Delirante fin nel titolo, che mescola italianizzazioni di frasi latine e neologismi derivanti da prodotti di successo, il film di Vincenzo Salviani è prima di tutto un trionfo di dance degli eighties sulle cui note si muovono quattro ragazzetti (tratteggiati come i tipici sfigati) che compongono un complessino dal nome programmatico: gli Arrapathis! Li vediamo spiare le ragazze mentre fanno la doccia in puro stile pierinesco, andare in gruppo a tastare le grazie della mignotta del quartiere, fare a botte in discoteca (scene quasi sempre tirate troppo per le lunghe), dedicarsi a scherzi cretini o passeggiare nel parco con le loro morose. Però, siccome il film è pure un mezzo musical,...Leggi tutto i pezzi forti sono le canzoni, che i quattro coreografano a modo loro. "Come sarà" ha fatto per molto tempo la fortuna di Radio Deejay e "Ciao belli" ("Come sarà/la prima che si beccherà/sta banana... Who oh oh oh"), le altre restano ritmate e divertenti, in linea con un film sgangheratissimo per il quale termini come regia o sceneggiatura perdono di significato. Eppure, peur senza ambire alle vette trash che qualcuno gli vorrebbe attribuire, l'operina scorre via allegramente senza troppo far rimpiangere il tempo perso. Si vede Roma, girano un bel po' di ragazze (pure nude), si sorride ascoltando musica Anni Ottanta, si rivede una certa gioventù non lontana da quella che davvero girava in quegli anni, si ascoltano dialoghi di rara inconsistenza.
Terrificante (non) film comico di una noia inenarrabile. Si tratta in pratica della vicenda di 4 amici che vogliono sfondare nel mondo musicale e già che ci sono farsi qualche ragazza. Si procede con interminabili sequenze danzanti in discoteca e continue canzoni che si alternano a qualche barzelletta sceneggiata in modo dilettantesco. Con gente che guarda in macchina, ombre dell'operatore in campo e senza un'idea anche minima di storia... Desolante.
Uno dei film italiani più trash e volgari degli anni '80 (con tanto di fraudolenta e sgrammaticata citazione del famosissimo Squallor-movie). Un tardissimo e semi-sconosciuto musicarello aggiornato in chiave di commedia scolastico/giovanilistica, che il non eccelso Vincenzo Salviani realizzò nel 1984, tentando di sfruttare la scia dei successi commerciali del filone pierinesco e di pellicole come il vanziniano Sapore di mare. Un cast di esimi dilettanti allo sbaraglio ed un andamento soporifero pre-comatoso lo rendono una pietra miliare del brutto.
MEMORABILE: Il terrificante e sguaiatissimo brano musicale che il gruppetto electro-pop protagonista del film esegue nella misera palestra scolastica: "Come sarà".
In quel periodo in Italia andava di moda il "demenziale"; ecco quindi spuntare tutta una serie di film e di sgarbate canzonette dalla facile presa che, talvolta, ebbero anche una certa fortuna. Questa premessa per giustificare in parte questo sinistro film privo di sceneggiatura e dal montaggio a dir poco delirante, il cui scopo è inserire (attraverso le maglie del "giovanilistico") una serie di volgarissimi brani partoriti dalla band "Arrapathis" e di alcuni gruppi melodici - ormai decotti - del decennio precedente. Per gli amanti del trash.
Agghiacciante Porky's tricolore le cui canzonette dance-demenziali rappresentano l'unico minimo motivo d'interesse. Il resto è davvero ai minimi storici, con inquadrature di squallore spesso stupefacente (i primi piano fanno paura), montaggio un po' come capita, interminabili scene in discoteca, cast inguardabile e doppiaggio che è forse l'unico elemento in grado di far scattare (involontariamente) la risata. Non manca qualche fanciulla completamente svestita e neppure qualche momento di piacevole vintage ottantiano, ma è dura arrivare in fondo.
MEMORABILE: "Come sarà la prima che me la darà..."
Dopo avere speso non più di un paio d'ore nella stesura dello script, in compagnia dell'ineffabile Mario Bianchi e avere preso in discoteca un gruppetto di bulli e pupe, Salviani si traveste da regista lasciando che la macchina da presa e gli aspiranti attori vadano per conto proprio, tanto qualcosa ne verrà fuori. Il risultato è questo delirante giovanilistico dove la nullità di soggetto, recitazione, regia e montaggio raggiunge vertici quasi sublimi. I testi degli Arrapathis "Come sarà" e "Domenica svortamo" valgono da soli la visione.
