Femmine in gabbia - Film (1974)

Femmine in gabbia
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Titolo originale: Caged heat
Anno: 1974
Genere: action (colore)
Note: Seguito da "Caged Heat II: Stripped of Freedom" (1994).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/01/09 DAL BENEMERITO TARABAS
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Tarabas 24/01/09 18:10 - 1878 commenti

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In una prigione femminile le detenute vengono seviziate dai secondini capeggiati dalla sadica direttrice. Alcune evadono e poi tornano a liberare le altre a colpi di mitra. Pazzesco debutto di Demme in un lungometraggio low-budget per la Corman, con un sacco di docce, sparatorie e un paio di lobotomie fatte con macchinari presi da uno sfasciacarrozze. Il Mereghetti lo tratta bene, a me è sembrato un classico film da fast-forward.

Homesick 6/02/09 14:25 - 5737 commenti

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Titolo paradigmatico del genere WIP. Entro lo scenario degradato e degradante del carcere – sporcizia, abusi, violenze, perversioni – Demme sovrappone spesso sogno, realtà e ironia e adotta una prospettiva femminista. L’inizio entra di diritto negli annali del trash mondiale, con facce e scene d’azione talmente scalcinate da far invidia ai nostri Fidani e Polselli. La Gavin è l’eroina di Vixen; la Steele, direttrice castigata, paraplegica e sessuofoba, compare anche – in un suo incubo cabarettistico – sottoforma di un alter ego ninfomane.

Galbo 8/10/09 07:19 - 12380 commenti

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Primo film diretto da Jonathan Demme e prodotto da Roger Corman. Il film mostra già le buone doti del regista che introduce in una pellicola che non fa mistero della sua natura "trash" alcuni temi importanti come una non tanto velata critica all'autoritarismo. Il suo limite principale è l'eccessiva (e alla lunga sterile) insistenza sul tema della violenza che fa diventare ad un certo momento l'opera stucchevole.

Daidae 7/11/09 14:51 - 3168 commenti

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Tutto sommato non male. Ci sono belle attrici che offrono finalmente un WIP dove c'è un minimo (ripeto un minimo) di impegno e non il solito filmaccio dove su un'ora e mezza almeno 60 minuti sono scene di sesso. Detto questo gli dò due pallini e mezzo.
MEMORABILE: Il finale.

Il Gobbo 28/10/12 23:58 - 3015 commenti

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Emblema di un'industria del cinema seria, in cui una carriera si iniziava con prodotti di onesta exploitation senza che la prima immagine offerta allo spettatore fosse per forza la scritta "Un film di". Più russmeyeriano che cormaniano, e non solo per la presenza della Gavin, attraversato da una sottile vena satirica malgrado intenzioni non del tutto disimpegnate. Piacevole.
MEMORABILE: La rapina in banca

Rebis 24/11/12 14:54 - 2332 commenti

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Donne dietro le sbarre: un immaginario erotico si dischiude… Demme esordisce sotto il segno di Russ Meyer - Roger Corman all'ascendente - e pur rispondendo a tutti i diktat del prison movie exploitativo scende a patti con l'estetica da B-movie traducendo la povertà dei mezzi in forza espressiva ed irruenza pop (in anticipo su Tarantino e Lady Gaga): l'eccesso si fa liberatorio e irriverente. Così indugia, violenta, infierisce ed esibisce i corpi delle donne ma rimane dalla loro parte, le rispetta e le libera. Di culto Barbara Steele. Visione in lingua originale obbligatoria. Intelligente.

Giacomovie 2/06/15 23:04 - 1397 commenti

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Viene dichiarata l’intenzione di voler analizzare gli effetti del carcere sia sui reclusi che sui carcerieri. Ciò viene fatto solo di riflesso, lasciando spazio alla visione di corpi nelle numerose docce e alle ribellioni di prigioniere agguerrite che sfociano in gustosi momenti “action”. La fattura tecnica è grossolana, ma si nota l’attenzione alla qualità delle riprese. La si può quindi considerare come un’interessante esercitazione fatta da Jonathan Demme, che oltre ad affinare le sue doti dimostra di saper già gestire ritmi elevati.

