[2.11] Masters of Horror 2: Il gatto nero - Corto (2007)

[2.11] Masters of Horror 2: Il gatto nero
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Black Cat
Anno: 2007
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Note: Undicesimo episodio della seconda stagione di "Masters of horror".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Stuart Gordon abbandona Lovecraft per concentrarsi sulla “concorrenza”, ovvero la fonte letteraria più importante di sempre, in ambito horror: Edgar Allan Poe. E lo fa portando in scena l'ennesima variante del “Gatto nero”, in cui però il protagonista è Edgar Allan Poe stesso (interpretato da un irriconoscibile quanto somigliante Jeffrey Combs). Avvolto in una notevole fotografia dai colori desaturati che lascia spiccare solo il rosso del sangue e del vino, Poe assiste la giovane moglie tubercolotica leggendole “A Dream Within a Dream” e battibecca con l'editore che gli chiede racconti e non poesie. Naturalmente lì per casa si aggira...Leggi tutto Plutone, il gatto nero cui lo scrittore staccherà di netto un occhio nell'unica scena veramente splatter dell'episodio. Scritto senza un briciolo di fantasia, condotto da uno Stuart Gordon in affanno alle prese con una sceneggiatura poverissima, IL GATTO NERO annoia dall'inizio alla fine, perso tra rozzi richiami all'opera di Poe e scene diluite all'eccesso. E’ naturale che per chi bazzica l’horror ogni sviluppo della storia sia prevedibile (compreso il solito finale coi due poliziotti e l’epilogo), il problema è che nulla si fa per uscire da un triste anonimato che a Gordon non dovrebbe appartenere. Le tappe al bar, la caccia al gatto, lo struggersi per la moglie, le crisi di follia… Il povero Poe, quando comprare nei panni di “se stesso”, continua ad essere trattato con superficialità, quasi sempre come se i suoi lavori fossero per forza autobiografici.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/06/08 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/09/08
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Undying 8/06/08 01:09 - 3807 commenti

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Lo squattrinato scrittore Edgar Allan Poe (Jeffrey Combs) versa in condizioni drammatiche: in miseria, con la moglie Virginia (Elyse Levesque) ammalata di tubercolosi e con l'ossessivo delirio prodotto dall'effetto dell'alcol, del quale non riesce a fare a meno. La presenza d'un gatto nero, scatena nell'uomo una depressione destinata a condurlo sull'orlo della follia e dell'omicidio. Assieme a quello diretto da Argento, in assoluto uno dei migliori espisodi della seconda stagione, diretto da un Gordon ispirato e convincente. Bravissimo Jeffrey Combs, quasi irriconoscibile, nei panni di Poe.

Hackett 23/03/09 21:02 - 1867 commenti

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Sicuramente questa seconda serie dei Masters brilla più della precedente. Non fa eccezione questo interessante film, che parla del grande Poe giocando con le sue stesse ossessioni, utilizzando contro lo scrittore le paure che egli stesso suscita nei lettori. Con le leggerezze narrrative del caso ed una serie di gustosi luoghi comuni POEtici, il racconto riesce senza dubbio ad incuriosire ed a rendere omaggio al geniale scrittore americano, lasciando il tutto sul filo che divide la paura dall'ironia. Non male.

Puppigallo 24/03/09 12:03 - 5279 commenti

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Più consistente di altri episodi della serie (si parla di Poe, noto scrittore problematico e dalla singolare personalità), ma carente nell'atmosfera (non basta avvolgere tutto nelle tenebre e nella penombra per provocare qualche sano brivido di paura; ci vuole ben altro). Almeno, si possono seguire le tribolazioni mentali (o presunte) di Poe nell'elaborazione del racconto. Il protagonista se la cava più che dignitosamente, ma i momenti riusciti sono un po' pochi (la cugina che sputa sangue, col gatto che lo lecca, la scommessa sul restare in equilibrio su un dito, la scure in fronte). Potabile.
MEMORABILE: Poe, davanti alla salma dell'adorata cugina: "Andrà in decomposizione in una tomba senza aria con i vermi che le mangiano la faccia".

