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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Seconda incursione dello specialista Luigi Filippo D'Amico nei territori popolari del calcio (dopo il deludente IL PRESIDENTE DEL BORGOROSSO FOOTBALL CLUB), questa volta inquadrando la figura dell'arbitro e ispirandosi alle gesta del celebre Concetto Lo Bello. La sceneggiatura, scritta tra gli altri da Raimondo Vianello e Sandro Continenza, non è così interessante, ma la superba caratterizzazione offerta da un Lando Buzzanca in forma smagliante permette al film di guadagnare parecchi punti. L'arbitro Carmelo Lo Cascio è una figura integerrima, irreprensibile, che sacrifica al lavoro...Leggi tutto ogni cosa esterna a quel mondo. In nome di un'ambizione sfrenata trascura la moglie, mette in secondo piano i progetti di un fantomatico motel ad Acireale (la città siciliana in cui vive), insulta l'amante (una provocante a sexy Joan Collins) e, pur di superare problemi di salute che gli impedirebbero di guadagnarsi importanti arbitraggi, non esita a imbottirsi di pasticche "dopanti". La sua vita privata diventa un inferno, ma sui campi di calcio è sempre più apprezzato. Buzzanca, con i suoi eccessi da tipico siciliano focoso, riesce a dare al suo personaggio un'impronta che sta a metà tra il ritratto "vero" e l'esagerazione caricaturale, con una professionalità degna d'un grande attore. Poi, certo, si può discutere sulle scarse potenzialità di un soggetto piuttosto ripetitivo, sulle altre figure abbozzate con superficialità arrivando a concludere che il film di D'Amico non è certo un granché. Eppure a tratti si incontrano idee azzeccate, come il figlio “comunista” di Lo Cascio che non esce mai dalla sua camera e si limita a spernacchiare il piglio fascista del padre insultandolo ad ogni piè sospinto. Musiche dei fratelli De Angelis con una sigla ("I'm Football Crazy") cantata da Giorgio Chinaglia! Comparsata per Alvaro Vitali, il postino.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 9/02/07 18:16 - 5532 commenti

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Buzzanca unisce ai suoi tic quelli di Concetto Lo Bello (favoloso l'uso del pettine). Esilaranti la sua preparazione col registratore, il museo personale, il suo comportamento all'arrivo del telegramma firmato "Elena", la visita dal medico Umberto d'Orsi, il contatto fra il fido Leone e la stampa. Ma il brano indimenticabile, per chi è nato negli Anni Cinquanta, è la telecronaca che, nel finale, fa il vero Niccolò Carosio (vedi sotto).
MEMORABILE: Carosio: "Lo Cascio fugge qua e là, come una gazzella impazzita..."

Undying 3/09/07 01:13 - 3807 commenti

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Il regista di un piccolo capolavoro (I Complessi) ed il prolifico sceneggiatore Sandro Continenza non riescono a valorizzare il talento di Buzzanca, qui messo nei panni di un arbitro integerrimo e, ad onor del vero, parecchio noioso. Con Umberto D'Orsi e Daniele Vargas a fare da spalla era lecito attendersi un risultato diverso. Joan Collins sarà brava, ma manca di fascino.

G.Godardi 26/09/07 19:12 - 950 commenti

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Se non fosse per la buona prova di Buzzanca e per alcune notazioni di costume dell'epoca (il liquid party, il figlio sinistroide), sarebbe un film da evitare, tale è la piattezza della regia di D'Amico e la disarmante povertà di una sceneggiatura fiacca e ripetitiva. Il film dura davvero troppo; una durata minore avrebbe giovato ad una migliore resa finale. Ad ogni modo è un titolo che è entrato nell'immaginario collettivo, nonché uno dei più stracult di Lando. Da vedere almeno una volta.

Capannelle 1/03/08 22:31 - 4411 commenti

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Un bravo Lando Buzzanca nella parte dell'arbitro irreprensibile e devoto alla causa. Tanto devoto e insieme ingenuo, che deve passare tempo prima che si accorga che il mondo circostante adotta altri metri di giudizio. Il personaggio tiene bene mezzora, la meticolosità e il candore del protagonista sono divertenti, ma poi diventa troppo ripetitivo e la storia un tantino banale. Contorno sui generis: c'è anche una giovane Joan Collins (ma non lascia il segno) e la telecronaca del vero Nicolò Carosio.

