Prima pagina - Film (1974)

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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The front page
Anno: 1974
Genere: commedia (colore)
Note: Tratto da "The Front Page", commedia scritta dai due reporter di Chicago Ben Hecht e Charles MacArthur, già portata al cinema con "The Front Page" (1931) e "La signora del venerdì" (1940).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quello di Billy Wilder è il più celebre adattamento dell'omonima commedia (“The Front Page”) di Ben Hecht e Charles MacArthur, già portata sullo schermo da Lewis Milestone nel 1931 e da Howard Hawks (col titolo LA SIGNORA DEL VENERDI’) nel 1940. L’impianto teatrale è qui evidentissimo, con la sala stampa del tribunale trasformata in set principale, ma la bravura e l'affiatamento della coppia Jack Lemmon/Walter Matthau, unita alle innate doti di Wilder che riesce sempre a mantenere alto il ritmo, fanno quasi dimenticare la staticità del soggetto caricando ogni scena di...Leggi tutto un’esagitazione adrenalinica contagiosa. Questo dalla seconda parte in poi, a dire il vero, perché nella prima il personaggio disegnato con il consueto, amabile cinismo da Matthau è ancora sullo sfondo. Più importanza rivestono i colleghi giornalisti delle testate concorrenti con cui Lemmon si rapporta in attesa dell'esecuzione del condannato a morte (Austin Pendleton). Dalla bizzarra evasione in poi il film cambia marcia e ai dialoghi ironici e scoppiettanti si sostituisce l'azione, naturalmente sempre contrappuntata da una sceneggiatura vivace. Dispiacciono alcune cadute di gusto nell'umorismo (il reporter pivello che se la fa sotto letteralmente in due occasioni, la caratterizzazione troppo caricaturale dello sceriffo interpretato da Vincent Gardenia) e un'inattesa superficialità nel disegno di personaggi anche importanti (banalissima la fidanzata Susan Sarandon, sboccata inutilmente la prostituta amante del condannato), ma nel complesso il film funziona e non stanca. Intelligente e simpatico il finale, anche se ci verrà riassunto in un paio di righe sui titoli di coda. Matthau, al solito, è largamente il più spassoso.

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TomasMilia 6/02/07 15:29 - 157 commenti

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Vedere insieme Lemmon e Matthau è garanzia di risate e buon gusto. La prima parte, con il solo Lemmon, tende a raccontare il rapporto di questi con gli altri giornalisti. La seconda, la più divertente, assieme a Matthau (in splendida forma) risolleva il film. Il cinismo di Matthau non si può non apprezzare. E’ fantastico. E’ il tipico newsgatherer, il cronista d’assalto. C’è qualche caduta di stile (come il nuovo arrivato che si orina nei pantaloni), ma è uno dei migliori film della coppia.

B. Legnani 6/02/07 22:38 - 5530 commenti

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Bello, divertente, ma non un capolavoro. Grande Matthau, mentre a me Lemmon pare sempre appena al di là del limite della compostezza. Gardenia mi piace anche quando eccede, tranne che in questo film. Qui fa il gay David Wayne, padre, in TV, di Ellery Queen.

Caesars 22/06/07 14:15 - 3790 commenti

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Quando si guarda una commedia diretta da Billy Wilder non si può rimanere delusi. Se poi ci si aggiunge la coppia Lemmon-Matthau il risultato è praticamente garantito. Tutto vero anche per questo film, che non raggiunge però i vertici sperati, forse a causa di un impianto un po' troppo teatrale e di un Lemmon non particolarmente in forma (molto, ma molto meglio, il sornione Matthau). Comunque sarebbe una vera manna se si avessero ancora registi col tocco di Wilder.

Lovejoy 26/12/07 22:43 - 1823 commenti

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Capolavoro definitivo del terzetto Wilder/Lemmon/Matthau, con interpretazione memorabile sopratutto di quest'ultimo. Nel ruolo del burbero, cinico Walter Burns, Matthau è semplicemente da Oscar, regalando divertimento per tutta la durata della pellicola. I momenti e le battute migliori le ha lui. Indimenticabile quando cerca di dissuadere la Sarandon di sposare Lemmon, spacciandosi per un poliziotto. Lemmon è una spanna buona sotto, mentre il resto del cast è altrettanto eccellente. Su tutti: Charles Durning, Harold Gould e Vincent Gardenia. Cult.
MEMORABILE: "Vi auguro tutta la felicità di questo mondo. Sul serio. Quanto è vero che mi chiamo Otto Fisherbaink!".