Rebis 8/04/09 20:33 - 2339 commenti

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All'idea d'innescare la vita dello scrittore nel fantastico stesso dei suoi racconti subentra il tentativo ironico d'indagarne i processi creativi: così il film sfugge in parte all'horror puro, per quanto ne sia visivamente saturo. Gordon non possiede l'eleganza macabra richiesta per filmare Allan Poe (e, per la verità, neanche la sontuosa visionarietà auspicabile per trasporre l'opera del Solitario) ma è mordace e controllato, e confeziona un film corretto, con intuizioni perturbanti e momenti di bella inquietudine. L'atmosfera e gli esiti sono di grana grossa ma l'intrattenimento non manca.
MEMORABILE: La cascata di sangue dalla bocca e l'accetta piantata in faccia...

Sabryna 21/04/09 11:25 - 225 commenti

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Interessante rivisitazione del "Il Gatto Nero" di Edgar Allan Poe vista dall'interno. Il mediometraggio mostra l'allucinata genesi del racconto attraverso deliri alcolici dell'autore sospesi su un sottile filo tra sogno e realtà. Buona la scelta del colore: un viraggio seppiato chiaro su cui ben si installa a contrasto il colore rosso vivo del sangue. Bella la sequenza dell'omicidio, piuttosto gustosa per i palati splatter più esigenti.

Cotola 5/06/09 22:45 - 9052 commenti

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Ennesima rilettura dell'eccelso racconto di Poe, ha il merito di essere abbastanza originale pur non essendo nulla di eccezionale. Buona la confezione, specie gli effetti speciali abbondantemente splatter. Gli affezionati del grande scrittore americano potranno apprezzare appieno i diversi riferimenti alle sue opere. Notevole la prova di Jeffrey Combs che per una volta smette i panni del mad doctor. Uno degli episodi decenti della seconda serie.

Daniela 1/07/09 20:59 - 12670 commenti

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La genesi del racconto "Il gatto nero", in cui aspetti della vita di Poe (la dipendenza dall'alcool, la moglie tubercolotica, l'estrema povertà) diventano essi stessi elementi di una storia allucinata, in cui sono incastrate citazioni di altre sue famose opere. Un episodio non certo esaltante, anche noioso, ma che - rispetto alla generale mediocrità della serie - merita la sufficienza per una certa cura formale e la buona prova "mimetica" del protagonista. PS: Se avete un gatto, meglio farlo uscire di casa prima di iniziare la visione

Manowar79 18/07/09 16:10 - 309 commenti

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Gordon se la cava meglio con Lovecraft che con Poe. Il vero problema di questo Black Cat è il non saper mostrare chiaramente le proprie intenzioni: come horror lascerebbe molto a desiderare, come analisi realistica del rapporto conflittuale e isterico tra Poe e il suo alter ego (ovvero il protagonista di molti suoi racconti/incubi) funzionerebbe già meglio, nonostante alla lunga risulti abbastanza pretenzioso. Impossibile stabilire un pallinaggio effettivo, il giudizio più azzeccato potrebbe essere "mediocre, ma con un suo perché".

Lucius 29/10/09 19:43 - 3015 commenti

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Quando lo splatter è fine a se stesso e non giustificato dagli avvenimenti previsti dalla sceneggiatura non sortisce l'effetto dovuto. Questa ennesima rivisitazione del classico di Poe è debole e mediocre nonostante una regia accettabile. La cascata di sangue è veramente una delle scene meno giustificate dallo script. L'accecamento del gatto trasforma l'episodio in un torture-movie. Appena sufficiente per la cura formale e le scenografie.

Caesars 26/02/10 08:00 - 3794 commenti

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Direi che il termine che più si addice a questo episodio della seconda serie dei masters of horror sia: noioso. È questa la sensazione che mi ha accompagnato per tutta la durata del film, dove neppure per un secondo succede qualcosa che non sia prevedibile e/o già visto molte altre volte sullo schermo e non bastano le dignitose prove degli attori per risollevare le sorti dello spettacolo. In media con il valore della serie (che pochissime volte ha raggiunto la sufficienza), questa puntata si becca un pallino e mezzo.

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Jena 28/02/10 16:41 - 1557 commenti

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Insomma... così così questa rivisitazione della celeberrima novella di Poe. I titoli di testa sono alla fine la cosa migliore e in fondo anche Jeffrey Combs, mio attore cult, fa la sua parte dandoci una rappresentazione convincente dello scrittore di Boston. Il resto è abbastanza scontato senza particolari sforzi nella linea consueta di Stuart Gordon regista mediocre, ultra sopravvalutato che dopo un paio di film notevoli (Re-Animator e From Beyond) è andato avanti con filmetti più o meno mediocri come questo...

