The chair - Film (2007)

Danielle (Alanna Chisholm), giovane studentessa di psicologia, si stabilisce in una vecchia dimora di stile vittoriano. Lo spettro del sadico seviziatore di bambini, in vita conosciuto come Edgar Crowe (Adam Seybold), non trova nulla di meglio da fare che possederla (demoniacamente, s'intende). La sorella di Danielle, Anna (Lauren Roy) si scopre esser l'eroina della situazione. Dal regista dell'acclamato Licantropia Apocalypse un modesto horror canadese (fruitore, incredibile dictu, di ben 4 riconoscimenti) che nulla aggiunge al teen-horror, se non il (mal)capovolgimento del ruolo femminile...

Un polpettone da mensa aziendale: dentro c’è di tutto, dal torture-porn alle case maledette, dal serial killer al mesmerismo, senza escludere fantasmi classici e omicidi grandguignoleschi. Il sapore è quindi un ibrido poco coinvolgente, con le papille gustative stimolate a sprazzi e senza una vera soddisfazione. Considerando anche che un paio di scelte di sceneggiatura lasciano basiti e che la pellicola è girata con un digitale osceno, meglio passare ad altro.

Sullivan, dopo un onesto horror psicologico femmineo quale Licantropia apocalypse, torna con un prodottino non propriamente sciatto ma ben poco significativo, che si presenta come una rilettura de "La verità sul caso di Mr. Valdemar" di Poe a base di giovani femmine con turbe psichiche e di serial killer morti col vizio di possedere poveri malcapitati (Sotto shock docet, ma almeno la "sedia" del titolo non è elettrica). L'atmosfera regge a sufficienza, ma lo script mal assemblato e la banalità del terzo atto affossano il giudizio. Curiose similitudini col coevo Paranormal activity.