Ingegnere italiano si ritrova in Germania, emigrato per lavoro. Deriso ed umiliato dai tedeschi, l'uomo, in realtà, prevale in fascino conquistando e ammaliando le graziose ragazze locali. Dramma piuttosto interessante (la dinamica psicologica alla base del pregiudizio è di tipo ancestrale e senza fine, purtroppo) girato in maniera piuttosto audace (data l'epoca) da un regista che resta noto, principalmente, per i più celebrati Incontro d'Amore e Nero Veneziano. Interessante, inoltre, il fatto che si tratti di una coproduzione italo-tedesca.
Curiosa coproduzione girata in esterni a Monaco di Baviera; il tema del razzismo dei tedeschi verso gli immigrati italiani avrebbe meritato un approfondimento maggiore, e gli attori sono quasi tutti mediocri. Resta un buon uso di spazi ed esterni (bellissima la scena alla tomba del milite ignoto sotto la neve) che mostra come Liberatore sapesse certamente usare la MdP; ma con un soggetto del genere non si potevano fare miracoli. Onnipresenti le musiche di Armando Trovajoli.
Liberatore l'ha veramente azzeccata... dimostrare che siamo i migliori sotto innumerevoli punti di vista va più che bene, soprattutto se a casa d'altri e quando da questi ultimi siamo trattati con disprezzo e senso di superiorità. Non va più bene nel momento in cui vengono ignorate le più elementari norme di contraccezione e nel momento che per passare al contrattacco usiamo un'arroganza incommensurabile e metodi sleali. In questo caso un emblema come Sabato, che fino a quel momento mi era piaciuto, si merita davvero una punizione esemplare. Ottimo.
Indubbiamente questo dramma sexy post sessantottino (in coproduzione con la Germania) si può considerare una delle pellicole più riuscite di Ugo Liberatore (regista assolutamente da riscoprire). Ben diretto e fotografato, musicato magistralmente da Trovajoli e arricchito dalle buone recitazioni (brava la Kunstmann, passabile Sabato). Lo scontro sociale è molto forte e l'inaspettato finale (anti repressivo) non stona affatto con il resto del film. Davvero niente male!
Il bell'italiano in Germania è, ovviamente, Sabàto. Ha solo un espressione sorridente/strafottente, ma tale mediocrità, visto il ruolo, funziona. Meglio le due tedesche, specialmente la Kunstmann, che diventa irresistibile più il film avanza. Giusto il genere "erotico", più che "drammatico", visto che nell'Eros ci stanno il catulliano "Odi et amo" e la dominazione psicologica. Liberatore gira bene, con cura (e dettaglio per i particolari: si pensi al rametto spezzato dalla protagonista) e con la mdp sa carezzare anche i cantieri. Qualche forzatura (vicenda Liselotte), ma funziona.
Liberatore tenta la demitizzazione della classica figura del latin lover attraverso una storia a suo modo interessante. Purtroppo però le vicende vengono narrate in maniera discontinua e la sceneggiatura procede a strappi senza fornire una necessaria caratterizzazione dei personaggi, che risultano alla fine piuttosto poco credibili. Sfiorato anche il tema del difficile adattamento degli immigrati italiani in Germania, reso per stereotipi, che avrebbe pure meritato un maggiore approfondimento. Una buona regia lo salva dalla catastrofe ma non al punto di consigliarne la visione.
MEMORABILE: Le belle canzoni tedesche d'epoca che con il testo sottolineano i vari passaggi del film.
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Complimenti a Renato per la bella location inserita...
Son soddisfazioni avere schedato questo film, dato il risultato...
DiscussioneZender • 21/01/09 09:16 Capo scrivano - 47778 interventi
Undying ebbe a dire: Complimenti a Renato per la bella location inserita...
Son soddisfazioni avere schedato questo film, dato il risultato... Eh eh, schedare film è sempre una soddisfazione. Ricordiamoci: un benemerito è per sempre.
Effettivamente con un titolo così... E soprattutto con un sottotitolo così... Sex machine, come canterebbe la buonanima
DiscussioneFauno • 23/07/10 12:48 Contratto a progetto - 2743 interventi
Per Ciavazzaro,che come me è un gran curiosone...in questo film Kristiane Krueger fa una parte davvero importante.Questa attrice altro non è che quella Christine che in A DOPPIA FACCIA di Freda collabora alla messinscena per annientare come uomo il povero Kinski.E'la ragazza che gira il filmato assieme alla misteriosa contessa.
Per il focoso Dandi...la musica di Trovaioli è eccellente.Alla prossima reunion la voglio sentire assieme a quella di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.Ciao.FAUNO.