:22 - 985 commenti

I gusti di Magerehein

Vincitore di un Oscar al miglior trucco (i licantropi "umanoidi" sono davvero belli), questo film è purtroppo riuscito solo a metà. Violenza ed effetti granguignoleschi la fanno da padroni e tali scene sono gustose a vedersi, così come curato è il contesto vittoriano. Quando manca la luna piena emergono però i difetti dell'opera; la storia è ridotta all'osso e spodestata dall'azione fine a sé stessa e i personaggi (con l'eccezione di un Hopkins, comunque contraddittorio) sono approfonditi poco o per nulla (il valido cast pare quasi sprecato). Non annoia, ma non è un capolavoro.
MEMORABILE: Del Toro si trasforma davanti a una platea di studiosi e ne fa strage.

Fabry1976 13/08/22 17:27 - 18 commenti

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Vorrebbe rifarsi al classico del 1941 con Lon Chaney Jr e Claude Rains, ma la verità è che si tratta di un film davvero non molto indispensabile. Mai un brivido, una scossa, tutto telefonato dal primo all'ultimo minuto. Buoni gli effetti speciali. Del cast si salvano solamente un sobrio Hopkins e un efficace Hugo Weaving. Roboante ma inutile la colonna sonora.

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Schramm 27/12/22 23:26 - 3490 commenti

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Latte lunare per la lupa kaputtolina. Un altro film mannaro americano a Londra a riletteralizzare l'homo homini lupus e dirci della bestialità endorcizzata dall'homo naturans col mal di luna. Anzi a ribadircelo, aggrappandosi alla matrice per immediatamente mollarne la presa ed esorbitarla filigranando Dante Landis Jordan Wadleigh e Nichols. Alla brezza teen gothic (neanche Johnston perde il vizio), fa contrappeso contrappunto contrappasso il più adulto scatenato divertito e irrreconciliato splattercoasting. Niente di trasvalutabile, ma il cerchio del grande spettacolo è quadrato.
MEMORABILE: Manicomiale sedia del ghiaccio; Conferenza dimostrativa col botto.
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  • Discussione Undying • 26/02/10 22:01
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ca****na mastodontica, che brilla per incredibile inefficacia...
    Film concepito nell'ottica di cavalcare un titolo giustamente famoso, ma realizzato in maniera incredibilmente approssimativa.
    Qualche effetto speciale (la trasformazione del licantropo "sotto osservazione") comunque mai paragonabile, ad esempio, a quello del Lupo mannaro americano a Londra, non giustifica lo sperpero manifestato dal film che inizia con due attori capitati lì per caso (Anthony Hopkins e Benicio Del Toro), prosegue con una brutta fotografia notturna e finisce con una colonna sonora convenzionale e priva di identità.
    Mancano, cosa fondamentale in un film di questo tipo, le ombre: che stanno alla Luna non meno del licantropo.
    Artificiale e costruito ad uso e consumo del grande pubblico.
    Delusione cocente, insomma...

    P.s.:
    aggiungo che si tratta di una mia singolare e fallibile impressione (cosa che dovrebbe essere sottintesa, ma sempre è bene specificare).
    Lo dico per sottolineare che rispetto pienamente chiunque abbia gradito il film.
    Ultima modifica: 26/02/10 22:25 da Undying
  • Curiosità Undying • 28/02/10 16:29
    Risorse umane - 7574 interventi
    I costumi del film sono opera di Milena Canonero, nei cui confronti Del Toro così si è espresso:
    "Lei è un vero maestro.
    La persona che ha fatto Barry Lyndon può farmi indossare anche una gonna e un bustino!
    "

    Noi registriamo che, forse, così il film sarebbe stato più divertente e a chiusa della curiosità aggiungiamo le dichiarazioni dell'attore/produttore in relazione al finale della pellicola:
    "E' la lotta di due spermatozoi che tentano di prevalere l'uno sull'altro!".

    Fonte: Un lupo mannaro americano a Hollywood, di Giona A. Nazzaro, su Film Tv n. 18/2010
  • Discussione Rebis • 1/03/10 19:40
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Undying ebbe a dire:

    Mancano, cosa fondamentale in un film di questo tipo, le ombre: che stanno alla Luna non meno del licantropo.
    Artificiale e costruito ad uso e consumo del grande pubblico.


