Il figlio di Giuda - Film (1960)

Il figlio di Giuda
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Titolo originale: Elmer Gantry
Anno: 1960
Genere: drammatico (colore)
Note: Tratto dal romanzo omonimo ("Elmer Gantry") dello scrittore americano Sinclair Lewis, pubblicato nel 1927.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/10/08 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 1/10/08 09:07 - 9635 commenti

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Piazzista cialtrone si ricicla come predicatore evangelico. Splendido e coraggioso film che affonda il bisturi nella piaga americana dei predicatori-imbonitori e della mania spiritualista che va a braccetto con l'avidità economica. Un grande Burt Lancaster aggiunge emozione a questa bella storia, creando un personaggio che giganteggia nella sua inquietante ambiguità. Buona la regia, condotta tra film di sottile denuncia e romanzone compatto in stile Hollywood anni 50. Da vedere.

Matalo! 4/01/10 17:29 - 1378 commenti

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Grande racconto su una figura tipica dell'America: l'imbonitore, in questo caso religioso. Essere che fa leva sulla debolezza delle masse di essere infiammate, indottrinate, turlupinate. Il solido Brooks ha la strada spianata da Lancaster che, per fisicità e immedesimazione, è uno degli attori più votati a questo ruolo. Tra feuilleton e denuncia non manichea, forse cinema del passato ma dai contenuti attuali.

Saintgifts 2/01/10 23:20 - 4098 commenti

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Dal romanzo del 1927 di Sinclair Lewis, Richard Brooks ha tratto questo robusto dramma interpretato da un Burt Lancaster da premio Oscar e dai bravissimi Jean Simmons, Arthur Kennedy e Shirley Johns (Oscar anche per lei). L'America mostrata è quella dei predicatori e della popolazione che li segue nelle piccole ma anche grandi città. Viene mostrato efficacemente anche cosa c'è dietro la facciata spirituale del revivalismo, dollari e potere. Il pregio del film è mostrare anche il lato umano dei personaggi che alla fine ha il sopravvento su tutto.
MEMORABILE: La reazione di Elmer Gantry (Burt Lancaster) all'articolo contro sorella Sharon Falconer (Jean Simmons) scritto dal giornalista ateo (Arthur Kennedy)

R.f.e. 5/09/10 16:08 - 816 commenti

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Un film che ha molto contrariato Chuck Norris! No, no, sto scherzando. Non ne ho idea. È che, considerando il fanatismo pseudo-religioso del protagonista di Walker Texas Ranger... Scherzi a parte, questo di Brooks è davvero un eccellente adattamento del romanzo "Elmer Gantry" (1927), satira dell'ipocrisia religiosa e del bigottismo nel Midwest, scritto da Sinclair Lewis, primo autore ad essere insignito del Nobel per la letteratura (ma NON per questo romanzo). Da vedere insieme al coevo e altrettanto bello E l'uomo creò Satana di Kramer.

Daniela 18/11/13 10:43 - 12621 commenti

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Modesto piazzista di aspirapolveri riscuote maggior successo come imbonitore religioso al seguito di un circo di revivalisti che batte la provincia americana in cerca di anime da convertire... Tratto da un romanzo di Lewis, aspirato a sua volta a varie figure di predicatori del tempo, un film trascinante come il suo protagonista: donnaiolo, incline all'alcool, contaballe, gran facciatosta, con un'inesauribile parlantina in grado di incantare le masse. Quell'anno Lancastar scippò l'Oscar a Lemmon, ma chi avrebbe potuto resistere al suo fascino ribaldo?
MEMORABILE: La spettacolo con la scimmia

Cotola 19/04/14 14:12 - 9009 commenti

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Gran film in cui Brooks affonda il coltello in una piaga tutta americana: quella delle sette e dei predicatori-imbonitori e, ovviamente, cialtroni. Il regista affronta il tema con grande capacità, lucidità ed intelligenza e riesce a non andare sopra le righe. Il tutto mescolando perfettamente riflessione ed intrattenimento: nonostante la lunga (140 minuti circa) durata, infatti, il film scivola via che è una bellezza grazie ad un ritmo che si mantiene sempre alto. Eccellente la prova di Lancaster che gli valse l'oscar; pochi ma strepitosi i minuti regalatici dalla Jones (oscar anche lei).

Rigoletto 29/10/14 15:48 - 1785 commenti

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Con tutti i movimenti religiosi che ci sono in America, alcuni assai discutibili altri genuini, un regista serio come Brooks non poteva non sfruttare un'occasione tanto grossa. Il risultato è un film ben riuscito e ben interpretato da tutto il cast, che pecca solo nell'eccessiva durata. Lancaster trionfale imbonitore nel quale al Dio trino si sostituisce il dio quattrino. Una parola anche per Arthur Kennedy, qui davvero splendido nel ruolo di un giornalista pieno di dubbi.

