Il mio corpo ti scalderà - Film (1943)

L'amicizia tra i due pistoleri Doc Holliday e Billy the Kid non viene scalfita dallo sceriffo Garrett e nemmeno dalla donna del più vecchio, Rio (una giunonica Jane Russel). Poche emozioni come western, del resto musiche e dialoghi fanno capire che sia più una commedia melodrammatica. Senza spessore però, tanto che l'unico intreccio interessante è quello tra i protagonisti maschili. Attori di legno, parecchi passaggi stucchevoli e le scene ardite (siamo nel 1943, parlo di sguardi e pose nel fienile) che decretarono l'iniziale censura sono poca cosa.

Misogino ed equinofilo, con sottotesti omosessuali nel classico topos western dell’amicizia virile, a sua volta messa a repentaglio dall’intervento femminile. Nonostante l’età, il ritmo è scorrevole, grazie alla costante ironia che anima dialoghi e schermaglie tra i tre protagonisti, ottimamente caratterizzati: Buetel, giovane, ribelle e diffidente Billy The Kid; Mitchell scontroso e pervicace Pat Garrett; Huston, astuto e paterno Doc Holliday. Il titolo italiano esplicita la decisiva azione della Russell, che nel film è solo lasciata intuire.

Atipico western da camera con una sceneggiatura dai diversi momenti ironici. Lo svolgimento beneficia di un ritmo dinamico e la trama ha qualche elemento di interesse, ma a canalizzare l'attenzione è la procace Jane Russell, che oltre ad innalzare il tasso erotico (e il mio voto di mezzo pallino) ha contribuito ad aumentare l'interesse del film per le vicissitudini della censura (che lo ha bloccato per due anni). Ma nonostante la sua prorompente presenza, prevalgono i riferimenti omosex della forte amicizia tra Billy The Kid e Doc Holliday. ***

Una sceneggiatura assurda punteggiata da un commento musicale adatto a un film comico (Tchaikovsky a parte). Si passa continuamente dal dramma alla commedia fino al western più stereotipato. Perfino gli indiani, che fanno bellissimi segnali di fumo, si fanno battere sul loro terreno con i loro stessi trucchi. Per non parlare poi della parte storica completamente stravolta. Ma sarebbe tutto ammissibile se il film risultasse comunque piacevole e coinvolgente, cosa che non è. Unico raggio di sole in questa tristezza, Jane Russell, splendida.

A causa di un cavallo conteso due pistoleri poco affidabili fanno amicizia, pur serpeggiando fra di loro una mascolina rivalità e la sfiducia reciproca. E così si avvia una storia in cui l'ambiguità dei rapporti è all'ordine del giorno, ancor di più quando appare sulla scena una procace femmina tentatrice che ha il volto (e il corpo) di Jane Russell. Un western atipico, in cui si sviluppa il tema delle relazioni umane alleggerito da toni farseschi tutti da ridere. Nel bene e nel male, un vero classico.