Il treno - Film (1964)

Il treno
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/09 DAL BENEMERITO PATRICK78
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Patrick78 16/01/09 17:47 - 357 commenti

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Parigi fine della seconda guerra mondiale. Un colonnello tedesco trafuga delle opere d'arti per portarle in Germania. La resistenza non approva ed affida la missione di sabotare il treno ad un ispettore ferroviario (Lancaster). Sicuramente il miglior film di Frankenheimer che in poco più di due ore regala buone emozioni e colpi di scena. Bravissimo Scofield nella parte del fanatico colonnello intenzionato a tutto pur di ottenere il "tesoro" francese. Un po'sprecata la Moreau nella parte di una locandiera che aiuterà la resistenza. Datato ma godibile.

Galbo 29/06/12 05:40 - 12393 commenti

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Buon film bellico di John Frankenheimer che si conferma solido professionista, dirigendo la storia di uno spettacolare inseguimento da parte di un gruppo di francesi ad un nazista che ha trafugato opere d'arte. La vicenda viene raccontata in modo avvincente da una buona sceneggiatura che evita tempi morti, grazie ad una direzione efficace e a scene davvero spettacolari. Bravo Burt Lancester ma il migliore è decisamente Paul Scofield nella parte del nazista.

Cotola 10/11/12 17:41 - 9044 commenti

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Ottimo thriller bellico che sul piano della suspence ha un andamento diesel, ma su quello narrativo riesce già ad intrigare sin dagli inizi. Una volta partito poi non si concede più pause ed arriva in stazione sicuro e sfrecciante. Gli ultimi trenta minuti sono ricchissimi di tensione e le scene finali con il montaggio che alterna "soggetti" diversi, fanno ancora il loro effetto a quasi mezzo secolo di distanza. Meritorio per evitare trionfalismi e facilonerie assortite: al contrario sa essere duro e spietato e sotto certi aspetti poi non è sciocco come si crederebbe. Molto bello.
MEMORABILE: Le scene finali.

Rigoletto 27/10/14 10:32 - 1786 commenti

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Francia 1944: gli alleati stanno per entrare a Parigi, i tedeschi sono già consapevoli delle sorti della guerra e ripiegano verso la Germania portandosi dietro un treno pieno di quadri d'autore; tesoro nazionale per i francesi, arte degenerata per i tedeschi (non per tutti) ma utilizzabile come moneta di scambio. Una corsa sulle rotaie sotto lo sguardo severo di Von Waldheim e gli agguati di Labiche. Forse un po' lungo ma girato molto bene da Frankenheimer, con un Lancaster appassionato e tenace e uno Scofield freddo e spietato.
MEMORABILE: Le stazioni camuffate.

Rambo90 28/10/14 17:59 - 7697 commenti

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Bellico di grande intrattenimento, magistralmente girato da Frankenheimer, con grande tensione, spettacolarità e anche una bella costruzione dei personaggi. Il coriaceo Lancaster è l'interprete perfetto per la forza e l'ostinazione del protagonista, ma è ben coadiuvato da Scofield e da tutti gli attori francesi coinvolti nel cast. Due ore che scivolano via agilmente, con una situazione sempre più estrema e coinvolgente.

Bruce 17/11/14 11:51 - 1007 commenti

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Bel film di guerra sulla strenua opposizione della resistenza francese e dei ferrovieri al saccheggio delle migliori opere d'arte da parte dei tedeschi in fuga da Parigi. Certamente datato, perché lento e in bianco e nero, ma molto ben girato e interpretato, con una solida sceneggiatura e diverse sequenze caratterizzate da una forte suspense. Da vedere.

Lythops 28/01/16 11:27 - 1019 commenti

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Da un romanzo di Rose Valland un film sulla resistenza spontanea di un gruppo di ferrovieri che cerca in tutti i modi di sabotare l'avanzata di un treno carico di opere d'arte trafugati dai nazisti nei musei francesi. Avvincente e spettacolare, con un bellissimo bianco e nero, ha il limite di dare troppo spazio al personaggio interpretato da Lancaster, poco credibile nel ruolo di factotum ferroviario perché nella realtà sarebbe impossibile trovare un "cheminot" con così tante conoscenze. Inizialmente girato da Arthur Penn. Buono.

Lou 15/05/16 23:04 - 1121 commenti

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Mentre gli alleati stanno per entrare a Parigi, l'eroico ferroviere Labiche (Lancaster), a capo di un gruppo della resistenza francese, fa di tutto per impedire che i tedeschi riescano a portare in Germania i capolavori della pittura francese caricati su un treno. Molte vite sacrificate per salvare le opere d'arte: anche questo fa parte delle atrocità della guerra. Per essere un film del '64 c'è ritmo, anche se le azioni messe in campo dalla Resistenza per bloccare e deviare il treno appaiono talvolta al limite dell'incredibile.

Graf 21/07/16 09:38 - 708 commenti

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John Frankenheimer sa come si girano i film d’azione e neanche questa volta si smentisce; questa pellicola di genere bellico pone accanto al tema della resistenza al nazismo quello dello mossa strategica per beffare il nemico con l’astuzia e il coraggio; il risultato è un’opera di buon livello. La storia parte in modo piano con alcune sequenze piuttosto lente e alquanto oscure ma quando la tensione prende l’abbrivio il film comincia ad accelerare come un direttissimo giungendo alla stazione della compiutezza drammatica con perfetto orario.