    Vero Undying, su questo concordo in pieno tanto che ho modificato leggeremente il mio commento... Per essere un film sulla licantropia manca completamente la luna, anzi manca di "lunaticità", non si percepisce minimamente l'influsso del satellite sulla natura terrestre... Poi per me rimane comunque un godibile intrattenimento...
  • Discussione Undying • 1/03/10 20:05
    Risorse umane - 7574 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Undying ebbe a dire:

    Mancano, cosa fondamentale in un film di questo tipo, le ombre: che stanno alla Luna non meno del licantropo.
    Artificiale e costruito ad uso e consumo del grande pubblico.


    Vero Undying, su questo concordo in pieno tanto che ho modificato leggeremente il mio commento... Per essere un film sulla licantropia manca completamente la luna, anzi manca di "lunaticità", non si percepisce minimamente l'influsso del satellite sulla natura terrestre... Poi per me rimane comunque un godibile intrattenimento...


    Forse mi aspettavo troppo da un film pensato per il grande pubblico.
    Era da supporre che il prodotto finale avrebbe dovuto ingraziarsi un numeroso gruppo di spettatori, comprensivo di adolescenti e di non apassionati di horror.
  • Curiosità Buiomega71 • 28/02/11 15:59
    Consigliere - 25937 interventi
    E l'immenso Rick Baker si porta a casa il settimo oscar per il miglior trucco con "Wolfman", dopo "Un lupo mannaro americano a londra", " Bigfoot e i suoi amici", " Ed Wood", " Il professore matto", " Men in black" e "Il Grinch".
  • Discussione Ale nkf • 20/04/12 13:40
    Gestione sicurezza - 14031 interventi
    Italia uno lo trasmetterà con il titolo The wolfman.
  • Discussione Buiomega71 • 26/01/13 10:22
    Consigliere - 25937 interventi
    Puro divertimento, ma di quelli che quando il lupone mannaro strappa teste, braccia, sviscera, squarta, non puoi fare a meno di esclamare :"Yeah!" o il classico "E vai così!"

    Delizioso b-movie anni 80, travestito da blockbusterone, dove ci si immerge subito in un atmosfera plumbea, mortifera, angosciosa in una brughiera inglese fatta di sterco, sangue e carne, nonchè di viscere fumanti appena strappate.

    Non mi sarei mai aspettato un film del genere da Joe Johnston, che nella sua carriera si e sempre distinto come director per famiglie e Spielberg dei poveri, che quando non rimpiccioliva ragazzini giocava con gli animali in CG dei giochi di ruolo o faceva volare ridicoli super eroi formato lattina.

    E proprio Johnston che mi ha stupito. Non arretra di fronte allo splatter più viscerale, regala picchi fantasy da far invidia a Neil Jordan (il flashback di Del Toro bambino, quando assiste al suicidio della madre nel giardino lambito dai raggi lunari, con le siepi intagliate a forma di animali come nella versione kinghiana di Shining, e un pezzo onirico/macabro/fiabesco degno di nota), ci dà giù di violenza e momenti straordinari ( il massacro al campo rom stile Soldato blu, la trappola preparata per il lupo mannaro che sarà fonte di macello, con braccia strappate alla Predator, la cripta con reminiscenze da "torture porn", tutta la parte in manicomio, con Del Toro sofferente di incubi lynchiani, la terribile "cura" della vasca ghiacciata, la trasformazione davanti ai luminari), e non ultimo regala squisiti omaggi a King Kong (il lupone di Del Toro fà bellamente strage nelle piazze di Londra capottando calessi) e anche al film simbolo del "werewolf movie" a firma John Landis (gli incubi mostruosi, il mannaro che impazza, la brughiera, il finale con la donna che ama).

    Anche lo script, che sarà pure banale e scontato, regala picchi comunque originali rispetto al classico del 1941 (il manicomio, lo scontro padre/figlio, il razzismo ottuso verso gli zingari, la genesi del male licantropico), che sinceramente ho sempre reputato il più debole della gloriosa catena horror Universal.

