Nelle pieghe della carne - Film (1970)

Nelle pieghe della carne
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1970
Genere: thriller (colore)
Note: Aka: "Dans les replis de la chair", "Las Endemoniadas", "In the Folds of the Flesh", "Libido"
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Doveva avere ben chiara in testa l'intenzione di uscire dai canoni, Bergonzelli, quando diresse questo suo strambo thriller che s'infila tra le pieghe del cinema psicologico lenziano per emergerne con una rilettura grottesca che sconfina talvolta nella parodia. Siamo in una ricca villa sul mare, dove la giovane proprietaria (Angeli), la governante (Rossi Drago) e il suo nipote (Caba) passano il tempo ad accoppare chi passa di lì saponificandone i corpi. Per buona parte del film l'idea - di una semplicità tale da potersi accostare a un'ipotetica anticipazione soft dei massacri con la motosega di Hooper -...Leggi tutto è questa. Con dialoghi e personaggi costantemente sopra le righe, bizzarre scelte di montaggio, filtri che frantumano l'immagine di flashback inizialmente incomprensibili o ricostruiti attraverso vere e proprie fotografie, zoom e controzoom l'obiettivo di Bergonzelli si fa chiaro fin da subito: stupire, colpire, distruggere ogni parvenza di linearità, affrancarsi dalla narrazione classica per sperimentare. Sulla carta intenti stimabili, che cozzano però con una realizzazione spesso maldestra in cui ad esempio i flashback ai lager nazisti appaiono sorprendentemente patinati. Gli ospiti destinati al massacro folleggiano in villa e alcuni di loro (Sancho in particolare) fan di tutto per guadagnarsi la fine che faranno. Poi d'improvviso capiamo che forse la lunga fase dedicata agli ammazzamenti era solo un riempitivo in attesa di mettere in scena l'intreccio giallo vero e proprio, che parte dal prologo di 13 anni prima su cui s'era aperto il film per imbastire un complesso gioco in cui i colpi di scena si sprecano disvelando un intreccio intricatissimo, con ribaltamenti continui in cui l'approccio camp fin lì perseguito devia lentamente in direzione di un più classico thriller all'italiana. E anzi, in mano a un regista meno preoccupato di stupire soprassedendo sulla credibilità di atteggiamenti e personaggi ne sarebbe potuto uscire un giallo niente male. Il fatto è che qui i film sembrano essere due: quello delirante, quasi da PRATO MACCHIATO DI ROSSO della prima parte e quello invece più tradizionalmente "giallo" della seconda, in cui però non era certo possibile cancellare le tante follie che ci si trascinava dietro dalla prima (avvoltoi in gabbia compresi). Non è di conseguenza possibile inserire a cuor leggero il film nel genere a cui guarda perché ciò che rappresenta ne è piuttosto una rilettura sperimental-grottesca, con tutti i limiti di un'operazione condotta con una certa approssimazione. Ciononostante, e anzi proprio per questo, l'opera di Bergonzelli attrae e per certi versi intriga.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/06/08 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/05/17
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Undying 30/06/08 20:24 - 3807 commenti

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All'interno d'una lussuosa villa, abitata da Lucille (Eleonora Rossi Drago), Falaise (Anna Maria Pierangeli) e Colin (Emilio Gutiérrez Caba) si è ospitati con biglietto di sola entrata: nessuno ne esce vivo. Decapitazioni, incesto, acidi corrosivi che scompongono corpi. Primo (s)cult diretto da Bergonzelli (Cristiana Monaca Indemoniata, Blood Delirium), da un'idea di Mario Caiano e Fabio De Agostini. La produzione (italo-spagnola) è piuttosto limitata, ma la violenza (pur se portata sullo schermo gòffamente) all'epoca era quasi improponibile. Solo per trashisti irrecuperabili (VHS Videogroup).

Ciavazzaro 3/11/08 16:56 - 4770 commenti

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Nonostante vi siano parecchie ingenuità la pellicola è un giallo che alla fin fine si fa vedere e supera la sufficienza. Ottima la protagonista Eleonora Rossi Drago (recentemente scomparsa) e la presenza del bravo caratterista Fernando Sancho (che offre un nudo non richiesto e non troppo apprezzato devo dire). Delitti violenti e abbastanza ingegnosi, bravi anche Mayo e Alcazar, per il resto cast non troppo esaltante. Tra i doppiatori c'è Gigi Reder! Sufficiente.

