Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È uno dei pochi polizieschi (assieme al migliore LA POLIZIA CHIEDE AIUTO, di Dallamano) a mescolare elementi thriller nelle immancabili indagini del poliziotto di turno (Antonio Sabato, comandato dal suo superiore Enrico Maria Salerno). Ciò è dovuto al fatto che soggettisti e sceneggiatori sono Fabio Pittorru e Massimo Felisatti, autori due anni prima dei sei episodi di QUI SQUADRA MOBILE, serie TV di successo trasmessa dal Programma Nazionale (dalla quale ereditano però il solo Elio Zamuto, tra gli attori). La storia è tratta dal loro...Leggi tutto racconto “A scopo di libidine”, contenuto nella raccolta “Violenza a Roma” e si rifà a thriller come COSA AVETE FATTO A SOLANGE? o, soprattutto, LA MORTE RISALE A IERI SERA (sempre con Enrico Maria Salerno): ci sono una ragazza che sparisce (Anna Mirafiori) e un giro di prostituzione minorile (tra le comparse una giovanissima Ilona Staller, futura Cicciolina) con l'implicazione dei soliti alti papaveri. Del thriller alla Dario Argento si ritrovano alcuni omicidi particolarmente efferati (a rasoiate, in un bagno di sangue), le belle musiche jazzate alla Morricone-Gaslini, una fotografia (Pier Luigi Santi) ricercata che sa dare il meglio nelle sequenze notturne, mentre proprio del poliziesco sono le parti dedicate alle indagini, alle scene del crimine, agli interrogatori di Solmi (Sabato). Salerno sembra meno incisivo del solito (d'altronde il suo personaggio è quello di un commissario poco deciso a indagare a fondo, che lascia l'incarico al giovane Solmi). Quello che non funziona nel film è il ritmo, spesso lento, ma pure la scarsa vena del regista Mario Caiano, più svogliato del previsto: si compiace dei corpi nudi (integralmente) delle giovani, ma non riesce a catturare l'attenzione. Poco convincente, e il brutto montaggio fa il resto.

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B. Legnani 7/03/07 22:17 - 5532 commenti

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Interessante. Bel cast, anche se non mi è mai piaciuto Sabàto, qui ben doppiato da Barbetti. Indescrivibile la non-recitazione di Bedy Moratti (accanto a Ferzetti, poi...). Grande Manni. C'è Cicciolina, c'è Dottesio (l'anatomo-patologo), c'è Mingozzi (che fa, tanto per cambiare, il poliziotto) e tanti amabili interpreti. Il lago è quello di Albano. Un film discreto.

Undying 25/03/07 14:50 - 3807 commenti

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Caiano utilizza un soggetto stereotipato e già (con migliori risultati) portato sullo schermo da Massimo Dallamano (Cosa avete fatto a Solange?, La Polizia chiede aiuto). Questo poliziesco, miscelato con atmosfere prettamente "gialle", non riesce, anche a causa di un soggetto poco accurato, a sortire particolari risultati. Gli interpreti (soprattutto Enrico Maria Salerno) ci sono, ma manca una convincente sceneggiatura. Certo: di peggio farà Sergio Martino (Morte sospetta di una minorenne)...

Almayer 26/03/07 13:46 - 169 commenti

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Strano film. Dal titolo pare un poliziottesco ma in realtà, col passare dei minuti, si sposta di più sul giallo (addirittura passando a vere e proprie inquadrature "alla Argento" dell'assassino). Bel cast. Film piacevole ed interessante: i dialoghi convincono abbastanza, i personaggi pure. Due chicche: una giovane Ilona Staller che compare, seminuda, come baby prostituta, e il piano sequenza al ristorante del lago, di sera: fantastico!

Deepred89 20/05/07 09:27 - 3706 commenti

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Discreto film, che appartiene più al genere giallo che al genere poliziesco. Il cast a disposizione di Mario Caiano è ottimo, inoltre la storia scorre discretamente. Da non dimenticare alcune scene di nudo, nonché un paio di omicidi alla maniera di Dario Argento. La conclusione non convince molto, ma ciononostante il film rimane decisamente godibile.

Cotola 8/03/08 22:10 - 9043 commenti

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Film che ricorda sotto moltissimi aspetti La polizia chiede aiuto di appena un anno prima. C'è, infatti, la stessa mescolanza di poliziesco e thriller, anche se con meno azione, sangue e volgarità del precedente. Anche i risultati purtroppo sono inferiori, soprattutto a causa di una regia meno efficace nel creare tensione e nel coinvolgere lo spettatore.

