Il maratoneta - Film (1976)

Il maratoneta
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'idea è sempre quella del giovane ignaro coinvolto suo malgrado in un complotto dalle ramificazioni terribilmente estese, ma MARATHON MAN è in realtà molto di più; è uno dei pochi film nel quale la fama del regista John Schlesinger trova una sua giustificazione perché alcune scene sono costruite meravigliosamente (il finale, la fuga di Olivier tra la folla), gli attori sono diretti benissimo, i dialoghi non sono mai banali e la qualità complessiva delle singole scene è davvero alta. A non convincere è l'incapacità di rendere comprensibile la storia fino in fondo: la prima parte scivola via senza che veniamo a conoscenza di chi sia in realtà Roy Scheider, il fratello del più mite Dustin...Leggi tutto Hoffman. Lo vediamo coinvolto in traffici internazionali, scampare a feroci attentati... Ma chi è? Cosa cerca? Lo capiremo parzialmente solo molto più avanti, quando già si sono aggiunti altri avvenimenti di cui tener conto. Schlesinger insomma (che si è fatto sceneggiare il film dall'autore del romanzo omonimo William Goldman) pare compiacersi della tortuosità della storia godendo nel creare confusione nello spettatore, depistandolo. Ne esce una vicenda dai contorni quasi inafferrabili, riconducibile a un disegno che appare chiaro solo in alcuni punti chiave. Hoffman, che non capisce perché lo bracchino e cosa vagliono da lui, è più disorientato di noi. Soprattutto di fronte all'ambigua figura di William Devane, presunto amico del fratello. Ma che Schlesinger punti di più all’estetica (eccellente la fotografia di Conrad Hall) e alla psicologia dei suoi personaggi è evidente. Godiamoci quindi un film dall'impatto spettacolare (fin dalla prima esilarante scena d’insulti stradali), ricco di chicche, lungo due ore ma scorrevole.

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Caesars 22/02/07 17:16 - 3790 commenti

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Una delle armi vincenti del film è quella di mettere lo spettatore praticamente nella stessa posizione del protagonista della vicenda: anche noi come lui non riusciremo per molto tempo ad avere le idee chiare su cosa stia succedendo e perchè e chi siano esattamente tutti i personaggi che compaiono. A questo ovviamente si devono aggiungere l'ottima interpretazione di Dustin Hoffman e Lawrence Olivier ed una trama non banale. Uno di quei prodotti che reggono bene il tempo. Da vedere.

Homesick 12/03/07 18:08 - 5737 commenti

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Regia attenta e sapiente, trama carica di tensione e spettacolarità, cast strepitoso. Olivier offre un personaggio sadico e agghiacciante, controparte ideale di quello che interpreterà due anni dopo in I ragazzi venuti dal Brasile; Hoffman (all'epoca quasi 40enne) si cala benissimo nella parte del giovane studente. Indimenticabile la "seduta dentistica"...

Galbo 30/08/08 05:48 - 12393 commenti

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Nata dall’incontro tra uno studente ebreo appassionato di corsa ed un sadico criminale nazista, la vicenda raccontata ne Il maratoneta si sviluppa in modo appassionante e coinvolgente per lo spettatore che viene trascinato dall’efficace regia di Schlesinger in un vortice di azioni via via sempre più chiare con alcune scene “madri”, rimaste nella storia del cinema d’autore.Alla riuscita del film danno ovviamente un contributo decisivo i due ottimi protagonisti.

Matalo! 3/11/08 01:33 - 1378 commenti

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Strana virata del regista dopo film come Un uomo da marciapiede e soprattutto il suo capolavoro, Domenica maledetta domenica. A non reggere è la storia intima di Babe, figlio di un professore rovinato dal maccartismo. Meglo la parte d'azione dove Hoffmann dà tutto se stesso. Un aneddoto: Hoffmann si presentò malandato al set e Olivier gli chiese cosa gli era successo. L'attore disse che era sveglio da tre giorni per la parte di un uomo insonne. Olivier rispose: Non potevi recitarlo? Notevole Scheider.

