Fingersi straniere sembra l’unico modo per fare colpo sugli autoctoni in questa commedia turistica ambientata tra antichità e mondanità romane. Tema banale e comicità risaputa sono resi abbastanza piacevoli grazie a un buon cast con le tre bellezze (anche in bikini) Monlaur, Monlaur e Cardinale che si spacciano per danesi. Trionfano i buoni sentimenti.
Tre ragazze milanesi si fingono straniere per agevolare il "rimorchio” da parte di tre baldi ed esuberanti giovanotti romani. Lo scaramucce dialettiche tra i sei, gli approcci degli uni e le resistenze delle altre, i dialoghi insaporiti di espressioni dialettali, gli equivoci sulla nazionalità delle ragazze, la simpatia contagiosa dei sei protagonisti, la vivacità degli episodi che si susseguono a tamburo battente, il tratteggio sanguigno delle figure di contorno, disegnano un mosaico divertito e commosso di una umanità ottimista, allegra e spensierata.
MEMORABILE: La sequenza originale iniziale della messa pasquale a san Pietro con la benedizione papale é uno spezzone di rilevante interesse storico e religioso.
Tre belle milanesi si ritagliano due striminziti giorni a Roma fingendosi straniere (due nella realtà lo sono davvero, ma poco importa), quindi l’adescamento da parte di tre ganzi squattrinati (il discorso “poveri ma belli”) e le risate sono assicurate. Da una parte una commediola giovanilistica d’antan con qualche celata pruderie (siamo negli anni Cinquanta) che traspare in talune situazioni, dall'altra però si palesa una certa rassegnazione a una vita italiana ancora grama (“non vedo l’ora che arrivi la domenica per riposare”). Non male.
Un po' di frivolezza, tre belle ragazze e tanta spensieratezza in questa pellicola che ci riporta negli anni dove iniziava il miracolo economico in Italia. A tratti anche divertente, con i i giovani interpreti che rendono adeguatamente l'idea delle speranze e delle opportunità che dovrebbero albergare a quell'età. La Cardinale, quasi all'esordio, già rifulge di bellezza.
Il dopoguerra è davvero finito con le sue miserie e le sue privazioni; i giovani vogliono divertirsi, gli anni Sessanta sono alle porte. Tre ragazze fanno finta di essere danesi, tre fusti romani stravedono per loro. Intorno a loro tanta allegria, molte risate e qualche bugia, ma a fin di bene. Un film spensierato che però registra con precisione un grande cambiamento in corso nel costume italiano. Regia corretta di Gora. La Cardinale è bellissima.
Claudio Gora HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Orsobalzo ebbe a dire: Che bello Roger rivedere dentro la latteria la macchina per fare i gelati artigianali.
Me ne ricordo una identica nel bar che c'era sotto casa mia.. E si...io vado matto per questi interni dove si vedono un sacco di oggetti e particolari di quell'epoca
Gugly ebbe a dire: Mi pare sia stato quello che cantava la celebre "Marina"...Do you remember? "Marina, Marina, Marina, ti voglio al più presto sposaaaar..."
No Gugly, ho controllato adesso e "Marina" era cantata da Rocco Granata :)
Don Marino Barreto Jr. è stato cantautore e contrabbassista. Di origine cubana, ebbe notevole successo in Italia negli anni cinquanta fino al 1962 (fonte wikipedia)
Ha cantato tra l'altro una versione di "Arrivederci" che si sente in "I DOLCI INGANNI"