Ciavazzaro 22/04/08 14:27 - 4770 commenti

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Buzzanca è protagonista di un non memorabile film sulle avventure di un arbitro (da lui interpretato). Stupisce vedere nel cast la diva Joan Collins, che però appare poco convinta (doppiata da Mirella Pace) e un cast di caratteristi che poco possono fare per risollevare il film dalla noia. Francamente evitabile.

Deepred89 4/09/08 14:25 - 3706 commenti

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Commedia poco convincente, appesantita da una durata un po' eccessiva e da troppe situazioni tirate per le lunghe. Non manca qualche momento divertente ma la noia è sempre dietro l'angolo e anche la regia risulta abbastanza sottotono. Ottima comunque l'interpretazione di Buzzanca e il resto del cast funziona. Colonna sonora dei fratelli De Angelis orecchiabile ma non memorabile.

Lovejoy 7/09/08 14:29 - 1823 commenti

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Non propriamente indimenticabile. Prima e dopo di questo film, sull'argomento calcio, è stato fatto di gran lunga meglio (Il presidente del Borgorosso Football Club prima e sopratutto L'allenatore nel pallone dopo). Comunque un buon ritmo, diverse gag discrete e un Buzzanca in buona forma lo rendono perlomeno guardabile. Da segnalare almeno le telecronache di Carosio e Pizzul.

Giùan 17/11/11 11:57 - 4559 commenti

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Dopo il ruspante ma zoppicante Presidente, D'Amico (aiutato dallo script irridente, tra gli altri, di Raimondo) abbandona velleità sociologiche e con esse ogni freno inibitore o timore reverenziale nei riguardi del "compless(at)o" mondo pallonaro, scatenando sul rettangolo di gioco un personaggio a cui Buzzanca conferisce fantasmagorica statura grottesca. Il suo arbitro, pettinato e imbrillantinato, entra di diritto nella galleria dei Mostri della commedia italiana. Peccato le riprese sciatte di calcio giocato e l'eccessiva durata. Bella stagionata Joan.
MEMORABILE: Le scene erotiche con la Collins; Gli insulti in italiano ai giocatori africani per capir chi gli ha detto cornuto; Il cagotto; La partita infinita.

Il Gobbo 12/03/09 22:09 - 3015 commenti

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D'Amico sapeva trarre da Buzzanca grandi interpretazioni. Questo non vale Il domestico, ma Lando è scatenato nella sua parodia di Lo Bello, e pur fra parecchie lungaggini regala momenti di gran divertimento e, en passant, una perorazione contro la moviola (la rovina del calcio) tuttora attualissima, anzi oggi di più. I nostalgici hanno di che commuoversi vedendo Barendson e persino Pigna, assai rimpianti rispetto ai facinorosi odierni. Agghiacciante la canzoncina dei De Angelis bisbigliata da Chinaglia.

Puppigallo 26/09/10 16:06 - 5273 commenti

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Un buon Buzzanca (arbitro integerrimo, o quasi...) non è sufficiente a salvare un film che parte bene, esaltando i molteplici difetti di uno sport dove la corruzione, ma soprattutto la diffidenza sono, o sarebbero, all'ordine del giorno, per poi perdere colpi a causa dei lunghi sipari con la Collins, della moglie trascurata e di un'interminabile scena alla festa dell'industriale. In mezzo si muove, come un elefante sulle uova, il protagonista, che finirà col perdere la brocca. Peccato, perchè qua e là si sorride e alcune battute non sono poi così male. Mediocre, ma vedibile.
MEMORABILE: il protagonista detto "Ducetto" a causa de padre fascista; Al figlio: "Esci dalla stanza!". E la moglie: "Non c'è". "C'è, riconosco i suoi silenzi".

Luigi Filippo D'Amico HA DIRETTO ANCHE...

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Parsifal68 1/02/16 14:18 - 607 commenti

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"Vagamente" ispirato alla figura del celebre Concetto Lo Bello, severo arbitro italiano anni 60-70, questo film affronta la figura di un direttore di gara dapprima incorruttibile e ineccepibile, poi costretto, anche da una vita sessuale intensa divisa tra moglie e amante, ad assunzioni sempre più frequenti di medicinali per migliorare le prestazioni professionali fino a impazzire. Un po' pecoreccio, un po' esagerato, ma tutto sommato un discreto lavoro che gode della recitazione di un ottimo Buzzanca. Brava e bella la Collins.

