Zorro il cavaliere della vendetta - Film (1971)

Almeria, belle musiche di De Masi (di riporto), le firme di Merino e María del Carmen Martínez Román, la "caccia al tesoro" (uno smeraldo comanche): la collocazione di questa zorrata nel filone eurowestern non pare affatto arbitraria, (del resto c'è puzza d'abusivismo: "Zorro" qui si chiama David Sandoval... ). Tutto bene quindi? Anche no: ritmo fiacco, protagonista lesso (un sub-Mark Damon dei poverissimi), caratteristi orrendi - e i peggiori indiani fino ad Arrapaho. Poca roba.

Abbiamo una Monterey in cui la gente si chiama sorprendentemente Gladys, David e Dubois e che è situata vicino agli insediamenti dei Comanche (quasi tutti, peraltro, con faccia così spagnola che più spagnola non si può). Queste le premesse, ma il resto non è da meno, perché la recitazione, la trama e i dialoghi riescono talora ad essere pure peggio. I tentativi umoristici fanno venire il latte alle ginocchia. Film incredibile e terribile, guardabile (ma a stento) solo per la presenza della Longo, meno bella del solito, come se non bastasse...

È davvero un film di bassa qualità. Non c'è nulla che funzioni né nella trama, né nella sceneggiatura, né nella fotografia e men che meno negli attori. Sembra fatto in un paio di giorni, non di più. Malisa Longo almeno è graziosa. Viene da rimpiangere il mitico Zorro televisivo con il sergente Garcia... Da evitare con cura.