Renato 3/10/09 13:29 - 1648 commenti

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Simpatico giallo con vette di assurdità quasi polselliane. Il che non sarebbe esattamente un complimento, ma sebbene la storia sia di un'illogicità folle, si riesce comunque a godersi la pellicola senza rimanerne infastiditi, come invece mi accade puntualmente con i lavori del regista frusinate. La bellissima Maria Rosa Sclauzero, già vista in Banditi a Milano, appare purtroppo soltanto in poche sequenze nel finale.

Il Dandi 2/12/10 12:04 - 1917 commenti

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Curioso caleidoscopio morboso gotico povero (soprattutto povero), di fatto una parodia psichedelica del thriller a sfondo psicanalitico (tra incesti e citazioni freudiane), condita da effetti speciali casarecci e cattiverie da fumetto per adulti. Bergonzelli è riuscito perfino ad anticipare i Riti polselliani; purtroppo resta indeciso tra una parodia intellettuale (belle le scene oniriche) e il libero sfogo goliardico. Operazione divertente, però dispiace vederci coinvolta un'attrice come Eleonora Rossi Drago.
MEMORABILE: "No papà... mi fai male..." Insostenibile (ergo comico) flashback incestuoso che sembra aver ispirato le disavventure cinefile di Sordi e Fantozzi.

Daidae 12/11/10 15:13 - 3179 commenti

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Passabile. Contando anche le boiate sfornate da questo non eccezionale regista (Blood delirium, Daniela minislip) direi che questa volta l'ha imbroccata. Alcune scene molto forti. Film che si attesta sul genere thriller morboso. Merita un'occhiata.

Fauno 4/06/10 12:36 - 2212 commenti

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Trama, ambientazione e flashback sono straordinari, per non dire divini. Anche se, per buona parte, il film sfugge ad ogni spiegazione plausibile, alla fine tutte le tessere del mosaico tornano ad incastrarsi alla perfezione, ed è ancora più idilliaco divagarsi su tutti gli ingredienti assaporati. In un contesto del genere non danno fastidio nemmeno gli animali uccisi, perché qui di gratuito non c'è proprio nulla. Mitica la mezz'ora con Sancho, le frasi di Freud, l'alchimia e la scena delle camere a gas.

Lucius 17/07/10 01:04 - 3015 commenti

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Gli anni settanta dominano e l'edizione in dvd presenta colori saturi che valorizzano non poco il film. La storia è di per sè intrigante; nonostante la pellicola presenti alcune sequenze inaccettabili, peccando di eccessiva originalità (una su tutte la testa sepolta nel vaso che si tramuta in ottimo fertilizzante per la pianta), il terzetto di attori protagonisti risulta convincente. Machiavellico e morbosetto come il legame dei tre protagonisti. Sottocult.

Homesick 2/05/11 18:29 - 5737 commenti

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Ibrido tra gli intrighi dei gialli pop-psichedelici di Lenzi e i traumi infantili di Argento, con cui Bergonzelli cerca di intraprendere una via personale ad un genere in piena ascesa: alcune volte ci riesce, indovinando nodi dello script (la saponificazione, il cianuro) ed accorgimenti stilistici (i flashbacks caleidoscopici e in bianco e nero); altre no, impastoiandosi in gratuità exploitation (sesso, violenza, affetti morbosi e psicanalisi da bancarella) e in una sequela di colpi di scena non sempre così imprevedibili. Durante l'irruzione di Sancho, cenni di "rape & Revenge".
MEMORABILE: Sancho che ride e sguazza nella vasca da bagno.

Dusso 16/07/11 18:08 - 1566 commenti

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Decisamente meglio di quello che credevo, un thriller con due attrici veramente brave (in particolare Eleonora Rossi Drago, avrebbe meritato una carriera più ricca). Trama ricca di trovate (anche, troppe probabilmente) ma assolutamente godibile. Inoltre il film è ben girato, con effetti molto buoni e una bella ambientazione.

