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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Più un documentario sulle bellezze naturali australiane che un vero film. Il regista parte dai magnifici scenari della sua terra, li fotografa quanto meglio possibile e vi ambienta una storiellina di poco conto che cerca disperatamente di recuperare l’epica e il respiro dei grandi drammoni di un tempo. Nicole Kidman e Hugh Jackman (due australiani doc), incrociano le loro storie per dar vita a un’avventura ambientata negli Anni Quaranta, con la bella Lady Ashley (Kidman) che lì giunge dall’Inghilterra per ritrovare il marito, proprietario della tenuta di Faraway Downs. Lo trova morto di fresco, e con l’aiuto di un rozzo mandriano (Jackman) dovrà far risorgere la tenuta contrastando la concorrenza...Leggi tutto del perfido Carney (Bryan Brown). C’è di mezzo un bambino mezzosangue destinato ad attrarre la tenerezza dello spettatore, mentre i nostri due eroi cercano di apparire quanto più belli e seducenti possibile quando a cavallo guidano le mandrie con piglio deciso o affrontano le insidie della guerra (il film è ambientato nell’epoca dell’attacco giapponese a Pearl Harbor). Il regista ci ficca dentro un po’ di tutto per incrementare l’epicità del prodotto, ma a mancare sono sia una sceneggiatura in grado di rifuggire i troppi luoghi comuni in agguato in ogni scena che una regia capace di gestire con intelligenza le oltre due ore e mezza di durata. Dialoghi deludenti, interpretazioni non del tutto convinte da parte di due ottimi attori alle prese con personaggi piatti che anacronisticamente tentano di accostarsi a quelli analoghi del cinema che fu. L’operazione ha insomma il grave difetto di apparire artificiosa, e nonostante l’indubitabile eccellenza della confezione fatica a coinvolgere. Vi riesce piuttosto bene nella prima parte, ma quando ci si accorge della plateale ricerca da parte del regista e autore del soggetto di debordare coinvolgendo ambiti diversi nel tentativo di ampliare gli orizzonti, la sensazione che si ha è quella del “poteva chiuderla prima che era molto meglio”.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/01/09 DAL BENEMERITO ELSUP POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/04/09
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Elsup 20/01/09 13:04 - 140 commenti

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Ottimo film. Partendo da fatto reale, quello delle generazioni rubate, Luhrmann dirige il Via col vento australiano, omaggio alla sua terra, con uno stile e una bravura encomiabile. Ottimi gli scenari, ottima la colonna sonora, ottimi gli attori (il nonno e il nipote aborigeno in primis). Diverrà sicuramente una pietra miliare del cinema.
MEMORABILE: Porca vacca!

Marco_iol 2/03/09 23:05 - 11 commenti

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Film che racconta le vicende di una proprietaria terriera e di un rude mandriano accadute in Australia all’inizio della seconda guerra mondiale. La storia inizia bene, i presupposti ci sono tutti con i sempre bravi Nicole Kidman e Hugh Jackman (qualche volta forse troppo…), ma poi tende ad annoiare. Forse a causa sia della durata (più di 140 minuti di visione), sia della lentezza del racconto in qualche frangente – in particolare nella seconda parte. La fotografia è eccellente, anche se talvolta tende a rendere artificiose alcune scene.

Capannelle 13/03/09 17:10 - 4398 commenti

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La grande favola australiana di Luhrmann mira a stupire ma ci riesce solo in parte: fotografia e costumi sfolgoranti, primi 60 minuti che scalpitano perché si respira un minimo di sudore mandriano, di scontri più goliardici che epici, di razzismo diffuso. Il resto però tradisce le attese e offre emozioni virtuali, se non scontate. Regia capace ma plot troppo ambizioso e dai piedi d'argilla. La Kidman ne esce bene, Jackman si limita a scopiazzare il primo Eastwood, Walters (il bambino) trafigge con lo sguardo. Catarsi degli aussie nel finale.
MEMORABILE: Il prologo. L'arrivo di lady Sarah Ashley nel bar.

Xamini 10/04/09 12:40 - 1247 commenti

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Presupposto interessante: resuscitare il kolossal d'antàn in chiave moderna. Moderna nel ritmo, nella fotografia (una miscela dei vetri dipinti di Via col vento e degli effetti speciali/colori di Pearl Harbor sul respiro degli splendidi paesaggi australiani), nel tipo di fascino messo in scena dai protagonisti, nell'uso non totalmente riuscito di una certa ironia (ad esempio lui che si doccia o al canguro) e persino in qualche vezzo dell'autore (ralenti e accelerazioni). Ma non funziona. Una sceneggiatura infelice non regge il peso di tutta la carne (di vacca) al fuoco.
MEMORABILE: La struttura dei primi 15/20 minuti: brillante rispetto al resto.