Daniela 6/08/09 16:32 - 12662 commenti

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Thriller discreto, anche se non all'altezza delle migliori opere del regista e dagli sviluppi non del tutto convincenti. Eccellente il cast, con bravi attori (a parte l'anonima Keller) che fanno corona a due campioni dello schermo di diverse generazioni e stili recitativi. A ritagliarsi uno spazio permanente nella memoria dello spettatore non è la vicenda in se stessa, né i personaggi, ma la sequenza agghiacciante della tortura. Chi, seduto su quella sedia a bocca aperta, non ha mai immaginato Olivier dietro il volto del proprio dentista?

Cotola 10/04/09 19:19 - 9043 commenti

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Bel thriller firmato dal sempre bravo e troppo spesso sottovalutato Schlesinger, il cui merito principale è quello di aver saputo costruire una storia in cui la tensione cresce efficacemente col passare del tempo per toccare vette notevoli come nella terribile e celebre scena del dentista. Bravo Hoffman ma Olivier ruba la scena a tutti. Da vedere.

Capannelle 5/08/09 09:26 - 4411 commenti

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Buon thriller che si esalta nelle interpretazioni di Hoffman e di Olivier (ma anche gli altri sono in parte) che compensano un arrovellamento eccessivo nel secondo tempo di proiezione. Il primo è del tutto godibile e vive del contrasto tra la normale vita dello studente Babe (correre, preparare la tesi, rimorchiare..) e tutto quello che sta per rovesciargli addosso. Il dramma esplode poi con la mitica seduta dentistica ma convince meno nello sviluppo; non tutto è credibile come dovrebbe.

Pigro 1/05/09 09:45 - 9666 commenti

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Studente ebreo appassionato di corsa si ritrova invischiato nel tentativo di un ex criminale nazista di recuperare i propri diamanti. La storia, in realtà, è più complessa a tal punto da essere raccontata solo in parte, a detrimento della comprensione esatta di quel che accade. Tuttavia il film è fatto talmente bene dal punto di vista del ritmo e dell'atmosfera, con interpreti notevoli e con alcune scene davvero esemplari (la tortura del dentista è clamorosa), da far perdonare la confusione. Molto apprezzabile.

Tomastich 4/09/09 10:29 - 1255 commenti

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Film di alta classe, con un grandissimo Dustin Hoffman ed un roccioso Roy Scheider. Il classico prodotto americano girato con tanto mestiere, costruito con una base storica (i nazisti fuggiti dopo la guerra) e con una perizia tecnica degna di nota. Ci sono scene che rimarranno scolpite nella mente dello spettatore e sono quelle le cose che fanno grande un film (tipo Szell/Laurence Olivier nel quartiere ebraico, da brividi).

Mario5820 13/04/10 14:54 - 3 commenti

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Bel thriller anche se a volte troppo lento. Hoffman mitico come sempre. La trama è un po' surreale ma comunque coinvolgente. Piacevole e inquietante al tempo stesso. Ottimi l'ambientazione e gli affreschi della metropoli così affascinante e così implacabile nella sua disumanità. Il maratoneta dimostra l'essere umano che corre sempre dietro qualcosa e, a volte, corre in quanto inseguito dagli spettri del passato.

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Mtine 8/06/10 22:38 - 224 commenti

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Anche se la trama presenta dei punti non molto chiari e delle evidenti lacune per quanto riguarda l'identità del personaggio interpretato da Roy Scheider, "Il maratoneta" è decisamente un ottimo film d'azione, ricco di sequenze molto coinvolgenti. La recitazione è impeccabile, ma le musiche risultano talvolta fuori luogo e tolgono un po' di drammaticità alle scene (come per l'inseguimento in corsa). La tanto acclamata sequenza dentistica non è coì indimenticabile come si dice, forse a causa dei tagli apportati dal regista.
MEMORABILE: Fa uno strano effetto sentire Dustin Hoffman doppiato da Giancarlo Giannini anzichè da Ferruccio Amendola, suo solito doppiatore.

Greymouser 25/05/11 10:46 - 1458 commenti

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Un classico assoluto del thriller, con scene e dialoghi diventati meritatamente di culto (chi può dimenticare quel "è sicuro?" mormorato da Olivier al malcapitato Hoffmann in una particolare seduta dentistica?), si regge soprattutto sul carisma attoriale dei protagonisti; ma va dato anche merito a Schlesinger di aver saputo costruire un meccanismo filmico perfettamente oliato, nonostante la complessità della sceneggiatura; e di aver saputo innescare un crescendo di tensione veramente notevole dall'inizio alla fine della storia.

