Cascino era un italo argentino che riparò in Italia dopo la separazione dalla moglie, riuscendo, con uno stratagemma poi raccontato nel film di Polselli Le sette vipere, a portarsi dietro gran parte del patrimonio che la consorte gli avrebbe altrimenti soffiato. Appena giunto a Roma si mette in testa un'idea meravigliosa: faccio il cinema. Mette soldi e faccia in un paio di Polselli e poi prova a cimentarsi da solo con tre spionistici (uno inedito), di cui questo rappresenta decisamente il nadir. Dire che non si capisce nulla è dire pochissimo.
MEMORABILE: L'inseguimento a piedi dell'inizio, con Cascino davanti e gli inseguitori pochi passi dietro di lui, già basta e avanza. Ma poi peggiora decisamente!
Stupefacente. Esistono film brutti e basta, ed esistono film orrendi che riescono a stupire, perché quanto si vede va oltre la più pessimistica delle aspettative. Questo incrocio fra spionistico e Questo pazzo... mondo, girato pure nelle location italiane più tipiche, raggiunge vertici inauditi in tutto: verosimiglianza, voragini di sceneggiatura, recitazioni, errori di montaggio (fantastico Cascino che esce, in tuta da sommozzatore, dal Lago Albano e un secondo dopo ha la pipa in bocca). Limitativo definirlo "Se non lo vedi, non ci credi".
MEMORABILE: L'asta di quadri, con gente che compra un Goya a 300.000 lire e se lo porta via sottobraccio forse non è il peggio, ma fa capire cosa si vedrà dopo.
Sinceramente non ci ho capito una mazza a parte che siamo nel regno dell'insipienza registica in sommo grado. Non sono questi gli orrori che mi interessano; questi sono trash salottieri senza alcuno stimolo. Ma davvero per crederci bisogna vederlo. Terribile Cascino con enorme lobbia in testa e una pipa sempre scarica che serve come arma contundente; un deficiente! Hargitay sempre sotto sbornia e sette donne che definirle donne significa davvero essere compassionevoli. Terrificante, irrecuperabile.
MEMORABILE: Cashino sub con pipa in bocca; tutta la parte a Balsorano; i capelli colorati con clisteri.
È chiaro che non ha senso muovere critiche di tipo logico-razionale a un film come questo. O si accetta la follia fino in fondo e senza obiezioni o si spegne il telecomando dopo due minuti (o si usciva dalla sala, ma chi ci sarà mai entrato?). Se si ha il coraggio di scegliere la prima soluzione e dopo aver rischiato di venire quasi conquistati da questa spudorata esplosione di delirio infantile, sorge spontanea una domanda: ma Cascino c'era o ci faceva? No comment sulle sette signore di cui al titolo.
MEMORABILE: Un fuggevole capezzolo sfuggito agli implacabili censori pre-68, quando le tette (di donna bianca!) erano tabù assoluto sugli schermi italici.
Un antiquario pazzo vende sette "Goya" ad altrettante donne: solo uno è quello vero e contiene la traccia per risalire al misterioso tesoro di Hitler! Non è la trama di una puntata di Lupin, ma di questo spionistico di serie Z, infarcito di errori (anfore d'oro che galleggiano, trafiletti in italiano incollati su giornali esteri ecc...) e personaggi al limite del ridicolo (memorabile il tipo dall'enorme cappello che prende a "pipate" in testa i nemici!). Da segnalare anche un'incredibile rissa-spogliarello nel finale. Pazzesco!
MEMORABILE: L'agente che come sola arma ha la pipa! (che non molla manco sott'acqua); la rissa-spogliarello finale con le donne colorate d'oro (da qui il titolo).