Stefania 16/08/11 00:42 - 1599 commenti

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Triangoli mai considerati, traumi infantili contagiosi come la varicella... scanzonato e sadico, ma non entusiasmante. E, a proposito di infanzia... i richiami al gotico, al thriller e al giallo complottista, gli intermezzi sexy e le suggestioni psichedeliche mi hanno fatto pensare a un gruppetto di ragazzetti litigiosi pigiati dentro una stanza, che fanno a chi strilla più forte: l'esito è frastornante e sgradevole. La trovata del cianuro nell'orologio a cucù è grande: serve da correttivo parodistico ai seriosi flash back del campo di sterminio. Sfilacciato e stonato, annoia presto.
MEMORABILE: La testa dell'amante nel vaso della pianta: memorabile, chiaro indizio che Bergonzelli ricordava la boccaccesca novella di Lisabetta da Messina!!

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Deepred89 12/11/11 02:33 - 3706 commenti

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Delirante caleidoscopio imbastito intorno a una tramina da giallo lenziano, al cui interno troviamo traumi infantili, psichedelia, nonsense, citazioni inserite a casaccio, stupri, manicomi, flashback in camere a gas naziste (con nudi integrali a volontà) e gore ultracasareccio (memorabile il calco della testa di Luciano Catenacci, con una quantità di capelli inedita per l'attore). Gustosissima la fotografia (a parte qualche scena leggermente sovraesposta), brave le attrici, scarsi gli attori. Sempre sul filo del ridicolo, ma insolito e curioso.

John trent 1/11/11 17:49 - 326 commenti

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Delirante e psichedelico, ricco di colpi di scena (forse troppi!) frutto di una sceneggiatura intricatissima. La Rossi Drago sembra un autentico angelo della morte e i delitti che si susseguono (quasi sempre a mezzo decapitazione e con successivo scioglimento nell'acido!) sono notevoli, così come i flashback caleidoscopici. C'è perfino un flashback in bianco e nero con camere a gas naziste... Vedere per credere!
MEMORABILE: Le pasticche di cianuro che cadono dall'orologio a cucù.

Trivex 14/11/11 14:03 - 1743 commenti

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Il plasma dei colori (psichedelici) e delle citazioni (psicoanalitiche) suggerisce subito lo spirito del film. Pazzoide prodotto non troppo bello perché un po' noioso; ma coraggioso ed oltraggioso per quel tempo e per questo mantiene dignità ed il suo perché. Gli omicidi hanno l'intenzione di essere estremi, ma la loro realizzazione, con gli occhi di oggi, è quasi risibile. Le attrici sono le mattatrici, con lo sguardo fisso e truce oppure con la luce della follia che accenna addirittura alla necrofilia. Ho detto tutto.

Addison 7/07/12 10:29 - 90 commenti

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Va visto per essere creduto. Un copione delirante, con un colpo di scena garantito ogni cinque minuti, continui ribaltamenti e cambi di prospettive, strangolamenti di cani, teste mozzate celate in vasi, flashback in bianco e nero ambientati in campi di concentramento nazisti giusto perché allora andavano di moda... E il tutto affidato a una regia compunta e senza guizzi, che sembra prendere il tutto molto sul serio. Nelle mani di Almodovar sarebbe un capolavoro; in quelle di Bergonzelli un film tremendo ma involontariamente comico, quasi dada.

Maik271 16/05/14 11:48 - 436 commenti

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Intricatissima sceneggiatura per questa coproduzione italo spagnola girata da Bergonzelli, caratterizzata da un continuo uso di flashback come collanti di una storia che è un guazzabuglio di situazioni scabrose. Molti primi piani, molta cattiveria nei protagonisti, quasi tutti pessimi attori. La spiegazione finale è obbligatoria per la comprensione della storia. Ho visto di molto meglio.

Metuant 22/03/18 21:38 - 456 commenti

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Con la tipica trama ingarbugliata all'inverosimile del genere, Bergonzelli confeziona un giallo a metà tra Argento e Lenzi ma senza la visionarietà e la tecnica dell'uno né il mestiere dell'altro. Non è tutto da buttare: la location è suggestiva, l'ideazione degli omicidi interessante così come alcune scelte di sceneggiatura, ma il tutto viene affossato da effetti caserecci al massimo, attori inadeguati e una trama sconclusionata.