Ciavazzaro 10/03/08 14:23 - 4770 commenti

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Ecco un film che fonde perfettamente due generi: il poliziesco (e tutta la parte iniziale è incentrata su questo tema) e il giallo alla Dario Argento (il finale con delitti molto sanguinolenti). Il tutto viene corredato da un cast di ottimi attori: Sabato con i baffi, Salerno, la Paluzzi, Ferzetti e un bel po' di bravi carrateristi (cito Franco Ressell). Adeguato tema musicale e svolgimento finale, da vedere piacerà agli appasionati dei due generi.
MEMORABILE: L'omicido del ginecologo.

Lovejoy 10/03/08 14:58 - 1823 commenti

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Mediocre thriller, cui non basta un interessante cast per elevarsi dal folto gruppo di pellicole similari. Caiano, regista del ben più riuscito Milano Violenta, qui dirige svogliatamente una vicenda del tutto priva di qualsiasi interesse, con un ritmo assai blando. Del cast, da ricordare almeno Salerno, Zamuto, Manni e l'onnipresente Ressel. Si è visto comunque di meglio.

Il Gobbo 12/03/08 10:11 - 3015 commenti

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Tutto sommato non malaccio questo lavoro del sempre onesto Caiano, che esemplifica le parentele, meno remote di quanto non semrerebbe a prima vista, fra il polizesco e il giallo all'italiana. In effetti il coté giallistico prende il sopravvento, con espliciti tratti argentiani, e i risultati non sono per nulla disprezzabili. Un cast decoroso e una buona colonna sonora completano un quadro di apprezzabilissimo cinema popolare. Nostalgia canaglia...

Markus 19/10/08 16:27 - 3687 commenti

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Caiano firma una bizzarra commistione di poliziesco, giallo e sociologico insaporita da un’atmosfera di depravazione (prostituzione minorile, personaggi viscidi). Elemento forte della pellicola comunque è il nutrito cast che, da una parte poggia le basi sull'eccellenza attoriale dei sommi Salerno e Ferzetti e, dall'altra, sul classico giovane grazioso ispettore (dotato di sani principi) raffigurato da Antonio Sabato. Ritmo non serratissimo ma complessivamente un buon film. Culto personale.

Bruce 8/01/09 09:58 - 1007 commenti

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Scorrevole giallo poliziesco ambientato a Roma, da dove sparisce la giovanissima figlia di un ricco chirurgo. Interessante e molto ben rappresentato sono l'avvio e lo sviluppo delle indagini della squadra mobile, ove brillano Antonio Sabàto e Enrico Maria Salerno. Bedy Moratti, obiettivamente e da interista, inguardabile. Manca quel tocco che rende speciale un film, pur essendovi tutte le componenti giuste per garantirne la riuscita.

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Funesto 23/09/09 14:27 - 525 commenti

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Un film insipido che mescola (ma con una certa omogeneità, a dire il vero) il giallo italiano col poliziesco servendosi di un cast eccellente: c'è un ottimo Salerno (spassosissimo coi capelli impomatati), un'allettante Cicciolina e un Sabàto (un po' scolastico) coi baffi neri. Ma qui, a differenza del simile e contemporaneo La polizia chiede aiuto, mancano incisività e una forte sceneggiatura; poi la fotografia non è memorabile e la musica è orrida. Riuscito a metà. Poca la tensione e sufficiente il livello di sangue. Voto: **.
MEMORABILE: L'omicidio della ragazza nuda a colpi di bisturi (?!), un'arma che è una buona alterntiva al classico rasoio a serramanico!

Tarabas 16/01/10 20:39 - 1878 commenti

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Omicidio a luci rosse nella Roma bene anni settanta. La polizia brancola nel buio, o forse no, perché un commissario non si fa intimidire dalle pressioni e va fino in fondo. Giallaccio non male che punta tutto o quasi sul morboso e, nel finale, sul sangue facile. Salerno e Ferzetti bravi in ruoli minori, Sabato fa lo sbirro progressista. Cliché a pioggia, dal popolano guardone ai ricchi corrotti viziosi alle indagini insabbiate dai potenti. Per appassionati del genere.

Puppigallo 5/11/09 08:34 - 5275 commenti

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Poliziesco facile facile, colmo di luoghi comuni, di retorica a pacchi e contraddistinto da una recitazione non proprio da Oscar (Salerno è comunque sempre bravo). Qua e là arranca un po' troppo, sostituendo l'azione col verbo (andrebbe anche bene, se però i dialoghi fossero almeno un po' più interessanti, con qualche buon guizzo, o ragionamento fuori dagli schemi del poliziotto braccacattivo). Qui le donne più che altro si spogliano, cosa piacevole alla vista, ma che denota una certa mancanza di idee, sostituite da nudi catturattenzione. Nel complesso risulta persino vedibile, ma nulla più.
MEMORABILE: Il poliziotto all'infermiera: "Sono bravi qui i chirurghi?". E lei: "I chirurghi so' bravi quanno ce pìjano e macellari quanno se sbàjano".

