L'assalto al treno - Corto (1903)

L'assalto al treno
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Titolo originale: The great train robbery
Anno: 1903
Genere: corto/mediometraggio (bianco e nero)
Regia: Edwin S. Porter (n.c.)
Note: Aka "La grande rapina al treno".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/10/08 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Deepred89 28/10/08 21:15 - 3706 commenti

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Celeberrimo film muto storicamente molto importante e all'epoca di grande successo, tra i primi ad avere una regia minimamente studiata, ad utilizzare con sapienza il montaggio e a sfruttare una storia discretamente elaborata. Il cinema a cui siamo abituati è ancora lontanissimo (e infatti lo spettatore medio faticherà ad arrivare in fondo nonostante la brevissima durata) ma per l'epoca era già tantissimo.

Harrys 9/06/09 16:36 - 687 commenti

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Considerato come padre del genere western, nato dalla commistione tra due generi preesistenti (come accade sempre nel processo di generificazione): railroad e crime. Mostra le fasi di questa famosa rapina molto dettagliatamente, divenendo quasi prolisso; è incredibile constatare quanti progressi siano stati fatti da allora.

Pigro 24/09/09 19:07 - 9666 commenti

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Caposaldo della storia del cinema in quanto primo film con una precisa sceneggiatura e regia a più quadri, racconta una feroce rapina ai passeggeri di un treno. Da segnalare, al di là degli aspetti storici e tecnici, la notevole cura visiva con cui viene costruita l'immagine (belle le prospettive dei vagoni, di tre quarti al bordo dell'inquadratura); e il mezzo busto del bandito, avulso da ogni contesto narrativo, che spara agli spettatori a mo' di monito e provocazione.

Saintgifts 5/10/10 18:44 - 4098 commenti

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Considerato il primo western della storia del cinema. In effetti è un film vero e proprio con una sceneggiatura studiata e una storia ben equilibrata immettendo tra le fasi della rapina, una bella scena di ballo con l'esibizione di un solista e un violinista che impugna il violino a mo di violoncello. La rapina è da manuale e cruenta con tanto di revolverata a un viaggiatore. Piccolo errore di un bandito che butta dal treno un macchinista "manichino" troppo facilmente senza dare la sensazione del peso del corpo. Buona la sparatoria finale.

Lupoprezzo 26/01/11 16:22 - 635 commenti

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Viene considerato il primo western della storia del cinema. All'uscita ebbe un grande successo di pubblico e contribuì a lanciare la carriera cinematografica di Gilbert M. "Broncho Billy" Anderson. Ma dove il film di Edwin S. Porter fa la differenza è nell'impianto narrativo, che presenta una certa ricercatezza nello svolgimento e nel conseguente uso del montaggio. La scena più famosa (il rapinatore che spara verso il pubblico) è estranea alla storia, ma sicuramente di forte impatto per i pionieristici spettatori dell'epoca.

Gaussiana 13/04/12 03:31 - 121 commenti

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Il western comincia tutto qui, con una storia dalla sceneggiatura lineare e un montaggio impeccabile per l'epoca. Ci sono già i banditi, le pistole, le sparatorie, gli inseguimenti, i cavalli, il bottino da spartire, il treno da assaltare. Molti degli elementi del western a noi noto sono in questo corto che Porter, pioniere del cinema statunitense, gira e monta con sapienza. La continuità del montaggio e l'uso dell'inquadratura al posto delle scene fisse ne fanno una pietra miliare del cinema.
MEMORABILE: Indubbiamente la scena fuori contesto in cui il bandito spara verso la macchina da presa.

Cotola 19/04/12 00:53 - 9043 commenti

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E' uno dei primi "film" ad aver un "vero andamento narrativo": a raccontare cioè una storia. Porter già usa i trasparenti e mostra una tecnica già avanti per i tempi: si veda il modo in cui disponde gli attori sulla scena, usando innovativamente lo spazio. Eppure il valore del film è intrinseco e non dipende esclusivamente dall'indiscusso valore storico dell'opera. La celeberrima scena finale non fa parte della storia e veniva proiettata all'inizio o alla fine del film, secondo il gusto e la voglia del proiezionista.

Ryo 7/03/13 15:50 - 2169 commenti

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Veramente meraviglioso. Un bel montaggio fatto da lunghe sequenze di camera fissa in campo lungo, con inquadrature dalla costruzione ottimamente congegnata, resa dinamica dalla messa in movimento di quasi tutti i 9 quadranti della griglia, dando la possibilità allo spettatore cosa guardare e quando. La rapina viene raccontata in tutte le fasi senza escludere nulla. Un racconto realistico e drammatico.
MEMORABILE: L'uomo che tenta di fuggire e viene sparato alla schiena.

