La tredicesima vergine - Film (1967)

La tredicesima vergine
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Titolo originale: Die Schlangengrube und das Pendel
Anno: 1967
Genere: horror (colore)
Note: Aka "La 13 vergine".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/06/08 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 17/06/08 12:25 - 4768 commenti

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Fascinoso e ben riuscito horror che doveva iniziare una serie tedesca ma che poi rimase unico. Ed è un vero peccato che per tanti anni il suddetto titolo sia rimasto sepolto. Fascinoso e barocco, una vera e propria gioia per gli occhi (le scenografie e i mille trucchi del castello, l'inquietante foresta). La trama (si ispira a "Il pozzo e il pendolo" in una sequenza) narra di una specie di vampiro che ha bisogno del sangue di una ragazza (che anni prima non era riuscito a bere per vivere per sempre).
MEMORABILE: Lee che una interpreta una specie di vampiro, il castello con mille colori.

Homesick 13/11/09 17:59 - 5737 commenti

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Sonora risposta teutonica alle produzioni Hammer che, aperta da un omaggio a Bava. perviene al vampirismo nella sua accezione frediana e all’inserimento del racconto di Poe “Il pozzo e i pendolo”. Il percorso è illuminato da un lussureggiante cromatismo fosforescente, impreziosito da borghi angusti e suggestivi, cantastorie pre-D’Anza, selve e castelli lugubri con macabri annessi e connessi (dai teschi alle pareti alle fanciulle seviziate). Icona horror è Lange, accanto ad un Lee austero e più contenuto del solito. Eclettiche musiche di Peter Thomas.

Myvincent 13/02/11 23:02 - 3726 commenti

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Liberamente, molto liberamente ispirato a Poe, questo gotico si avvale dei classici elementi: un tenebroso castello, cimiteri nebulosi, scheletri e vampiri, inenarrabili macchine di tortura. Tutti tipici del cinema horror anni '60, così lontani dalla realtà vera, ma piuttosto feticci espiatori di mali, così ben mistificati. Eppure nostalgici, nonostante la trama arruffata e a volte comica. Finale felice.

Von Leppe 25/04/11 12:16 - 1258 commenti

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Horror tedesco con riferimenti a Poe (il pozzo e il pendolo), alla pittura di Bosch, al cinema di Mario Bava, Roger Corman e della Hammer. Malgrado questo il film ha la sua originalità. Belle location germaniche all'inizio e anche quelle ricostruite in studio con pitture allucinate, trappole e dalla bella fotografia. Lee molto ben truccato con l'aspetto mortifero, nel ruolo del conte Regula, che vive sulle coste del Mediterraneo. Il film, comunque, è meno greve degli horror gotici del periodo, più fiabesco e sfocia nel surreale.

Il Gobbo 10/12/14 12:17 - 3015 commenti

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Notevole, e purtroppo sostanzialmente isolato, episodio gotico tedesco, di grande forza visiva grazie soprattutto alle scenografie deliranti, e a un approccio liberissimo che contribuisce a creare un fantastico arbitrario e autonomo davvero godibile. Peccato solo per il modesto utilizzo di Christopher Lee, e per qualche scivolata lounge dellacolonna sonora di Peter Thomas (del resto maestro di atmosfere easy più che di quelle melò), ma nel complesso siamo di fronte a un gioiellino

Xabaras 14/01/15 03:02 - 210 commenti

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Cinema irresistibilmente indigente quello palesatosi in questa singolare opera gotica tedesca. Con pochi mezzi e possibiltà Reinl tira fuori dal cilindro fascinose scenografie pittoriche costruendo praticamente dal nulla un'interessante e bulimica dicotomia tra corpo umano e animale: ecco dunque da una parte l'esagerato accumularsi di manichini ad antropica forma e somiglianza e dall'altra rettili, avvoltoi, ragni e via discorrendo. Le citazioni ci sono (Corman soprattutto), ma si riesce chiaramente a intravedere un preciso discorso autonomo.

Undying 22/11/15 13:54 - 3807 commenti

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Straniante esemplare tedesco di ispirazione "italiana" e cormaniana, trae spunto da "Il pozzo e il pendolo" e certo gotico nostrano (La maschera del demonio in primis, Il boia scarlatto a seguire). Sempre eccessivo e spesso retorico, riesce a farsi apprezzare per come, impudentemente, affronta il tema: il viaggio nel bosco "sinistro" (mutuato dal già menzionato capolavoro baviano) resta memorabile esempio di imitazione (plagio?) retorica a suo modo affascinante per quanto estrema. A torto Christopher Lee non ne andava fiero. Spassoso.