Renato 19/01/10 11:27 - 1648 commenti

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Buon poliziesco contaminato col giallo italiano. Direi che a prevalere è senz'altro la seconda componente, anche perché la figura del poliziotto incazzoso tipica del genere viene un po' a mancare, essendoci solo Antonio Sabàto che comunque nel film è solo un sottoposto del serafico Enrico Maria Salerno. Lo svolgimento del finale è deboluccio, se si intende il film come un giallo: mentre se lo si prende come poliziesco direi che va più che bene. Brutte le musiche di Coriolano Gori.

Enzus79 24/06/10 18:39 - 2896 commenti

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Poliziesco italiano che non raggiunge i buoni livelli degli altri girati in quel periodo. Forse perché all regia non c'è un Lenzi o un Castellari. Sabato e Salerno sono bravi, ma sono i ritmi troppo dilatati che danneggiano il film. Colonna sonora mediocre.

Ghostship 26/06/10 12:06 - 394 commenti

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Tra giallo e poliziesco Caiano rimane indeciso su quale delle due strade intraprendere e rimane in un limbo che non soddisfa gli appassionati né dell'uno né dell'altro, in quanto come polizesco è carente dal punto di vista dell'azione e della spettacolarità mentre come giallo non è teso né efferato come richiederebbero i canoni del genere. Fotografia sbiadita che non riesce a donare lucentezza ad un prodotto paratelevisivo che ne avrebbe avuto un grande bisogno.

Nando 1/08/10 09:37 - 3814 commenti

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Nonostante il titolo, il film tende più al thriller morboso che al poliziottesco. Un giro di prostituzione minorile con ninfette sovente pronte a spogliarsi senza pudore. Un'indagine che porterà alla scoperta di torbidi altarini. Tuttavia il film non presenta l'incisività iniziale e tende a perdere il ritmo narrativo.

Gestarsh99 1/11/10 18:17 - 1395 commenti

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Trasportando su celluloide parte del romanzo "Violenza a Roma", del medesimo sceneggiatore Felisatti, Caiano tenta di inserirsi nella scia action/thriller del precedente La polizia chiede aiuto: stesse minorenni sfruttate, stesse esacerbazioni splatter, stesse alte sfere coinvolte. Confrontato però col film di Dallamano, questo prodotto dimostra di non possederne né la tensione affilata, né la decisa escalation di shock, né la palpitante colonna sonora da brivido. Trova più che altro una sua dignità nelle sempre misurate interpretazioni della Paluzzi e di Salerno.
MEMORABILE: Il colpevole che, inconcepibilmente, ciccia fuori dal nulla negli ultimi minuti del film; il look alla Tony Manero di Sabato (!)

Fauno 21/02/11 09:38 - 2212 commenti

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Non mi aspettavo di vedere due poliziotteschi consecutivi nei quali alla verità si pervenga dopo avere seguito false piste di giri di prostituzione minorile... Per questo film di Caiano c'è da aggiungere che in pochissime volte, per lo meno dell'epoca, le scene thriller erano così verosimili, tanto da far alzare di un pallino il punteggio dell'opera, altrimenti non particolarmente brillante.

Herrkinski 1/03/11 11:17 - 8112 commenti

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Non si può certo dire che il film di Caiano sia originale: tra echi di Dallamano (soprattutto La polizia chiede aiuto), di Martino e anche di Tessari, si gira intorno ad una storia di prostituzione minorile già affrontata (e meglio) nei suddetti film. Tuttavia la pellicola non è disprezzabile, grazie a un buon ritmo e ad un discreto intreccio giallo; non manca anche una digressione nello stile argentiano nel finale, con qualche scena splatter. Caiano offre qualche bel movimento di mdp; buone la fotografia, le location e le musiche. Godibile.
MEMORABILE: Quando la polizia irrompe con una retata nella villa e trova i riccastri con le minorenni: m'è venuta in mente una villa ad Arcore...

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Il Dandi 10/03/11 13:54 - 1917 commenti

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Gemello diverso de La polizia chiede aiuto, di cui condivide lo spunto lolitesco e sensazionalista, è un poliziesco anomalo, corale e non caricato tutto su un supersbirro (funziona l'accoppiata tra l'istituzionale Salerno e il giovane sanguigno Sabato), con partenza ottima che monta lentamente, spietati omicidi in soggettiva, più pedinamenti che inseguimenti, carrellata di caratteristi incredibile(ci sono tutti!). Caiano avrebbe meritato di più... Gloria Piedimonte pure.
MEMORABILE: Mario Erpichini legge "Il Giornale" in questura.