Piero68 3/09/19 08:54 - 2957 commenti

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Secondo excursus di D'Amico nel mondo del calcio. Questa volta con una commedia di costume che attraverso la figura di un arbitro ambizioso e intransigente cerca di tratteggiare i soliti vizi italici. Peccato che non sempre ci riesca e che, a tratti, la pellicola sembri scadere in una delle tante commedie pecorecce in voga in quegli anni. Probabilmente la responsabilità maggiore sta nell'aver scelto Buzzanca come interprete: proprio non riesce a rinunciare a quegli atteggiamenti maschilisti che ne hanno delineato la carriera.
MEMORABILE: Il doping dell'arbitro.

Paulaster 2/09/19 09:51 - 4417 commenti

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Arbitro in carriera aspira a dirigere i mondiali di calcio. Discreta la mimica di Buzzanca nel suo essere fischietto sul campo dal classico atteggiamento siculo in difesa dell’onore. Lieve condanna sociale che una mano lava l’altra, ma interessante nel raccontare alcuni "usi e costumi" anni 70 tra feste hippie per borghesi annoiati, figli che comunicano coi silenzi e sesso spregiudicato (buona scelta la Collins). Finale con brusca accelerata sul doping (di per sé una novità, per i tempi).
MEMORABILE: Rivera che non riesce a far pipì; Il trenino alla festa; Le parolacce in romanesco degli africani; Il travestimento per uscire dallo stadio.

Gugly 7/06/20 13:16 - 1187 commenti

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Film che avrebbe giovato di qualche sforbiciata: Buzzanca non si discute e la discesa agli inferi di Lo Cascio è meravigliosa ma c'è troppa carne al fuoco tra relazioni extraconiugali (la Collins non incide, moglie e amica troppo macchiette) e satira delle mode (o manie) degli hippies, contestatari ecc. (la giornalista Sperati dovrebbe essere un misto tra Fallaci e Natalia Aspesi). Riprese poveristiche degli incontri ma c'è l'arbitro Lo Cascio che sgambetta e vigila: a lui nulla sfugge!
MEMORABILE: La partita finale che il povero arbitro non vuole finire.

Pessoa 11/10/21 19:19 - 2476 commenti

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Il tempo ha tolto incisività a questa commedia calcistica di D'Amico poiché il paragone con Lobello sr., vero ispiratore del personaggio principale, è oggi meno immediato. Buzzanca comunque brilla come protagonista assoluto e interpreta in modo convincente le varie gag, non sempre incisive. Lo script ha però il merito di portare avanti una storia lineare e plausibile che, seppur con lungaggini e passaggi a vuoto, si segue agevolmente fino alla fine. Buono l'apporto del resto del cast, onesta la regia, accettabile la confezione. Un film tutto sommato divertente, che merita la visione.

Alex75 10/03/22 19:31 - 880 commenti

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Dopo aver raccontato le imprese del Borgorosso F.C., D’Amico torna a ironizzare sulle poche virtù e i molti vizi del mondo del pallone, stavolta mettendo a centrocampo un arbitro tanto integerrimo quanto ambizioso (ispirandosi alla figura di Concetto Lo Bello), impersonato da un Buzzanca in forma il cui estro, quasi da mattatore, salva una commedia dai riferimenti piuttosto datati (che però mostrano come il mondo del calcio sia cambiato in peggio) e che si poteva risolvere con una durata più breve. Joan Collins, per quanto si faccia indubbiamente notare, appare fuori contesto.
MEMORABILE: Il doping di Lando e le sue conseguenze sul campo; Il brano scritto dai De Angelis e “cantato” da Giorgio Chinaglia.
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  • Discussione B. Legnani • 1/09/15 14:12
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok, su Imdb risulta anche Carla Mancini. Io l'ho messa. Devo toglierla per caso?