Galbo 3/05/09 08:33 - 12380 commenti

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Tra Via col vento e il cinema di David Lean ma alla fine involontariamente simile al Pearl Harbor di Michael Bay. Questo in sintesi l'ultimo film di Baz Luhrmann che parte dal tentativo di costruire un'epica della sua terra ma si affida ad una sceneggiatura troppo prevedibile e ad un cast che pur impegnandosi non riesce a trovare la giusta cifra interpretativa. Di positivo c'è la ricostruzione ambientale e la magnifica fotografia che sottolinea abilmente gli splendidi scenari naturali del continente australiano.

Scarlett 5/07/09 17:39 - 307 commenti

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Un polpettone con un impasto di troppi ingredienti che inevitabilmente rovina il sapore finale. Troppi spunti l'Australia per un solo film, troppi fatti da trattare per una sola singola storia e per una sola coppia di protagonisti. Gli attori paiono più confusi che calati nella loro parte, passaggi troppo rapidi in alcuni punti disorienta nol'attenzione dello spettatore e perplimono comunque trattandosi di una pellicola molto lunga. Si poteva fare di meglio.

Soga 21/07/09 19:40 - 125 commenti

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È un filmone, nel bene e nel male. Nel bene perché è molto spettacolare, le scene di massa sono ottime e le panoramiche australiane mozzano il fiato. Nel male perché vi si possono ritrovare tutti i cliché possibili e immaginabili, volti alla costruzione di un film grandioso e ruffiano, che colpisce ma non appassiona. In generale, dà come una sensazione di "troppa carne al fuoco": troppi spunti e situazioni buttate nel calderone per rendere l'epopea australiana protagonista, ma che ne costruiscono solo una cartolina patinata.

Saintgifts 1/10/09 23:23 - 4098 commenti

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...Via col vento, Pearl Harbor, Tora Tora, Titanic ecc. Tanti titoli sono stati scomodati per paragonargli questo Australia. Perchè? Film pieno di stereotipi, clichè, scene prevedibili, troppo lungo... Forse è anche vero, ma se un film riesce a commuovere fino alle lacrime, ha una fotografia superba, seppur aiutata dal computer (non mi sembra un delitto) e riesce ad entusiasmare anche dove si può immaginare che poi finirà bene, come bisogna giudicarlo? E che dire di Nullah e dei suoi occhi e del nonno King George, che per me, da solo, vale il film?
MEMORABILE: Quando Nullah ferma la mandria sull'orlo del precipizio.

Skinner 24/10/09 17:49 - 592 commenti

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Più che i kolossal e i melò esotici a cui è stato paragonato, a me questo film ha ricordato nella struttura Sui monti con Annette, Candy Candy e maisaku vari, con interpreti in carne ed ossa meno espressivi. La storia è fin troppo lineare e prevedibile, con capitoli eccessivamente lunghi (il primo transito di manzi, che termina al limite dell'ora e mezza) e altri liquidati in quattrequattrotto fino al caramelloso happy end. Si apprezzano l'interpretazione del redivivo villain Bryan Brown e dell'aborigeno Guilpilil.

Pigro 19/01/10 08:48 - 9634 commenti

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Splendidamente esagerato! Una donna inglese, un bambino meticcio, un mago aborigeno, un cowboy fascinoso, un cattivo cattivo e un'Australia meravigliosa e sconfinata, che deve fare i conti con la sua peggiore storia. Nel suo grandioso stile visionario e barocco Luhrmann compone un'epopea per il suo paese, miscelando western e guerra, costruendo visioni fittizie e personaggi stereotipati che sfidano il kitsch con genialità. Una grande e virtuosistica operazione di manierismo (con impareggiabile fotografia) che solo lui poteva sostenere.

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Domino86 4/02/10 14:37 - 607 commenti

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Bellissimo film, questo di Baz Luhrmann dove vi è una mescolanza di personaggi scelti con cura. L'emozione viene portata all'estremo con una fantastica Nicole Kidman nei panni di un'aristocratica inglese la quale, in seguito a numerose vicissitudini, prima tra tutte l'amore per il piccolo Nullah, si trasformerà totalmente.
MEMORABILE: Io ti canto a me Miss. Boss!

