Estasi - Film (1933)

Eva Maria Kiesler, che ad Hollywood diventerà Hedy Lamarr, interpreta questo film qualche anno prima della sua partenza in America. Una produzione ceca per la storia della giovane Eva che dopo il divorzio conosce un ragazzo di cui s'innamora ma che abbandonerà dopo il suicidio dell'ex marito. Una pellicola in lingua originale con pochissimi dialoghi quasi inutili poiché la chiarezza a livello interpretativo è perfetta. Machaty ha saputo comunicare con le immagini. Presentato alla mostra del cinema di Venezia, non fu distribuito in Italia: troppo osé!

Pellicola entrata negli annali per il primo nudo integrale della storia del cinema (targato Hedy Lamarr, la Dalila del film di DeMille), ma è anche un film di un certo valore tecnico per una notevole carica espressiva capace di far parlare le immagini. Nonostante la presenza di qualche dialogo, l'impostazione è quella da film muto e la passione che emerge dalla trama viene resa in modo allusivo per associazione didascalica.

Mitico precursore del cinema erotico! Protagonista una vogliosissima Hedy Lamarr, che non può essere soddisfatta dal maturo marito, sessualmente represso (il ritratto psicologico più compiuto del film). Troverà comunque colui in grado di soddisfarla, in un idillio di cieli limpidi e praticelli in fiore. Parte come una (tragi)commedia questo film, prosegue in un’esplosione sensoriale di solare erotismo per culminare nei territori del drammone che più triste non si può. Interessantissima la regia, particolarmente virtuosistica.

Bello e originale (nonché originario in quanto a erotismo), è strutturato sul linguaggio del muto (non lo è ma poco ci manca e sarebbe potuto esserlo). Si distingue per espressività, grazie al sapiente uso del montaggio (simbolico, allusivo) e per le interpretazioni di valore (molto sensuale Hedy Lamarr). Tragico e fatalista è, secondo la didascalia d'un manifesto d'epoca, "una sinfonia d'amore" (traducendo dal tedesco); alla sua uscita fu censurato e non fatto circolare perché ritenuto troppo osé...