Greymouser 14/06/10 11:40 - 1458 commenti

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Buona la regia di Gordon e buona anche la prestazione del suo feticcio Jeffrey Combs. Anche la cura dei particolari e le ambientazioni sono tecnicamente preziose. Il problema è che la storia è molto risaputa, e quindi la tensione non può raggiungere livelli significativi. Bisogna sempre però considerare che si tratta di lavori per lo schermo Tv, e quindi il giudizio può essere moderatamente positivo.

Nando 29/10/10 00:44 - 3816 commenti

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Un frammento della vita del grande scrittore gotico Poe, gli ultimi suoi anni caratterizzati dalla malattia della moglie e dal suo smodato e delirante alcolismo. Atmosfere plumbee e l'inquietante presenza di un gatto nero che altera la mente, già di per sè danneggiata, dello scrittore. Onestamente splatter.

Buiomega71 23/12/10 23:54 - 2912 commenti

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Deludente episodio del mio amato Stuart Gordon, che aveva fatto un buon lavoro con La casa delle streghe (episodio della prima stagione dei Masters). Noioso e scontato, il tutto si riduce a un "biopic" sulla genesi del racconto del Gatto nero, appunto. La mente mi è andata subito al belissimo episodio di Argento per Due occhi diabolici e la già tediosa visione mi è andata in vacca. Un episodio inutile, con l'aggravante del tutto già stravisto. Spiace per Gordon, ma stavolta ha toppato. Irriconoscibile Combs nei panni di Poe. Evitabile.
MEMORABILE: La moglie di Poe con l'ascia piantata in faccia e che cerca pure di togliersela; la vomitata di sangue sul pianoforte.

Tyus23 16/04/11 11:20 - 220 commenti

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Ma c'era proprio bisogno di questa ennesima trasposizione del classico di Edgar Allan Poe? La realizzazione è anche discreta, peccato però che l'impianto di fondo sia piuttosto noioso e, complice una sceneggiatura sostanzialmente priva di idee, nel complesso si sa già cosa ci si può aspettare. Bravo l'attore protagonista e buona la ricostruzione, ma non bastano per fare un episodio sufficiente.

Herrkinski 13/05/11 01:31 - 8119 commenti

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Mediocre trasposizione del solito "Gatto nero" di Poe, sicuramente meglio affrontato da Argento nell'ormai classico Due occhi diabolici. Gordon sembra non provare lo stesso coinvolgimento ravvisabile nei suoi film tratti dal suo amato Lovecraft (molto meglio La casa delle streghe, guardacaso); l'episodio infatti è decisamente noioso e risaputo, seppur formalmente elegante e interpretato con convinzione dal cast (su tutti, un irriconoscibile Combs). Poche le scene splatter; fastidiose, come sempre, le scene a danno del gatto (seppur simulate).

Stefania 13/05/11 12:55 - 1599 commenti

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L'angoscia del "blocco dello scrittore", il vuoto di una pagina bianca, l'ombra di un gatto nero, l'orrore repentino di uno sbocco di sangue... per potere creare, bisogna prima distruggere, dare sfogo a inconfessabili pulsioni distruttive e autodistruttive. Il perversamente liberatorio intersecarsi tra Arte e Vita deraglia nella prevedibilità, è filmato senza magia, lo splatter è modesto, l'assunto è un po' troppo cerebrale, non tocca le corde giuste per emozionare. Combs è bravissimo, ma tutto l'insieme da' un senso di distacco, di artificio. Dignitoso, ma freddo.
MEMORABILE: "La perversione... quel piacere che la mente prova nel torturare se stessa".

Pigro 14/05/11 09:03 - 9672 commenti

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A parte la buona cura della realizzazione, il film offre ben pochi appigli di soddisfazione, impaludando l'attenzione dello spettatore nella noia. Il problema sta nella storia stessa, banale nel voler incastrare la vita di Poe dentro i suoi racconti (e viceversa) in modo piatto e senza fantasia, giocando sull'alternanza (altrettanto prevedibile) tra realtà e allucinazione. Niente di nuovo e quindi, in assenza di altri spunti, niente di interessante. Qualche piccolo effetto splatter gratuito deprime ulteriormente il tutto. Mediocre.