    Da antologia, poi, il giovane mostro gracilino ma feroce, portatore del male, che vive in una grotta e che sembra un cucciolo delle creature di The Descent

    Buone le trasformazioni di sua maestà Rick Baker (anche se poca cosa rispetto a quelle mitiche e irripetibili di Un lupo mannaro americano a Londra), anche se come sfx le ho preferito i cadaveri dilaniati e fatti a pezzi, davvero di impressionante realismo. E il look del lupone e un tantino "orsachiottoso" se paragonato ai veri e propri mostri antropomorfi di Landis o Dante.

    Il pre- finale stile wrestling tra le fiamme e un pò una baracconata, ma si risolleva nella chiusa romatica e beffarda, come nella migliore tradizione del genere.

    Johnston esalta e crea tifo da stadio, sorprende e si fà rivalutare alla grande (mi chiedo cosa avrebbe fatto Mark Romanek al suo posto, a questo punto)

    Camei per Max Von Sydow (e l'uomo sullo scompartimento del treno, che regala a Del Toro il bastone con il pomello a forma di testa di lupo argentata) e di Rick Baker (e lo zingaro che fischia prima di essere travolto dal lupo mannaro stile treno in corsa)

    Di maniera le musiche del burtoniano Danny Elfman e brumosa e spettrale la fotografia di Shelley Johnson.

    Deliziosi anche i titoli di coda, per un "werewolf movie" che riporta ai tempi gloriosi dell'Ululato o di Unico indizio la luna piena, dove la creatura non badava a spese e affilava zanne e artigli, e grazie a dio la CG non e mai invasiva come il genere richiederebbe.

    Johnston firma un grande spettacolo, tanto che ti viene voglia di uscire nelle notti di plenilunio e ululare alla luna, e magari strappare pure qualche testolina. Immediato personal cult!
    Ultima modifica: 26/01/13 15:29 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 26/01/13 10:48
    Consigliere - 25937 interventi
    DURA TROVARE IL REGISTA...
    Nel febbraio 2007, Mark Romanek fu confermato dagli Universal Studios come regista.

    Nel gennaio 2008 Romanek abbandonò la regia a seguito di alcuni scontri avuti con il resto del cast. Ormai mancavano pochi giorni all'inizio delle riprese e il progetto sembrava destinato alla cancellazione. Alcune riviste riportarono l'abbandono del regista accreditando come motivazioni sia i problemi di budget (circa 100 milioni di dollari), considerato troppo poco per i tempi, sia il cast e le richieste dello studio, e infine i problemi di sceneggiatura considerata difficile da utilizzare per programmare le riprese e l'uscita prevista per il 2010.

    In seguito all'abbandono, per succederlo vennero indicati come possibili o ufficialmente candidati: Brett Ratner, Frank Darabont, James Mangold, Joe Johnston, Bill Condon e Martin Campbell. Il mese seguente all'abbandono di Romanek fu confermato Johnston come suo sostituto.
    Fonte: Wikipedia
  • Discussione Didda23 • 26/01/13 13:51
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Il mio commento è stato profetico: infatti a distanza di un anno e mezzo non mi ricordo assolutamente una mazza. Evidentemente, almeno per me, non c' è nessun elemento che meriti di essere ricordato. Contento per te, comunque. Capitan America è ancora peggio. Come regista è proprio scarsetto
  • Discussione Buiomega71 • 26/01/13 13:58
    Consigliere - 25937 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Il mio commento è stato profetico: infatti a distanza di un anno e mezzo non mi ricordo assolutamente una mazza. Evidentemente, almeno per me, non c' è nessun elemento che meriti di essere ricordato. Contento per te, comunque. Capitan America è ancora peggio. Come regista è proprio scarsetto

    Chi mi conosce sa che DETESTO i gli attuali "cine comics", quindi il nuovo Capitan America, per me, non fa testo...

    Sono stato piacevolmente sorpreso da Johnston (e mi rifaccio al classico "non mi aspettavo nulla di chè, invece"...) , mai dal regista di Cielo d'Ottobre mi sarei aspettato un film così sanguigno, feroce e squisitamente d'antan (nell'epoca degli emo vampiri)

    Johnston non si proclama nemmeno autore, ma un semplice esecutore, che diverte e sa fare robusto gran cinema, molto meglio di certi palloni gonfiati che si credono chissà quali autori.

    Per me e già un piccolo cult, e come dico sempre: A ognuno il suo cinema
    Ultima modifica: 26/01/13 14:44 da Buiomega71