Mark 24/06/11 02:48 - 264 commenti

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La struttura della trama è più che buona, ma lo sviluppo è lento, appare cioè come diviso in due blocchi distinti anzichè svilupparsi progressivamente. Nella prima parte solo velati indizi e realtà suddivise, mentre nella seconda l'impennata repentina. Se Dustin Hoffmann non avesse conferito continuità e solidità alla trama con la sua straordinaria interpretazione probabilmente sarebbe stato un film riuscito solo a metà. Invece, malgrado i suddetti nei, convince pienamente.
MEMORABILE: "È sicuro".

Jandileida 18/09/11 19:57 - 1565 commenti

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Rivisto dopo parecchio tempo devo dire che il film è invecchiato non proprio benissimo: se le interpretazioni di Olivier e Hoffman restano veramente notevoli, capaci di catalizzare l'attenzione dello spettatore, un po' meno centrata mi è parsa la sceneggiatura (anche se forse il non capire è necessario per far crescere la tensione), con personaggi troppo abbozzati. Ma è stata sopratutto la regia blanda, piatta e prevedibile, a deludermi. Ci sono, certo, almeno un paio di scene entrate nell'immaginario collettivo. Non male, ma un po' troppo confuso e lento.
MEMORABILE: "Is it safe?"

Luchi78 5/07/12 15:05 - 1521 commenti

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Gran ritmo e una costante tensione fanno meritare al film una visione "d'obbligo"; se poi ci aggiungiamo la grande interpretazione di Dustin Hoffman possiamo dichiararci soddisfatti di ciò che abbiamo visto. Peccato per una sceneggiatura complicata all'inverosimile, che si intuisce troppo lentamente solo nella parte finale del film. Forse uno dei pochi casi in cui può essere concesso di dare una sbirciata alla trama prima di vederlo...

Manfrin 24/01/13 12:02 - 392 commenti

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Splendido thriller con grandissimi interpreti e coinvolgente sino all'ultimo istante. Ancora una volta Hoffmann ripete, pur con motivazioni diverse, il clichè di Cane di paglia, e da uomo mite toccato sul... vivo dal sadico dentista Olivier si scatena in un'avvincente duello. Imperdibile.

Fauno 11/10/13 21:25 - 2212 commenti

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E buona grazia! Con tre colossi quali Hoffman, Olivier e Scheider e due talenti quali Devane e la Keller, con un soggetto già in partenza devastante ne poteva scaturire solo un gran film... Se poi si interconnettono thriller, azione, spionaggio e ognuno di questi generi spara tante creazioni e tutte a forte impatto emotivo (torture naziste, doppi giochi, attentati, bracciali strani, complicità inattese, fughe ispirate a Bikila, servizi segreti che fanno i lavori più sporchi) ecco che la ricchezza visiva si moltiplica e il top viene raggiunto in un attimo.
MEMORABILE: L'incidente iniziale; La domanda ripetuta all'inverosimile; Il pagamento al taxista.

Mickes2 1/12/13 14:16 - 1670 commenti

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Invero, la storia appare poco più di un pretesto (come i riferimenti politici) per inscenare un buon thriller di stampo spionistico. L’intelaiatura, elaborata e dinamica, procede per accumulo a volte straripando nel non-detto/mostrato (qui poco funzionale) e in passaggi un po’ incartapecoriti (il rush finale), ma centra l’obiettivo nel descrivere come la violenza possa prepotentemente balzare dentro la vita delle persone, trasformandole; e nel costruire suspense e buon intrattenimento attraverso interpreti di tutto rispetto. Regia diligente.
MEMORABILE: “E’ sicuro?”