Markus 18/07/16 11:13 - 3687 commenti

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Micidiale thriller morbosetto e psichedelico che getta nel calderone traumi infantili, flashback in un lager di sterminio, teste mozzate (ridicole, palesemente di cartapesta) nella suggestiva cornice di un castellaccio sul mare con interni gotici. Sulla carta un film magnifico, ma in realtà non funziona: tempi morti, attori quasi mai convincenti, pessime (e poche) musiche e una buona dose di noia. Poteva essere un grande film ma, ahimé, non lo è affatto.

Ira72 1/10/16 18:49 - 1313 commenti

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Peccato perché il potenziale c'era. Un po' come quegli studenti a scuola che "è intelligente ma non si applica", per cui il risultato finale è insufficiente. Perché un thriller può avere tanti difetti passabili, ma non quello di risultare noioso. La trama è discreta, con trovate originali intercalate qua e lá, ma la sceneggiatura è soporifera, l'ambientazione statica. Le teste mozzate che si materializzano tra realtà e sogni sono talmente kitsch e argentiane che danno quel quid in più!

Marcolino1 22/11/16 16:08 - 553 commenti

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L'inizio psicanalitico-psichedelico alla Polselli introduce un film barocco in tutti gli aspetti. I flashback-shock freudiani sono più di uno nel film (quello nazista accenna al sottogenere eros-svastica) ma i colpi di scena li trasformano ulteriormente dandone diverse versioni. Poi incesti, manicomi, animali domestici insoliti, decapitazioni, uccisioni alla Gran bollito, sequestri criminosi. Mescolanza di generi e rivelazioni inattese e frequenti saturano lo schermo frastornando volutamente lo spettatore ingoiato da questo ciclone di celluloide.
MEMORABILE: La pastiglia che sprigiona gas letale spinta dall'orologio a cucù nella vasca da bagno; Gli avvoltoi in gabbia.

Didda23 7/12/16 10:25 - 2426 commenti

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Un'opera curiosissima, seppur non del tutto riuscita, che alterna momenti di pura genialità e sprimentalismo (il montaggio e i flashback in bianco e nero) ad altri non sempre brillanti per colpa di dialoghi perlopiù stucchevoli e superficiali. A mantenere vivissimo l'interesse è il continuo cambio di registri narrativi e i colpi di scena che ribaltano le convinzioni maturate in precedenza. Il livello tecnico generale si mantiene su livelli di accettabilità, nonostante manchino dei picchi altissimi. Così e così il cast.
MEMORABILE: La location principale; Il bagnetto del ricattatore; Il twist finale.

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Myvincent 4/10/17 08:07 - 3741 commenti

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Un horror davvero bizzarro e inusuale, per il panorama di genere di quel periodo: c'è una villa turrita dove vengono seppelliti cadaveri sotto gli occhi di due avvoltoi ingabbiati, ma i rapporti di parentela fra i componenti sono confusi. A parte la bella location, colpisce lo stile fra il grottesco, l'ironico e lo splatter, sebbene il risultato non sia sempre all'altezza delle aspettative. Eleonora Rossi Drago sembra una Barbara Steele europea e si muove con disinvoltura in questo buffo caravanserraglio.

Victorvega 17/09/18 22:17 - 502 commenti

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Lo scenario è fascinoso, gotico. Tutto è fantasticamente anni '70 al punto da farci sorvolare sulla messa in scena e la recitazione un po' approssimativa. Si balla sui generi: horror sì, giallo ok ma in questi ci sono accenni gotici, psicologici, splatter, nazi-horror. Certamente curioso e perdonabile, quando perde un po' la logica. Fantastici i motivi sulla camicia di lui e quelli sull'abito di lei nel finale con sullo sfondo le decorazioni della finestra: un minestrone di stili e colori!