Wilkerson 14/01/19 13:53 - 22 commenti

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C'è chi, forse esagerando, l'ha definito il miglior film USA degli anni '60 (Morandini). È senz'altro uno dei film più riusciti di Brooks, che adattando il romanzo di Sinclair Lewis offre una spietata panoramica sull'America ipocrita, bigotta, avida e farisea. Burt Lancaster riempie lo schermo a ogni battuta, la sua ambigua interpretazione vale la visione; ma sono la profondità di sguardo, l'invisibile regia di Brooks, la pura forza delle parole e delle immagini a farne un vero capolavoro. Da confrontare con Un volto nella folla di Kazan.

Rocchiola 10/09/19 08:01 - 953 commenti

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Nell'America rurale degli anni 20 un simpatico cialtrone in cerca di gonzi da spennare si unisce a una setta evangelica. Il suo impatto sulla congregazione avrà esiti drammatici. Melodramma verboso ma trascinante sull’ossessione religiosa e il suo potere di manipolazione delle masse nella società americana. Un tema ancor oggi attuale anche nel nostro paese invaso da predicatori porta-porta e imbonitori televisivi di ogni genere. Gran prova di Lancaster che da consumato gigione spadroneggia nei panni di un personaggio esuberante e controverso.
MEMORABILE: "Incontro galantuomini ogni sera dalle otto in poi"; Gantry preso a uova in faccia dalla folla tradita; L'incendio finale.

Richard Brooks HA DIRETTO ANCHE...

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  • Curiosità Ciavazzaro • 27/11/09 11:54
    Scrivano - 5591 interventi
    Il regista non voleva Shirley Johns per il ruolo di Lulu Bains ma Lancaster insistette costringendo il regista ad accettarla. Ovviamente il rapporto tra il regista e l'attrice sul set non fu tra i migliori, dando problemi alla Johns mentre lei doveva girare una scena difficile (scena non specificata nella fonte).

    Fonte: Imdb
  • Curiosità Daniela • 18/11/13 10:57
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Pioggia di riconoscimenti per il film ed il cast, fra cui tre premi Oscar (su cinque nominations):
    - Burt Lancaster miglior attore protagonista
    - Shirley Jones miglior attrice non protagonista
    - Richard Brooks come miglior sceneggiatura non originale

    Questo è l'unico Oscar vinto da Lancaster, che era stato già nominato per 1954 per Da qui all'eternità e lo sarà in seguito per L'uomo di Alcatraz e Atlantic City, USA, tutte le volte come miglior attore protagonista.
  • Curiosità Daniela • 15/12/16 10:28
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Elmer Gantry (titolo originale) è tratto dal romanzo omonimo dello scrittore americano Sinclair Lewis, pubblicato nel 1927. Il romanzo suscitò scandalo per il soggetto affrontato, tanto da essere bandito da alcune città americane e divenire bersaglio di furenti attacchi dai pulpiti.
    Tre anni più tardi, Sinclair ricevette il Nobel per la letteratura.
  • Homevideo Rocchiola • 10/09/19 08:06
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Il DVD della Columbia è pessimo in quanto presentato in formato non anamorfico con l'immagine rimpicciolita al centro dello schermo. Per vederla a tutto schermo è necessario zoomare, operazione che mette a nudo la qualità non proprio eccelsa delle immagini che oltre a perdere in definizione presentano i soliti difetti delle pellicole non restaurate (puntini, macchiette e righe). L'americana Kino ha pubblicato una buona edizione in bluray che ovviamente non presenta audio italiano, ma che a livello video pare ottima.
    Ultima modifica: 9/12/20 10:39 da Rocchiola
  • Homevideo Rocchiola • 9/12/20 10:49
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Riedito dalla Sinister in versione restaurata in HD. La buona notizia è che il formato è finalmente quello panoramico nel corretto rapporto 1.66, le immagini sono di discreta fattura. Sussiste qualche dubbio sul restauro in quanto il film presenta ancora qualche piccola spuntinatura e non risulta del tutto pulito come ci si aspetta normalmente dalle opere restaurate. Ma nel complesso le immagini sono mediamente nitide e dettagliate. La definizione potrebbe essere un pochino più incisiva nei campi medi, mentre appare buona sui primi piani. Audio italiano potente e chiaro.
    Ultima modifica: 9/12/20 14:42 da Zender