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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Tra Firenze, Livorno e Venezia, il racconto degli strazi amorosi di Luca (Bruno Valente al suo unico film, l'attore verrà trovato morto l'anno dopo nella pineta di Castelfusano, a Ostia). Innamorato d'una sua coetanea (Rena Niehaus), viene spinto dal focoso zio (Enrico Maria Salerno) a fare le sue prime esperienze in una casa chiusa, dove conoscerà l'affascinante Nerina (Senta Berger). Finite male le cose con la fidanzatina, che andrà a letto con lo zio spinta da sua madre (!), Luca s'innamorerà della bella prostituta, inseguendola per ville e casini di tutta Italia aiutato da un amico bolognese (Stefano Satta Flores). Tra commedia e sentimentale, il film...Leggi tutto di Tosini non sorprende in nulla soffermandosi sui tormenti adolescenziali di Luca e quelli da donna matura e inconsapevole di Nerina, sposata per interesse ma ancora prostituta a tempo pieno. La storia tra i due non può evidentemente funzionare, e l'errore tragico di aver in pratica violentato la fidanzatina provocandone la vendetta "in famiglia" si ripercuoterà per tutto il film, benché Luca non sembri pensarci troppo. Salerno in versione satiro fiorentino diverte e ruba la scena (ma se ne esce già a metà film), Satta Flores con forte accento bolognese aiuta a movimentare una storia che quando vira nel sentimentale si fa stucchevole e lagnosa. Si vede soprattutto Venezia.
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/10/08 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/06/15
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Fauno - Non male, dopotutto:
Undying, Herrkinski, Homesick, Giacomovie - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr. - Gravemente insufficiente!:
E.m., Lucius, Rufus68
Firenze, Anni '50: ospite in casa dello zio (Enrico Maria Salerno), un orfano viene introdotto alla vita di bordello da quest'ultimo. Conosce la matura (ma ancora piacente) Nerina (Senta Berger) e se ne invaghisce, ai danni della giovane e sincera fidanzatina Simona (Rena Niehaus). Pellicola in bilico tra velleità autoriale e pura sexploitation, come tipica caratteristica dell'autore/regista Tosini che riesce, però, in questo caso a porre il visto sulla pellicola più interessante e riuscita dell'intera sua filmografia. Ciò grazie ad un cast d'attori particolarmente professionale e dotato.
Di Tosini ero rimasto al singolare ma poco convincente La casa delle mele mature; in questo caso ci troviamo di fronte a un lavoro più canonico, che si situa a metà tra il dramma sentimentale e l'erotico all'italiana del periodo. Un "ménage a quatre" che affronta il rapporto gioventù/vecchiaia da due prospettive differenti, con un occhio di riguardo anche ai personaggi di contorno (Satta Flores risulta qui il migliore del lotto). Salerno piuttosto defilato, la Niehaus sempre intrigante; elegante la Berger, mentre Valente non mi è piaciuto.
Nei dialoghi crepuscolari veneziani tra Valente e la Berger sull'istintivo idealismo giovanile e il disincanto - materialista per calcolo o necessità - dell'età adulta si concentra l'essenza del film, prima divertito nell'esplorare la commedia sexy nella quale vengono coinvolti in allegria anche Salerno, zio toscano libertario e arrapato, e Satta Flores, camionista compagnone e generoso. La Méril fa solo una visitina, ma la rigida determinazione del suo personaggio abietto dà il la a quello della Niehaus. Pur senza mosse robotiche, la cassiera piemontese del bordello ricorda un Fellini venturo.
MEMORABILE: La Berger si allontana in gondola lasciandosi insultare e confessando in silenzio il proprio amore per il giovane Valente, sincero ma impossibile.
Per oltre un'ora è pura commedia; mi ha divertito non poco questa ossessione della prima volta (sverginare e sverginarsi!), salvo poi ricorrere ai bordelli per provare le emozioni più vere... il tutto condito di inflessioni e dizioni toscane. Alla fine però si fa sul serio: se le tesi dell'amico vegliardo della Berger sul tradimento dettato dalla libidine fanno a dir poco turare il naso, il discorso finale di lei, comprensivo delle parole sottintese, sarà duro da ingoiare ma è una verità assoluta e come tale fa promuovere il film a pienissimi voti.
MEMORABILE: Luca che non ne può più e salta addosso a Simona; Il finto incidente; Il camionista inebetito dalla bellezza della Berger.
Film a metà strada tra una commedia sexy e un dramma borghese. Inconcludente, né carne né pesce, nemmeno le scene nel bordello si salvano. Salerno convincente nel ruolo da sporcaccione e Macha Meril che, purtroppo, scompare dopo metà film. Il film vira sul finale come clone di Anonimo veneziano che già di suo era una pellicola terrificante; potete immaginare questa... A metà film, insomma, Tosini non sa più come andare avanti e lo fa finire nel peggiore dei modi. Credibile Satta Flores e Stefano Amato eccessivo come sempre. Da evitare.