Galbo 28/12/07 15:05 - 12392 commenti

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Commedia teatrale che ha subito più di un adattamento cinematografico (il più celebre è La signora del venerdì), "Prima pagina" vede nella riproposizione del grande Billy Wilder la sua definitiva consacrazione. Su una sceneggiatura di ferro, che sfrutta in maniera ottimale le unità di tempo, spazio e azione e sa introdurre al meglio i momenti comici, il film è anche la consacrazione del grande duo Lemmon e Matthau, attori grandiosi (non solo comici), vere e proprie colonne del cinema mondiale.

Dr.schock 11/01/08 11:48 - 83 commenti

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Poche storie: trattasi di capolavoro assoluto del cinema mondiale. Billy Wilder al suo meglio, coadiuvato splendidamente dai mostri sacri Lemmon e Matthau, quest'ultimo semplicemente monumentale. Da vedere e rivedere. E da far studiare approfonditamente a chiunque abbia intenzione di prendere una cinepresa in mano. Vale da solo più di tutte le commedie degli ultimi 30 anni!!!
MEMORABILE: Tutto (ma proprio tutto) il film.

Renato 9/04/09 16:41 - 1648 commenti

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I grandissimi Jack Lemmon e Walter Matthau ancora insieme, sempre per la regìa di Billy Wilder. E le attese per fortuna non vengono affatto deluse, giacché nel film si ride parecchio. Straordinari i sotterfugi che Matthau si inventa pur di non perdere il suo prezioso collaboratore che sta per abbandonare la professione (inclusi moglie e pargoli finti che aspettano alla stazione dei treni), mentre la Sarandon cerca solo di non sfigurare dinanzi a cotanto cast; e tutto sommato le riesce pure discretamente.

Saintgifts 22/11/09 12:50 - 4098 commenti

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Ottima regia di Wilder e grande perfomance della coppia Lemmon-Matthau, qualche punto in più a quest'ultimo per via della maschera del suo viso, perfetta per la parte. Sotto forma di commedia si possono scoprire alcune cose: il rapporto tra Stampa e Autorità politiche, i retroscena personali dei politici, l'uso della forza pubblica, la ricerca dello scoop a tutti i costi. Come dire, riportando tutto ad oggi, niente di nuovo sotto il sole, fatta eccezione per la libertà di stampa che sembrava, all'epoca, non condizionata e anche temuta. Ottimo.

Tarabas 18/12/09 16:38 - 1878 commenti

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Cosa non si farebbe per un colpo da prima pagina! La ditta Wilder/Diamond rimette in scena la coppia Matthau-Lemmon strapazzando la libera stampa, la polizia, il potere. Tutto per ridere, quindi la faccenda è tremendamente seria: come sempre, la macchina da presa del maestro è intinta per metà nello zucchero della grande commedia, per metà nel vetriolo della satira. Grande cast di supporto, sceneggiatura di ferro e tempi comici strepitosi. Matthau però è inarrivabile.

Xamini 26/12/09 01:39 - 1252 commenti

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Ci mette qualche decina di minuti a ingranare, poi il motore si scalda e le situazioni diventano irresistibili, con tempi comici tarati a puntino sul duo Lemmon/Matthau che funziona benone e che potrebbe fare tranquillamente a meno del resto del cast. Non certo del tocco registico, che è valore a sé.
MEMORABILE: Il condannato nascosto... nel primo posto che salta in mente.

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Daniela 18/02/10 12:56 - 12660 commenti

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Sotto la guida magistrale di Wilder, la coppia Matthau-Lemmon fa scintille nel portare nuovamente sullo schermo una commedia che aveva conosciuto (e conoscerà) altre trasposizioni più o meno felici. Se Lemmon cesella uno personaggio perennemente sull'orlo della nevrosi, non diverso dai suoi abituati, Matthau è assolutamente geniale nel ruolo del direttore disposto a tutto. Buono anche il resto del cast, molte le scene memorabili in cui vengono presi di mira politici corrotti, poliziotti incapaci, giornalisti cinici, psicanalisti boriosi.
MEMORABILE: I tentativi di Matthau di convincere Susan Sarandon a non convolare a nozze

Puppigallo 19/02/10 10:25 - 5273 commenti

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Simpatica commedia giornalistica (una lotta all'ultimo scoop), con protagonisti azzeccati e in palla (qui è Lemmon a farla da padrone, visto che, ahimè, Matthau si vede poco, recuperando terreno solo nella parte finale). Ben assortito anche il gruppetto di giornalisti, con le loro sparate e le reciproche frecciate. Una nota di merito va anche allo sceriffo poco sveglio (non capisce quasi nulla e si lamenta perchè quando scrivono "Onesto sceriffo" lo mettono tra virgolette) e al condannato, più equilibrato di polizia e dottore. Qua e là svacca un po', ma nel complesso è una pellicola riuscita.
MEMORABILE: Lemmon, al telefono, fa l'identikit di Matthau alla sua donna: "Piedi grandi, occhi piccoli e cattivi e un naso grosso come un peperone".