MEMORABILE: Le lezioni di sesso "a distanza" della squillo con accento francese in cambio di pesce fresco.
Schegge impazzite dalle giornate di vitelloni anni Ottanta, che attingono parimenti agli sketch demenziali e goliardici del film barzelletta più sboccato e anarchico - l'assonanza nel titolo con il celebre Arrapaho non è certo un caso - al romanticismo del musicarello giovanilistico coevo e alle gare in discoteca delle febbri del sabato sera: il tutto sintetizzato dalle canzonette (s)cult degli sgangherati Arrapthis, che assicurano qualche risata liberatoria. E, per restare in tema, il cabarettista Edoardo Terzo disquisisce sulla sempre più diffusa tendenza al turpiloquio...
MEMORABILE: La finta telefonata; I due pescivendoli; Le canzoni "Come sarà", Monica" e "Samba del cacchio".
Una specie di Porky’s infarcito da canzoni pseudo demenziali e qualche ovazione al genere femminile dal punto di vista sessuale. Siamo alle solite, ma stavolta Salviani si supera regalandoci un film con un pizzico di originalità ma un doppiaggio terribile. Le parti che dovrebbero fare ridere fanno piangere e la sceneggiatura non esiste. Assolutamente da vedere e approfondire.
MEMORABILE: La competizione finale: mega “product placement” per far comprare agli spettatori i dischi di questo gruppo presentatoci come famoso.
Produzione semi-amatoriale con lo zampino in sceneggiatura di Mario Bianchi, che di lì a poco sarebbe passato all'hard. Il soggetto si spegne in venti minuti e si può dire che due terzi di film sia fatto di riempitivi, il resto di scene eccessivamente dilungate. Si può apprezzare l'ironia e il mettersi in gioco, ma davvero c'è troppo poca carne al fuoco per un vero film. Resta comunque un prodotto da inserire negli annali del trash.
Colossale trashata Anni Ottanta che, in teoria, non avrebbe ragione d'essere se non fosse per la simpatica idea (pessimamente utilizzata) di mettere in scena una sorta di film musicale di stampo erotico (ma non ci si faccia ingannare dal titolo, c'è ben poco di stuzzicante, anche se abbastanza da sorridere) che gira attorno a una band di ragazzi piuttosto irrequieti e desiderosi di godersi la vita. Il cast è comunque al di sotto degli standard (alcuni attori sono doppiati, e per giunta male) e la durata persino eccessiva, per ciò che (non) racconta.
Trama insulsa e interpretazioni improbabili, ma film che dsi può vedere per l'ambientazione da pieni anni '80. Un vero tripudio di ricordi della società del tempo: le discoteche, l'abbigliamento, i negozi, le insegne ma soprattutto i comportamenti e i modi di pensare, senza scordare le sonorità. Consigliato in particolar modo ai nati negli anni '60 (baby boomer's).
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Gestarsh99 ebbe a dire: Incredibile ma vero: IMDB riporta come sceneggiatore del film nientemeno che il nome di Tim KIncaid, alias Tim Gambiani, regista italo-americano ben noto per operacce ultra-artigianali quali Breeders, Mutant Hunt, Robot Holocaust, Bad girls dormitory, Sono morta e vi ammazzo, oltre che per la disastrosa collaborazione con Cozzi e Castellari nel trashissimo Sinbad (1989).
IMDB sottolinea però che il suo nominativo appare solo sulle copie italiane (sarà mica stato esportato anche all'estero...?)
Gran caos sta cosa, visto che sulla copia italiana gli sceneggiatori accreditati nei titoli di testa (versione DVD e di F&C su YT - la stessa che presumo identica alla vhs...) sono Salviani e Mario "W.Cools" Bianchi e di Kincaid non c'è traccia.......il mistero si infittisce per il fatto però che effettivamente il retro del dvd indica Kincaid, come immagino la vhs originale......
Capisco che è un evento che il film ritorni disponibile a noi comuni mortali ma il dvd in sé è pessimo. Si parte con due errori sulla copertina: - Il film non è sceneggiato da Tim Kincaid - viene scritto che il film è privo di nullaosta poiché non destinato alle sale, ma al contrario il film ha avuto un nulla osta ed è arrivato in sala. Errori ben risparmiabili. Poi la qualità della pellicola: sembra presa direttamente da chissà quale deposito e rifilata, sic et sempliciter, in dvd. Infatti per tutta la durata del film si assiste a punti neri , righe bianche e a volte ,per qualche secondo, macchie scure che coprono quasi tutto il fotogramma. Roba che ricorda molto i pessimi dvd Shendene dedicati all’hard vintage…