Buiomega71 19/03/14 19:07 - 2910 commenti

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Puro cinema di gran tensione che mozza il fiato e pompa adrenalina per tutti i suoi 120 minuti. Opera sottilmente diabolica, velata di cinema della paranoia, con scoppi di violenza grafica che rasentano lo splatter (le gole squarciate del grande Dick Smith); sorprendente (i doppi giochi), anticipa certo torture-porn (le "visite dentistiche") e chiude alla grande in claustrofobico acquedotto. Lo zio John regala pezzi di regia unica (l'incipt, il riconoscimento tra la folla di Szell) e non si risparmia in cinismo. Da incubo il criminale nazista di Olivier.
MEMORABILE: L'incipt coi due vecchi che litigano in automobile; Szell riconosciuto, tra la folla, da una donna ebrea (segue sgozzamento); L'agressione a Scheider.

Nicola81 11/04/14 14:52 - 2857 commenti

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Classico thriller politico all'americana nell'accezione migliore del termine. Si passa, forse un po' troppo bruscamente, da una prima parte decisamente ingarbugliata a una seconda condotta con ritmi frenetici, ma il regista riesce a gestire piuttosto bene una trama estremamente complessa e a regalare alcune sequenze (vedi il finale nell'acquedotto) di forte intensità. Ottimi Hoffman e Olivier, in quella che non è soltanto una sfida tra bene e male, ma anche una contrapposizione tra due generazioni di grandi attori.
MEMORABILE: La litigata inziale: sembra una scena comica, ma finisce in tragedia; L'aggressione a Scheider in albergo; La "seduta dentistica"; Il finale.

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Bizzu 22/05/14 00:09 - 217 commenti

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Questo blasonato spy-movie ha perso in parte il suo fascino: l'intreccio rimane confusionario e per molti versi solo abbozzato (il ruolo della fidanzata su tutti), le scene action sono abbastanza ridicole viste oggi e soprattutto le due ore sembrano almeno tre. Se ai tempi era considerato un ottimo film, ora rimane poco più che sopportabile, salvato dalle interpretazioni del cast (ad eccezione dell'insipida Keller) e da un'intrigante ambientazione che ricorda molto la New York allo sbando vista in Taxi driver.

Delpiero89 6/09/14 19:07 - 263 commenti

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Dustin Hoffman + anni '70 dà quasi sempre come risultato "capolavoro". Thriller piuttosto violento, dalla trama intricatissima che via via si scioglie e che mantiene un costante e vivo interesse nello spettatore. Cast di lusso e ottima colonna sonora. Indimenticabili alcuni momenti, su tutti la tortura per mano di un cattivissimo Lawrence Olivier.

Lythops 20/09/14 07:49 - 1019 commenti

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Quando ancora si riuscivano a fare veri thriller, con vera tensione e in cui poco è ciò che sembra, con realtà concentriche che sorvolano o incrociano sistemi nascosti al di là dei quali c'è sempre qualcuno che calcola e progetta a proprio vantaggio. Il vero, magnifico protagonista è sir Laurence Olivier, magnifico come dentista torturatore, ma ancora di più Wiliam Goldman che ha impostato una sceneggiatura che non concede nessuno spazio al dialogo inutile. Un film, anche, sulla solitudine e l'ossessione che tormenta i personaggi principali.

Ultimo 4/02/16 19:40 - 1655 commenti

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Davvero un bel thriller spionistico, con due protagonisti straordinari: Hoffman è perfetto nella parte del giovane studente/atleta; Laurence Olivier è freddo, essenziale e letale (vedere per credere la scena della tortura...). Causa una prima parte poco chiara e a tratti confusa non arriva a livelli altissimi, ma resta un ottimo film. Bravo anche Roy Scheider.
MEMORABILE: La corsa notturna di Hoffman; La signora anziana riconosce tra la folla Szell.

Alex75 22/09/16 09:31 - 880 commenti

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L’elemento più coinvolgente di questo thriller con venature spionistiche è sicuramente il confronto – inevitabilmente teso – tra uno studente ebreo e un ex nazista (non tanto ex), reso ancora più intenso dalle interpretazioni di Hoffman e Olivier, tra i pochi attori a dare solo col loro nome un valore aggiunto a qualsiasi film. La complessità della trama è ben controllata dalla regia del solido Schlesinger e il resto del cast è di buona caratura (pur messo in ombra dai due protagonisti).
MEMORABILE: La lite tra i due attempati automobilisti; La “seduta dentistica”; Szell tra la folla; Il finale nell’acquedotto.