Faggi 3/11/16 22:42 - 1549 commenti

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Pulp-movie costruito come un collage che assembla sequenze violente, assurde, grottesche e oniriche e il cui collante è il gusto di mettere in scena una storia sopra le righe e fumettistica che se ne infischia della coerenza naturalistica e privilegia gli eccessi. Siamo nei territori d'exploitation: sadismo, devianze e nudità farciscono il tutto e non mancano dialoghi e battute folli. Gli appassionati del sottogenere WIP non possono perderlo.
MEMORABILE: Il sogno di Barbara Steele.

Herrkinski 1/09/21 02:57 - 8072 commenti

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L'esordio di Demme è un tipico esempio di WIP del periodo che però risulta abbastanza grossolano; vista l'assenza di location esotiche e comprimari folli visti nei vari epigoni d'ambientazione filippina, si punta sull'action e in questo senso il secondo tempo offre qualche momento riuscito, come nella sanguinosa sparatoria finale. I momenti morti e i cali di tensione però si sprecano e ci sono meno atrocità e soprusi rispetto alla media del genere, risultando a conti fatti non particolarmente efferato. Discreto cast di facce note, con una Steele d'eccezione e la sempre bella Collins.
MEMORABILE: La sparatoria finale.

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  • Curiosità Patrick78 • 23/05/09 08:39
    Magazziniere - 545 interventi
    Nel libro di Wensley Clarkson TARANTINO - THE MAN, THE MYTHS AND HIS MOVIES edito nel 2007 viene citato come uno dei film e delle fonti di ispirazione che più di ogni altro hanno influenzato la carriera registica di Quentin Tarantino.
  • Homevideo Undying • 16/11/09 20:26
    Risorse umane - 7574 interventi
    Una spartana edizione del film in DVD italiano esiste.
    La StormVideo lo ha in catalogo ed il film è riversato nel formato full screen 4:3 con traccia audio italiana.

    Trattasi di DVD 5 che non offre null'altro che non sia il classico menù e l'accesso diretto alle scene.

    Tra l'altro la cover utilizzata è una delle più brutte mai viste in circolazione (sotto).

    Ultima modifica: 16/11/09 21:00 da Undying
  • Homevideo Gestarsh99 • 26/04/19 18:32
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    La versione andata in onda due giorni fa sull'emittente pugliese Teledue reca come titolo Caged heat - Femmine in gabbia, proprio come la vecchia edizione in vhs della Playtime:



    Il master sembra essere esattamente quello utilizzato per l'edizione in digitale a cura della StormVideo (stessi graffi, spuntinature, macchie e imperfezioni varie), solo che questa copia televisiva - che dura in tutto 01:12:36, coi titoli di coda che s'interrompono a metà - procede a una velocità leggermente superiore a quella del dvd e di gran lunga inferiore al classico scarto di frame-rate 24fps/25fps: si parla infatti di 1 secondo in meno per ogni minuto.

    Rispetto all'edizione in digitale nostrana mancano alcune sequenze particolarmente spinte sul versante erotico-violento (il palpeggiamento insistito della detenuta Lavelle attraverso le sbarre di una cella; il medico del carcere che fotografa e poi violenta la detenuta Belle Tyson precedentemente narcotizzata), come pure alcuni dettagli gore (lo sparo che stacca di netto l'orecchio di un poliziotto durante la maxi-sparatoria nel deserto): in questi casi le immagini mancanti sono rimpiazzate da rapide dissolvenze a nero.

    In compenso però altre sequenze narrative hanno una durata maggiore rispetto alle corrispettive presenti nel dvd: una su tutte quella del café-chantant organizzato dalle recluse in una saletta del penitenziario, che si prolunga per oltre un minuto in più.

    P.s.: Per un raffronto più esaustivo servirebbe convertire la registrazione tv adoperando un frame-rate "insolito" (leggasi frazionario). Mi riservo di farlo più in avanti, tempo permettendo.
    Ultima modifica: 27/04/19 10:54 da Gestarsh99