Finalmente un bel cartone animato che non proviene dagli Studios statunitensi ma dalla nostra Italia. Tratto da un bel romanzo di Sepulveda ha tratti gustosi e piacevoli e si è avvalso anche di voci note per il doppiaggio. Sicuramente è forte il richiamo ad un mondo di tolleranza e di rispetto verso di noi e verso la natura. Sicuramente consigliabile e non solo ai più piccoli.
Un gatto si ritrova a fare da tutore a un piccolo gabbiano. Un piccolo grande film d'animazione, con splendidi disegni dal tratto dolce e dai colori suadenti. I grandi temi dell'attualità, dall'ecologia alla tolleranza, dalla lotta alla violenza all'impegno personale per la propria emancipazione, sono rappresentati con una grazia e una poesia straordinaria e di grande emozione. Il racconto di Sepulveda si trasforma nell'epica sfida imposta dalla vita in cui tutti, bambini e adulti, si possono riconoscere.
Piacevole opera animata tratta da un racconto di Sepulveda. Dal punto di vista narrativo un prodotto non necessariamente destinato al pubblico infantile in quanto portatore di messaggi ecologisti ma anche sulla tolleranza del diverso (oltre a quelli animalisti) recepibili ed apprezzabili da tutti. Anche dal punto di vista grafico l'opera (lontana dai classici canoni disneiani ma molto più naif) appare riuscita. Apprezzabili anche la colonna sonora e il doppiaggio.
Non male. L'animazione è più che discreta, la storia coinvolge in modo più che sufficiente e se piacerà sicuramente ai più piccoli, io consiglio la visione anche ai più grandicelli: potrebbe essere un pochino istruttivo. Promosso senza dubbio, a mio avviso.
Dopo che registrai per la prima volta La gabbianella e il gatto, non ne potei fare a meno di riguardarlo subito una seconda volta! Tutto questo perché rimasi ammaliato da una storia così profonda e così tenera di una gatto che si prende cura di una gabbianella per mantenere una semplice promessa. Inoltre sono apprezzabili la colonna sonora e la grafica. Meraviglioso.
Il disegno a tinte pastello dal sentore naif e l'atmosfera luminosa permettono al film di essere istruttivo senza rinunciare alla spontaneità. La storia ha il giusto equilibrio di poesia e umorismo, con un bel messaggio sulla tolleranza e la fiducia in sé stessi per superare i problemi. Come per La freccia azzurra, D'Alò riesce a trasmettere alla pellicola l'intelligenza del testo originale. Promosso a pieni voti il doppiaggio italiano, che include Verdone e Albanese. Consigliato.
Produzione nostrana sicuramente da scoprire. Non aspettiamoci le stupefacenti animazioni digitali a cui siamo soliti nelle grandi produzioni americane, ma rimaniamo su uno stile piuttosto essenziale, che rimanda a qualcosa di fanciullesco e comunque ben realizzato. La storia è di quelle che toccano le corde dei buoni sentimenti e che ogni tanto fa piacere vivere sullo schermo, tanto per farci trasportare sulle onde della semplicità. Gradevole.
Ispirato a un racconto di Sepulveda il film è un valido prodotto di animazione, in cui emergono i buoni sentimenti con una buona critica sull'inquinamento dei mari. Ottimo il doppiaggio di Verdone, che rende il protagonista Zorba vero mattatore del racconto. Buona la colonna sonora.
Film d'animazione dotato della capacità di suscitare tenerezza. Le animazioni hanno una scelta cromatica molto accattivante e in alcune scene ci sono variazioni grafiche in stile pastello davvero eccezionali. Fanno storcere il naso alcune scelte di doppiaggio, i cui interpreti faticano a dare le giuste intonazioni e profondità (uno fra tutti il gatto Nina, che fra l'altro è un personaggio completamente inutile ai fini della trama). Buone le canzoni.
Favola che attinge le basi da un racconto solido e lo amplia moltiplicando scenografie e punti di vista dei propri protagonisti, immersi in una generosa paletta cromatica. Il messaggio d'integrazione accompagna quello ecologico - non trovando i sofisticati territori Ghibli, ma neanche scivolando negli oleati meccanismi disneyani. Uno dei rari e riusciti tentativi italiani di dedicarsi all'animazione - che resta fluida nonostante gli anni - va premiato.
D'Alò trova la giusta amalgama fra il testo polisemico dello scrittore cileno e il candore dei bambini, destinatari ideali del film, soprattutto in virtù di un disegno semplice (ma non banale) e un linguaggio vivace di facile comprensione. Il vero segreto di questo cartone resta però un ritmo indiavolato, che non concede spazi alla noia, in cui si incastrano alla perfezione i momenti chiave della vicenda. Fanno la loro parte anche le voci degli illustri doppiatori dei personaggi animati, tutti attori di grande spessore. Un prodotto pensato per i piccoli, ma godibile a tutte le età.
MEMORABILE: I tentativi fallimentari di volo.
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DiscussioneGuru • 26/01/11 19:54 Servizio caffè - 460 interventi
Di alto livello il novero dei doppiatori italiani del film, fra i quali oltre ad illustri nomi del nostro cinema troviamo anche quello dello scrittore cileno Luis Sepúlveda, autore del fortunato romanzo dal quale lo stesso è stato tratto. Di seguito l'elenco:
Carlo Verdone: Zorba Antonio Albanese: il Grande Topo Sofia Baratta: Fortunata neonata Veronica Puccio: Fortunata bambina Leda Battisti: Fortunata (canto) Domitilla D'Amico: Fortunata adolescente Margherita Birri: Nina Luis Sepúlveda: il Poeta Luca Biagini: Diderot Valerio Ruggeri: Segretario Paolo Lombardi: Colonnello Gabriele Patriarca: Pallino Paola Tedesco: Rosa dei Venti Massimo Lodolo: Ciambellano Alida Milana: Kengah (dialoghi) Ivana Spagna: Kengah (canto) Fabrizio Vidale: Igor Melba Ruffo: Bubulina Roberto Stocchi: Topo #1 Roberto Ciufoli: Topo #2 Renata Biserni: la Portiera
"Sono andato a Torino a presentare Gallo cedrone, ho incontrato D'Alò, mi ha chiesto chiacchierando se volevo dare la mia voce a Zorba e io, che conoscevo bene il racconto di Sepúlveda, ho subito accettato".
Fonte: Carlo Verdone su La stampa, 19 dicembre 1998