Ultimo 13/02/15 19:14 - 1655 commenti

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Cortometraggio dei primi del Novecento che, a suo modo, riveste un'importanza epocale nella storia del cinema in quanto prima pellicola di sempre ad avere una trama completa con andamento lineare, senza stacchi. Nonostante duri solo 10 minuti è un film a tutti gli effetti, con lo svolgimento di una rapina e della lotta tra banditi e poliziotti (si può considerare un antesignano del genere western). Famosissima la scena finale.

Paulaster 29/04/16 10:11 - 4417 commenti

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Nella sua breve durata la vicenda riesce a esaurirsi in un svolgimento narrativo lineare: antefatto, rapina, fuga e conclusione. Bene inquadrato centralmente negli interni e dando invece profondità grazie alle rotaie con un senso anche dinamico della velocità. Effetti visivi col fumo delle pallottole e chiusura con significato a livello visivo lo rendono interessante e senza fronzoli interpretativi.
MEMORABILE: Il ballo nel locale; Il manichino gettato dal treno; L’ultima scena.

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Faggi 21/12/18 17:38 - 1549 commenti

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Il primo western della storia è una perla della celluloide dei primordi (non solo come gesto fondativo di un genere, ma di fatto come cinema tout court: per la tecnica e per l'intensità narrativa); un condensatore e un condensato di materia emotiva e visiva molto dinamica, realistica pur nell'apparenza fantasmatica: i criminali sembrano spettri agiti da forze linguistiche turbinanti e al contempo nitide, secche (notevole il montaggio). In nuce si vedranno elementi formali che nei decenni successivi saranno codificati nei capolavori dei maestri.

Caesars 5/07/19 16:01 - 3790 commenti

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Davvero notevole, considerando l'anno di realizzazione. Porter ci regala un film "vero" pur se di brevissima durata (poco più di 10'), con una sapiente regia e una bella messa in scena. La trama di per sé non è che sia grande cosa, ma è raccontata in modo davvero innovativo per l'epoca e con scene "crude" (non vengono risparmiati omicidi di innocenti). Buoni anche gli effetti speciali. Da conoscere.
MEMORABILE: La scena finale, avulsa dal contesto, col pistolero che spara alla platea.

Bubobubo 24/03/20 18:17 - 1847 commenti

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Primo, rilevante salto di qualità della settima arte: da cattura e riproduzione dell'hic et nunc a ricostruzione di una situazione-tipo narrativamente articolata in tronconi ben definiti. Si coglie ancora oggi tutto il potenziale di sequenze che, per esplicita verosimiglianza, allo spettatore dell'epoca dovettero sembrare assolutamente deflagranti (tre in particolare: lo scoppio della dinamite sul vagone, il cruento assalto al fuochista, lo sparo finale). Apparentemente eroi positivi, i poliziotti sono rappresentati con grande ambiguità.
MEMORABILE: Uccisione e scasso con dinamite; La scena finale.

Aco 24/11/21 15:17 - 215 commenti

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È l’opera più famosa e imitata di Edwin Porter, che realizza un film a inseguimento strutturato in quattordici inquadrature, tra cui una “simbolica” (il primo piano di un rapinatore), che poteva essere posizionata all’inizio o alla fine del film. Nel lungometraggio viene utilizzata una tecnica che verrà poi definita montaggio alternato, nonché altri trucchi come l’esposizione multipla, lo stop motion e la coloritura degli spari. Il successo del film provoca la diffusione del montaggio in continuità e dimostra che il pubblico è perfettamente in grado di seguire opere più lunghe.
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  • Curiosità Caesars • 5/07/19 16:08
    Scrivano - 16810 interventi
    La scena del pistolero che spara verso la platea poteva essere collocata all'inizio o alla fine della pellicola; così diceva una nota che accompagnava la distribuzione del film. Però tutte le "stampe" conosciute la riportano alla fine.

    Fonte: Imdb
  • Homevideo Etienne • 6/11/23 09:29
    Galoppino - 198 interventi
    Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita da DNA Srl: CENTRO! (Straight Shooting, 1917) + IL CAVALLO D'ACCIAIO (The Iron Horse, 1924) + LA GRANDE RAPINA AL TRENO (L’assalto al treno - The Great Train Robbery, 1903) (3 Film su un unico Dvd).
    I film sono muti (con accompagnamento musicale)  e sottotitoli in italiano (forced) sui cartelli in originale.
    Rapporto schermo: 1.33:1 (Riadattato in formato 16/9 Pillarbox)
    I film sono stati rieditati con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.

    https://www.dailymotion.com/video/x8pdsin
    https://youtu.be/TEuHuKp0-q4?si=7McuSIndDP7Wv3eQ
    Ultima modifica: 6/11/23 09:54 da Zender