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Durata: 2 stagioni
Titolo originale: Cat's eye
Anno: 1983
Genere: animazione (colore)
Regia: Vari
Note: Le avventure di Sheila, Kelly e Tati, tre sorelle ladre alla ricerca del padre.
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/01/09 DAL BENEMERITO 124C
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Darkknight - Grande esempio di cinema:
124c, Ale nkf - Davvero notevole!:
Dengus, Markus, Hearty76 - Quello che si dice un buon film:
Disorder, Rigoletto - Non male, dopotutto:
Ciavazzaro, Gugly - Mediocre, ma con un suo perché:
Redeyes
Adoro quest'anime: se le ragazze sono intrigate dalla storia d'amore fra la ladra Sheila ed il poliziotto Matthew, i ragazzi sono conquistati dalle forme delle tre protagoniste, fasciate in aderenti tuta di lycra. Davvero adorabili queste gattine ladre che, in cerca del padre pittore, infinocchiano poliziotti e criminali usando il loro fascino. Quel che mi piace è che l'unico personaggio ad aver capito il gioco di Sheila, Kelly e Tati è la collega di Matthew, Alice, anche se non può mai provarlo. Orecchiabile la sigla di Cristina d'Avena.
MEMORABILE: Matthew: "Siete in arresto, Occhi di gatto!" - Sheila: "Prendici, Matthew... mio adorato stupidone!"
La vidi da piccolo (forse anche attirato dalla presenza delle tre "gatte") e poi numerosi episodi in tempi più recenti. Non sarà un capolavoro, ma alla fin fine è una serie d'animazione più che discreta. Le storie non funzionano tutte allo stesso modo, il disegno grafico è più che sufficiente. Si può vedere.
Serie anni 80 molto diversa e particolare rispetto a tanti altri cartoni. Il primo cartone che ho visto, con tre ragazze ladre e con il poliziotto che deve riuscire ad arrestarle (è il fidanzato di una delle tre, Sheila). La grafica è molto ricercata è l'ho molto apprezzato.
Tagliuzzato senza pietà da Mediaset dagli anni 90 in poi (per volere di associazioni moraliste), resta un ottimo prodotto anche se abbastanza semplice: come facesse Matthew a non accorgersi che la fidanzata e le sorelle fossero le ladre "Occhi di gatto" a cui dava la caccia resta un mistero (notare che le tre avevano un bar chiamato proprio "Occhi di gatto"!). Divertente, lo si rivede sempre con piacere.
MEMORABILE: Le numerose scene in cui le tre facevano il bagno assieme...
Matthew è il vero idolo di questa altrimenti spocchiosetta serie, è un grande perché brancola in un turbinio di tette ballonzolanti e gaffe su gaffe. Gli episodi sono abbastanza piatti. Certo le gatte erano un bel sogno erotico per noi piccoli 80's ed io preferivo la piccola delle tre. Non consiglio né scoraggio alla visione!
Tre bellissime ladre che rubano alla fine non si capisce tanto bene perché. Sono buone, hanno gadget degni di 007, un bar e sono (soprattuto due) delle bellezze conturbanti sottolineate da scollature generose e gambe infinite. Cartone della generazione anni 80 ovviamente censurato in Italia (perché si sa mai che i pargoli si turbino a vedere come è fatta una donna). Anche il povero Matthew (clone di Ryo Saeba) non si diverte poi tanto. Ma gli spettatori possono sbavare, tanto sono a casa propria.
Commedia giallorosa, con tanta suspense e azione ma poca violenza e geniale variante di vecchi temi come il ladro gentiluomo (o gentildonna in questo caso) o la caccia tra guardia e ladri. Ma anche un inno al fascino femminile in un mondo di maschi brillanti ma diabolici o buoni ma imbranati. Splendidi i disegni, trame ripetitive ma piacevoli. Sigla italiana tra le più belle e meno mielose della D’Avena.
