Bandido! - Film (1956)

Mercenario americano con i ribelli nella rivoluzione messicana del 1916 si imbatte in un mercante d'armi americano e in sua moglie... Guerra e sentimento si mescolano in un melodrammone avventuroso devoto al western e al divismo di Mitchum. Ne esce fuori un film dignitoso, ma negli schemi della retorica hollywoodiana anni '50 che diluisce la complessità storica in questione di machismo, duelli individuali di spessore romantico e amori in cui la donna è la debole che però ne sa sempre una più del diavolo.

Produzione hollywoodiana di scarso interesse, languida nell'incedere, in cui troviamo un improbabile e appesantito Robert Mitchum alle prese con i rivoluzionari messicani, un affarista senza scrupoli e la sua dolce mogliettina (Ursula Andress, bella ma di gesso) che sembra sempre sapere cosa fare. Dopo un discreto incipit alla frontiera, il film cade rovinosamente in incredibili snodi narrativi che presuppongono un po' troppe coincidenze mentre gli attori sembrano lì di passaggio. Anche Fleischer sembra non credere molto in questo film. Improponibile.

Regista versatile e dal solido "mestiere", Richard Fleischer dirige un film avventuroso rispettando i canoni narrativi del genere: azione e sentimento si alternano in una storia di mercenari ambientata nel Messico della rivoluzione di Pancho Villa. L'esotica ambientazione rappresenta una delle cose migliori del film, insieme al ritmo e alla performance del protagonista, un Robert Mitchum in forma. Alcuni passaggi (specie la parte sentimentale) suonano un po' datati, ma nel complesso si tratta di uno spettacolo godibile.

Wilson (Mitchum), con "credenziali" molto convincenti (bombe a mano), cerca di guadagnare un bel gruzzolo accordandosi con i ribelli in una delle tante rivoluzioni messicane. Wilson è l'ennesimo avventuriero che, all'occasione, dimostra di avere un cuore e fa prevalere l'amore (oltre a una sorta di ideale) che lo fa schierare dalla parte dei più deboli. Il carisma di Mitchum e di Roland sostiene una sceneggiatura che va un po' per le spicce. Il ritmo comunque è buono, l'azione non manca ed è coordinata discretamente.

Qual è la differenza fra Mitchum e Scott? Entrambi gringos americani che vogliono approfittare di una delle tante rivolte in Messico per far soldi, con la differenza che il primo, coerentemente con il ruolo abitualmente ricoperto dall'attore, è in realtà un finto cinico pronto a schierarsi dalla parte dei deboli anche a rischio della vita. Qui oltretutto c'è anche una bella donna da proteggere... Pellicola avventurosa di routine, ma diretta con mestiere e discreto ritmo. Nel cast, il più in parte è Roland che non deve sforzarsi per calarsi nei panni del messicano verace.

Fleischer inserisce questo bel western nel contesto della rivoluzione dei peones di Villa con il ruolo principale che sembra disegnato addosso a Mitchum, che naturalmente non sbaglia un colpo. Di buon livello anche lo script, che alterna serio e faceto con leggerezza e si lascia seguire agevolmente. Una produzione generosa concede anche location autentiche in cui i fatti ebbero luogo realmente, con alcune comparse che militarono per davvero fra le file dei rivoluzionari. Forse qualche momento pecca in plausibilità ma riesce a garantire comunque parecchi momenti di grande cinema.