Parodistico spy movie per il quale, più che evidenziarne la cialtroneria e i difetti, è preferibile ricordare i numerosi momenti di umorismo, spesso involontario (il migliore), a tratti irresistibile. Una caccia al tesoro in cui tutti sono contro tutti si trasforma in varie gite dal sapore scolaresco: affittano un pulmino, si formano coppiette, si telefonano (“Domani vai a cercare il tesoro?”). Si arriva comunque piacevolmente alla fine e lo si può consigliare agli amici, magari per rivederlo insieme. **
MEMORABILE: Gli articoli sono appiccicati sul giornale; L'armeno usa la pipa, senza mai accenderla; Che fanno? pompano (sic!); Imporporiniamole; Appare Borman...
Un film incredibilmente malfatto che in ogni inquadratura dimostra l'insipienza dell'esordiente perlopiù nello spionistico umoristico (in cui per risultare ridicoli ci vuole davvero poco). Qui questo difetto viene centuplicato e praticamente ogni minuto c'è qualcosa di errato: montaggio pedestre, battutine ironiche che diventano scandalose, trama ingenua (sembra quella di un film per ragazzi), stock footage palese, tripudio degli accenti (barese, americano, tedesco, americano...), la pipa di Cascino, gli snodi narrativi... Imprescindibile.
Più che una parodia del genere spionistico, bisogna prenderlo come una burla in cui il regista-attore Vincenzo Cascino e colleghi si divertono in una caccia al tesoro sulla base di una sceneggiatura appena imbastita, che sembra improvvisata di minuto in minuto, ma che in compenso evita le lungaggini e i fittissimi intrighi degli esempi "seri". Allegramente scombinato, con zuffe e le sette donne eponime a vivacizzare il tutto.
MEMORABILE: I "colpi di pipa" dell'armeno; i due arcobaleni (le sette donne con i capelli tinti e quello vero); la scazzottata sul bordo della piscina.
Sette sembra essere il numero favorito di Vincenzo Cascino; meno male che non è arrivato a produrre sette film, che non sarebbero stati certamente d'oro. Esempio di cinema fatto solo perché c'erano i mezzi finanziari per farlo, da un produttore regista che evidentemente riteneva di avere qualcosa da dire nel campo della celluloide. Da una parte può essere citato come esempio negativo, ma può anche divertire per tutto l'umorismo involontario che riserva una sceneggiatura, una regia e una recitazione definibili - come minimo - approssimative.
I titoli di testa annunciano che il film è ideato, diretto, interpretato, montato e prodotto da Vincent Cashino (o Vincenzo Cascino) quindi tutto un programma. Da non credere se non lo si guarda. Il peggior spionistico italiano degli Anni Sessanta vede il povero Hargitay, che di gran film non ne ha fatti certo molti, finire in un prodotto del tutto folle. Dialoghi spesso inutili e deliranti, un soggetto ridicolo, un budget miserrimo (che comunque non giustifica il brutto lavoro), cast improvvisato. Pessimo.
Sembra un polselliano prima maniera. In ogni modo impossibile prenderlo sul serio: nemmeno come film che non si prende sul serio, cercando di essere scanzonato e umoristico. È una malriuscita parodia di una parodia spionistica - sulla ricerca di un ineffabile tesoro di Hitler. Mezzo pallino in più per averci provato senza avere grilli per la testa? No. Accanirsi contro il dilettantismo? No (siamo tutti dilettanti, nel senso migliore del termine). Finale delirante, con le sette donne imbrattate d'oro e i due 07 a fare vane smorfie.
MEMORABILE: I quadri (e l'asta d'apertura); Lo spogliarello interrotto (peccato...); Le buffe espressioni degli 07; Il finale.
Negli anni del boom dei primi film di James Bond e degli 007 all'italiana che gli facevano il verso, e qualche anno prima che uscisse in edicola Alan Ford, c'era già in Italia chi si divertiva a parodiare le gesta degli agenti segreti, tale Vincent Cascino. La trama che verte su dei quadri di Goya che fanno gola a molte persone, perché si dice portino a un tesoro, è solo una scusa per aggiungere scazzottate e belle donne che affascinano e tradiscono in una trama che sostanzialmente non esiste. Cascino/Barbkian non vale certo Connery, come 07. Brutto.