Pinhead80 4/04/11 12:05 - 4760 commenti

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Mario Caiano dirige un film a metà strada tra il poliziesco e il thriller. Nella prima parte risulta essere un po' lentino ma, via via che l'indagine prende corpo, anche il film si anima. I momenti di tensione ci sono, così come le buone recitazioni di Sabato e di Ferzetti. Appare invece sottotono Enrico Maria Salerno (anche se forse è il personaggio da lui interpretato che lo richiede). Molta attenzione è dedicata anche alla nudità femminile. Un thriller di tutto rispetto.
MEMORABILE: L'interrogatorio di Sabato all'infermiera.

Manowar79 5/04/11 16:57 - 309 commenti

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Sarebbe un bellissimo film, se la consecutio degli eventi non fosse così risaputa: dopo Solange e La polizia chiede aiuto, manca solo la firma di Dallamano per renderlo a tutti gli effetti l'ultimo capitolo della "trilogia delle studentesse". Nonostante le straordinarie interpretazioni di Salerno e Ferzetti, la dettagliatissima sceneggiatura punta troppo sul depistaggio ed appare immediatamente chiaro che la "soluzione" finale ha poco a che vedere con il racket delle minorenni. Indagini meticolose e nudi giovanissimi fanno la parte del leone.

Markvale 5/09/11 11:53 - 143 commenti

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Sulla scia del precedente La polizia chiede aiuto di Dallamano, Caiano dirige un'altra storia condita di prostituzione minorile, abbondanza di nudi, omicidi efferati in stile argentiano... Nonostante tutto la piattezza e la noia dominano una pellicola di ben scarso interesse, nel quale lo scioglimento del rebus lascia totalmente indifferenti. Mediocre prova registica per un soggetto che sicuramente avrebbe dovuto essere sfruttato meglio. Un cast di grandi nomi (Salerno e Ferzetti) sprecato...

Homesick 16/12/11 18:25 - 5737 commenti

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Come già Dallamano l’anno prima, anche Caiano si confronta con la prostituzione di fanciulle in fiore e i loro altolocati clienti dirigendo un ibrido tra poliziesco e giallo argentiano, in cui a dominare sono i cromosomi del secondo: le soggettive dell’assassino e i suoi truculenti omicidi ai danni di possibili testimoni. Nel cast, reso prestigioso da Salerno e Ferzetti, si notano Sabàto ispettore proletario, la sua collega innamorata Paluzzi, la ricciuta ninfetta Piedimonte e gli zozzoni Masè e Manni. Efficaci musiche di Lallo Gori.
MEMORABILE: «Che puttanaio!», mormora Sabàto dopo l'irruzione nella casa d'appuntamenti.

Lucius 6/03/12 13:09 - 3015 commenti

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Soggetto già sfruttato ampiamente in altri film, segue la falsariga de La polizia chiede aiuto, ma deraglia in fase di svolgimento da quello che è il tema centrale, ossia la sparizione di minorenni e il mercato della prostituzione, immettendosi sui binari del giallo tradizionale. Può contare comunque su buone interpretazioni che contribuiscono a rendere credibile la sceneggiatura, puntellata di una certa suspence.

Cloack 77 1/05/12 12:00 - 547 commenti

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Pregio apparente la furente vena politica del personaggio di Sabàto: piuttosto controversa è la sua abnegazione al caso. Purtroppo però il film non tiene: la regia si aggrappa alle soggettive del “giallo all'italiana”, la sceneggiatura si aggroviglia su se stessa non sapendo più dove andare a parare, il carattere di Sàbato si spegne nelle vesti della professionalità. Finale affrettato, inspiegabile, assurdo e piuttosto stupido.

Trivex 4/06/12 13:37 - 1744 commenti

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Buon filmaccio da tre palle, morbosetto (nudi frontali e l'orribile momento dell'aborto clandestino dal dottore delle spirali) e con qualche stoccata politico/sociale (le lamentele di Sabàto sui trattamenti diversi e le letture di destra dell'alto funzionario). La regia è veloce e snella, senza enfasi o eccessi nella lunghezza dialoghi, lasciando invece posto alle storia e alle sue losche deviazioni. Caiano penetra nei peccati classici che l'Italia 70 amava rinnovare al cinema (come se non bastassero già le esperienze dirette!), maltrattando la moralità.