Belfagor 21/11/12 19:39 - 2690 commenti

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E se il protagonista dell'omonimo racconto fosse stato il vero Poe? Il demone della perversità è stato solo un semplice meccanismo creativo? Fin dove può spingersi il travaglio di un'opera d'arte? Gordon risponde a queste domande con un horror non eccezionale ma comunque al di sopra della media della serie. La prova di Combs nei panni dello scrittore di Baltimora è convincente, la forma è curata e non manca qualche bel momento splatter. Il finale, seppur prevedibile, è onesto e in linea con le intenzioni del film.
MEMORABILE: I titoli di testa; Il sangue vomitato sul pianoforte.

Werebadger 6/12/12 12:06 - 270 commenti

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Buon episodio che racconta le vicende (in parte ovviamente immaginarie) che portarono Edgar Allan Poe a scrivere il suo noto racconto horror. Il film ricostruisce ottimamente la depressione e la disperazione del tormentatissimo scrittore, il suo rapporto con l'alcool, l'amore profondo per la giovane moglie/cugina, i gravi problemi economici, i suoi deliri e le sue allucinazioni, la sua costante ricerca dell'ispirazione per i suoi scritti. Combs, incredibilmente somigliante a Poe grazie al trucco, è bravissimo come sempre.
MEMORABILE: La moglie di Poe, in preda alla tubercolosi, inonda di sangue il pianoforte.

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Minitina80 8/07/15 09:47 - 2984 commenti

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Malgrado il racconto originale sia stato riproposto fino allo sfinimento, Gordon riesce a conferire dignità alla sua rivisitazione con una storia che diventa parte stessa della vita di Poe. È indubbiamente realizzato con cura e mestiere e vanta scenografie efficaci, anche se semplici e minimali. Jeffrey Combs è ben calato nella parte e non soltanto per merito dello stupefacente trucco che lo rende incredibilmente somigliante a Poe. Paga un ritmo un po´ lento, ma comunque ha un suo stile.

Pinhead80 20/05/16 19:49 - 4765 commenti

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Ennesima riproposizione cinematografica del racconto di Edgar Allan Poe. Francamente mi aspettavo qualche variazione interessante e invece nessuna novità. Il tentativo di inserire qualche variabile c'è ma è davvero poca cosa. Non è un brutto prodotto, però da Stuart Gordon era lecito attendersi qualcosa di meglio rispetto a un compitino eseguito per raggiungere la sufficienza stiracchiata. Comunque siamo in linea con il resto della serie.

Rufus68 26/10/17 21:13 - 3845 commenti

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Come variazione sul tema (la vita di Poe) è molto debole; l'accuratezza della confezione, risulta, invece, apprezzabile una volta detratta la pesante tara di particolari inutili e truculenti. La deficienza più evidente purtroppo è una: il filmino non appassiona mai, neppure per un momento. Combs è credibile, ma anche lui fa nascere la nostalgia per il laido personaggio di Keitel nel parallelo e ben più crudele episodio argentiano.

Vito 6/05/20 14:27 - 695 commenti

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Dopo Lovecraft questa volta tocca al "Gatto nero" di Edgar Allan Poe, autore già trasposto sullo schermo da Gordon con buoni risultati. Questo episodio può contare su lugubri atmosfere, splatter che non guasta mai e una grande interpretazione di Combs nei panni di Poe. Molto singolare anche il finale, che reinterpreta il racconto in chiave "meta-letteraria".
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  • Discussione Schramm • 9/05/22 16:58
    Scrivano - 7694 interventi
    Nuova versione del racconto di Poe dopo quelle di Ulmer (1934), Corman (1962), Fulci (1981), Cozzi (1989) e Argento (1990).
  • Discussione Zender • 9/05/22 18:03
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Schramm, abbiamo detto che per i racconti e i romanzi così abusati (vale per Frankenstein ecc., lo abbiamo scritto pure nelle comunicazioni di servizio) evitiamo. Non ha senso.

  • Discussione Schramm • 9/05/22 18:30
    Scrivano - 7694 interventi
    vabè abusati, il gatto nero avrà avuto un massimo di 6 trasposizioni, non è amleto o dracula...
  • Discussione Zender • 10/05/22 08:23
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Non è Amleto o Dracula ma son certo che ne abbia avute ben più di sei, per non parlare delle variazioni sul tema.