Rufus68 30/09/18 16:43 - 3842 commenti

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Bergonzelli, da vero discolo, la butta in caciara tanto da lasciare anche il più navigato spettatore nella stupefazione: saponificazioni, nazi movie, sparatorie western, agnizioni. Una miscela più irresponsabile che coraggiosa che, dapprima, funziona egregiamente (stuzzicando brividi cult) quindi finisce per risultare quasi una barzelletta (il finale è davvero delirante). Il coloratissimo tono pop aggiunge spessore all'operazione. Brava la Rossi Drago.

Giùan 22/10/18 10:51 - 4559 commenti

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Impressiona la circostanza che un anno dopo il film Pier Angeli si suicidi e la Rossi Drago tenti (senza riuscirvi) analoga soluzione finale. Una sorta di Che fine ha fatto Falasie? L'assurdità dell'incipit (in cui vediamo Sancho in sella a una Guzzi invece che agli a lui più consoni 4 zampe) è prodromo irreversibile di quel che verrà, con uno script che nel suo ondivago delirare regala pure, per forza di cose, del divertimento.
MEMORABILE: Le teste mozzate.

Alex75 23/10/18 13:39 - 880 commenti

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Bergonzelli mescola il Bava più pop con l’Argento più psicanalitico realizzando un curioso thriller incentrato su un allegro e morboso terzetto di decapitatori-saponificatori. Il risultato è alterno, tra trovate ben congegnate, soluzioni stilistiche originali, spiegazioni fumose e momenti trash (la presenza fuori contesto di Sancho e l’assurdo abbigliamento di Caba). Il cast è piuttosto debole, ma la Rossi Drago e la Pietrangeli, per quanto a fine corsa, mostrano ancora fascino e classe.
MEMORABILE: I flashback psichedelici; Gli avvoltoi in gabbia; Sancho nella vasca da bagno; L’orologio a cucù e le pastiglie di cianuro.

Pinhead80 30/06/19 23:38 - 4758 commenti

I gusti di Pinhead80

Partiamo subito con il dire che la sceneggiatura appare alquanto contorta, soprattutto quando arriva lo spiegone finale con colpi di scena a non finire. Non che sia un male, per carità, ma alcune volte si fa fatica a tenere il passo degli eventi. Tranne Fernando Sancho il resto del cast delude e si mostra in preda a un'isteria senza fine. Anche i continui flashback rischiano di confondere. Non si può però negare che nonostante alcune pecche siamo di fronte a un'opera di genere molto gustosa.

Nick franc 23/02/23 23:09 - 515 commenti

I gusti di Nick franc

Se non è uno dei migliori gialli italiani dei 70 è sicuramente uno dei più folli e deliranti: Bergonzelli sembra voler stupire a tutti i costi tra incesti, decapitazioni, omicidi di cianciulliana ispirazione, flashback in campo di concentramento e montaggio psichedelico e ci regala una mezz'ora finale in cui inanella una serie di colpi di scena sufficienti per una dozzina di film. La regia sfrontata e il cast costantemente allucinato e sopra le righe, con un Sancho supercult, ne fanno un gioiellino perverso e gustosamente anarchico che merita una riscoperta.
MEMORABILE: Sancho ghignante in vasca e l'orologio a cucù omicida; Gli avvoltoi fisionomisti; I titoli di testa lisergici; La testa nel vaso da fiori.

Nicola81 23/10/23 17:55 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

La sceneggiatura assembla sia i traumi psichici tanto cari a Argento che i complotti ereditari di matrice lenziana e, se Bergonzelli viaggia su binari qualitativamente inferiori, non si può negare che tra bizzarrie assortite e i molteplici colpi di scena conclusivi, il film meriti, se non la promozione a pieni voti, quantomeno di essere visionato dagli appassionati del genere. Benché entrambe al capolinea, Rossi Drago (al suo ultimo ruolo) e Pierangeli (morirà l'anno dopo) hanno ancora carisma, ma a rimanere impresso è soprattutto un delirante Sancho. Buona la confezione.

Capannelle 19/01/24 23:14 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Un prologo con immagini sgangherate e montate alla viva il parroco di moto rockabilly e macchine inseguitrici che è già un avvertimento. Il seguito propone diverse trame in cui orientarsi non è facile e sei sempre indeciso se prenderlo sul serio o come un collage di discorsi vuoti e spezzoni ridicoli. Per questo le scene violente o i flashback nel passato non possono acquisire forza e anche il tentativo di farne un thriller dai molteplici spunti non regge più di tanto. Riecheggia il western leoniano ma proprio alla lontana.