Belfagor 20/02/10 10:06 - 2690 commenti

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Anche quando non si sofferma sui viali del tramonto o non attizza la fiamma del peccato, Wilder è pur sempre Wilder. Una commedia che porta il suo nome è una garanzia, se poi si aggiunge la coppia Lemmon-Matthau, il successo è garantito. Sarcasmo, ironia e satira si amalgamano con classe, dando vita ad una commedia che si mantiene pungente e particolarmente attuale anche dopo 35 anni. Il cinico Matthau è da Oscar. Si ride delle nostre piccolezze, ma si ride parecchio.

Stefania 18/03/10 02:39 - 1599 commenti

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In guerra e in amore tutto è permesso, qui c'è una guerra, e c'entra anche l'amore! Peggy sta per sposare il giornalista Hildy, che però è già sposato: al suo lavoro, e soprattutto al suo capo, Walter Burns, che non vuole concedergli il divorzio! Tiro alla fune a distanza tra Peggy e Walter, al centro Hildy innamorato di... entrambi, in una notte di auto poliziotte: è evaso un condannato a morte, e si è nascosto proprio... Commedia di gran classe, trama intessuta di divertentissimi "colpi bassi". Ma quello finale è il migliore!
MEMORABILE: I salti mortali di Hildy e Walter per tenere nascosto l'evaso. Walter che si finge un agente della buon costume e racconta a Peggy qualcosa su Hildy..

Rambo90 18/08/10 00:38 - 7697 commenti

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Altra stupenda commedia della premiata ditta Lemmon/Matthau diretti dal grande Billy Wilder per la seconda volta. L'azione si sviluppa quasi solo all'interno del tribunale ma il ritmo è frenetico e i dialoghi frizzanti e vivaci come ci si aspetta da una commedia così. Il cast di comprimari è ottimo (Gardenia, Wayne, la Sarandon) e i due protagonisti dimostrano di essere affiatati come poche altre coppie del cinema. Da non perdere.
MEMORABILE: Lemmon, "incantato" davanti alla macchina da scrivere a fare l'articolo, non ascolta quello che dice la fidanzata.

Didda23 22/10/10 02:29 - 2426 commenti

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Come rimanere indifferenti alla grandiosità di Wilder? Uno dei pochi registi capace di rendere delle commedie dei veri e propri capolavori. Le interpretazioni di Lemmon e Matthau sono davvero strepitose. Sceneggiatura solidissima e regia presente e puntuale. Il finale strappa davvero un enorme sorriso. Da vedere e rivedere e rivedere ancora.

Pigro 21/12/12 08:31 - 9666 commenti

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Il giornalismo (e la politica e la polizia) messo alla berlina nel suo cinismo alle prese con un prigioniero prossimo all’impiccagione. La satira sposa l’umorismo e la farsa, riuscendo per incanto a regalare un film al tempo stesso graffiante e spiritoso. Matthau e Lemmon fanno faville, al solito, attorniati da un cast corale in gran forma. La spigliata regia di Wilder sa sfruttare al meglio la teatralità originaria del soggetto senza dare l’impressione di staticità, e giocando perfino con le gag delle auto della polizia del cinema muto.

Homesick 16/03/14 16:55 - 5737 commenti

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La doppia critica al cinico giornalismo d’assalto e alla corruzione politica sortisce i suoi seri effetti in modo leggero e gradevole grazie all’eccipiente della commedia, che Wilder carica di dialoghi di irresistibile brillantezza. Nella sala stampa in cui è ambientata la maggior parte della storia si fronteggiano a colpi di battute formidabili gli immensi Lemmon e Matthau, ingaggiando una zuffa ove benissimo si difendono anche lo sceriffo fessacchiotto Gardenia, lo scribacchino gay Wayne e la prostituta manesca Burnett. Questo è – o meglio sarebbe dire, con rammarico, era – il vero cinema.
MEMORABILE: Le trovate di Matthau per i titoli d’assalto; il condannato nascosto nella scrivania; Matthau e Lemmon arrestati che minacciano ritorsioni.

