Brick - Dose mortale - Film (2005)

Girato con una visione molto strana, il film risulta non troppo originale dal punto di vista della trama, che si dimostra un fin troppo palese noir ambientato nel mondo dei soliti teenager americani, con tanto di droga, giocatori di football, secchioni ecc ecc... Abbastanza noiosa la regia, film da guardare solo se si ha del tempo da perdere.

Studentello indaga in proprio sulla morte di una sua ex, infiltrandosi in un giro di spacciatori, anche a costo di prenderne tante e rischiare grosso. Il regista deve essere convinto che per girare un thriller interessante basti una sceneggiatura confusa, qualche inquadratura bislacca (predomina la cinepresa ad altezza polpaccio), risibili rinvii al cinema classico (Nora Zehetner veste e si atteggia da femme fatale anni '40, la colonna sonora ammicca allo stesso periodo). Il risultato è un pasticcio tedioso quanto presuntuoso. Meglio evitare.

Di fatto una parodia del noir all'americana, che trasla stereotipi e luoghi comuni del genere in chiave giovanile: il liceo è un oscuro microcosmo urbano in cui gli studenti rivestono i ruoli classici (l'investigatore hard-boiled, la femme fatale, il boss spacciatore con scagnozzi al seguito...) e gli adulti latitano. L'operazione è curiosa e a tratti paradossalmente divertente, ma la storia è confusa, lo humour troppo vago e, ovattati dalla noia generale, i colpi di scena cadono piatti. Per quanto tecnicamente pregevole, non desta interesse.

Abbastanza pesante. L'ambizione di Johnson di ricreare l'atmosfera dei classici noir (investigatore asociale, femme fatale, boss) nell'ambiente scolastico adolescenziale non intriga granché. Indubbiamente la regia ha un suo stile interessante, ma la sceneggiatura non è così magnetica e coinvolgente come dovrebbe e le interpretazioni del cast fin troppo piatte. Si percepisce la volontà di fare qualcosa di diverso dal solito ma semplicemente il film non decolla mai. Mediocre.