Lizzie McGuire - Da liceale a pop star - Film (2003)

La versione lunga del telefilm Lizzie McGuire è brutta e noiosa (diretta da quel Jim Fall che pure aveva ben impressionato con l'esordio Trick), per di più ambientata in una Roma dove si va in giro in vespa (sulle note di un Volare cantata dal gruppo Vitaminic C) ed i cantanti che, in originale, si chiamano Paolo (sono italiani!) diventano Pablo nella versione italiana.

Film spin-off della serie tv "Lizzie McGuire", tipico prodotto per famiglie della Disney. Il telefilm era un must per tredicenni dei primi 2000, inguardabile per tutti gli altri: e vale anche per il film, che attrae lo spettatore con patinati esterni romani (io ci sono cascato!), ma si rivela la solita commediola per ragazzi, con la protagonista che per puro caso viene scambiata per pop-star e fatta cantare ad un concerto (!). Perdibile...

Innocuo star vehicle per Hilary Duff, qui in versione Cenerentola. Si strizza l'occhio a Vacanze Romane, La Dolce Vita e chi più ne ha più ne metta, in una Roma tirata a lucido e poco coatta. Niente di che, insomma, ma sarebbe potuta andare molto peggio. Per vederlo, basta sorvolare su certe svirgole e pensare che i giovani attori ce la stanno mettendo tutta. I due protagonisti risultano anche simpatici. In fondo, ha il fascino di un certo genere di kitsch.

Vanno bene i buoni sentimenti, ma qui la storia è talmente improbabile e lontana da ogni tentativo di verosimiglianza da rasentare il ridicolo. I temi della serie originale, vicini al racconto della quotidianità di una liceale, vengono abbandonati per una storia più favolistica ambientata a Roma. Almeno ci vengono risparmiati i cliché sull'Italia (niente processioni o accenti siciliani, quindi). La Duff è simpatica, pur se a strappare qualche sorriso sono le interazioni con la preside-sorvegliante. La forma è discreta, più vicina a una pellicola che a un episodio televisivo lungo.