Giùan 10/09/12 22:39 - 4559 commenti

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Se il titolo allude al poliziottesco, lo script di Pittorru e Felisatti "pedina" in realtà il thriller e, pur viziato da flagranti indizi di scarsa originalità, il film si fa guardare grazie alla scaltra gestione del ritmo narrativo e alla efficace direzione degli attori. Peccato che Caiano, intento a seguire le superficiali morbosità dalla trama, perda presto il bandolo, il cui incipit sui vizi del nuovo generone romano dei '70 ben prometteva. Sàbato bello intenso, mentre Ferzetti e Salerno fan rimpiangere tutti i minuti di pellicola in cui son assenti.
MEMORABILE: La scena d'apertura in piscina, che fornisce più di qualche indizio sul colpevole; Il birignao di Bedy Moratti; La veemenza di Arnaldo Bagnasco.

Maik271 5/11/12 14:21 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Ottima prova di Mario Caiano in questo film il cui titolo fa pensare al classico poliziesco con sparatorie e inseguimenti; invece si tratta di un film giallo con qualche uccisione sanguinolenta, tra l'altro ben fatta. Bravi gli interpreti (c'è anche Bedy Moratti); buona la trama e bel finale. Consigliato!
MEMORABILE: L'uccisione del ginecologo.

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Galbo 17/11/12 05:50 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

Vicenda che prende le mosse dal misterioso omicidio di una studentessa; ne deriva una storia a metà tra il thriller e il poliziesco, potenzialmente interessante ma non adeguatamente diretta. Il regista non sfrutta adeguatamente il buon cast a disposizione e la sceneggiatura tratteggia personaggi assasi stereotipati. Migliora un pò nella seconda parte, dove il ritmo è più serrato.

Nicola81 17/12/12 11:55 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Titolo ingannevole per un film molto più giallo che poliziesco. I personaggi sono quelli della serie Qui squadra mobile e in effetti, nonostante i delitti efferati e i nudi femminili, si respira un certo tono televisivo, anche a causa del ritmo non certo frenetico. Intreccio dignitoso, qualche buon dialogo, manca però il pathos che la vicenda richiederebbe. Bravi Sabàto e Ferzetti, per Salerno e la Paluzzi due ruoli di routine, sulla Moratti stendiamo un velo... Sul tema, meglio La polizia chiede aiuto e Morte sospetta di una minorenne. **1/2.
MEMORABILE: I dialoghi in questura; Il blitz nella casa d'appuntamenti.

Kriminal 8/01/13 20:54 - 48 commenti

I gusti di Kriminal

Offerta speciale 3 x 2 in 1. 1 è il film, due le parti; all'inizio un giallo metropolitano poi un thriller con scene forti, 3 le fette di pubblico che soddisfa, ossia gli amanti dei gialli polizieschi, quelli degli hard boiled thriller e infine quelli a cui piacciono le pollastrelle senza veli. Un prodotto che più commerciale non si può. Poteva essere una denuncia alla corruzione minorile nella società bene, alle deviazioni a cui può essere soggetta la gioventù, ma rimane un prodotto privo di approfondimenti psicologici. Un "gelato a 3 gusti".
MEMORABILE: Il vecchio sporcaccione che all'irruzione nel "postribolo", a pantaloni abbassati, dice ai poliziotti "Ma stavamo solo parlando".

Dusso 6/03/13 15:38 - 1566 commenti

I gusti di Dusso

Un buonissimo film dell'eclettico Caiano. Il mix di giallo e poliziesco è ben dosato, e anche se poi la storia procede senza grande mistero il tutto è davvero gradevole. Un fantastico cast maschile e belle location completano il tutto. Di pochissimo inferiore a La polizia chiede aiuto.

Motorship 16/03/13 17:56 - 585 commenti

I gusti di Motorship

Ottimo mix di tre generi (giallo, poliziesco e thriller), questo film del grande ed eclettico Mario Caiano è davvero riuscito. Molti dicono che sia un thriller e in effetti non è il classico poliziesco con inseguimenti e sparatorie; ci sono sopratttutto omicidi, la maggior parte dei quali molto efferati. Il versante giallo è molto curato nei dettagli così come anche la suspance non latita. Bello il finale e ottimo il cast, in particolare Sabato, Salerno, Ferzetti e la sempre bellissima Paluzzi. Nudi femminili a voltontà e bel comparto musicale.
MEMORABILE: L'omicidio della ragazza nuda con i bisturi; L'uccisione del ginecologo; Retata in una "Villa Certosa" ante-litteram.