Rocchiola 15/03/16 11:09 - 964 commenti

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Wilder torna a parlare di giornalismo a più di vent'anni dal drammatico L'asso nella manica adottando un registro più leggero ma mantenendo inalterata la visione critica nei confronti dei mass-media e delle istituzioni. Commedia classica che negli anni della New Hollywood apparve obsoleta e fuori moda ma che rivista oggi si dimostra invece più pungente e briosa di molti titoli dell’epoca. Lemmon e Matthau fanno faville battibeccando come Tom & Jerry alla fine del sogno americano tra politici idioti, poliziotti corrotti e giornalisti senza scrupoli.
MEMORABILE: Il condannato nascosto nella scrivania; Matthau che si finge sceriffo per rovinare il matrimonio a Lemmon; Eggelhofer sbalzato fuori dall’ambulanza.

Rigoletto 18/11/16 11:16 - 1786 commenti

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Impossibile non amare questo film che rasenta lo status di "capolavoro", girato splendidamente da Wilder e affidato a Matthau e Lemmon (il primo caporedattore senza scrupoli e il secondo cronista d'assalto dimissionario). La loro straordinaria capacità di integrarsi lascia ancora oggi deliziati e, da autentici magister Leoninus e Perotinus della risata (ma sarebbe riduttivo relegarli solo al campo della comicità) consacrano se stessi grazie a un humor graffiante, non di rado "cattivo", in linea con quello che era un certo giornalismo anni '30.
MEMORABILE: Da segnalare le prove di Durning, Burnett e in particolare di Gardenia; I feroci tentativi di Matthau per trattenere Lemmon.

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Jandileida 26/01/19 16:00 - 1565 commenti

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Piacevolissima commedia filmata dal maestro Wilder e interpretata dalla premiata e amata coppia Matthau-Lemmon. Il ritmo è alto, alcuni siparietti con gli attori di contorno sono molto gustosi (specie con lo sceriffo Gardenia), i tentativi del direttore per tenere al guinzaglio il suo miglior cronista ben congegnati e, infine, il regista, con la sua consueta leggerezza, amalgama con sapienza il tutto. Sotto i sorrisi si nasconde al solito una non troppo velata critica all'aggressività del giornalismo e alla disonestà della politica. Una buona visione.

Capannelle 31/05/20 14:28 - 4411 commenti

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Altra opera importante basata sulla coppia Lemmon-Matthau e su una sceneggiatura che registra bene tutte le interazioni con il resto del cast. All'inizio si gusta la disfida "giornalistica" tra le varie testate e con Matthau che le inventa tutte per non perdere il fido collaboratore. Spassoso il tentativo di inventarsi agente della buon costume. Nelle sequenze centrali qualche personaggio si perde o va troppo sopra le righe ma nella seconda parte si riacquista ritmo e sono esilaranti le scene con il condannato nascosto nello scrittoio.

Giacomovie 18/03/21 20:37 - 1398 commenti

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Un affermato giornalista si vuole ritirare per sposarsi ma il suo direttore prova a fargli cambiare idea. L'origine teatrale si nota dall'alto ritmo linguistico dato da dialoghi frenetici, nei quali l'affiatato duo Lemmon-Matthau si destreggia con bravura e coi quali Billy Wilder completa con brillante maestria una riuscita denuncia dell'ipocrisia e del cinismo giornalistico.

Katullo 23/06/23 13:08 - 329 commenti

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Non geniale come il miglior Simon portato sul grande schermo da Saks sei anni prima, e benché il titolato Wilder non ne amasse troppo il risultato, questo ritorno de La strana coppia versione paparazzistica, tutta giocata su ritmi veloci e turlupinamenti, dimostra quanto certa verve fosse unica e irripetibile; la sintonia tra Lemmon, editorialista innamorato e sfuggente (fino a un certo punto) e Matthau (purtroppo non doppiato da Ruti ma da Amendola) "guarda caso" burbero capo del leggendario Chicago Examiner, guastatore professionista di feste, compresi i matrimoni, è perfetta.
MEMORABILE: La Sarandon ventottenne; L'ispettore Queen (papà di Ellery), al secolo David Wayne, nel ruolo del giornalista gay Bensinger; L'ex-poliziotto Endelman.