Piero68 6/04/10 11:03 - 2955 commenti

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Drammone sentimentale tipico di un certo cinema molto in voga quasi mezzo secolo fa. Secondo me l'errore di base di questo film, tutto sommato né più né meno gradevole di altri suoi simili, è l'averlo voluto spacciare per una pellicola simil-avventurosa. In realtà dell'avventura c'è ben poco e quello che rimane alla fine sono soltanto gli spettacolari scenari naturali. Anche se non troppo naturali, visto che molti sono ricostruiti in computer grafica. Più che un film una lettera d'amore per la propria terra scritta da un cast all australian.
MEMORABILE: "Se una cosa è così, non vuol dire che debba rimanere sempre così" (frase ripetuta in più occasioni sia da Drover che da Lady Ashley).

Myvincent 21/08/10 22:14 - 3726 commenti

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Epopea australiana per un polpettone storico-epico che si avvale della maschera facciale di Nicole Kidman accoppiata al fisico prestante di Hugh Jackman, scelto dopo le defezioni di Russel Crowe e Heath Ledger, nel ruolo del mandriano felice. Il film, sulla scia di Via col vento, risulta nel complesso troppo confettoso e convenzional-artificioso, salvato in parte dalla fotografia e l'impegno della protagonista. Resta un po' indigesto...

Giacomovie 14/09/10 17:05 - 1397 commenti

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Lo stesso regista ha paragonato questo filmone ad ampio respiro epico, con la giusta ma quasi forzata enfasi al momento opportuno, a Via col vento. A me ha ricordato più La mia Africa, lasciandomi lo stesso gradimento: appena discreto per la mancanza di un autentico pathos. La cornice scenografica data da paesaggi da favola ne arricchisce la visione, facendone un film che rende meglio sul grande schermo piuttosto che in dvd. La Kidman entra timidamente nel ruolo ma poi le sue qualità vengono fuori. ***

Ciavazzaro 19/05/11 21:18 - 4768 commenti

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Fiacco kolossal che può contare sulla notevole presenza della Kidman e un francamente inutile Hugh Jackman. Il film non presenta particolari motivi di interesse; come è caratteristica del genere vi sono naturalmente scene di forte impatto visivo, ma francamente poco possono fare per risollevare la pellicola.

Bruce 6/02/17 10:27 - 1007 commenti

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Sembra evidente il richiamo a La mia Africa di questo lunghissimo film girato in Australia, alla continua ricerca di scenari naturali sconfinati e meravigliosi. Ma se la forma è impeccabile, quel che manca qui è la sostanza, perché tutta la storia narrata sa tanto di artefatto, i dialoghi sono poco spontanei e si fatica ad appassionarsi all'intera vicenda. La recitazione della Kidman è poi desolante, ancor di più se la si confronta alla bravura e dolcezza dimostrata da Meryl Streep nel film premio Oscar di Sydney Pollack del 1985.

Daniela 31/12/17 11:09 - 12621 commenti

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Girato in Australia da un regista australiano con divi australiani: il continente ne esce bene ma il film è tanto zeppo di stereotipi da risultare indistinguibile da un qualsiasi kolossal hollywoodiano, senza possedere la forza coinvolgente dei migliori di essi. Aspira all'epica, riuscendo solo ad oscillare fra il picaresco, condito da baruffe stucchevoli fra la dama aristocratica ed il rude maschio fascinoso, ed il melodrammatico bellico forzato e prevedibile, mentre anche le istanze anti-razziste, affidate agli occhioni dolci del bimbetto voce narrante, sono ridotte a ricatto sentimentale.
MEMORABILE: L'apparizione al ballo di Jackman ripulito e biancovestito: gran bel vedere, per carità, ma fa tanto Cenerentola
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  • Discussione Cotola • 22/02/09 18:04
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Per fortuna il polpettone australiano ha ottenuto una sola nomination per i migliori costumi.
  • Curiosità Ciavazzaro • 8/09/09 11:51
    Scrivano - 5591 interventi
    Heath Ledger fu inizialmente scritturato ma dovette rinunciare per gli impegni con Batman.

    Fonte:Imdb
  • Homevideo Gestarsh99 • 8/08/11 01:35
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS: Italiano Tedesco
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Tedesco
    * Extra Scene taglaite
    Dietro le quinte
    Australia: La gente, la storia, i luoghi
  • Discussione Raremirko • 1/11/20 20:31
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Un pò Lean, un pò Costner, un pò Malick, senza però avere l'intensità di nessuno di questi.

    Film comunque discreto, vedibile, anche se forse la prima ora "carica" e farsesca, in stile Luhrmann, fa un pò strano.

    Magari in quasi 3 ore ci si concentra un pò troppo sul trio attoriale (coppia e pupo meticcio, che non mi ha fatto impazzire), maggiore aria e più attenzione su altri divi eventuali male non avrebbe fatto; buone musiche ed effetti, bene gli attori.