    No, lasciala. Dobrebbe essere una ragazza alla festa.
  • Musiche Lucius • 8/12/15 10:37
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:



    Ultima modifica: 8/12/15 12:16 da Zender
  • Curiosità Fedemelis • 28/09/18 08:12
    Fotocopista - 2138 interventi
    La partita nella quale Lo Cascio (Buzzanca), totalmente impazzito, nel suo delirio di onnipotenza NON fischia mai la fine della partita (fino all'intervento di decine di poliziotti) è la partita Stella Rossa Belgrado - Liverpool 2-1 del 24/10/1973, ottavi di finale di Coppa dei Campioni 73/74, come si vede da questo confronto:




    La squadra serba è conosciuta anche con il nome "Crvena Zvezda" (parte del nome è visibile in questo fotogramma). Notare anche i camini a fuoco sulle tribune:



    Memorabile anche la comparsata del telecronista Carosio:

  • Discussione B. Legnani • 19/11/20 16:38
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    E' mancato il giornalista televisivo Alfredo Pigna.
  • Discussione Caesars • 20/11/20 09:11
    Scrivano - 16810 interventi
    Lo ricordo come conduttore, negli anni '70, de "La Domenica Sportiva".
    R.I.P.
  • Discussione B. Legnani • 15/02/21 14:48
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Mi accorgo che nel film c'è un ruolo vistoso, quello dell'ammiratrice del protagonista, che si reca reiteratamente al distributore, sperando di incontrarlo. Non vedo da nessuna parte l'indicazione dell'attrice.

    Che sia la stessa Solinas, truccata in maniera più sexy rispetto al ruolo che ha nel film???
    [img]https://i.postimg.cc/65mVNr4W/l-arbitro.jpg[/img]
  • Discussione B. Legnani • 15/02/21 16:39
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Mi accorgo che nel film c'è un ruolo vistoso, quello dell'ammiratrice del protagonista, che si reca reiteratamente al distributore, sperando di incontrarlo. Non vedo da nessuna parte l'indicazione dell'attrice.

    Che sia la stessa Solinas, truccata in maniera più sexy rispetto al ruolo che ha nel film???
    [img]https://i.postimg.cc/65mVNr4W/l-arbitro.jpg[/img]

    Mi si è aperto un ricordo lontanissimo.
    Quando vidi il film nel 1974, all'apparire di questa attrice, pensai che fosse proprio la Solinas.
  • Curiosità Fedemelis • 13/10/21 11:23
    Fotocopista - 2138 interventi
    Il giornale dove la moglie di Carmelo Lo Cascio (Pallotta) trova un articolo del giornalista Rossi che parla bene del marito è la Gazzetta dello Sport del 1 ottobre 1973. Qui sotto il confronto con la pagina che vediamo nel fotogramma, del quale ringraziamo l'amico Adriano Stabile.
     
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/gazet.jpg[/img]
  • Discussione B. Legnani • 13/10/21 11:27
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Fedemelis ebbe a dire:
    Il giornale dove la moglie di Carmelo Lo Cascio (Buzzanca) trova un articolo del gioralista Rossi che parla bene del marito è la Gazzetta dello Sport del 1 ottobre 1973. Qui sotto il confronto con la pagina che vediamo nel fotogramma, del quale ringraziamo l'amico Adriano Stabile.
     
    29 settembre 1973. Foto da Italia-Svezia 2-0, a San Siro. Io c'ero...

  • Musiche Alex75 • 5/08/22 13:55
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Maurizio De Angelis ricorda, a proposito della registrazione di I'm football crazy: "Mio fratello Guido organizzò il tutto. Devo dire che Giorgio si dimostrò molto disponibile a partecipare, ovviamente con il beneplacito di Maestrelli. Ci siamo visti diverse volte per studiare il brano e organizzare la parte esecutiva. Lui era un tipo molto musicale, peraltro madrelingua inglese”. Sempre in riferimento al momento della registrazione, il noto autore romano svela un retroscena davvero curioso che riguarda lo stesso Maestrelli: “Il giorno in cui registrammo il brano, c’era in studio anche Tommaso Maestrelli, che poi ci confidò: “speriamo che non si sappia che Giorgio è qui. Domenica c’è la partita contro la Juventus. Se sanno che invece di allenarsi è qui a cantare con voi, succede un finimondo”. Per fortuna la Lazio vinse contro la Juve, per cui abbiamo tutti un bel ricordo”. Poi conclude: “Il pezzo fu inserito nel film, e quindi è rimasta questa chicca di Giorgio cantante, con piena soddisfazione di tutti”. (Fonte: sito Lalaziosiamonoi)

    Fonte
    Ultima modifica: 5/08/22 14:41 da Zender