Strada a doppia corsia - Film (1971)

Strada a doppia corsia

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/06/08 DAL BENEMERITO UOMOMITE
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Uomomite 5/06/08 07:14 - 174 commenti

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Anti-film debordiano per eccellenza. Il tempo non passa mai in questa pellicola di Monte Hellman così beffardamente simile alla vita (che non è rappresentabile). Le strade sono esasperatamente dritte, il viaggio terribilmente monotono. Non si arriva dove si deve arrivare e ciò che deve accadere non accade. Non resta che aspettare, aspettare e ancora aspettare. Si aspetta e ci si annoia, si spera, ma niente, non succede niente. Un attimo, forse si...anzi no, non succede niente.

Cotola 13/07/08 19:21 - 9009 commenti

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Splendida metafora sul vuoto dell'esistenza umana e sulla terribile solitudine che la devasta in maniera incontenibile ed incurabile. Il tutto rappresentato attraverso uno stile ai limiti della semplicità che evita qualsiasi faciloneria ed estetismo fine a se stesso e attraverso un ritmo narrativo dilatatissimo che potrebbe sconcertare ed annoiare più di uno spettatore e che rende questo film un'opera difficile da metabolizzare e certamente non per tutti i gusti. Chi ama la "beat" generation potrebbe apprezzarlo non poco.

Patrick78 18/01/09 10:53 - 357 commenti

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Film on the road che va oltre i propri meriti e vive di lodi sperticate di difficile comprensione. Sicuramente le qualità ci sono e Warren Oates è il perfetto specchio di ciò che vuol dire grande attore, ma il resto è molto enigmatico e alquanto discutibile. Un film in cui volontariamente non succede nulla di nulla, una pellicola che azzera l'azione ed inscena dei dialoghi abbastanza risibili resi però molto bene da Oates. A confronto del ribellismo e dell'azione di Punto Zero l'opera di Hellman ne esce sconfitta. Anonimi Taylor e Wilson. Rimandato.

Wonka 8/12/09 11:55 - 31 commenti

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Road-movie che riflette uno spaccato della società americana, con questi due giovani che girano con la loro macchina elaborata in cerca di gare automobilistiche, che appaiono sempre stralunati, silenziosi e privi di reali interessi se non quelli di gareggiare. Warren Oates è uno stupendo fanfarone che per quanto parli e parli gira sempre a vuoto, senza una precisa direzione. Anche la loro sfida automobilistica pare a un certo punto solo un pretesto per passare il tempo e sentirsi impegnati. Da vedere.
MEMORABILE: Warren Oates quando parla con le persone a cui dà un passaggio in macchina.

Supercruel 4/11/10 19:01 - 498 commenti

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(Anti)Road movie su cui si è detto e scritto tanto. Monte Hellman percorre (è proprio il caso di dirlo) strade opposte rispetto a titoli come Punto Zero e Easy Rider, svolgendo un film atipico, a tratti noioso ma con stile e contenuti piuttosto interessanti. Hellman entra nel genere per negarlo. Esiste davvero una gara? I personaggi hanno una meta? Ci si potrebbe addirittura chiedere se ci sia una vera e propria trama. Un film "difficile", lontano dal concetto di intrattenimento ma cui un'occhiata va certamente data. Strano.

Giùan 31/10/11 11:02 - 4537 commenti

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Fenomenologica recita teatrale on the road di Hellman. Sorta di Aspettando Godot su 4 ruote in cui ogni personaggio (pardon, "carattere") antitetico e speculare all'altro, pare affatto interessato a cercar il proprio autore. Come aveva fatto col western, l'allievo più "puro" di Corman decodifica e scarnifica il genere per restituircene il vuoto. Tutto è segno in Two lane: il mutismo generazionale di Taylor e Wilson viaggia sullo stesso binario morto del maturo parolaio Oates, mentre l'apparente promiscuità della Ragazza è anch'esso vicolo cieco. One way!
MEMORABILE: Le soste alle stazioni di benzina; La Ragazza che passa da un auto all'altra; Le tirate "tecniche"; Oates: "...devo metter radici o impazzisco".

Saintgifts 4/06/13 23:36 - 4098 commenti

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Una volta di più è il viaggio (la vita) che conta, non la meta. È nel viaggio che si vive, che ci si incontra, che ci si racconta, che si gareggia per una cosa o per l'altra. Forse è importante anche il mezzo su cui si viaggia, una potente gialla Pontiac G.T.O. o una Chevrolet più vecchia di 15 anni ma altrettanto veloce, se non di più? Forse è meglio una motocicletta nel punto giusto al momento giusto. Essenziale, affascinante, che si fa attendere, di una attesa che non si vuole vedere finita, come il viaggio appunto. La meta non interessa più.
MEMORABILE: Gli autostoppisti raccolti da Oates.