Rufus68 5/02/18 21:55 - 3825 commenti

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Una vera e propria gara di resistenza: forse il gotico più noioso sulla piazza. Dopo mezz'ora siamo ancora "a carissimo amico", con la carrozza che sobbalza alla volta del castello d'un presunto e temibile conte Regula... Il seguito, fra cigolii e sacrilegi contro la memoria di Poe e Bosch, non migliora il gusto della zuppa. Barker è un bellimbusto che non cambia espressione nemmeno sotto la mannaia; Lee se la cavicchia.

Ronax 22/02/18 00:22 - 1247 commenti

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Discreto horror teutonico che, pur fra innumerevoli debiti e citazioni, riesce a sviluppare un discorso autonomo con un finale forse un po' troppo semplicistico e affrettato rispetto alle aspettative che progressivamente crea nello spettatore. Visivamente è un autentico trionfo di cromatismi, di atmosfere claustrofobiche e di marchingegni diabolici che suppliscono ampiamente a qualche buco di sceneggiatura e a qualche lentezza di troppo. Lee carismatico ma purtroppo poco presente, monocorde e inamidato Lex Barker, graziosa e nulla più la Dor.
MEMORABILE: Il pontile sul pozzo pieno di serpenti che si ritrae progressivamente.

Nicola81 7/02/22 11:42 - 2840 commenti

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Insolito gotico tedesco in cui, più che la pretesa ispirazione a Edgar Allan Poe (a parte una sequenza che ricorda "Il pozzo e il pendolo" non c'è praticamente altro), a risaltare sono gli omaggi baviani. La storia alimenta premesse interessanti, ma quando dovrebbe entrare nel vivo si risolve alla meno peggio, però il film funziona soprattutto sul versante visivo, tra lugubri scenografie e splendidi cromatismi. Lee sfoggia il consueto carisma ma appare meno del previsto, il resto del cast non va oltre il compitino. Non sempre centrate le musiche di Peter Thomas.
MEMORABILE: L'inizio; L'attraversamento della foresta.

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Cerveza 16/09/23 13:48 - 358 commenti

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Partendo dall’incantevole trama urbana dei borghi bavaresi, si attraversa la porta metafisica della "selva oscura", per poi sfociare nell’inferno claustrofobico di un castello cartoonesco (e cartonato) dai cromatismi psichedelici e uno stile in bilico tra il baroque pop, molto in voga all’epoca, e l’onirismo macabro del "Giardino delle delizie" di Hieronymus Bosch. Ingenuo ma impattante, troppo surreale e palesemente posticcio per terrorizzare, ma sufficientemente curato nei suoi eccessi visivi per affascinare. Spaventevolmente innocuo come la casa dei fantasmi di un luna park.
MEMORABILE: L'abnorme sigillo in ceralacca; Il buffo linguaggio dei segni del prete che sembra più un ballo estivo del genere "Aserejé".
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  • Homevideo Undying • 30/12/08 01:24
    Risorse umane - 7574 interventi
    Disponibile nel catalogo della Sinister Film, casa che promette, dalle prime uscite, essere garanzia di qualità e di cura nelle proposte avanzate (in particolare con ottimi reparti extra) purtroppo assenti nelle edizioni home video italiane.
    Formato video 1.66:1 anamorfico.

    Tra i contenuti speciali:

    - Christopher Lee legge Edgar Allan Poe
    - Un pomeriggio con Christopher Lee
    - Dietro le quinte
    - Trailer originale
    - Introduzione di Luigi Cozzi
    - Photogallery
    - Booklet fotografico

    Ultima modifica: 30/12/08 09:25 da Undying
  • Discussione Von Leppe • 26/04/11 15:56
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    Questo film doveva essere il primo di una serie di Horror, peccato che non ha avuto un seguito. La Germania dopo averlo praticamente inventato il genere, non ha più avuto una cinematografia orrorifica vera e propria.
  • Homevideo Buiomega71 • 25/06/21 09:23
    Consigliere - 25933 interventi
    In blu ray ( e dvd) per A & R Productions, disponibile dal 16 luglio 2021