La mente dell’ingegnere russo Loss è costretta a fare i conti, fra la reale realtà post rivoluzionaria, con gli accessi di gelosia coniugale e il sogno di un nuovo mondo, dove regna la bella, ma poco comunista, Aelita, regina di Marte. Un film veramente notevole considerando l’epoca in cui è stato girato. Il regista è abilissimo nell’inserire colpi di scena ed un finale notevole, ottime le caratterizzazioni dei vari personaggi. Un regista come Protazanov, dietro una macchina da presa, oggi, avrebbe realizzato sicuramente dei gioielli cinematografici.
MEMORABILE: La rivolta deghli schiavi marziani contro Aelita e la costituzione della Repubblica Socialista Proletaria Marziana...!
La rivoluzione bolscevica su Marte (come se non fosse già abbastanza inospitale) provocata da due compagnoski abbstanza scalcagnati? Da schiantare dal ridere! Fanta-propagandistico con qualche spunto pre-Metropolis e pre-Berlusconi (l'alto dignitario che dice alla regina "tu regni ma noi governiamo"), delle riuscite scene di massa e dei costumini marziani parecchio fumettistici. La regina Aelita però è una racchia spaventosa. Curioso.
Tra fantascienza e propaganda, tra visionarietà e neorealismo: affascina e stordisce il primo kolossal s/f, che racconta il viaggio su Marte di una spedizione sovietica. Stupefacente l'immaginario costruttivista della Ekster che disegna scene e costumi alieni di grande bellezza e di travolgente fortuna negli anni a venire. Ma notevole è anche la descrizione quasi bulgakoviana della vita moscovita, nei condomini affollati da nostalgici e fanatici. L'intreccio speculare delle storie d'amore e gelosia e delle scene di massa impreziosisce l'opera.
Notevole film di fantascienza di marca sovietica. Il regista, Yakov Protazanov, è stato bravo a realizzare non solo un film di propaganda ma anche una storia abbastanza originale. La rivoluzione dei marziani è al tempo stesso ilare e intelligente. Da vedere.
Micidiale boiata d'altri tempi, fantascienza orgogliosamente bolscevica piena di rimandi che farebbero la gioia dei sostenitori, non del tutto da buttare per il fascino naif dei poverissimi scenari e per un scoprire il cast femminile più distante dal comune concetto di avvenenza mai visto in tutta la storia del cinema. Montato nemmeno malaccio, ma appesantito da inutili storielle di amorazzi, corna e delitti passionali, piuttosto insopportabili per chi vuole giungere al sodo con tute spaziali e cartapesta. Per spettatori buoni e pazienti.
Il primo film di fantascienza sovietico è in realtà un meltin pot di vari generi: si passa dalla commedia sentimentale al giallo poliziesco per concludersi solo nel finale nella science fiction pura. Nella prima parte si nota la volontà del regista di descrivere la realtà della Russia appena uscita dal tremendo periodo del comunismo di guerra mentre nella seconda, con la ribellione portata addirittura su Marte, l'idea trotskista di rivoluzione globale e permanente viene portata al parossismo.
Montaggio abbastanza classico per il primo film di fantascienza sovietico, tratto da un racconto di Aleksej Tolstoj (discendente alla lontana dal più noto conte Lev) in cui due filoni (terrestre e marziano) procedono quasi parallelamente per incontrarsi sul finale. Niente vuoto siderale, per lo più interni e un pretesto narrativo per raccontare della Russia nascente e dei suoi ideali. Non privo di ironia e notevole in versione musicata dal vivo.
Film russo di fantascienza di 96 anni fa ove troviamo rapporto tra sogno e realta, gelosia e amore, omicidio, corruzione e controllo. Aspramente criticato all’epoca in patria per la sua "mancanza di ideologia", il film è diviso in due parti: la prima si sofferma su Nataša (magnetica interpretazione dell’attrice Valentina Kuindži) e sul sogno per poi arrivare all'immancabile epilogo. Recitazione da film muto a tratti estremamente moderno (scenografie, costumi e inquadrature). Ricorda Metropolis nella seconda parte, ma non è altrettanto visionario.
Poco equilibrato nel suo passare a un genere all'altro. Si nota anche una certa modernità nelle scene ambientate su Marte (dove Aelita ha modo di imporsi nel suo ruolo ambivalente), grazie a quel dinamismo che farà la fortuna del cinema muto sovietico. La rivoluzione proletaria su Marte può far sorridere, ma si inserisce nel passaggio dal cosmismo alla futura conquista dello spazio. Pionieristico.
MEMORABILE: La rivoluzione marziana.
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HomevideoZender • 1/09/08 12:06 Capo scrivano - 47727 interventi
Uscito il 28 agosto 2008 per la serie "I Maestri del Cinema Sovietico" AELITA (The Queen of Mars, 1924) (Distribuzione PuntoZero), un film sovietico muto di fantascienza, la cui trama pare spettacolare: in un incubo nevrotico, un ingengnere sovietico guida i proletari di Marte verso una rivoluzione contro i loro sfruttatori e ovviamente non manca la storia d'amore con la Regina del pianeta. Film realizzato con un notevole dispendio di mezzi.
Imperdibile!