Magi94 11/01/21 23:13 - 952 commenti

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Bel film di guerra e resistenza partigiana che punta sulle scene d'azione e sullo spirito retorico, a tratti eccessivamente ingenuo ma non sempre disprezzabile. La storia, il treno, i pochi personaggi principali sono il perno dell'opera, che diventa meno interessante solo nei rari momenti in cui si divaga (la Moreau è proprio sprecata). Le svolte narrative sono a tratti poco credibili così come i dialoghi non sempre eccelsi, ma bisogna dare atto di meravigliose scene d'azione e un respiro epico abbastanza ampio da non far sentire la durata, fino al piccolo capolavoro del finale.
MEMORABILE: Papa Boule; Il bombardamento (vero!); L'ultimissimo finale, scena di gran lunga migliore.

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Daniela 28/05/21 17:41 - 12662 commenti

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Nell'agosto 1944, mentre gli alleati si avvicinano a Parigi, un treno carico di opere d'arte parte in direzione di Berlino. Durante il viaggio, membri della Resistenza mettono in atto varie azioni per ritardare o bloccare il trasporto... Frankenheimer riesce a coniugare le esigenze del film d'azione con la riflessione morale sul valore dell'arte rispetto a quello della vita umana che vede confrontarsi il capotreno francese ed il colonnello nazista ottimamente interpretati da Lancaster e Scofield,  Il risultato è altamente spettacolare grazie ad un ritmo che concede poche pause.   
MEMORABILE: Il sacrificio del vecchio macchinista interpretato da Michel Simon; L'ultimo confronto tra Labiche e il colonnello.  

Puppigallo 10/08/23 22:50 - 5275 commenti

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Bellico atipico, vista la missione del treno che nulla ha a che fare con la guerra, se non sottolineare la rapacità predatoria dei tedeschi, qui ostacolata in tutti i modi. A rendere piacevole la visione ci pensano un ritmo quasi costante e, soprattutto, un Lancaster in parte. Comunque, in generale, si tratta di una convincente prova corale degli attori. Certo, l'andata e ritorno all'albergo di Lancaster è un po' eccessiva, facendo passare i tedeschi per allocchi, come anche l'ingenuità di chi cerca il fuggitivo dopo il deragliamento, ma nel complesso il film è notevole e da vedere.
MEMORABILE: La proprietaria dell'albergo: "Voglio cento franchi per la porta rotta". E Lancaster: "E quanto vuole per avermi salvato la vita?"; Quadri e cadaveri.

Nicola81 12/08/23 13:21 - 2857 commenti

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Notevole pellicola che va oltre il puro intrattenimento proponendo un'interessante dicotomia tra il valore delle opere d'arte e quello della vita umana. Come da consuetudine del cinema bellico dell'epoca, in alcuni frangenti i tedeschi si lasciano ingannare troppo facilmente, ma la vigorosa regia di Frankenheimer garantisce belle sequenze spettacolari e una tensione quasi costante. Lancaster bravo come sempre, parti brevi ma incisive per Moreau, Simon e Flon, ma il migliore è Scofield nei panni del colonnello nazista la cui passione per l'arte va di pari passo con la spietatezza.
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  • Curiosità Daniela • 28/05/21 18:16
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    IL POTERE DELLE SCARTOFFIE
    Il soggetto è basato sul libro "Le front de l'art£ pubblicato nel 1961 scritto dalla storica Rose Valland che racconta del saccheggio delle opere d'arte ed in particolare di quelle conservate nella Galerie nationale du Jeu de Paume, avvenuto durante l'occupazione nazista della Francia.
    Nell'agosto del 1944, nell'imminenza della Liberazione, i tedeschi organizzarono effettivamente una spedizione diretta verso Berlino, però questa non venne impedita dalla Resistenza francese a mano armata come si vede nel film ma grazie ad espedienti burocratici che bloccarono il convoglio in un cantiere ferroviario a poche miglia fuori Parigi.

    IL LICENZIAMENTO DI PENN
    Lo sostituzione di Arthur Penn con John Frankenheimer venne imposta ai produttori da Burt Lancaster pochi giorni dopo l'inizio delle riprese in Francia per divergenze legate all'impostazione da dare alla pellicola: Penn avrebbe voluto adottare un taglio intimista, mentre Lancaster voleva un film ad alto tasso di spettacolarità. Per questo motivo, oltre a far assumere Frankenheimer con cui aveva già lavorato in precedenza, ottenne anche di far riscrivere la sceneggiatura e raddoppiare il budget a disposizione.

    LA ZOPPIA OBBLIGATA 
    Nell'ultima parte del film il personaggio interpretato da Lancaster zoppica in maniera evidente. Questo nel film è motivato da una sequenza in cui viene ferito dai tedeschi.
    Nella realtà, l'attore si era infortunato poco prima quando, giocando a golf, aveva infilato il piede in una buca provocandosi una slogatura del ginocchio che gli impediva di camminare senza zoppicare.

    Queste ed altre interessanti curiosità sul film si possono leggere in lingua inglese qui. 
  • Homevideo Buiomega71 • 31/05/21 21:14
    Consigliere - 25999 interventi
    In blu ray (e dvd) per A&R Productions, disponibile dal 18/06/2021

    https://www.amazon.it/dp/B0969B1YQR/ref=sr_1_424?dchild=1&qid=1622488291&refinements=p_n_date%3A510382031&rnid=510379031&s=dvd&sr=1-424
  • Homevideo Digital • 20/12/22 20:43
    Portaborse - 3997 interventi
    Dvd + Blu-ray Sinister disponibile dal 22/02/2023.