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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/12/10 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Deepred89 7/12/10 21:56 - 3706 commenti

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Esordio e probabilmente capolavoro di D'Agostino, una pellicola stranissima e di ambizioni spropositate (si cita pure L'ultima cena di Leonardo) ma allo stesso tempo lentissima e quasi incomprensibile. Dentro al calderone si trova di tutto: rilettura evangelica in chiave anticlericale e filoproletaria, sprazzi onirici e felliniani, volgarità forse involontaria, banchetti in stile Salò (fortunatamente con menù differente), scene hard (tagliate dalla versione circolante). Niente male la confezione, cast mediocre. Non riuscito ma curiosissimo.

Fauno 4/10/14 00:04 - 2212 commenti

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Molto penalizzato dai tagli censorii: per fare l'esempio più palese vorrei tanto sapere chi viene fatto resuscitare dal Messia onde placare l'ondata di protesta delle masse per via del marciume venuto a galla. I festini non sono male e fanno perfino l'occhiolino all'ultimo Pasolini, anche se le torture sono infinitamente più miti. Quel che mi ha fatto trasecolare è l'atto sessuale fra una lesbica e un ermafrodita, svolto fra l'altro a regola d'arte... poche altre volte mi sono chiesto con tanta convinzione cosa si potesse volere di più dalla vita!
MEMORABILE: Anche il rogo iniziale non è male.

Markus 31/10/15 10:49 - 3687 commenti

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Film quantomeno curioso, questo esordio (ma non andrà lontano) di Antonio D'Agostino: il coma di un ragazzo incidentato dà il via a tutta una serie di visioni (che attingono al Salò di Pasolini e a certe atmosfere psichedeliche di un decennio prima) e a qualche frecciatina diciamo “politica”; il tutto con accozzate (forse per il mercato estero) scene a carattere pornografico. Siamo di fronte a quelle opere anche difficili da elaborare, tanta la dose di surreale e trash involontario gettato in faccia allo spettatore. Esordio di Eva Robin's.

B. Legnani 29/11/15 23:55 - 5532 commenti

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Film delirante, sgangherato, pretenzioso, con momenti disastrosi (l'interminabile simil-Ultima Cena), ma che emana un fascino strano e con qualche momento non privo di interesse. Oltre ai già citati richiami felliniani e pasoliniani, vanno ricordati un riferimento a Indagine di Petri, una messa in scena modellata sul caso Pinelli (versione omicidio) ed un personaggio che richiama fortemente Padre Eligio (frate dal cuore rossonero). Cosa piace? Talora una messa in scena funzionante. Occhio ai crediti finali, con nomi attivi nel porno tricolore!
MEMORABILE: I miracoli girati in Piazza della Vittoria, a Brescia, opera (1927-1932) di Marcello Piacentini.

Schramm 7/03/16 12:31 - 3495 commenti

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Cerimonia del sesto senso unico alternato indotta da una near death experience comatosa. Speleologico sogno dentro il sogno dentro il sogno dentro il sogno di un neo-Gesù che scaccia i sadiani mercanti dal tempio-patria, esplorante quanto di funebre c’è nella libido esercitata dai poteri. Chi avrebbe mai detto che per il futuro pornografo (che qui dimostra uno spiccato gusto anche in contesti orgiastici e un grande avvenire nel ramo hard) si sarebbero potuti spendere fior di nomi del calibro di Pasolini, Brass, Citti, Brazzi, Lizzani, Petri, Arrabal. Bene nel molto la colonna sonora.

Ronax 8/05/21 01:33 - 1252 commenti

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Del film ne esistono ora almeno tre versioni: quella originaria, quella hardizzata e quella purgata per la tv, che comunque mantiene un tasso di audacia insolito per una pellicola derubricata. Diviso fra velleitarie ambizioni autoriali e la necessità di produrre qualcosa di appetibile per le sale a luce rossa, D'agostino sforna un delirante apologo sul potere in cui si sprecano sia i riferimenti alla cronaca (il caso Pinelli), sia quelli cinematografici, da Salò di Pasolini ai Cannibali della Cavani. Folle e sgangherato fin che si vuole ma non privo di un suo oscuro fascino visivo.
MEMORABILE: La cerimonia finale con la crocifissione.