Lucius 22/12/16 02:49 - 3015 commenti

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Una delle quattro perle del cinema di Schlesinger, un evergreen inossidabile al tempo, un masterpiece che coniuga sapientemente azione, colpi di scena, sentimenti e spionaggio in un mix esplosivo. La miccia l'accendono gli attori (Dustin Hoffman in primis), ad azionare il detonatore il regista con una sceneggiatura inappuntabile e un nucleo narrativo di grande spessore. Il livello emotivo è altissimo. Un thriller spionistico doc.

Rambo90 30/07/17 17:05 - 7697 commenti

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Bel thriller, che parte confuso e accattivante per poi diventare lineare e quasi dallo stile revenge. Sceneggiatura ben confezionata, regia sapiente e ritmo sostenuto (pur se con qualche tempo morto). Il film è impreziosito anche dalle ottime interpretazioni: Hoffman abbastanza a suo agio nel ruolo, ma meglio ancora Scheider e un Olivier che tratteggia un villain indimenticabile, protagonista dei momenti più memorabili. Leggermente sottotono il finale. Buona la colonna sonora.

Il ferrini 16/12/17 23:38 - 2358 commenti

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Indispensabile thriller rompicapo che può vantare una solida regia e un trittico di attori in forma strepitosa (Roy Scheider reduce da Lo squalo). Nella prima metà del film, pur trovandosi di fronte a un puzzle apparentemente insolvibile, non si riesce a distogliere lo sguardo, poi lentamente il quadro si compone e prende forma un noir dalle atmosfere tetre e tesissime, merito soprattutto di Laurence Olivier, glaciale nazista che non risparmia torture ed esecuzioni. Personaggio ambiguo per la Keller (la Fedora di Wilder), qui poco incisiva.

Paulaster 9/01/18 10:53 - 4419 commenti

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Studente appassionato di corsa si trova implicato in un traffico di diamanti. Giallo con tinte che affondano nell’Olocausto, coi nazisti arricchiti e la corruzione di chi li ricerca. Intreccio con stilettate di violenza (l’inizio, il trapano, la lama nel polso) in cui il buono deve cavarsela da solo; Hoffman meglio quando è serioso, Olivier però è il vero protagonista. Fotografia ottima, grande cura delle location.
MEMORABILE: La cena al ristorante con il fratello e la fidanzata; I vicini di casa che irrompono nella casa di Hoffman; I diamanti da ingoiare.

Rigoletto 19/08/18 11:08 - 1786 commenti

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Doc e Babe sono due fratelli che conducono vite separate e sembrano non avere niente in comune; un vecchio nemico di Doc però non sembra pensarla così. Film che mostra qualche ruga ma che conserva ancora fascino e suspense. Fotografia plumbea, colori smorti che mettono a disagio lo spettatore. La grande regia di Schlesinger offre più di uno spunto di riflessione e le prove di Scheider/doppiogiochista, un ingenuo Hoffman e un Olivier "angelo della morte" conferiscono al film un'aura invidiabile.

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Il Dandi 20/02/19 14:06 - 1917 commenti

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Un film che cresce nel tempo e si apprezza di più nelle seconde visioni: primo perché la vicenda è ingarbugliata (e solo in parte svelata), secondo perché la regìa di Schlesinger (pur rinunciando a una grammatica ambiziosa come quella di Un uomo da marciapiede) è solo apparentemente piatta, riuscendo a coniugare splendidamente il realismo giornalistico e l'impianto pittorico. Il duello (non solo scenico, ma anche generazionale e metodologico) fra i protagonisti fa il resto; spiace solo che fra i due giganti venga schiacciato l'ottimo Scheider.
MEMORABILE: La colazione a "L'étoile"; L'attentato in albergo; La tortura odontoiatrica; La fuga di Olivier dal quartiere ebreo.

