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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/01/09 DAL BENEMERITO UNDYING
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- Quello che si dice un buon film:
Fauno - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Undying, Marcolino1 - Gravemente insufficiente!:
Homesick, Ronax, Daidae, Cotola, Panza
Un gruppo di coppie (tre) è diretta ad Istambul. Durante il viaggio tale Daniela si aggrega alla comitiva, finendo per alloggiare nello stesso albergo. La ragazza, sola, si fa coinvolgere dall'impianto di cui è dotato il futuristico edificio, spiando così le manifestazioni erotiche delle coppie. Bruttissima pellicola (in co-produzione italo-turca) scritta e diretta con poca passione da Sergio Bergonzelli. Passava a ripetizione sui canali liberi verso metà anni Ottanta, ma al di là d'un titolo molto accattivante, il film propone scialbe scenografie, pessime interpretazioni e ridicoli dialoghi.
Premettendo che titolo più adatto sarebbe stato “Daniela SENZA slip” – la protagonista ha infatti quasi sempre il pelo al vento – ci troviamo di fronte a un’esibizione tanto scanzonata quanto sciatta di performances sessuali in un hotel turco; i dialoghi si riducono a femminili strilli di piacere o a battute da ubriachi e la regia è a livelli dilettanteschi. Impresentabili gli attori, ammesso che come tali si possano definire.
Uno dei film turchi di Bergonzelli, girato con produzione e tecnici locali e con sconosciuti figuranti fra cui la futura stellina hard Guia Lauri Filzi. Premesso che lo stato della copia visionata, praticamente ridotta dai tagli a un mediometraggio, non autorizza un giudizio definitivo, definire un film questo informe guazzabuglio di scene erotiche accatastate senza senso né logica è veramente un'impresa ardua. Pudicamente mimetizzatosi come Serge Allen, Bergonzelli filma a occhi chiusi forse rimpiangendo i bei tempi dei film di cappa e spada.
Dinanzi a film come questo persino i pessimi R.O.T.O.R e Delitti possono apparire non dico bei film... ma film. Questo è di un insensatezza unica e di una bruttezza davvero rara, da far dubitare che si tratti di un film. Attori ignobili (neppure nei porno ne vedi di così scarsi), bruttissima l'ambientazione e dialoghi... da minorati. Un solo pallino, ovviamente.
MEMORABILE: "Nei bagni turchi si fanno... cose turche!"
Uno strano intruglio ante viagra è alla base dell'esilissima trama (si fa per dire) di questa sgangherata pellicola in cui non c'è altro che un susseguersi di scene che
di erotico hanno ben poco ed il cui unico scopo è soddisfare le voglie più lascive degli spettatori. Niente da dire se non che tutto è sotto il livello di guardia. Impresentabile anche se il regista è riuscito a fare peggio.
Il 75% del film è un simil-porno da cestinare, ma il restante 25% sarebbe da incorniciare, per l'onestà nell'ammettere che quando tre o quattro coppie vanno a farsi un soggiorno all'estero spesso non ci vanno per turismo, ma solo per far porcate negli alberghi. Altrettanto spesso il cambio d'aria non giova ai crapuloni con tanto lardo e tante paranoie e comodità addosso e più son smargiassi più la loro creatività è knock-out. Ecco allora gli elisir di lunga vita, che non ti fan muovere un dito per raccogliere la manna dal cielo, basta solo pagare... Sic homo est.
MEMORABILE: L'inquadratura triplicata, peculiarità di Bergonzelli, quando saltan sul letto; La meravigliosa musica del finale.
L'affascinante Turchia qui è ridotta a quattro stanze di un voyeristico hotel (con annessi pseudo-afrodisiaci) popolato da vacanzieri sempre nudi. Il contesto è allegro e superficiale, la protagonista in particolare è sempre su di giri come fosse in overdose di acidi per una recitazione manieristico-comportamentale che non è né naturale né efficace. La sceneggiatura (l'idea dell'occhio-telecamera nelle stanze è buona ma sprecata) è quasi inesistente e frettolosa per problemi di tempo o, più probabile, di budget ridotto.
MEMORABILE: Il gruppo di amici che balla dopo aver progettato il viaggio: sembrano usciti dal manicomio.
Scollacciato ed eterno erotico bergonzelliano (non manca la solita inquadratura triplicata) d'ambientazione turca tutto incentrato su un intruglio afrodisiaco (come avveniva in Le pillole di Ercole, che ispirerà a Tarantini pure un remake) creato da uno scienziato, tale Cirillo Kazz (!), all'occorrenza anche guardone nelle stanze d'albergo. Questo timido intreccio serve solamente a unire con tono farsesco numerose scene di sesso assieme a qualche ripresa di Istanbul. Siamo al nadir su pellicola, lo zero assoluto.
Sergio Bergonzelli HA DIRETTO ANCHE...
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- Oh mamma! Tra il titolo e la locandina....
- In effetti sono le uniche cose centrate e d'effetto del prodotto.
Poi sì, qualche (mini) nudo fugace qua e là fa la sua comparsa, almeno nella versione soft. Datasi la presenza della Filzi, si suppone esserne circolata anche una versione hard-core.
Mi vien da sorridere sapendo che, da qualche mese, abbiamo tra le file degli eroi un'omonima, tale Daniela (peraltro convincente nelle sue argomentazioni ed esperta di cinema): il mio pensiero, scrivendo di mini-slip, è corso - inevitabilmente - a lei...
Comunque, scherzi a parte, mi sembra una buona occasione per esprimerle i miei complimenti per la mole di contributi (circa 280 in poco tempo) apportati al Davinotti.Ultima modifica: 26/01/09 04:30 da Undying - Poffare... il film non l'ho visto, comunque quel "mini-slip" esclude che ci possa essere qualsiasi legame o somiglianza fra la Daniela del titolo e la sottoscritta (taglia sloggy-maxi).
Però la locandina mi incuriosisce. Mi chiedo quale sia il significato erotico del tre polli. - Daniela ebbe a dire:
(...)
Però la locandina mi incuriosisce. Mi chiedo quale sia il significato erotico del tre polli.
Polli o galletti?
Al di là della labile differenza, tre sono i protagonisti maschili.
E con questo presumo di aver dato risposta. - Mistero svelato... la posizione della ragazza (tipo polletto pronto per la gratella) mi aveva suggerito associazioni più gastronomiche che erotiche :o)
Grazie per il chiarimento e, naturalmente, per le tue cortesi parole.
