...E venne il tempo di uccidere - Film (1968)

In un paese dilaniato dalla faida fra Rock Mulligan e Manuel Trianas un giovane arriva ad aiutare lo sceriffo alcolizzato... Western scritto da Di Leo (e qua e là punteggiato da tocchi di tipica follia sua), con vaghe reminiscenze di Rio Bravo. Vaghi sembrano anche i quattrini a disposizione, e tuttavia scontato qualche tempo morto il film non è per niente male. Furio Meniconi non è mai stato così cattivo, ma anche il truce sardo-messicano Palmara è un bel fetentone. Ottime come sempre le musiche di De Masi.

Alla sua terza ed ultima regia lo sceneggiatore Dell’Aquila si cimenta con un western all’italiana che per rimediare alle ristrettezze del budget lavora (con successo) sugli aspetti psicologici dei personaggi nel classico rapporto tra il giovane e l’anziano, preludio all’immancabile agnizione finale. Soddisfacente l’apporto degli attori: l’alcolista e depresso Ghidra nella sua prova più convincente e sentita e i feroci banditi Palmara e Meniconi con il loro seguito di scagnozzi (Galimberti e Ruffini in prima linea); imbambolato ma ardimentoso Sobieski, di ritrattistica bellezza la Ruffo.

Mamma mia che brutto western! Non c'è nulla che si possa salvare: dalla pessima storia al cast, con Anthony Ghidra che ho sempre trovato un pessimo attore. Molto noioso e fatto con evidente scarsità di mezzi. Uno dei peggiori western che abbia mai visto.

Western particolare, che innesta l'una sull'altra tematiche diverse, come il riscatto e l'umorismo, la violenza e la protezione. Non tutte funzionano allo stesso modo. Sballato l'umorismo (è notoriamente il punto debole di Di Leo), ma sostanzialmente il film funziona, anche perché gli attori principali hanno le facce giuste. Su tutti Furio Meniconi. Belle le musiche. In fin dei conti aderisce alla definizione del giudizio **: mediocre ma con un suo perché.

Spaghetti western scritto da Fernando Di Leo e Vincenzo Dell'Aquila (da lui anche diretto). La mano di Di Leo si nota sotto molti aspetti, a cominciare dal plot molto simile al leoniano Per un pugno di dollari e per quanto riguarda l'aspetto psicologico dei personaggi ricorda molto Tempo di massacro di Fulci. Nonostante questa sorta di autocitazionismo, si tratta di un buon prodotto, adatto ai fan del genere. Discreto.