Noodles 22/09/23 11:21 - 2227 commenti

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Verissimo che la coppia Lemmon-Matthau è quasi sempre irresistibile qualsiasi copione gli si proponga, specie se a dirigerli è l'esperto in commedie brillanti Billy Wilder, ma è anche vero che il tempo passa e i due grandi comici, ancora grandi per carità, sembrano aver perso leggermente smalto e finiscono per fornire una prova tutto sommato già vista e che non apporta grandi novità. Idem dicasi per la regia di Wilder. Innegabili però la brillantezza dell'operazione, il ritmo veloce e la presenza di un paio di ottime scene. Si soffrono un po' l'impianto teatrale e la location unica.

Paulaster 11/01/24 18:14 - 4417 commenti

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Condannato al patibolo sparisce all'interno del tribunale. Commedia giornalistica per parlare di come si possa vendere una notizia e dei mezzi per ottenerla. Il ritmo è talmente alto che si notano le piccole pause, mentre qualche inconveniente (il salto nel vuoto, la fidanzata) è poco credibile. Matthau domina la scena e il gruppo di comprimari si muove all'unisono. Discreto il finale.
MEMORABILE: La poesia; Il sindaco chiamato "Orsacchiotto".

Magi94 20/01/24 22:51 - 952 commenti

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Commedia frizzante alla Billy Wilder che dissacra il mondo del giornalismo e della cronaca. La storia di base è già geniale, ma ciò che rende indimenticabile l'umorismo del film (pur con qualche caduta di tono e di stile) sono i duetti tra i Nostri con tanto di spassosi suggerimenti sui titoli o le storie da raccontare sul quotidiano. Spassosa macchietta il radicale criminale per caso e ancora più buffo lo sceriffo un po' idiota. Spesso manieristico, ma si perdona e si accetta per l'impostazione esagerata e teatrale. Matthau in uno dei ruoli della vita.
MEMORABILE: Lo sceriffo: pupazzo di Stalin o semplicemente un imbecille?; "Quel figlio di puttana mi ha rubato l'orologio".
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  • Discussione Puppigallo • 19/02/10 10:33
    Scrivano - 506 interventi
    Questa è "classe"
    Uno dei reporter, dopo aver sentito la prostituta, invaghitasi del condannato a morte, tessere le sue lodi, descrivendolo come un uomo buono, commenta: "Sono sicuro che anche le tue colleghe si metteranno a lutto, indossando le mutande nere".

    "Fiducia" nel sistema sanitario USA
    Il dottore tedesco, ferito, ripete più volte: "Non voglio essere operato dai vostri medici. Datemi un grande specchio e gli strumenti, così mi opero da solo".

    Sbagliato palazzo
    La polizia crivella di colpi il palazzo sbagliato. Uno dei reporter si documenta e invia il titolo per il giornale: "Irruzione nel palazzo sbagliato. Tra le vittime, un frigorifero, due ciclostile e un custode sordo".

    Bravo Amendola ma...
    Qui Matthau è doppiato da Amendola che, pur essendo indiscutibilmente bravo, mi sembra meno adatto dell'abituale doppiatore del grande Walter, che proprio non so chi sia.
    Ultima modifica: 19/02/10 15:52 da Puppigallo
  • Homevideo Buiomega71 • 27/12/15 17:25
    Consigliere - 25998 interventi
    In dvd (e BR) per Cult Media, disponibile dal 17/02/2016

    http://www.amazon.it/gp/product/B019PM6AB6?qid=1451233374&ref_=sr_1_477&s=dvd&sr=1-477
  • Homevideo Rocchiola • 15/03/16 11:16
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Ho appena acquistato il bluray e devo dire che mi è parso ottimo. L'immagine presentata nel corretto formato panoramico di 2.35 appare un pochino granulosa ma sostanzialmente pulita e priva di imperfezioni. Buono anche il dettaglio e la colorazione. L'audio italiano è disponibile in versione 2.0 e 5.1. Non vi è in verità molta differenza tra le due versioni che appaiono abbastanza potenti e chiare. All'estero non mi pare vi siano delle edizioni in bluray pertanto non saprei quale master sia utilizzato dalla Cult Media, ma in ogni caso si tratta di un buon prodotto che mi sento di consigliare !!!
    Ultima modifica: 15/08/19 18:27 da Rocchiola
  • Musiche Lucius • 31/05/21 08:11
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale italiano:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/mayz.jpg[/img]
    Ultima modifica: 31/05/21 08:24 da Zender