Arrapaho 30/07/13 18:34 - 18 commenti

I gusti di Arrapaho

Il film, nonostante una sceneggiatura ben scritta e un parco attori micidiale, non funziona. O meglio non attrae né conquista il pubblico, la storia si muove senza mordente. La regia ci mette del suo soltanto nelle scene degli omicidi, il resto è quello che è. Non è un film brutto, nemmeno noioso, però insignificante sì.

Jdelarge 9/12/13 12:47 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Caiano fonde il poliziesco e il thriller in un'unica pellicola e tutto funziona piuttosto bene, perché la trama è credibile (fin troppo) e gli attori, anche se non fantastici, forniscono una prova di discreto livello. Alcune scene splatter, su tutte quella della vasca, sono girate veramente bene e il motivetto jazz di Coriolano Gori è molto bello. Purtroppo l'epilogo è deludente sotto tutti i punti di vista e il film non presenta nessun colpo di scena rilevante, finendo così, col cadere facilmente nel dimenticatoio.

Didda23 24/02/14 08:34 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Davvero intrigante e vincente la scelta di mescolare giallo e poliziottesco, soprattutto se lo sfondo è di quelli morbosi e inquietanti. L'unica pecca di un film girato con il giusto piglio è quello di prendere spunti da altre pellicole dello stesso periodo (non solo Dallamano, ma pure qualche scheggia tipica di Argento). Sontuosa la prova attoriale soprattutto di Salerno e Ferzetti, ma pure Sàbato non se la cava male. Un onesto intrattenimento, con la seconda parte che si fa preferire alla prima.

Azione70 27/01/15 00:55 - 167 commenti

I gusti di Azione70

Pellicola di genere abbastanza mediocre, con scarso ritmo, partecipazione latitante dei protagonisti e probabilmente budget molto limitato (come si può vedere nel “lento” inseguimento finale, dove chiaramente le automobili restano a debita distanza per timore di danni!). Nemmeno Salerno stavolta riesce a elevare i toni di una storia (banale) basata sulla caccia a un pedofilo. Inusuale la location lacustre di parecchie scene, triste al pari del commento sonoro e alla recitazione di Bedy Moratti.

Saintgifts 23/03/15 19:11 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Mica male questo giallo che pesca nel torbido degli ambienti bene, alto borghesi, con frecciate a certi tipi di sanità privata e a come la polizia si muova diversamente - a seconda dei casi - per arrivare a bordelli dove si prostituiscono ragazze giovanissime. Indagini credibili e buone interpretazioni. Il caso non brilla per originalità, però è piuttosto ricco di spunti e di omicidi con splatter moderato ma d'effetto. Si punta, forse eccessivamente, come nel caso dell'intervento ginecologico, anche sul nudo di giovani corpi.

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Ultimo 28/03/15 11:39 - 1655 commenti

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Poca roba questo film di Caiano, che parte come un poliziesco e si trasforma nella seconda parte in un thriller quasi "argentiano". Nonostante la vicenda di base imperniata sul rapimento della giovane sia più che interessante, il film non lascia il segno come dovrebbe e nel complesso risulta guardabile e nulla più. Sempre bravo Salerno, ma non si va oltre i due pallini.

Myvincent 8/07/15 06:55 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Una studentessa si reca a un appuntamento provvista di costume da bagno, per non tornare mai più a casa. Ancora un film sugli ambigui giri di prostituzione adolescenziale che ruotano attorno alle classi alto-borghesi della Roma bene. Ma, la pregevole fattura artigianale del prodotto (come si faceva una volta), lo sconfinamento verso il genere francamente "giallo" e la magistrale presenza di Salerno e Ferzetti ne fanno un prodotto dalla qualità rivalutabile positivamente. Bravi anche Sabàto e gli altri caratteristi.
MEMORABILE: La morte spruzzata di rosso nella vasca da bagno di una delle ragazze (Gloria Piedimonte)...

Alex75 22/03/16 09:26 - 880 commenti

I gusti di Alex75

Pur riprendendo senza molta originalità temi già trattati da altri (viene in mente Dallamano), Caiano presenta un buon intreccio tra poliziesco e thriller, con qualche spunto sociale e di costume (in particolare, sulle storture della sanità privata e sul finto perbenismo dei ceti altolocati) che avrebbe meritato maggior approfondimento. Nel solido cast (Salerno, Paluzzi, Ferzetti, Manni...) ben figura anche Sabàto, nel ruolo ben delineato di un commissario di estrazione popolare.
MEMORABILE: L’insofferenza di Solmi per Icardi e per quelli della sua casta; L’autopsia; L’interrogatorio all’infermiera; L’omicidio nella vasca da bagno.