Panza 20/03/22 18:56 - 1842 commenti

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D'Agostino mescola suggestioni provenienti da diversi autori (il più palese è l'ultimo Pasolini) e i fermenti degli anni di piombo in un calderone che, seppur non sempre convincente per certe incomprensibili lentezze, ha il suo perché. Nonostante una durata francamente eccessiva (certe lentezze sono ingiustificabili), quando preme l'acceleratore sull'erotismo e sulla violenza colpisce, mentre la critica sulla situazione politica è più didascalica e risaputa. L'apice è ovviamente l'epifania cimiteriale. Le due lunghe scene hard sono ben girate, ma sono inserite in modo maldestro.

Herrkinski 16/09/22 14:09 - 8109 commenti

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Visto nella versione soft, il film è comunque piuttosto spinto e carico di nudi, sia maschili che femminili, oltre a scene di sesso simulato e lunghe sequenze di orge; ma è l'impianto allucinogeno e cristologico a rendere particolare l'opera, che si situa a metà tra Salò e certo cinema sperimentale italiano di fine '70/primi '80, tipo Blow job e i film di Cavallone in generale. Un film sperimentale quindi, che nella sua struttura incubotica vorrebbe anche fare della critica sociale; non può dirsi riuscito, ma è girato e fotografato meglio della media, oltre ad avere una bella ost.

Katullo 23/02/23 16:28 - 329 commenti

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Opera prima del futuro pornografo D'Agostino che non risparmia nessun canone tipico dell'hard anni '70, ma in una cornice di assoluto surrealismo, servendosi di uno smarrito Franco Pugi nelle vesti di un onirico Messia castigatore. Tra una resurrezione del Duce indotta con l'inganno, orge decadenti e torture al commissariato, si allude senza mezzi termini al quadro politico e sociale, con buona pazienza degli scudi censori ma anche con una tecnica a buon mercato che non sfrutta appieno né il potenziale sessuale, né tantomeno la causa morale. Pretesto pasoliniano a piacere.

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  • Discussione Quidtum • 31/10/15 19:06
    Custode notturno - 2201 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Preferisco prendere un ipotetico dvd originale

    Sul profilo facebook di Nocturno Cinema qualche anno fa si ventilava l'uscita del film di D'Agostino per Cinekult, ma poi l'uscita è definitivamente saltata, come mi ha confermato tempo fa Davide Pulici, e se uno ha visto il telecinema della copia italiana è facile capire la "peculiarità" del film. In tale versione italiana la resurrezione di Mussolini e soprattutto la sua fuoriuscita dal sepolcro durano pochissimi secondi

    e questa versione è sprovvista di ciò che scrive Alessio di Rocco in un topic dedicato al film sul forum di Nocturno (in effetti si sente distintamente che in questo punto la bellissima colonna sonora è troncata di netto)
    "...i presenti che lo salutano col braccio teso e le immagini di repertorio che si inserivano in questa scena e mostravano i discorsi-veri- del Duce e la folla estasiata ad ascoltarlo" nonchè di "...brani di repertorio con immagini di guerra, di manifestazioni, del Duce, di cavalli squartati nei mattatoi e così via..."
    Probabile che le suddette scene siano presenti nella VHS spagnola (in quella francese non ci sono) e a questo punto contatto Markus sul davibook.
    Ultima modifica: 1/11/15 20:31 da Quidtum
  • Discussione Fauno • 31/10/15 20:55
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Grazie del ragguaglio Markus. Fai i complimenti al tuo amico da parte mia ;-) FAUNO.
    Ultima modifica: 31/10/15 20:55 da Fauno
  • Discussione Markus • 2/11/15 15:15
    Scrivano - 4775 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Grazie del ragguaglio Markus. Fai i complimenti al tuo amico da parte mia ;-) FAUNO.