Didda23 18/03/19 11:25 - 2426 commenti

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La prima parte è pervasa da una foschia narrativa che non rende ben limpido ciò che si vede e si limita a introdurre i personaggi principali. Da un lato il pacioso Hoffman che rimugina il passato e si sfoga correndo, dall'altro una pletora di loschi individui alle prese con azioni che sconfinano spesso nell'illegalità. Fortunatamente la sceneggiatura, con lo scorrere dei minuti, diventa sempre più lineare e la regia di Schlesinger confeziona scene dal risonante impatto emotivo. Hoffman è mostruoso nel rendere credibile la trasformazione del proprio personaggio.
MEMORABILE: Oliver che si rasa la testa per non farsi riconoscere; L'efferata tortura; La valigia coi diamanti.

Anthonyvm 11/05/19 23:08 - 5689 commenti

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Grande regia di Schlesinger per un film che tiene il pubblico col fiato sospeso dall'inizio alla fine. La contorta trama, che si sviluppa fra ricchi bottini, intrighi internazionali, spie doppiogiochiste, criminali nazisti e innocenti coinvolti, sembra quasi un pretesto per allacciare fra loro sequenze tesissime e che restano impresse nella memoria anche più del film nella sua totalità. Un ottimo esercizio di suspense sorretto dalle eccellenti interpretazioni di Hoffman e di un sorprendentemente diabolico Olivier. Non perfetto, ma avvincente.
MEMORABILE: Scheider contro un sicario; Le torture odontoiatriche di Olivier su Hoffman; L'inseguimento a piedi; La lama retrattile di Olivier; Il duello finale.

Rocchiola 11/01/20 17:34 - 968 commenti

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Studente ebreo appassionato di corsa si trova suo malgrado ad affrontare un pericoloso ex criminale nazista. Schlesinger ritrova Hoffman per un film ambizioso e spettacolare che può essere considerato tra i progenitori del moderno thriller hollywoodiano, di cui presenta pregi e difetti (confezione lussuosa, regia d’autore, cast da Oscar, esagerazioni e incongruenze). In ogni caso c’è sostanza (il maccartismo, l’olocausto) e la suspense non manca, avendo trasformato una normale seduta dal dentista nel peggior incubo di ogni comune mortale.
MEMORABILE: “E sicuro?”; L’iniziale incidente automobilistico; L’attentato parigino a Scheider; Szell riconosciuto dai reduci dei campi di concentramento.

Noodles 20/09/23 09:18 - 2228 commenti

I gusti di Noodles

Film che deve la sua grandezza alle tante scene straordinarie che lo compongono. La scena della tortura, la fuga di Laurence Olivier, il finale, la scena in Uruguay... Si potrebbe stare qui per diversi minuti ad elencare le tante sequenze che si scolpiscono nella mente della spettatore per la loro crudezza e per la loro efficacia. Ottimo davvero il cast. A non convincere è la sceneggiatura, a tratti inutilmente complicata e che sembra non riuscire a spiegare bene tutto ciò che accade attorno ad un Dustin Hoffman la cui espressione persa sintetizza perfettamente la vicenda.

Sonoalcine 13/10/23 19:29 - 184 commenti

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Esistono davvero pochi thriller in grado di tenere incollati allo schermo dal primo all'ultimo fotogramma, e questo è uno di quelli. Nulla è lasciato al caso, anche il minimo dettaglio viene messo in risalto da una regia minuziosa, raffinata e sobria. Un Dustin Hoffman composto e disorientato e sotto le grinfie di uno dei criminali più vigliacchi e sadici di sempre, interpretato da un magnifico e bravissimo Laurence Oliver. Da non perdere!
MEMORABILE: "È sicuro?"; La donna che cerca di fermare Laurence Olivier nel traffico; La colluttazione finale sulle scale.
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  • Curiosità Buiomega71 • 6/03/14 09:33
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    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv, con tanto di vm 18 (anno 1983) di Il Maratoneta:

  • Homevideo Rocchiola • 11/01/20 17:35
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Il Bluray della Paramount uscito nel 2013 resta un prodotto molto buono. Il video presentato nel corretto formato 1.78 è stato ripulito a dovere. Alcune scene in esterno presentano una lieve granulosità ma si tratta dell’aspetto naturale della pellicola ed in particolare della splendida fotografia autunnale di Conrad Hall. Dettaglio e definizione sono comunque al top è dimostrano la superiorità del BD rispetto alla vecchia edizione in DVD. Audio italiano mono potente e chiaro.