Bullseye2 10/02/24 21:37 - 396 commenti

I gusti di Bullseye2

Pare un incubo febbrile a 42° condito con abbondante acido lisergico, un giallo lenziano diretto da Carmelo Bene che anticipa (di poco) Polselli, D'Amato, Hooper e Almodóvar, mette insieme Shakespeare, la tragedia greca e Beautiful, sprazzi del futuro eros-swastika e residui di polar, Bava e Herschell Gordon Lewis, Freud, la pop-art e la Edifumetto: un ottovolante impazzito che gira su sé stesso e fa di conseguenza girare la testa. Serie Z o viaggio in un'altra dimensione? Un monumento al delirio che vale oro puro nel cinema innocuo e addomesticato di oggi, vedere per credere.

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MUSICHE:
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  • Homevideo Trivex • 9/08/11 09:28
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Sto per acquistare il dvd CineKult..sarà un buon acquisto?
  • Homevideo Digital • 9/08/11 09:57
    Portaborse - 3994 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Sto per acquistare il dvd CineKult..sarà un buon acquisto?
    Direi di si.
    Il video, come puoi vedere dagli screenshot si vede discretamente bene (anche se è palesemente interlacciato) :





    Anche l'audio italiano non risente di particolari disturbi.
    Gli extra sono rappresentati da un intervista a Corrado Colombo e Attilio Perillo, vari trailer e una galleria fotografica.
    Ultima modifica: 9/08/11 09:58 da Digital
  • Homevideo Gestarsh99 • 9/08/11 10:17
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    La stessissima ottima versione che circola su Telenorba7 da 4 anni a questa parte.
    Master pulitissimo ed audio buono.

    Ce ne è voluto di tempo per commercializzarlo però...
  • Homevideo Digital • 9/08/11 10:25
    Portaborse - 3994 interventi
    Essendo della toscana non ho mai avuto l'opportunità di ricevere quel canale televisivo.
    Comunque bisogna dire che effettivamente ci sono dei film andati in onda in varie emittenti televisive in master pressoché perfetti e che facevano preludere ad una possibile uscita in dvd.
    Non è quindi un caso che la CineKult se ne esca, nei prossimi mesi, con titoli quali "Il dolce corpo di Deborah" (trasmesso da sky cinema Italia in uno sfavillante cinemascope) o anche "Terza ipotesi su un caso di perfetta strategia criminale", quest'ultimo non ricordo di preciso su che canale, ma il video se ben ricordo è comunque performante.
  • Homevideo Trivex • 16/08/11 09:36
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Grazie della risposta.
    Il dvd è arrivato,a breve il commento.
  • Discussione Alex75 • 2/01/19 18:12
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il trailer inglese
    https://www.youtube.com/watch?v=TUOCv7P3ifc
  • Musiche Alex75 • 2/01/19 18:13
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il tema dei titoli di testa (di Jesus Villa Rojo)
    https://www.youtube.com/watch?v=dv9Yy1C2tgg
    Ultima modifica: 2/01/19 18:13 da Alex75
  • Discussione Alex75 • 7/01/19 18:41
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Scorrendo la filmografia di Bergonzelli, trovo ben pochi titoli di mio interesse e sono piuttosto condizionato dal giudizio negativo di Roberto Poppi, che ha definito le sue opere "deliri": trovo però stimolante concedere una chance ad autori vituperati dai più. Riconosco una certa ingegnosità e originalità a questo thriller (che ha un certo fascino anche per la presenza della Pierangeli e di Eleonora Rossi Drago, mentre mi ha incuriosito la quella di Sancho, che sembra prelevato di forza da un western polveroso), anche se la tendenza del regista a sviluppare tutte insieme le proprie idee crea una certa confusione. Non è sicuramente tra i miei preferiti, però contiene diverse sequenze che rivedrei volentieri.
  • Discussione Fauno • 7/01/19 23:19
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Polselli, Bergonzelli e Rondi...my favourites!
  • Discussione Didda23 • 7/01/19 23:30
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Porco Mondo è un bel film.