Fauno 12/07/13 11:10 - 2208 commenti

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Non dico che da un road movie ci si debba aspettare ilarità, ma per lo meno che, se non di un protagonista, almeno di una comparsa la personalità venga fuori alla grande. Qui abbiamo un Oates che stanca a forza di bugie, due drivers con lo stesso sguardo per tutto il film e che quando non han soldi fanno una competizione che dura sì e no 5 secondi (si desume che la vincano) e infine una Bird musona che si autoinvita sul veicolo di chi le pare e piace come se il mondo fosse solo suo... La delusione è totale; il film resta fermo al palo.
MEMORABILE: Sempre la Bird, che almeno torna indietro quando vede uno sconosciuto seduto sulla tazza del cesso; La sequenza finale, che conferma il nulla dell'opera.

Herrkinski 9/10/13 03:18 - 8072 commenti

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Rispetto all'anti-conformismo e allo spirito anarchico di cult generazionali del periodo come Easy rider o Punto zero, Hellman sembra voler scegliere una strada diversa: i suoi personaggi non hanno ideologie, non prendono posizioni, non vogliono dimostrare nulla neanche quando sembra che vogliano farlo: guidano e basta in un viaggio eterno, incontrando altre anime perse come loro. Bravissimo Oates, peculiari i silenziosi Wilson e Taylor, ambigua ed espressiva la Bird; ritmo dilatato, nessuna spettacolarità, quasi cinema d'autore. Straniante.

Rullo 20/03/14 22:59 - 388 commenti

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"All roads lead to nowhere". Un film estremo, magnifico, incantevole. Il road movie nella sua essenza più pura: si vive la strada e si vive sulla strada. Un viaggio che è metafora della vita, dilatato nei tempi a più non posso, ridotto al minimo dei dialoghi, costruito completamente sugli sguardi e sul rombo dei motori. Un'opera che va oltre alla cinematografia. Hellman firma un capolavoro assoluto, meraviglioso dalla regia alla recitazione passando per la fotografia. Immenso.

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Didda23 1/12/14 11:22 - 2426 commenti

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Terribile. Hellman ci propina il nulla cosmico che vorrebbe avere la pretesa di raccontare l'assenza di valori della società americana ma ha come unico effetto quello di massacrare la pazienza dello spettatore, alle prese con una storia dilatata oltremodo, senza alcun appiglio tecnico o narrativo valido. Un cast poi infelicissimo, senza espressione né il benchè minimo spessore psicologico. Un'opera deludente sotto ogni aspetto che naufraga nella noia più assoluta. Vaccata assoluta scambiata per cinema autoriale...

Deepred89 12/05/15 00:45 - 3704 commenti

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Un Easy rider depurato dalle musiche alla moda, dalle frasette da manuale del giovane hippy e dalle parentesi - chiamiamole così - sperimentali. Ciò che rimane risulta contenutisticamente abbastanza vicino al nulla, con due protagonisti che svelano il nulla che si cela dietro Capitan America e soci, ma si tratta di un nulla che intriga, non privo di atmosfera e che spinge alla riflessione (sullo stesso senso di vuoto). Grandissimo Oates, l'unico essere umano del gruppo. Si sbadiglia, ma un certo non so che cattura lo spettatore.

Matalo! 10/10/17 02:46 - 1378 commenti

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Il capolavoro di Hellman. Ribaltando l'epica "on the road" e osservando "imparziale" i movimenti dell'uomo, il film srotola in pellicola il senso di assurdo dell'esistenza. Raramente s'è visto un film che eleva a poetica la prosaicità del tirare a vivere come questo. Oates immenso riempie il suo vuoto con mille bugie che sono i mille romanzi del vivere. Taylor e Wilson lo affrontano a viso aperto. Come la morte anche il film brucia in un punto a caso un andare avanti che non avrebbe mai fine. Fuori dal tempo e imprescindibile.

Daniela 25/09/19 10:22 - 12621 commenti

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Due ragazzi percorrono le strade con la loro Chevrolet truccata in cerca di altri guidatori da sfidare in corse clandestine. Si uniscono a loro una ragazza sbandata e poi un altro pilota, con il quale fanno una scommessa... Cult movie per molti, nulla cosmico per altri. Propendo per il secondo giudizio: ritmo catatonico, dialoghi insignificanti, due protagonisti la cui mediocrità come attori (del resto non è il loro mestiere) è messa ancor più in risalto dal confronto con un attore vero come Oates. Dura poco ma sembra durare il doppio: voluta parabola esistenziale? Forse, ma parabola noiosa.

