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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/07/08 DAL BENEMERITO FLAZICH
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Flazich 21/07/08 11:33 - 669 commenti

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Terza fatica di Prachya Pinkaew che dopo averci regalato i buoni Ong-Bak e The Protector, gira una pellicola un pochino differente dalle precedenti. Inanzitutto la protagonista è una ragazza e i combattimenti appaiono dopo una prima fase dove si cerca di approfondire la storia e caratterizzare meglio i personaggi. Ci si riesce parzialmente, forse perché ci si spinge troppo nel melò. Il piatto forte comunque rimangono i combattimenti, in particolar modo quello finale eseguito sui cornicioni esterni di un palazzo di tre piani. Convincente.

Domi 3/09/09 22:24 - 2 commenti

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Dall’amore tra due Yakuza nasce una bambina con un ritardo mentale. Ma, come in una sorta di ereditarietà all’azione, impara le arti marziali osservando altri combattenti. Le coreografie dei combattimenti sono realizzate molto bene con richiami all'umorismo dei film di Jackie Chan. JeeJa Yanin al suo primo film è strepitosa. Come nel film precedente Ong-Bak, il regista racconta il senso della diversità con fantasia e sentimento, in questo caso sottolineandolo con le capacità quasi sovrannaturali della giovane protagonista.
MEMORABILE: Zen bambina, mangia una mosca che le ronza intorno alla testa, con uno scatto della bocca, degna delle migliori rane.

Stubby 30/07/10 09:40 - 1147 commenti

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Ho visto parecchi film di arti marziali e sinceramente ritengo le coreografie dei combattimenti in Chocolate tra le migliori cui abbia mai assistito. Sicuramente in certi passaggi c'è un aiuto artificiale, ma le sequenze di combattimento lasciano davvero a bocca aperta per la loro fluidità e bellezza. La trama è abbastanza originale ma un po' confusa, forse perché un po' compressa. Comunque sicuramente un film da vedere. JeeJa Yanin 157 cm letali.

124c 18/03/11 17:39 - 2918 commenti

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Devo dire che il tutto mi ha lettarlmente stupito, perché la giovane interprete ha saputo conquistarmi, sia con la sua fragilità che con la sua velocità. Ho visto altri film con artisti marziali disabili, ma questo li batte tutti, perché drammi e combattimenti si fondono in un unico prodotto. Le lotte della piccola Zen mi sono tutte piaciute, ma anche il suo difficile rapporto con la madre. Per una volta sono stato fortunato, ho preso il dvd alla cieca fidandomi dell'istinto (e ho fatto bene). Un ottimo b-movie, dai produttori di Ong-bak.
MEMORABILE: La lotta fra la ragazzina e l'esperto occhialuto di capoeira, anch'egli disabile.

Gestarsh99 16/06/12 01:06 - 1395 commenti

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Il cinema orientale delle arti marziali ci ha spesso stupiti presentandoci eroi - come sempre paradigmatici e volitivi - affetti da un qualche grave handicap fisico (si pensi a Zatoichi o allo "spadaccino monco"). Qui la dea sbendata degli astuti sceneggiatori ci porge sul vassoio una piccola fanciulla autistica, thai-boxer naif coi controarnesi massicci sconvolta da una triste odissea di povertà, malattia, persecuzione mafiosa e selvaggi combattimenti no stop. Copiosi i fronzoli stilistici ironici e personali ma molti passaggi topici non possono che alitare da quel vaso di Pandora cinedelico chiamato Kill Bill.
MEMORABILE: Gli scattanti duelli acrobatici nel deposito pacchi.

Galbo 21/06/12 07:02 - 12393 commenti

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Diretto dal tainlandese Prachya Pinkaew, è certamente uno dei migliori film di arti marziali prodotti negli ultimi anni. Parte del merito va certamente alla protagonista, JeeJa Yanin nella parte di una ragazza autistica apparentemente indifesa che si rivela indefessa combattente. E proprio i combattimenti, splendidamente coreografati, sono l'altra nota rilevante della pellicola che fa (volentieri) dimenticare qualche pecca della sceneggiatura.

Saintgifts 22/06/16 10:34 - 4098 commenti

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Anche se si son visti molti film dove le arti marziali sono protagoniste, questo rimane senz'altro impresso nella mente. Yanin Vismistananda, al suo debutto cinematografico, è un ciclone inarrestabile, valorizzata al massimo da una buona regia e da un notevole montaggio. L'autismo (nel film) della protagonista non si traduce nel saper fare difficili calcoli in pochi secondi ma nel praticare sorprendentemente un'arte marziale thailandese che lascia il segno, come si può osservare nei titoli di coda. Buone le location scelte.

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