14 anni vergine - Film (2007)

14 anni vergine
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Full of It
Anno: 2007
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Quattordici anni vergine".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Favoletta teen con qualche discreto momento e il solito ragazzino sfigato dal fisico infelice che da novellino viene preso in giro dai coetanei e non sa come reagire al continuo disagio provato in ogni momento della giornata. Accompagnato a scuola dai genitori che lo trattano come un bambino, Sam (Pinkston) è un genietto della matematica ma ahilui la cosa non gli serve a nulla, nelle relazioni. Per questo, al colmo di una disperazione che è soprattutto interna e che esteriormente si traduce in un semplice incupimento, decide di rivolgersi al consulente scolastico in quella che è una delle scene più azzeccate, in cui l'uomo spiega come non si possa sperare sempre di fare...Leggi tutto quello che si vuole, nella vita (“Credi fosse questo il mio sogno? Credi che da ragazzino io avessi sui muri i poster dei consulenti scolastici?"). Il suggerimento è questo: siccome chi ha successo è sempre un gran bugiardo, sarà il caso di cominciare a inventare le balle più gigantesche senza preoccuparsi di nulla. Sam lo fa, ottenendo risultati tra il ridicolo e il surreale e rimanendo amico solo della rossa Annie (Mara), che lo ascolta cercando di fargli capire come non sia proprio il caso di esagerare, nel mentire. Un giorno però, in concomitanza con uno specchio che in casa si rompe, tutto quello che Sam si era inventato d'improvviso si realizza, con esiti impensati: persino nel basket, dove a malapena riusciva a far rimbalzare la palla senza inciampare, gli basta ora lanciarla in qualsiasi modo e da qualsiasi posizione verso il canestro per centrarlo in pieno. E poi la Porsche, la più bella della scuola che invece di schivarlo come sempre gli chiede di andare con lui alla festa, quella cosa tra le gambe che cresce fino a diventare enorme (ma la volgarità, al di là delle apparenze, è decisamente contenuta e non giustifica il becero titolo originale, nella versione italiana variato per cercare di riallacciarsi in qualche modo al classico di Apatow)... La vita di Sam subirà insomma una svolta impensabile, ma forse (figurarsi...) non è tutto oro ciò che luccica. Nella sua elementare evoluzione il film prova soprattutto a dare ritmo alla vicenda a colpi di buona musica rock (la più ripetuta è "Sloop John B" dei Beach Boys, anche rivisitata in chiave punk dai Me First and the Gimme Gimmes) e montaggio veloce (si vedano le lotte col cane che mangia il compito di matematica, messe in scena con buon gusto per lo slapstick). Aiutata dal naturale imbarazzo, gestito però in modo piuttosto anomalo, la figura del protagonista ha una sua strana originalità ma è l'unico vero elemento a uscire dagli standard, perché per il resto ci si appiattisce su dinamiche straviste e comprimari che sono stereotipi abusati del genere. Per quanto brava, dolce e "complice", anche Kate Mara poco può per offrire qualcosa di diverso dal consueto e le uniche sorprese vengono dal padre che si trasforma in ex componente dei Poison (per tale suo figlio l'aveva spacciato con gli amici) e forse dalla madre artista d'avanguardia ossessionata nelle sue installazioni dall'organo sessuale femminile. Poi però, quando si capisce come l'ultima parte viri nel consolatorio, in direzione della morale più scontata che si possa immaginare, tutto si fa più triste. Non che già prima si ridesse troppo, a dire il vero, e Teri Polo professoressa sexy o Carmen Electra guest star alla festa non aggiungono nulla. Puerile nell'impostazione, recupera un po' quando si fa quasi straniante nell'atteggiamento estatico del protagonista, pronto a sciorinare balle stratosferiche con disarmante sicumera (notevole quando, per giustificare la spudorata autodedica con errore “To Sam, love Camren” su una foto della Electra, dice ai bulli spiazzandoli: “No dai, su ragazzi, non siete svegli. Voglio dire... lo sanno tutti che è dislessica. Sul serio... io lo so, è una mia amica di quando era a Los Angeles”).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/06/08 DAL BENEMERITO MASCHERATO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/03/21
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Mascherato 26/06/08 18:42 - 583 commenti

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Il reato di pessima traduzione andrebbe istituito tra quelli con pena superiore a 10 anni, sì da evitare anche le sospensioni del lodo Alfano. Intitolare un film 14 anni vergine (l'alternativa - vero! - doveva essere Sam lo sfigato raccontaballe) significa allontanare lo spettatore dalla sala. Come è puntualmente successo. Full of It, invece, pur non essendo irrinunciabile, è un'operina discreta che pare uscita dalla testa di un John Hughes e in cui non ci avrebbe sorpreso vedere recuperati (magari per ruoli di adulti) quelli del Brat Pack.