Incredibile pagliacciata dell'autore del bellissimo Una donna dietro la porta. Infarcito di personaggi macchietta, ha dalla sua un titolo intrigante e niente più. Si fa fatica a seguirlo, slegato nella sua sinossi a tal punto che sembra più realizzato su un abbozzo di sceneggiatura che su una sceneggiatura vera e propria. Resta l'amaro in bocca di un titolo promettente per un film di bassa lega.
La straripante classe e lo charme della Berger risultano totalmente sprecati, in un simile contesto.
Se voleva essere un Malizia con bordello annesso è un fallimento micidiale. Non funziona niente: erotismo sotto le scarpe, recitazione alla carlona (a parte la statuaria Berger), insopportabile miscuglio di calate dialettali a simular la schiettezza... per tacere del solito binomio protagonista-amico racchio. Anche Salerno e Satta Flores vengono catturati dal gorgo della mediocrità. Inutile.
Uno zio porta il nipote in una casa chiusa e lui finisce per innamorarsi di una delle prostitute. Il film è a sfondo erotico ma con risvolti sentimentali non banali, che danno più interesse e pathos a una trama comunque lineare. Senta Berger dà un tocco di classe e di esperienza. Belle le scene in una Venezia utilizzata come cornice ai momenti romantici.
Senta Berger HA RECITATO ANCHE IN...
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- Qualità più che buona per il master di Rai Movie. Unico dubbio, così a colpo d'occhio mi pare che una scena sia cut (lo "stupro" di Valente alla Niehaus), ma non ci giurerei; di sicuro il taglio è molto brusco, ma potrebbe essere una scelta di montaggio.
Per i locazionisti c'è da sbizzarrirsi, tra varie località toscane e la classica trasferta veneziana. - Herrkinski ebbe a dire:
Qualità più che buona per il master di Rai Movie. Unico dubbio, così a colpo d'occhio mi pare che una scena sia cut (lo "stupro" di Valente alla Niehaus), ma non ci giurerei; di sicuro il taglio è molto brusco, ma potrebbe essere una scelta di montaggio.
Per i locazionisti c'è da sbizzarrirsi, tra varie località toscane e la classica trasferta veneziana.
Confermo quella scena è tagliata di 1 minuto, non so se manca altro in altre scene (meglio spostare la discussione in Homevideo comunque...)Ultima modifica: 26/05/15 10:55 da Dusso - Purtroppo la versione in vhs dura circa 5 minuti in più, dunque temo sia cut.
- Altro taglio non da poco quando Valente si apparta nel bordello con la Berger e anche il montaggio dei titoli di testa è completamente diverso tra la versione Raimovie e quella in vhs
- Il master di Raimovie però contiene anche qualche scena più estesa come nel ristorante quando Valente e un altro attore sono seduti con un gatto e pochissimi secondi in un altra scena quando Valente va a casa di D'Amato e anche un altro paio di inquadrature in più dopo che Valente lascia la Niehaus sotto la finestra.
Altro taglio di una trentina di secondi invece per Raimovie in un altra scena di sesso con la Berger al bordello con Valente.
Poi qui mi fermo nel confronto(dopo un ora circa dela versione vhs) perchè è un casino continuare a confrontare... c'è una scena a cena con Salerno, la Niehaus e Valente (della durata di 4 minuti) che nella versione vhs viene spostata circa 10 minuti dopo rispetto alla versione di Rai Movie nella quale questa scena avviene dopo che la Berger e la Neimour hanno un lungo dialogo nel bordello.Ultima modifica: 3/06/15 10:06 da Zender - Interessante, grazie Dusso per le precisazioni. I tagli erano in effetti abbastanza evidenti, come sospettavo, mentre non sapevo delle scene estese/alternative. La scena del gatto mi è parsa infatti più lunga del necessario e semi-improvvisata, l'ho trovata molto curiosa.
- La versione trasmessa da Raimovie dura 88'30'' circa, non possiedo la vhs ma credo abbia almeno due tagli, entrambi nelle scene di sesso tra Valente e la Berger, nella prima in particolare il taglio è piuttosto netto, e forse nelle scene sempre di letto finali, a Venezia.
Io personalmente, nel finale, ci ho visto un semi-plagio di [i]Anonimo veneziano[i]Ultima modifica: 5/12/15 23:44 da E.m. - Il protagonista Bruno Valente è morto assassinato nel 1978, nella pineta di Castelporziano, durante le riprese di un film (Passioni e sentimenti, poi mai terminato), anch'esso diretto da Pino Tosini e interpretato da Senta Berger. Il caso è tuttora irrisolto.
fonte: Nocturno, giugno 2020, pagina 79. - Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, un altro flano cinematografico di Una donna di seconda mano:
[img size=250]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/unadonna.jpg[/img]
