Encounters at the end of the world - Documentario (2007)

Documentario di Herzog. Il regista intervista studiosi, ricercatori e altre persone coinvolte nella vita di una piccola comunità dell'Antartide. È palpabile la passione e la voglia di avventura degli intervistati, così come il fascino che questa terra apparentemente ostile ha suscitato nell'immaginario di Herzog. Come di consueto, il regista si sofferma su particolari talvolta bizzarri, accompagnando il tutto con riprese di alta classe ed eleganza e musiche new age che ben si sposano con le sequenze quasi surreali della pellicola.

Herzog ha un metro di lavoro personale e anche questo viaggio in Antartide viene caratterizzato dal parallelismo di voler dedicare attenzione alle storie di vita degli scienziati e al percorso di ricerca interiore che contraddistingue la sua vena di autore. Nel complesso è interessante e la precisa scelta musicale ad accompagnare parole e immagini enfatizza la voce narrante e i silenzi assordanti dei paesaggi antartici. Non è il solito documentario sui pinguini, eppure manca qualcosa per renderlo veramente speciale.

Non si tratta di un documentario tout court, ma di un approccio di livello superiore secondo l'estetica propria di Herzog, quella che lui chiama "verità estatica" che parte sì dal documento, ma vi immette suggestioni, valori e curiosità inaspettate nonché testimonianze ed esperienze umane. In questo caso l'Antartide diventa il fulcro stratificato non solo di paesaggi sopra e sotto i ghiacci, ma soprattutto rivela le istanze degli uomini che lì svolgono la loro missione. Memorabili le riprese subacquee, ma anche quelle ai bordi di un vulcano minaccioso accompagnate da un'evocativa OST.