I quadri di Goya conducono ai segreti di Hitler, il film invece ci conduce verso gli abissi del cinema semidilettantesco come non si era mai visto prima. Straordinarie le (non) espressioni del culturista Hargitay che sembra dire: "Ma cosa ci faccio io qui?", notevoli le apparizioni del regista come attore (e forse questo spiega perché il film si sia fatto). Però è talmente scassato che ogni tanto ci si diverte.
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B. Legnani ebbe a dire: 124c ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Film fotocopia de "Le 7 cinesi d'oro", anche quello disastroso.
"Le 7 Cinesi" non l'ho visto, ma se, come tu dici, vale questo, allora è imperdibile...
... la nostra Antonella Steni e l'allora bellissima Gloria Paul, nei ruoli di due sexy spie che menano colpi di taglio di karate, mettendo al tappeto molti 07 maschi e muscolosi.
O mamma mia...
Puoi dirlo forte, comunque il protagonista principale rimene Cascino con le sue pipe.
Leggendo il tuo commento alle Sette vipere ho trovato qualche indicazione sul chi era, Legnani, ma non sulla questione delle pipe, che continua a interessarmi...
DiscussioneMatalo! • 21/01/09 09:56 Call center Davinotti - 614 interventi
Volevo semplicemente segnalare a delizia di noi perversi amanti del sottobosco cinematografico che in questo film il "regista" nonchè "protagonista" Vincenzo Cascino si firma come Cashino, con l'h al posto della i. Si è "brasilianizzato" forse in omaggio alla cashsha, liquore che deve aver ingollato in grosse quantità durante la lavorazione del film.
Matalo! ebbe a dire: Volevo semplicemente segnalare a delizia di noi perversi amanti del sottobosco cinematografico che in questo film il "regista" nonchè "protagonista" Vincenzo Cascino si firma come Cashino, con l'h al posto della i. Si è "brasilianizzato" forse in omaggio alla cashsha, liquore che deve aver ingollato in grosse quantità durante la lavorazione del film.
Caro collega di orrida visione (far l'altro da NOTTE D'ESSAI di Rete4!), pensa che io me lo riguardo nel fine settimana, perché devo lavorare sulle location... Probabilmente metterò il volume al minimo.
Il trailer USA dice chiaramente: "Seven Golden Women Against Two ZERO ZERO SEVEN" mentre il titolo riporta solo uno zero.. come il titolo in italiano daltronde.
DiscussioneMatalo! • 5/02/15 16:51 Call center Davinotti - 614 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Matalo! ebbe a dire: Volevo semplicemente segnalare a delizia di noi perversi amanti del sottobosco cinematografico che in questo film il "regista" nonchè "protagonista" Vincenzo Cascino si firma come Cashino, con l'h al posto della i. Si è "brasilianizzato" forse in omaggio alla cashsha, liquore che deve aver ingollato in grosse quantità durante la lavorazione del film.
Caro collega di orrida visione (far l'altro da NOTTE D'ESSAI di Rete4!), pensa che io me lo riguardo nel fine settimana, perché devo lavorare sulle location... Probabilmente metterò il volume al minimo. Ciao, ma guarda te, non avevo visto questo post. Come é andata con le lochescion?
Matalo! ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Matalo! ebbe a dire: Volevo semplicemente segnalare a delizia di noi perversi amanti del sottobosco cinematografico che in questo film il "regista" nonchè "protagonista" Vincenzo Cascino si firma come Cashino, con l'h al posto della i. Si è "brasilianizzato" forse in omaggio alla cashsha, liquore che deve aver ingollato in grosse quantità durante la lavorazione del film.
Caro collega di orrida visione (far l'altro da NOTTE D'ESSAI di Rete4!), pensa che io me lo riguardo nel fine settimana, perché devo lavorare sulle location... Probabilmente metterò il volume al minimo. Ciao, ma guarda te, non avevo visto questo post. Come é andata con le lochescion?