Adolescente delle caverne - Film (2002)

Le ambizioni sono elevate, Clark sembra voler trasporre i temi base di Kids in chiave post-apocalittica. Gli "adolescenti" fuggono dalla sottomissione al potere degli adulti e, entrati in contatto con l'ambiente "civilizzato" (ciò che rimaneva del mondo passato), si sfogano con sesso (gratuito, ovviamente) e droga, ma alla fine sono "puniti" proprio per tale trasgressione (alcuni momenti sono di un moralismo imbarazzante). A ciò si aggiungono effetti splatter pietosi e momenti simil-horror malriusciti. Un discreto potenziale, sprecato.

Film fanta-horror ambientato nel solito dopo-bomba che vede i pochi superstiti laceri e sporchi nascondersi nelle caverne. Logico che i giovani, stanchi dei discorsi pseudo religiosi di un tizio autoproclamatosi sacerdote (ma che è tutto tranne un prete) fuggano e vadano a cacciarsi nei guai. Un po' improbabile che i due mutanti che vivono nel lusso abbiano resistito integri da soli per decenni, ma la storia potrebbe anche reggere se non fosse intrisa del solito moralismo yankee. Un po' troppo splatter nel finale

Ambientato in un futuro postapocalittico il film mostra i sopravvissuti vivere nelle caverne allo stato primitivo, riuniti in bande per proteggersi dal pericolo sempre in agguato, ma alcune città sono semiintegre ed in queste il gruppetto di giovani protagonisti, riscopre i conforts a cui la civiltà umana si era abituata, ma che per esso costituisce una novità assoluta. Interessante l'abbinamento fra il post-apocalittico e la libertà sessuale, contro ogni morale. Un'ingegneria genetica portatrice di un paradiso proibito. Interessante.

Un po' classico b-movie post-apocalisse (climatica) con una sufficiente dose di momenti splatter, un po' Clark-movie sulle pulsioni degli adolescenti (principalmente sessuali) con qualche vezzo registico e di fotografia, il film si salva per il suo debordante massimalismo, con tratti moralistici di pura marca americana. A vedere l'inespressività degli attori (salvo la Subkoff, in un ruolo ingrato) c'è da credere che il doppiaggio italiano sia stato provvidenziale.

Film bruttino, ma in fondo abbastanza divertente ed arguto, nel quale Clark cerca di fondere le tematiche adottate in Kids con la fantascienza più pura: un mondo post-nucleare in cui la sessualità è fortemente repressa e la falsa moralità la fa da padrona, dal quale i suoi giovani abitanti evaderanno per scontrarsi con un mondo di libertà svincolata da qualsiasi morale, ma che non è affatto il paradiso che credono di aver trovato. Assieme a Earth Vs The Spider e She Creature, uno dei fil più riusciti della serie Creature Feature.

Incasinata derivazione fantascientifica, riletta in chiave blandamente horror, Adolescente delle caverne (per quanto brutto il titolo è letteralmente una traduzione dell'originale: Teenage caveman) è un omaggio, nemmeno troppo velato, che Larry Clark dedica ai fondoschiena dei teenager americani. E non è retorica, poiché oltre al gore e all'antipatia dei protagonisti (in questo eccelle Richard Hillman) la macchina da presa si posiziona spesso sulle terga dei fanciulli. Fallibile e fallita pellicola - di 5 clamorosi remake/flop - rientrante nel brutto ciclo Creature feature.

Fantaboiata post apocalittica che, con la scusa del disastro, del virus e di come si diffonde piazza lì un gruppo di ragazzotti semicavernicoli e allupati, ma totalmente privi di nozioni sul sesso. Il risveglio nella casa ipertecnologica e ciò che ne segue dà il colpo di grazia a questa pellicola già nata sotto i peggiori auspici (solito post catastrofe con regole ferree e timore dell'onnipotente "Dio sta per arrivarere...ed è arrabbiato"). Se si esclude qualche effetto, non di livello, ma meno peggio di altre produzioni di bassa lega, tutto il resto è un inutile spreco di pellicola.

Fantastico splatter che diverte anche senza fare molta paura. Godibilissime le scene top, una su tutte la donna posseduta che esplode sopra un letto! Gli attori sono anonimi e scialbi, la trama poteva essere sviluppata meglio, ma rimane comunque un fanta horror che si fa ricordare.

Clark non si conferma agli altissimi livelli raggiunti in altri film; se è vero che qualsiasi società, stagnante o evoluta, ha una grossa componente di decadenza e marciume, qui la si presenta in modo così gigionesco da snervare (si pensi al solito prete pedofilo o alle orgette a base di sesso e porcherie varie, cammuffate rispettivamente in stile medievale e nostalgico-futurista). Si salva dal nulla di fatto per qualche battuta sulla sacralità, che prima rasenta poi sfonda il tetto della bestemmia e per la scelta finale, abbastanza coerente.

Il gradevole film di Corman del '58 viene trasformato da Larry Clark in un dramma adolescenziale sulla scia di Kids (si notano pure un paio di attori già visti in Ken Park) fra sesso, droga e alcol. Immagini piuttosto esplicite e audaci, che tuttavia mal si inseriscono nel contesto post-apocalittico dell'opera, rallentando il ritmo e intralciando la narrazione. C'è comunque da dire che le suddette sequenze "trasgry" sono quelle meglio riuscite: il comparto fanta-horror è banale e condotto svogliatamente, anche se lo splatter, i buoni make-up e un po’ di sano kitsch non mancano. Meh.