Mickes2 24/04/20 21:06 - 1670 commenti

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Fra le punte di diamante del cinema americano anni ’70, un road movie esistenzialista e disincantato intriso di benzene e solitudine dove ci si parla solo per convenienza, perché c’è un guasto, per deviare e colmare i vuoti dalla solita routine. Un viaggio senza scorciatoie ma con strade dritte all’infinito. Hellman scarnifica il narrato e ribalta le regole della sfida, che non è più un ludico e rischioso testa a testa ma piuttosto una rincorsa alla ricerca di se stessi. Dalla faccia giusta al posto giusto Wilson e Taylor. Indecifrabile Oates.
MEMORABILE: Lo splendido finale.

Magi94 11/03/21 22:02 - 944 commenti

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Settantiano nel bene e nel male, il film racconta e allo stesso tempo ricrea la beat generation, di cui ha anche i pregi e i difetti. I personaggi (fin dai nomi introduttivi) non lasciano mai una traccia profonda dietro di sé, dietro le loro storie, i loro sentimenti. Sono più che altro ombre che vagano con dei propositi allo stesso tempo chiarissimi e imperscrutabili. Esattamente come la ragazza, lo spettatore si sorbisce le poco appassionanti gare e manutenzioni di auto senza un perché, sospeso tra noia e fascino estetico, in una storia dal retrogusto nichilista.

Paulaster 9/09/23 19:25 - 4389 commenti

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Due hippy sbarcano il lunario sfidando sconosciuti in corse clandestine. L'America on the road di fine anni Sessanta viene spogliata di ogni ideale o voglia di libertà e resa nella sua inconcludenza. Sfide che non portano a nulla e mete cambiate in continuazione, tra dialoghi in cui predominano le frottole o i monosillabi. Regia che dilata i tempi ma che riesce sempre a catturare l'attenzione. Cast variegato che sottolinea l'incomunicabilità di fondo. Ost da accompagnamento che richiama il tempo che fu.
MEMORABILE: L'incidente; La ragazza che se ne va; La scommessa con in palio il libretto.

Kami 14/02/24 12:25 - 105 commenti

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Film di cui si ricorda solo il finale: se il regista lo avesse piazzato dopo dieci minuti forse sarebbe stato un ottimo cortometraggio. Non si capisce cosa ci sia di originale in questa pellicola a parte appunto il finale: non succede niente di niente. Nel cast c'è anche Harry Dean Stanton che, dopo aver chiesto e ottenuto l'autostop, appoggia una mano sulla coscia del guidatore che rimane indifferente; al momento di scendere dalla vettura Stanton dice: "Peccato, avremmo potuto essere amici".
MEMORABILE: Il finale.
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  • Discussione Fauno • 4/04/13 15:49
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Per Cotola: stessa domanda fatta a Caesar per Electra Glide. L'hai visto in italiano o english? E'scaricabile da un mulo che non scalci troppo? Ciao. Grazie. FAUNO.
  • Discussione Cotola • 4/04/13 18:04
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Sulla lingua non sono sicuro (l'ho visto troppo
    tempo fa) ma ricordo che era doppiato. Sono però certo che lo reperii in "groppa al mulo" più amato dagli italiani...
  • Discussione Buiomega71 • 4/04/13 18:59
    Consigliere - 25933 interventi
    Io lo registrai tempo fa da Studio Universal (doppiato in italiano). Da noi non è uscito manco in vhs, mentre di Electra Glide ho la vhs della Warner Home Video.
    Ultima modifica: 5/04/13 08:30 da Zender
  • Discussione Cotola • 4/04/13 23:41
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Quindi ricordavo bene che fosse doppiato. Magari l'ho visto lì e non in groppa al somarello tanto "amato"...chissà...
  • Discussione Fauno • 5/04/13 11:18
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Grazie a tutti e due. Conoscendomi bene forse fra i due film questo mi stuzzica di più.FAUNO.
    Ultima modifica: 5/04/13 11:26 da Fauno
  • Homevideo Buiomega71 • 1/06/23 15:07
    Consigliere - 25933 interventi
    In dvd per A & R Productions, disponibile dal 16/06/2023
    Ultima modifica: 1/06/23 16:33 da Buiomega71
  • Discussione Kami • 14/02/24 12:32
    Galoppino - 121 interventi
    Per Fauno: dal tuo commento mi pare che tu sia rimasto deluso! Stessa cosa vale per me, anzi per noi in famiglia umana e felina. Una noia assoluta, neanche un momento in cui drizzare le orecchie. A saper prima come finiva, eh, avevamo il camino acceso, una bella fiamma...si poteva anticipare il finale.
  • Discussione Fauno • 14/02/24 16:44
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Sì, molto deluso, ma sono incidenti di percorso che capitano...
    Io da sempre sostengo che comunque sia positivo vedere tutti i film possibili dei propri generi preferiti, di non aver paura di offendere nessuno a esprimere anche le sensazioni più positive o negative, a patto di motivarle per quanto possibile nel commento ed argomentare serenamente in discussione qualora richiesto;-)

    Giusto i due secondi finali son davvero originali...come un mozzicone che si spegne...