Beh, sfido chi della mia generazione vedendo le gatte con quei body attillatissimi e quelle forme, non ha cominciato a sentir qualcosa che cambiava, Che non esistevano solo i giocattoli... Una variante di Lupin al femminile, dove le tre sorelle sono protagoniste di furti d'opere d'arte per vendicare il padre e spesso hanno nel completamente ignaro Commissario Matthew Hisman, fidanzato di Sheila, il loro complice! Cartone invecchiato bene; bellissima l'ultima puntata, ricca di colpi di scena, anche se alla fine è solo una rappresentazione teatrale.
Cartone animato bello nella grafica ma che alla lunga trovavo noioso (e comunque detestavo le implicazioni sentimentali dei protagonisti). Visto molti anni dopo mi è apparso nettamente più "fresco" e piacevole, anche se non arriverà mai ad altri caposaldi della mia infanzia. Resta certamente un prodotto migliore di molti altri attualmente in circolazione e che in tempi di sdoganamento sessuale non preoccupa più nessuno. ***
Tre ragazze bellissime, come dice giustamente la bella sigla italiana del cartone, conducono una doppia vita: gestiscono un bar e si dedicano ai furti non per necessità ma per puro collezionismo. Vicende tra il giallo e il rosa che all'epoca del boom dei cartoni giapponesi fu di gran successo, soprattutto perché finita l'era dei robot e delle ragazzine sfigate; finalmente tre fanciulle formose nei punti giusti pronte a solleticare i primi pruriti dei bambini quasi adolescenti della metà degli Anni '80. La tuta in lycra delle ragazze sa anche di fetish!
Vari HA DIRETTO ANCHE...
Uno di quegli anime nipponici, partoriti nel fulgore ottantino, che difficilmente gli ultratrentenni di oggi possono dimenticare. Il successo è probabilmente dovuto in primis al genere, divergente da quelli che andavano più in voga nei palinsesti di quel periodo, dando luogo a un bel mix di commedia giallorosa venata d'intrigante suspense. Le avventure delle tre belle e scattanti ladre, che vogliono recuperare le opere del padre artista, fanno anche oggi sorridere divertiti e commuovere un po'.
MEMORABILE: Il fatto che molti elementi evidenti non vengano notati dalla polizia; La memorabile sigla italiana che alle tre ladre calza meglio delle loro tutine.
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- I nomi originali delle tre ladre sono Rui, la maggiore, Hitomi, la mezzana, e Ai, la più piccola. Il poliziotto invece si chiama Toshio e la sua assistente occhialuta Mitsuko. Per ragioni dettate solo dalla Fininvest, si pensò di rendere più occidentali i nomi. Piera Vidale, la direttrice di doppiaggio (ex voce di Fujiko Mine/Margot di Lupin III) decise di americanizzare i nomi, invece d'italianizzarli come si è sentito in altri anime. Stessa operazione per i personaggi di "Holly & Benji", che da noi sono solo americani, sempre grazie alla "vecchia" Fujiko.
- La sigla jazz di Cristina d'avena come trailer, quella giapponese come link.
- Ma quelle carte che lanciavano per avvertire del colpo futuro di che materiale eran fatte>?
Bucavano i muri! - Redeyes ebbe a dire:
Ma quelle carte che lanciavano per avvertire del colpo futuro di che materiale eran fatte>?
Bucavano i muri!
Credo che fossero di carta e basta. Rammenti Bullseye nel film "Daredevil", quando Colin Farrel sgozza Elektra/Jennifer Garner squarciandole la gola con una carta da gioco? Diciamo che le gattine usano le carte allo stesso modo, anche se sono meno violente e non uccidono la gente. - ...purtroppo rammento il film!
Una delle peggiori trasposizioni mai messe in opera....
Il baccalà di Affleck poi....
mi vengono i brividi....altro che affilate carte assassine!!!!!!!!!!! - Direttamente dalla prestigiosa collezione Fabiodm102, il cd giapponese Columbia della colonna sonora della seconda serie:
Ultima modifica: 30/05/12 08:24 da Zender - Direttamente dalla prestigiosa collezione Fabiodm102, il cd giapponese Columbia della colonna sonora della prima serie:
Ultima modifica: 8/05/19 19:13 da Zender