Rufus68 24/05/16 22:37 - 3842 commenti

I gusti di Rufus68

Un Caiano decisamente superiore alla media grazie a uno stuolo di caratteristi in forma (fra cui spiccano Sabato e Masè) e di attori di vaglia (impeccabili, al solito, Salerno e Ferzetti). La sceneggiatura rimesta nel torbido svelando i vizi della borghesia bene e si spinge sino alla morbosità piena (i generosi nudi delle adolescenti). Non convince, invece, la svolta thriller nel finale. Interessante, anche perché non invasiva, l'accuratezza con cui è seguita l'indagine scientifica delle prove.

Pessoa 13/05/17 23:50 - 2476 commenti

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Solita storia di prostituzione minorile e intoccabili delle alte sfere, peraltro già abbondantemente sfruttata dal nostro cinema B. Questo film però vanta grandi professionisti del cinema di genere (Salerno, Zamuto, Ferzetti) e una sceneggiatura con alcune buone trovate. Il mestiere di Caiano garantisce poi una confezione decente, anche se il ritmo non è irresistibile e mancano i momenti leggeri che avrebbero efficacemente stemperato la tensione. Così si guarda un po' a fatica, ma gli appassionati non resteranno delusi. Potabile!

Ira72 27/12/17 20:40 - 1313 commenti

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Passabile. Più poliziesco che thriller, si riscatta con un po’ di omicidi meno bon ton nel finale. Ma di stile argentiano, francamente, poco e usando il binocolo. Gli attori non brillano ma non sono malaccio, la sceneggiatura è già stata vista propinata in tutte le salse, ma scorre. Poca tensione, ma nemmeno noioso. Diciamo che se ne sta nel limbo dei mediocri, ma con un guizzo in più di inevitabile fascino Anni Settanta.

Faggi 16/03/18 21:59 - 1549 commenti

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Thriller, giallo e poliziesco si intrecciano e si amalgamano con risultati non stupefacenti ma interessanti, anche originali, in un'emulsione cinematica senz'altro capace di genuino intrattenimento popolare. L'oggetto è godibile e ha fascino figurativo pur non spiccando per inesorabile impronta di stile; gli manca quell'artificio di superficie (anche fine a se stesso, ma con cognizione di causa) che avrebbe deciso lo scarto dalla norma artigianale, dotando di trovate visive l'intrigo e donandogli definita e definitiva poeticità da tre pallini.

Alex 64 24/02/21 18:12 - 75 commenti

I gusti di Alex 64

Buon intrigo tra il polizziottesco e il giallo, gli ingredienti ci sono tutti: ottimi gli attori, specialmente Enrico Maria Salerno (manco a dirlo) nei panni del commissario risoluto. La storia oggi sarebbe scontata e troppo banale, ma nel 1972 minorenni che si accompagnavano a liberi professionisti suscitavano un certo scandalo. La sceneggiatura  è scorrevole e  tutto fila per il verso giusto. Un po' di retorica nel personaggio di Sabato, Ettore Manni dal neorealismo al voyeurismo riesce a quadrare il cerchio di questa apprezzabile pellicola. Ottime le location.
MEMORABILE: Arnaldo Bagnasco che polemizza con il polizziotto fuori dall'ospedale.

Nick franc 1/05/22 17:10 - 515 commenti

I gusti di Nick franc

Discreto thriller di Caiano, mescola poliziesco investigativo e giallo argentiano però ha poca azione e la realizzazione ed è piuttosto scialbo. L'indagine si rivela un pretesto per mostrare nudi loliteschi ma la regia non è da buttare: Caiano appare veramente a suo agio nella parte thriller (veramente notevoli le sequenze di omicidio concentrate nella parte finale) e il cast è di qualità e fa in pieno il suo di dovere (su tutti Ferzetti e Salerno). Non il migliore esempio del genere ma senz'altro godibile.
MEMORABILE: Le sequenze di omicidio finali, pregevoli anche dal punto di vista tecnico.
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  • Discussione Markus • 8/03/13 13:45
    Scrivano - 4775 interventi
    Battute cult, ma non lo considero un film trash... anzi!
    Ultima modifica: 11/03/13 14:08 da Markus
  • Discussione E.m. • 24/03/15 18:56
    Galoppino - 78 interventi
    La versione andata in onda da Rai Movie credo fosse integralissima, conteneva tutte le scene efferate. Mi ha fatto molto strano perchè è stata trasmessa all'ora di pranzo. Purtroppo non ho altre versione da confrontare
  • Discussione Alex75 • 25/08/16 17:54
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sicuramente è vero che questo film mescola come pochi altri thriller e poliziesco. Per me non vale assolutamente La polizia chiede aiuto, che ritengo nettamente superiore (nonostante la mia adorazione per Salerno) e che mi è parso molto più teso, tirato, disperato e con personaggi straordinari. Di sicuro comunque l'ambito è lo stesso, mentre Morte sospetta lo vedo troppo sbilanciato sul versante del grottesco, quasi della parodia in alcuni punti, per considerarlo riuscito. A parte le meravigliose musiche l'ho sempre trovato quasi imbarazzante, in alcuni punti, una commistione malriuscita, sperimentale ma con poco gusto.