    D'accordo! A te ;)
  • Discussione B. Legnani • 29/11/15 23:59
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Il film mi è parso sgangherato, ma qua e là è interessante, specialmente per una capacità di messa in scena non trascurabile. Non a caso scrivono Napoli e Grattarola che la successiva carriera hard di D'Agostino è caratterizzata "da un decoro formale (...) e una notevole dose d'inventiva"). Fonte: Luce rossa, pagina 123.
  • Discussione B. Legnani • 30/11/15 00:02
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    L'attrice Ornella Grassi, la ragazza salvata dal protagonista dopo un pestaggio, nel giugno 2009 è stata eletta consigliere al Quartiere 1 Centro Storico di Firenze, nelle file del Partito Democratico, ricoprendo l'incarico di presidente della Commissione Servizi Culturali.
    (fonte: Wikipedia)
  • Discussione Buiomega71 • 22/01/16 21:05
    Consigliere - 25998 interventi
    Insomma, non lo so, mi e arrivato dalla Francia il bootleg de La Cerimonia dei Sensi (riversamento di una vhs francese su dvd) e , per controllarne la qualità (insomma, così così) ho visto alcuni brani. Debbo dire che questo D'Agostino le idee le aveva. Mi par un autore alquanto "buiesco" e visionario (come piace a me, almeno, da quanto ho potuto vedere come il miglior tio Jess dei tempi d'oro)

    Mhà, ai posteri l'ardua sentenza...
    Ultima modifica: 22/01/16 21:07 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 22/01/16 21:20
    Scrivano - 7694 interventi
    ho letto quanto basta per essere sicuro che assieme a pastore e bergonzelli potrebbe assicurarsi la coppa delirio 2016. ma del resto già con quel capolavorone di noi e l'amore mi ero garantito un'autonomia di risarella di mesi. sguinzaglio immediatamente i bracchi alla ricerca della più integrale sulla piazza (chi me ne sa indicare la rt?)!!
    Ultima modifica: 22/01/16 21:27 da Schramm
  • Discussione Schramm • 7/03/16 12:39
    Scrivano - 7694 interventi
    d'agostino al suo zenith: giù per l'imbuto travasa fellini, petri, pasolini, citti, arrabal, brass, brazzi e lizzani senza il timore o il sospetto di edificare una no go zone cinematografica in balia dell'indecidibile, invisa al trashomane come all'aristocratico. davvero un gran peccato il taglio dell'agnizione lazzaresca, e da disco di platino la ost. purtroppo dopo questo il suo cinema non sfiorerà più simili vertici-vortici.
  • Discussione B. Legnani • 7/03/16 14:24
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    d'agostino al suo zenith: giù per l'imbuto travasa fellini, petri, pasolini, citti, arrabal, brass, brazzi e lizzani senza il timore o il sospetto di edificare una no go zone cinematografica in balia dell'indecidibile, invisa al trashomane come all'aristocratico. davvero un gran peccato il taglio dell'agnizione lazzaresca, e da disco di platino la ost. purtroppo dopo questo il suo cinema non sfiorerà più simili vertici-vortici.

    Per me aveva un regista n.c. che lo aiutava.
  • Discussione Schramm • 7/03/16 16:14
    Scrivano - 7694 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    d'agostino al suo zenith: giù per l'imbuto travasa fellini, petri, pasolini, citti, arrabal, brass, brazzi e lizzani senza il timore o il sospetto di edificare una no go zone cinematografica in balia dell'indecidibile, invisa al trashomane come all'aristocratico. davvero un gran peccato il taglio dell'agnizione lazzaresca, e da disco di platino la ost. purtroppo dopo questo il suo cinema non sfiorerà più simili vertici-vortici.

    Per me aveva un regista n.c. che lo aiutava.


    avendone visti solo altri due non ho abbastanza strumenti per avallare o confutare in toto la tua ipotesi. posso solo limitarmi a osservare che anche impariamo ad amarci è sorretto da uvetta e canditi estetici, e vive della stessa eleganza formale ivi ravvisabile, mentre nel successivo si può viceversa cogliere il delirio (ma senza più cura estetica alcuna) che anima questo. è probabile che in questo caso ci fosse una seconda unità registica a sovraintendere o curare gli inserti hard perché è soprattutto in questi che si avverte un forte scarto registico e stilistico.

    in quest'opera secondo me ha provato a fare una torta multistrato con l'uno (il delirio contenutistico) e l'altro (l'estetismo smaltato), smodatamente guarnita con creme distillate da altre opere; e non si capisce bene se per caso o per volontà il dolce, pur indigesto, soddisfa alla grande pupille e papille.
    Ultima modifica: 7/03/16 16:35 da Schramm