Maestri di ballo - Film (1943)

Forse il migliore dei film di Stanlio e Ollio con la Fox, in virtù di una prima mezzora scoppiettante, anche stavolta con molti (=troppi) personaggi che interagiscono con il duo, ma, almeno in questo film, senza che essi rubino loro la scena in modo pesante (c’è anche un giovane Robert Mitchum). La seconda metà cala molto, finendo col riciclare gag viste e riviste (la pendola abbandonata in mezzo alla strada...).

Non male. Nonostante la forma fisica di Hardy cominci a ingrossarsi, i due riescono a essere molto scoppietanti. Personaggi secondari per fortuna poco usati (anche il finale della loro storia parallela è molto abbozzato), gag più che divertenti. Nel finale si riciclano gag da Ticker Than Water e La Visita (la bella scena finale nel bus, molto divertente). Il doppiaggio è meno tremendo del temuto: è pessimo, ma meno insopportabile rispetto ai film ridoppiati negli ultimi anni...

La storia dei maestri di ballo squattrinati è ben costruita, le gag sono ben realizzate, gli attori (tra cui un giovanissimo Mitchum) ben orchestrati. Eppure il film, nonostate le potenzialità, non riesce mai a diventare travolgente, rimanendo in un generico "ben fatto". Forse perché la qualità "pasticciona" della coppia è più forte di altre ben più esilaranti caratteristiche come la cattiveria, e sono assenti tecniche come l'impareggiabile sguardo in camera o il double-take. Tra le scene migliori: l'asta e la dimostrazione dell'aspirapolvere.

Nonostante la verve indubbiamente buona dei due, questo è uno dei film meno riusciti della coppia. Il problema sta nella storia poco incisiva e con troppi personaggi che danno vita a inutili parentesi. Resta vedibile grazie alle gag prelevate del periodo d'oro di Laurel e Hardy: l'asta e la pendola distrutta dal camion; i mattoni che cadono in testa a Ollio; il pirotecnico finale.