    Trovo anch'io il film di Caiano decisamente inferiore a "La polizia chiede aiuto" di Dallamano, che è di ben altro spessore, anche sul versante della denuncia. Secondo me si salva dalla mediocrità grazie agli attori. Il film di Martino non l'ho ancora visto.
  • Musiche Alex75 • 25/08/16 18:00
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Le musiche di Lallo Gori, secondo me meno vigorose dei prodotti coevi di autori come Cipriani e Micalizzi, per un maggior uso dei sintetizzatori a scapito dei fiati:

    https://www.youtube.com/watch?v=BdKE9j-6TIk
  • Discussione Zender • 25/08/16 18:42
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Son d'accordo. La polizia chiede aiuto è un gioiello, questo non è mai riuscito a convincermi granché.
  • Curiosità Il Dandi • 8/08/18 00:34
    Segretario - 1488 interventi
    Pur mancando l'elemento più caratterizzante del caso (la decapitazione del cadavere) la sceneggiatura di Felisatti e Pitorru sembra trarre ispirazione da molte circostanze dell'omicidio di Antonietta Longo (1955), nota appunto come La decapitata di Castel Gandolfo:

    SPOILER

    - Entrambe le vittime (la povera Antonietta e la Fiorella del film) vengono ritrovate morte nascoste sul bordo del lago dei castelli romani a pochi giorni dalla loro scomparsa.

    - Nel film l'autopsia rivela che Fiorella era incinta; la Longo aveva da poco subito un aborto: in entrambi i casi la gravidanza indesiderata è alla base del movente omicida.

    - Gli inquirenti ipotizzarono che l'assassino della Longo fosse un chirurgo; anche nel film il colpevole si rivela tale.

    - All'epoca del film il caso era da poco tornato alla ribalta, dopo un lungo dimenticatoio, con una nuova inchiesta aperta nel 1971 sulla base di lettere anonime.

    ***
    L'omicida di Antonietta Longo non è mai stato incriminato.
  • Discussione Geppo • 22/08/19 14:31
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Qualcosa mi dice che gli autori di questo film si siano ispirati al caso "Milena Sutter" (la ragazza di 13 anni rapita a Genova il 6 maggio del 1971, soffocata e poi occultata sul fondo del mare).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Milena_Sutter
  • Discussione Il Dandi • 23/08/19 00:05
    Segretario - 1488 interventi
    Geppo ebbe a dire:
    Qualcosa mi dice che gli autori di questo film si siano ispirati al caso "Milena Sutter" (la ragazza di 13 anni rapita a Genova il 6 maggio del 1971, soffocata e poi occultata sul fondo del mare).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Milena_Sutter


    Io avevo evidenziato similitudini con il caso di Antonietta Longo (presenti in Curiosità) ma mi sfuggono circostanze simili al caso Sutter.
  • Discussione Geppo • 23/08/19 10:52
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Geppo ebbe a dire:
    Qualcosa mi dice che gli autori di questo film si siano ispirati al caso "Milena Sutter" (la ragazza di 13 anni rapita a Genova il 6 maggio del 1971, soffocata e poi occultata sul fondo del mare).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Milena_Sutter


    Io avevo evidenziato similitudini con il caso di Antonietta Longo (presenti in Curiosità) ma mi sfuggono circostanze simili al caso Sutter.


    Non conoscevo il caso di Antonietta Longo. Interessante!
  • Discussione Markus • 23/08/19 18:39
    Scrivano - 4775 interventi
    Geppo ebbe a dire:
    Il Dandi ebbe a dire:
    Geppo ebbe a dire:
    Qualcosa mi dice che gli autori di questo film si siano ispirati al caso "Milena Sutter" (la ragazza di 13 anni rapita a Genova il 6 maggio del 1971, soffocata e poi occultata sul fondo del mare).

    https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Milena_Sutter


    Io avevo evidenziato similitudini con il caso di Antonietta Longo (presenti in Curiosità) ma mi sfuggono circostanze simili al caso Sutter.


    Non conoscevo il caso di Antonietta Longo. Interessante!


    Non mi sorprende, in quanto spesso polizieschi e gialli d'epoca si ispiravano a fatti di cronaca nera. Interessante.