Il miracolo di Berna - Film (2003)

Che il calcio non abbia un particolare appeal cinematografico, Wortmann deve saperlo bene, visto che l'unica partita che mostra è la finale del mondiale '54 in cui, inopinatamente, la Germania Ovest battè l'Ungheria di Puskas. In realtà, il f.c. riservato alle azioni di gioco è dovuto anche ad un plot che saggiamente tratta del dopoguerra, del mesto ritorno dei prigionieri di guerra dai campi russi, della difficile battaglia per ripulire l'immagine di una nazione dall'onta del nazismo. Obiettivi onorevoli, ma trattamento piattamente televisivo.

Piattissimo film che parla di una famiglia tedesca con tanto di reduce tornato dalla Russia nel 1954. Il tutto è sceneggiato in modo imbarazzante solo per arrivare al miracolo del titolo, ovvero la finale del campionato del mondo in cui i tedeschi riuscirono (a sorpresa) ad avere la meglio sui più forti ungheresi. Ed in effetti almeno la parte prettamente calcistica non è mal realizzata. Ovviamente nessun cenno al gol del 3-3 segnato da Puskas, annullato ma parso ai più regolare. Bellissima Katharina Wackernagel, anche in un ruolo tremendo.

Il miracolo del titolo è quello della vittoria della Germania Ovest sulla favoritissima Ungheria nei campionati del mondo di calcio del 1954, vista con gli occhi di un ragazzino alle prese con il difficile rapporto col padre reduce di Russia. Il plot non sarebbe male, gli attori hanno le facce giuste, ma la regia incolore, la confezione piatta e il tono sentimental-ricattario della sceneggiatura finiscono per svilire il film ad una favoletta da oratorio, edificante ma di scarso spessore. Si può dare un'occhiata, giusto per curiosare fra le glorie sportive altrui (noi abbiamo il nostro 4 a 3).