G.Godardi 31/07/08 20:05 - 950 commenti

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L'insulso titolo italiano sembrerebbe traghettarci nel mare delle solite torte americane. Invece no: sin dai titoli di testa su musica dei Beach Boys notiamo una cura non idifferente. Procede la visione e i canonici temi da teen movie vengono trattati con insolito garbo e pudore. Di colpo poi arriva la sorpresa e veniamo catapultati in una storia dal sapore surreale. Non un capolavoro certo, ma si ride di gusto senza volgarità, il che non è poco. Quasi un remake strutturale non dichiarato di Voglia di vincere.

Cotola 31/07/09 23:31 - 9043 commenti

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Il titolo di rara idiozia non prometteva nulla di buono e la visione del film ha confermato i sospetti. Nient'altro che una stupidotta, a mio avviso, commedia per teen con l'aggravante di portare avanti una "morale" (si fa per dire) decisamente banale e politically correct. Inoltre è tutto già visto e gli sceneggiatori hanno scopiazzato, senza dirlo, da Voglia di vincere. Trascurabile.

Pinhead80 28/06/11 13:37 - 4758 commenti

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Non lasciatevi assolutamente ingannare dal titolo italiano, che non c'entra assolutamente niente con il film! Un ragazzo all'ultimo anno di liceo si inventa un sacco di frottole per essere figo al cospetto dei suoi compagni di scuola; quello che non sa è che queste bugie diventeranno realtà... Pessima commedia che non fa quasi mai ridere e che non riesce ad avere un solo guizzo degno di nota. Inoltre risulta essere oltremodo poco stimolante perché si capisce benissimo come andrà a finire. Un fiasco.

Gestarsh99 8/03/12 15:04 - 1395 commenti

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Commediuccia giovanile pedestre e semplicistica, che tra il serio e il faceto abbozza elementarmente la condizione di molti adolescenti d'America, sottoposti in ambiente scolastico a vessazioni ed atti di bullismo d'ogni specie. I primi 30 minuti sono mosci ed antipaticamente idioti (Ryan Pinkston è un pollicione nel sedere), una piccola smossa arriva solo con la caprioletta "magica", stratagemma funzionale di molte commedie fantastiche: l'incantesimo persecutorio che si abbatte sul protagonista stravolgendogli la vita. Di premiabile solo la tenera assenza di volgarumi da quattro soldi.
MEMORABILE: L'impresentabile doppiaggio italico del protagonista; La madre "vulvo-pittrice" (!!!)

Galbo 6/11/12 07:05 - 12392 commenti

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Il solito titolo italiano, furbetto e fuorviante (nulla a che vedere con il contenuto del film) per un nerd movie abbastanza fedele ai canoni di questo fortunato sottogenere americano. Il protagonista è abbastanza adeguato ma la storia (che potrebbe anche risultare indovinata) non è supportata da una sceneggiatura adeguata, finendo per produrre una commedia in cui si ride poco e peraltro "gravata" da uno scadente doppiaggio italiano.

Mco 20/09/13 12:06 - 2327 commenti

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Il titolo ammicca all'omologo più sensato 40 anni vergine e si dipana mescolando percorsi che uniscono le avventure adolescenziali e quelle fantastiche. Dal solito specchio scaturiscono quelle realtà che fino a quel momento erano state solo invenzioni della fantasia. E il film ne beneficia, traendo da questo sciocco spunto tutta una serie di situazioni divertenti (e imbarazzanti anzichenò). Pinkston, con quel suo volto particolare, regala sorrisi e momenti spensierati, con la mente che corre al periodo della scuola e delle prime "cotte".
MEMORABILE: La doccia coi compagni, con epifania...

Deepred89 22/03/21 21:23 - 3706 commenti

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Per quanto decisamente derivativa (Le folli notti del dottor Jerryll tra i recuperi principali, anche nella morale di fondo) e con vari buchi di sceneggiatura, una fanta-commedia adolescenziale scorrevole a tratti genuinamente divertente, ben recitata e realizzata, sebbene un po' esagerata in alcuni snodi. Interessante la figura per nulla carismatica del protagonista, nerd senza sprazzi di genio, mediocre ma in fondo egoista, fantozziano sia nelle movenze che nel ritratto, coi suoi momenti di rivalsa e il suo mandare tutto a rotoli per la donna più deficiente reperibile nei paraggi.
MEMORABILE: La catarsi finale nel campo da pallacanestro.

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  • Discussione Gestarsh99 • 8/03/12 15:53
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Ingaggiare un protagonista così spento, flaccido e insopportabile sarà costato agli addetti ai casting uno sforzo al di là del sovraumano...

    Un mocciosetto più brutto e indisponente era impossibile da reperire sul mercato (almeno su quello terrestre).
  • Discussione Zender • 8/03/12 20:31
    Capo scrivano - 3 interventi
    Ahah, a sto punto mi viene una voglia matta di cercarlo, il film...